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[OCCUPARE TUTTO, SAPERI IN RIVOLTA] - post dinamico
by imc-italy Monday, Oct. 24, 2005 at 9:51 AM mail:

Post dedicato alla raccolta di informazioni, aggiornamenti, e approfondimenti

.: OCCUPARE TUTTO, SAPERI IN RIVOLTA :.

:: post dinamici - howto ::

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Milano - Corteo dalla Statale a Piazza Mercanti
by rigiro Monday, Oct. 24, 2005 at 12:23 PM mail:

24 Ottobre 2005, corteo dalla Statale a Piazza Mercanti a Milano:
http://italy.indymedia.org/news/2005/10/904512.php

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UNIVERSITA' IN MOBILITAZIONE...
by ANSA Tuesday, Oct. 25, 2005 at 11:43 AM mail:

AD APRIRE IL CORTEO IL CAMION ANIMATO DAGLI UNIVERSITARI DELLA PRIMA UNIVERSITA' ROMANA. SIAMO IN 20 MILA. "LA CULTURA SI RIFIUTA DI GUARDARE L'ORRORE MORATTI ANCHE I PRECARI DELLA RICERCA CHE INNALZANO UNO STRISCIONE CON SOPRA "AVVELENATI E COMPATTI CONTRO LA MORATTI"

UNIVERSITA': CORTEO SAPIENZA SI UNISCE A FOLLA P.REPUBBLICA (2)
(ANSA) - ROMA, 25 OTT - HANNO RAGGIUNTO LE FACOLTA' OCCUPATE
DELLA SAPIENZA E NELLE SEDI UNIVERSITARIE DELLA CAPITALE HANNO
TRASCORSO TUTTA LA NOTTE GLI STUDENTI, CIRCA UN MIGLIAIO,
ARRIVATI DA DIVERSE CITTA' D'ITALIA PER PARTECIPARE QUESTA
MATTINA ALLA MOBILITAZIONE CONTRO IL DDL MORATTI INSIEME AI
COLLEGHI ROMANI.
AD APRIRE IL CORTEO IL CAMION ANIMATO DAGLI UNIVERSITARI
DELLA PRIMA UNIVERSITA' ROMANA: DALL'ALTO, SUL CAMION, INCITANO
LA FOLLA CHE STA SFILANDO PER LE STRADE DI ROMA A FARE RUMORE E
FAR SENTIRE LA PROPRIA VOCE. "SIAMO IN 20 MILA", GRIDA UN
GIOVANE AL MEGAFONO. E INTANTO, GLI UNIVERSITARI COMPATTI
SFILANO IN UN LUNGO CORTEO INNALZANDO STRISCIONI COLORATI. "LA
CULTURA SI RIFIUTA DI GUARDARE L'ORRORE MORATTI", RECITA UN
GRANDE STRISCIONE, O ANCORA QUELLO DELL'UDS CON SU SCRITTO "CON
LA MORATTI NON SCENDIAMO A PATTI". ACCANTO AGLI STUDENTI DELLE
FACOLTA' DELLE TRE UNIVERSITA' DI ROMA, CI SONO QUELLI ARRIVATI
DA TANTE CITTA' D'ITALIA, DA BOLOGNA COME DA PADOVA, DA MILANO,
DA TORINO E VERONA. SECONDO GLI UNIVERSITARI, SONO IN ARRIVO
ANCHE GLI STUDENTI DELLA CAMPANIA E DELLA PUGLIA.
E CI SONO ANCHE I COLLEGHI PIU' GIOVANI, GLI STUDENTI DI
NUMEROSI LICEI ROMANI CHE SONO SCESI IN PIAZZA CONTRO LA
MORATTI. TRA QUESTI, CI SONO GLI STUDENTI DEL LICEO ALBERTELLI,
DEL TALETE, COLONNA, VIRGILIO, MAMIANI E VISCONTI.
NEL CORTEO SONO PRESENTI ANCHE I PRECARI DELLA RICERCA CHE
INNALZANO UNO STRISCIONE CON SOPRA "AVVELENATI E COMPATTI
CONTRO LA MORATTI".(ANSA).

