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[ 5 mesi di repressione - post dinamico ]
by imc piemunt Thursday, Oct. 13, 2005 at 5:55 PM mail:

Post dedicato alla raccolta di informazioni, aggiornamenti, e approfondimenti

.: 5 mesi di repressione :.

:: post dinamici - howto ::

Aggiornamenti

13 ottobre: Sulla sentenza del GIP torinese sui 7 antifascisti
19 ottobre: Roberto libero
20 ottobre: Torino: Il 20 luglio, tre mesi fa
26 ottobre: Roberto ai domiciliari

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SGOMBERI E REPRESSIONE !
by blackout Thursday, Oct. 13, 2005 at 6:08 PM mail:

DA RADIO BLACKOUT

Caricato il presidio dei rioccupanti del CS Rosalia....
quattro compagni sono stati portati via dalla polizia, mentre altri compagni continuano a resistere sopra il tetto del Rosalia...
Accorrete in sostegno alla rioccupazione del CS Rosalia, la mobilitazione continua, (giardini reali)

aggiornamenti ora su radio blackout !

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CONTRO SGOMBERI E REPRESSIONE CORTEO NAZIONALE !!!
by corteo ! Thursday, Oct. 13, 2005 at 6:13 PM mail:

SENZA TREGUA CONTRO SGOMBERI E CITTA’ GALERE.

L’inverno olimpico incombe su Torino.
Politicanti e imprenditori si ingrassano, devastando l’ambiente e saccheggiando le risorse.
Tutti gli altri, depredati e presi in giro, sono costretti al silenzio dalla TREGUA OLIMPICA, un ignobile ricatto che nessuno ha firmato.

In una società in guerra stretta tra precarietà e paura, Torino diventa così un vero e proprio laboratorio di repressione, avanguardia di quella militarizzazione della società in atto ovunque.
Ogni giorno, gli immigrati vengono rastrellati, internati, deportati; la polizia spara nelle strade; gli stadi divengono campi di concentramento per la domenica; i lavoratori, sfruttati, ricattati e gettati via dopo l’uso; i territori e le popolazioni martoriati per progetti inutili e nocivi come il TAV.

Su tutto, il tentativo di cancellare chi non si allinea, i recenti sgomberi di Alcova e RRosalia, sono l’ultimo capitolo di una campagna di arresti, denunce, e attacchi polizieschi e fascisti, contro gli spazi autogestiti e il “movimento antagonista”. Nella democrazia totalitaria il dissenso diventa un “nemico interno” da schiacciare.

Le esercitazioni antiterrorismo e le restrizioni della libertà sancite dal “decreto Pisanu” vogliono assuefarci alla catastrofe, a vivere terrorizzati e sotto assedio. Noi non ci stiamo! Non ci abitueremo mai a vivere in trincea, all’ombra dei gipponi e delle telecamere ad ogni angolo di strada! Nessuna tregua contro guerra e repressione!
Per una città viva, libera e solidale. All’assalto dell’Olimpo!


CORTEO NAZIONALE
TORINO - SABATO 22 OTTOBRE 2005


- dettagli a breve

intanto ascolta sostieni e resisti....

http://diciannove.net:8000/blackout


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Sulla sentenza del GIP torinese sui 7 antifascisti
by aaa Thursday, Oct. 13, 2005 at 10:45 PM mail:

Semeraro
Prezzi di fabbrica, impossibile a meno

Il tribunale del riesame, presieduto dal giudice Giorgio Semeraro, ha negato la libertà ai sette antifascisti torinesi accusati dai PM Laudi e Tatangelo di saccheggio e devastazione.
Non potendo - a causa dell'inconsistenza delle prove a carico - tenerli ancora in carcere ha concesso gli arresti domiciliari.
Ovviamente per poter adottare le misure di restrizione della libertà ha dovuto mantenere inalterati i capi d'accusa esagerati presentati dai due PM: saccheggio e devastazione.
In aula la difesa ha cercato di dimostrare come tali imputazioni non avessero ragione d'essere, sia per l'irrilevanza dei danni, sia perché non esistevano elementi probatori che potevano collegare gli imputati a quanto era successo, ossia non si può accollare a dei singoli manifestanti tutto quanto succede nel corso di una manifestazione.
Laudi ha ribattuto che la devastazione del centro era stata decisa anticipatamente e che non è vero che non si cercasse lo scontro con la polizia perché nel comizio di apertura era stato detto che la polizia proteggeva i fascisti, ergo la polizia era il vero obiettivo del corteo. Ha chiesto la conferma della detenzione in carcere perché, anche se gli arrestati erano incensurati (o quasi), i rapporti dei DIGOS confermavano la loro assidua presenza alle manifestazioni e quindi avrebbero potuto reiterare i reati di cui erano accusati.
Anzi, avrebbe offeso il loro onore non essere considerati pericolosi.
Che brava persona! Sbatte i compagni in galera solo per salvaguardarne l'mmagine antagonista.
E che innovativa interpretazione della legge! Altro che Castelli! Secondo Laudi non si è più considerati pregiudicati a causa delle condanne subite, ma unicamente per designazione della questura.
Che Laudi e Tatangelo nutrano un odio viscerale per anarchici squatter e sovversivi, al punto di perdere il lume della ragione, è cosa risaputa e ampiamente documentata ma che simili teorie strampalate trovino credito in sede giudiziaria è un pericolo per la libertà di tutti, specialmente di coloro che dissentono senza essere allineati all'nterno delle istituzioni.

La perla di Semeraro, il ritorno della minigonna:

"La norma in oggetto [devastazione e saccheggio] dopo una fase iniziale di ampia applicazione durante gli anni '70, dopo un lungo periodo di sostanziale "desuetudine" negli anni successivi è stata in questi ultimi anni nuovamente applicata".
La legge non è immutabile fintanto che non viene sostituita con nuove norme ma, come la minigonna, è suscettibile di mode comportamentali.
Per Semeraro, ammiratore sfegatato del Laudi pret-à-arreter, gli arrestati sono colpevoli di un pericolossimo crimine, l'impegno politico: "Sussiste senza dubbio, nonostante l'incensuratezza (o quasi, posto che alcuni di essi hanno modesti precedenti) dei ricorrenti una pericolosità soggettiva degli stessi [...].
Va al contempo considerato che tutti gli indagati risultano, a pieno titolo, inseriti e particolarmente attivi nei gruppi dell'area antagonista-anarchica e dall'autonomia come si evince dalle schede che per ciascuno di essi sono
state redatte dalla DIGOS [...].
Appare evidente quindi, la totale inutilità, come deterrente a future azioni criminose, della mera denuncia a piede libero [...]"
Come si può vedere, Semeraro anticipa le nuove norme Pisanu. Non è più la magistratura ma la polizia (attraverso le proprie schede) a determinare la pericolosità dei singoli. Il dibattimento è solo una mera formalità in cui ratificare le richieste della questura. A quando le liste delle persone "da arrestare in determinate contingenze"? L'ammonizione e il confino di polizia?
"Peraltro, tenuto conto che quasi venti giorni detenzione in carcere hanno verosimilmente mitigato le originarie, gravi esigenze cautelari [...] e ritenuto pertanto che la meno affittiva misura degli arresti domiciliari [...], allo stato, può ritenersi sufficiente a fronteggiare il pericolo di ripresa dell'attività criminosa [...] ordina, per tutti i ricorrenti, la sostituzione dell'attuale misura di detenzione in carcere in quella degli arresti domiciliari".
Tenuto conto che con il ferragosto alle porte difficilmente gli arrestati avrebbero potuto partecipare a manifestazioni in cui esercitare la loro attività criminosa, tenuto conto che per aver spinto un cordone di sbirri difficilmente
saranno condannati all'ergastolo e, prima o poi, dovranno riprendere la loro attività criminosa (manifestando, occupando case, lottando contro padroni e fascisti) è evidente la volontà persecutoria di Semeraro nel voler privare della libertà persone colpevoli non di singoli reati ma di aver dimostrato un ben preciso impegno sociale e politico.
Libertà totale per i 7 arrestati!
Liberi tutti!

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ROBERTO AI DOMICILIARI
by Tuttosquat Thursday, Oct. 27, 2005 at 4:30 PM mail:

ALLE 22:30 DI IERI SERA.26 OTTOBRE,ROBERTO (L'ULTIMO DEGLI ARRESTATI PER GLI SCONTRI AL CORTEO ANTIFASCISTA DEL 18 GIUGNO)DOPO 21 GIORNI DI CARCERE E' STATO FATTO USCIRE DAL LE VALLETTE ORA E' AGLI ARRESTI DOMICILIARI, QUI A TORINO.

