Comunicato stampa comitato occupante del mamiani

Dopo l'assemblea di sabato scorso e una votazione che ha visto il 70% della componente studentesca favorevole all'occupazione, il Mamiani è una scuola occupata.

Il Mamiani manifesta così la sua totale contrarietà alla riforma della scuola del ministro moratti, approvata contro il volere degli studenti dal consiglio dei ministri di venerdì scorso.

La riforma è infatti all'interno di un ampio progetto neoliberista, portato avanti in europa dalla direttiva bolkenstein e nel nostro paerse da riforme come la treu del lavoro, la legge 30, le riforme berlinguer e moratti sull'istruzione.

Ci uniamo con questo gesto alla rivolta delle università, convinti che solo l'unione tra tutte le componenti del movimento studentesco possa portare a un risultatp.

Abbiamo cercato la collaborazione con il corpo docente, e ribadiamo che la scuola è chiusa alla riforma, non ai professori e alla didattica.

Il Mamiani occupato intende essere non un locale barricato, ma un luogo aperto al dibattito e alla controinformazione-

Invitiamo infine gli altri licei di Roma e d'Italia a espandere la lotta in ogni istituto con ogni modalità, convinti di non poter poù rimandare oltre.

Mamiani Occupato

LETTERE SOLIDALIZZA CON IL MAMIANI


Le Facoltà occupate di Lettere e Scienza Umanistiche de La Sapienza esprimono la massima e totale solidarietà con gli studenti del liceo Mamiani di Roma che questa mattina hanno occupato la propria scuola.
Da anni ormai il movimento studentesco delle scuole superiori lotta contro il degrado della scuola pubblica, avviato dalla riforma Berlinguer e proseguito dalla riforma Moratti, recentemente approvata. Questo si collega direttamente con il tentativo di uccisione della cultura e della formazione critica dell’individuo, processo in corso all’interno dell’università pubblica che ha portato alla mobilitazione generale di molti Atenei Italiani.
A questo punto diventa fondamentale unire e coordinare le lotte degli studenti universitari, dei medi e di tutto il mondo del precariato, sia esso intellettuale e non.

Gli Studenti Occupanti di Lettere e Scienze Umanistiche

la mia ex scuola ha occupato (menomale perchè da un po' di anni mi sembravate tutti prati- figli di papa') mi aspetto un po' di bonifica nel quartiere dove ho abitato per 20 anni e poi l'ho abbandonato per l'atmosfera fascio-fichetto-avvocato-segretaria, scegliendo un quartiere più popolare e umano. Spero che non tollererete le scritte che da mesi campeggiano sui muri della vostra scuola ( quando ci provavano anni fa erano come minimo uova marcie a via ottaviano 9 )e andrete a bonificare per l'appunto i muri di prati da scritte e volantini che invadono come un liquame nero scuole (peresino la media coldilana!!!) e cassonetti (il posto scelto è giusto ma non fuori, dentro!), da quel priebke libero a via brofferio che qualcuno grazieadio ha cancellato e che poi qualcun altro ha sostituito con stalin maiale ( come se stalin e priebke fossero storicamente paragonabili). Svegliatevi ragazzi: un tempo il Mamiani era leader delle lotte studentesche, era la stella rossa che brillava in un quartiere fascio per vocazione, era il centro delle assemblee cittadine, è il posto dove ho imparato il valore e l'orgoglio di essere antifascista.

Ringraziamo per la solidarietà i compagni universitari: ci saremo tutti in piazza il 25, e continueremo la nostra protesta anche oltre questo grande momento di lotta.

Riguardo le scritte, da un anno a questa parte le ridipingo ogni giorno personalmente, e per il resto del quartiere ci stiamo organizzando.