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Comunicato studenti occupanti
by occupanti Tuesday, Oct. 25, 2005 at 11:45 AM mail:

COMUNICATO STAMPA

Oggi gli studenti delle facoltà occupate di Bologna, come promesso a seguito del rifiuto da parte dell’assessore alla casa Amorosi a confrontarsi in un dibattito pubblico presso la facoltà di lettere e filosofia occupata, si sono recati pacificamente davanti all’amministrazione comunale con l’intenzione di partecipare al consiglio e portare avanti le loro richieste inerenti la pubblicazione delle case sfitte in attesa di assegnazione a Bologna e l’inserimento nelle graduatorie di lavoratori precari e studenti. Nonostante le sedute del consiglio siano pubbliche e l’atteggiamento degli studenti fosse assolutamente pacifico, ad attenderli hanno trovato carabinieri e polizia che hanno impedito non soltanto l’ingresso nella sala ma persino nel cortile del palazzo e che hanno caricato tre volte studenti e studentesse inermi, causando cinque feriti, tra cui il segretario provinciale di Rifondazione comunista Tiziano Loreti, che era sceso in piazza ad esprimere il suo sdegno per ciò che
stava accadendo. Il tutto è avvenuto sotto gli occhi delle telecamere di decine di emittenti e di organi di stampa.

Durante lo svolgersi degli eventi moltissime persone che si trovavano in Piazza Maggiore hanno spontaneamente solidarizzato con gli studenti, indignati per la reazione militare, e una catena di passaparola ha fatto sì che il corteo raddoppiasse spontaneamente di numero.

Questa è l’ennesima dimostrazione di una amministrazione incapace di confrontarsi con ciò che non capisce e non intende capire e che adotta come unico metodo di risoluzione delle controversie una violenza e una repressione che si ostina a chiamare legalità.

La giunta si assuma la responsabilità politica di quanto avvenuto.



Ci aspettiamo inoltre delle prese di posizione da parte del corpo docente e del rettore.

In risposta al comunicato delle forze dell’ordine che sostengono di aver avuto agenti contusi rispondiamo che ciò non è stato possibile: ribadiamo con forza di non aver usato alcun tipo di violenza nei confronti delle forze dell’ordine anche dopo le ripetute cariche immotivate e gratuite.



L’assemblea delle e degli occupanti di lettere e filosofia

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DEMORRATTIZZIAMOCI!
by Coordinamento per l’autonomia di classe Tuesday, Oct. 25, 2005 at 11:50 AM mail:

Dalla lotta contro la scuola dei padroni alla difesa della scuola pubblica

QUALE MOVIMENTO?
DEMORRATTIZZIAMOCI!

I passati cicli di lotta studentesca, oltre a cercare forti momenti di unita’ d’azione con il movimento operaio
( ‘68/’69 ), erano caratterizzati dall’avversione totale all’istituzione della cultura di classe, vista come strumento di riproduzione dell’ideologia dominante oltre che come gabbia di piu’ generale repressione sociale.
Dal formidabile decenio degli anni ’70, al movimento dei medi dell’’85 fino alla “pantera” del ’90, l’attegiamento studentesco tendeva ad intravvedere nella scuola gli elementi caratterizzanti la societa’ che la circondava, quella borghese, con i suoi ritmi, gerarchie, controlli da perpetuare; da qui, l’indicazione di fondo che accomunava tutti quei movimenti studenteschi era l’opposizione a qualsiasi riforma funzionale alla perpetuazione di quella istituzione, fino al rifiuto ( anche fisico ) della frequenza, al blocco totale della didattica, alla lotta contro i maestri, professori, rettori in quanto guardiani della “scuola-galera”.
Questo rifiuto della scuola di classe faceva il paio con il rifiuto del lavoro salariato praticato da vasti strati di avanguardie operaie; nella scuola come nella societa’ che la produceva forti erano le spinte alla prefigurazione di un mondo diverso, che sapesse fare a meno delle catene del lavoro e della scuola dei padroni, che rendesse superfluo lo sfruttamento cosi’ come l’istruzione parcellizzata, che condensasse in un altro modo di vivere la necessaria evoluzione umana verso la conoscenza critica e la libera attivita’ volontaria.
A quei tempi, le occupazioni erano vere ed autodifese cosi’ come lo erano i cortei; a quei tempi i signori della politica delegata venivano accolti come “sceeeemiii!!!”, mentre il dalai-Lama con i suoi carriarmati sindacali venuti per sgombrare l’universita’ occupata venivano sgombrati dagli studenti.
Questo erano, con questi contenuti e con queste forme si sono sempre espressi i movimenti studenteschi nei passati 40 anni.
Negli ultimi anni, invece, sembra aver preso il sopravvento un atteggiamento francamente ripetitivo e, per certi versi, modaiolo quando non direttamente inquinato da impulsi elettoralistici; come chiamare le “educate” occupazioni a scadenza annuale, o i “collettivi” che nascono e muoiono nello spazio di una stagione elettorale, o gli auspici ad una presunta unita’ “di lotta” con i professori ( magari ricercatori piu’ o meno precari….), o l’applaudito annuncio di possibili dimissioni per qualche rettore antiberlusconiano?
Oggi, l’annunciato passaggio della seconda tranche della riforma Moratti altro non e’ che la degna prosecuzione dell’opera di Zecchino e Berlinguer; una ristrutturazione complessiva dei cicli scolastici figlia piu’ che della “cattiveria” di qualche ministro piu’ o meno reazionario delle imposizioni e dei vincoli Europei, delle mutate condizioni del mercato del lavoro e dei necessari adeguamenti a queste da parte dell’istituzione scuola.
Una via obbligata, dunque, per la scuola borghese, stretta tra il suo tendenziale superamento come unico strumento di conoscenza e le necessita’ di mutazione in ossequio alle dinamiche della competizione multipolare; una via obbligata, che utilizza privatizzazioni ed aziendalizzazioni per accelerare un processo imposto dalle velocizzazioni mondiali anche nella filiera scuola-universita’-ricerca.
Una riforma dei cicli, delle carriere ( addio concorsi locali e ricercatori a tempo indeterminato ), dei finanziamenti ( discrezionalita’ nell’erogazione di soldi non piu’ in base al numero di iscritti ma come premio alla meritocrazia ).
La scuola e l’universita’, lungi dall’essere abbattute come desideravamo in tanti nel secolo passato, sta cambiando per sopravvivere ed attrezzarsi al nuovo secolo del lavoro intermittente e della vita precaria.
A poco, in questo contesto, servono le omelie sulla difesa della scuola pubblica (…. ma le lotte dei decenni passati non erano contro la scuola pubblica dei padroni? ) o, peggio, il tifo elettorale per un qualche ministro progressista (…. ma il prode Berlinguer non era mica un progressista? ).