RICORFIAMO CHE SONO ANCORA AD I DOMICILIARI:FABIO,SACHA,ANDREA,TOBIA,ENRICO,MAURO LUCA,DARCO,MANU I QUALI NON SMETTEREMO DI SOSTENERLI FINO ALLA LORO COMPLETA LIBERAZIONE!!!

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Rifiutata la liberazione per gli anarchici arrestati il 20 luglio
by Uno degli arrestati Saturday, Dec. 10, 2005 at 5:33 PM mail:

Rifiutata la liberazione per gli anarchici arrestati il 20 luglio

Il GIP Prunas Tola, degno rappresentante della razza dei Ponzio Pilato
e succubo dei due boia Laudi e Tatangelo, ha respinto l?istanza di
liberazione nei confronti di Tobia, Mauro, Manu, Andrea e Darco.
La decisione era scontata, visto che lo stesso giudice aveva rifiutato
la liberazione di Sacha e Fabio, presentata a novembre.
Continua la persecuzione nei confronti degli antifascisti torinesi,
privati della libertà da ormai 4 mesi e mezzo. Gli arresti sono stati
ordinati da Tatangelo che continua ad opporsi ad ogni istanza di
liberazione.
Nella stessa condizione si trovano Roberto, Enrico e Luca (gli ultimi
due accusati per gli scontri al CPT). Ci sono altri 10 accusati a piede
libero.
Il 22 dicembre si terrà l?udienza preliminare ma non vi sono ancora
elementi che facciano presumere una prossima liberazione. Gli arrestati
potrebbero continuare ad essere ostaggio dello Stato, da usare come
spauracchio nei confronti di chi lotta a Torino e in Val Susa.

E? chiaro l?accanimento repressivo ? al di fuori di ogni consuetudine -
di tenere in stato di detenzione, prima del processo, persone colpevoli
solo di aver manifestato il proprio antifascismo. Non solo le accuse
(devastazione e saccheggio) sono sproporzionate all?entità dei fatti
(distruzione di una vetrina, un distributore in plastica di coni
gelato, 40 sedie, 13 tavolini, 6 posacenere, 4 portatovaglioli e furto
di qualche gelato) ma nessuna prova presentata dall?infame Tatangelo
accomuna gli arrestati a questi danneggiamenti.
Nella marea di immagini presentate vi è documentata solo la loro
partecipazione al corteo prima della carica della polizia, tanto che è
lo stesso PM a dichiarare ?Per quanto riguarda ciò che fu direttamente
visto da funzionari di polizia e agenti, va tenuto conto del fatto che
? come spiegato da costoro ? essi ebbero modo di vedere i manifestanti,
concentrarono l?attenzione su taluno di essi, in modo nitido fino al
momento del primo scontro in via Po. Dopo tale tentativo di sfondamento
del cordone di polizia [?] i manifestanti [?] arretrarono lungo la via
Po [?] senza essere inseguiti dalle forze dell?ordine. E senza poter
essere nemmeno in tali frangenti individuati?.
E? vergognoso che Prunas continui a non liberare nessuno con la
motivazione che ?la considerevole gravità dei fatti renda tuttora
attuale il pericolo di recidivanza, pericolo che proprio per tale
gravità possa essere salvaguardato quantomeno con la misura degli
arresti domiciliari?.
Fino a quando dovranno salvaguardare? E che cosa?
Ormai non vi sono più dubbi che viviamo in uno stato di polizia,
gestito dal governo, opposizioni e magistratura compiacente.
I diritti del cittadino, le libertà costituzionali per cui morirono
migliaia di partigiani oggi continuano ad essere calpestate, mentre i
veri devastatori e saccheggiatori, finanzieri e politicanti, possono
impunemente ?rubar quel ch?è di tutti? senza mai fare galera.
La legalità dei destri e dei sinistri (Cofferati, Bresso e Chiamparino
docent) è solo un?arma da usare contro i più poveri, gli immigrati ed i
ribelli.
I fatti di questi giorni, la risposta compatta della Val Susa
all?aggressione delle truppe d?occupazione di Pisanu, dimostrano che la
repressione non riuscirà a fermare le lotte.
Sarà dura!

Uno degli arrestati

TORINO-7-DICEMBRE-2005

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