Il movimento che si esprime in questi giorni contro il decreto Moratti e’ attraversato dalla dinamica della pestilenza elettorale ma contiene in se’, nella profonda opera di memoria e riflessione di gruppi di studenti proletari-futuri precari, gli elementi per una ripresa conflittuale reale, che punti all’unita’ materiale con i soggetti sociali gia’ triturati dal precariato e dall’insicurezza capitalistica.
Ancora una volta, non vogliamo raccogliere nessuna bandiera della borghesia, ne’ mantenere in funzione, salvare, migliorare o partecipare ad alcuna istituzione del controllo sociale e culturale.
Ancora una volta, per noi, la scuola, privata o pubblica, rimane borghese.


PROFESSORI, RETTORI, POLITICANTI,
LA PANTERA NON E’ MORTA!


Coordinamento per l’autonomia di classe

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100.000 IN PIAZZA A ROMA !
by Cifre Tuesday, Oct. 25, 2005 at 1:21 PM mail:

"Il nostro tempo e' qui e comincia adesso". Dietro questo striscione dell'ateneo romano La Sapienza stanno sfilando questa mattina nella capitale oltre 50mila persone, tra universitari, studenti delle superiori e ricercatori, uniti contro le recenti riforme Moratti dell'universita' e della scuola. Gli studenti sono arrivati a Roma da Torino, Pavia, Milano, Bologna e anche da tante altre citta' d'Italia coinvolte nella mobilitazione.

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Rafferugli a roma tra polizia e studenti....
by ribelle Tuesday, Oct. 25, 2005 at 4:39 PM mail:

Tre deputati, Pietro Folena dei Ds, Paolo Cento dei Verdi e Elettra Deiana di Rifondazione comunista, sono rimasti coinvolti nei tafferugli tra polizia e manifestanti in prossimita' del Teatro Valle. I tre parlamentari hanno cercato di evitare che una parte del corteo, staccatasi da piazza Sant'Andrea della Valle venisse a contatto con le forze di polizia nei pressi dello storico teatro romano. Tentativo fallito perche' nelle coincitate fasi degli "incontri ravvicinati" la Deiana e' caduta, un manifestante le ha prestato soccorso proprio mentre le forze di polizia cercavano di respingere il corteo e il manifestante e' rimasto ferito. Per Paolo Cento e Pietro Folena, invece, solo strattonamenti e spintoni.()

http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_n_1155578.html

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Riassunto aggiornamenti da Roma fino alle 16.30
by wert Tuesday, Oct. 25, 2005 at 5:05 PM mail:

25/10 - Riassunto degli aggiornamenti sulla manifestazione di Roma apparsi su Indymedia fino alle 16.30

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foto roma
by universita occupate Tuesday, Oct. 25, 2005 at 6:02 PM mail:

foto roma...
25ottobre.gif, image/gif, 400x184

eravamo veramente tanti... anche si ci sarebbero da fare tantissime altre considerazioni..

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ddl approvato?
by talebana Tuesday, Oct. 25, 2005 at 9:03 PM mail:

in coda al tiggì sento che alla camera è passata... q.no può confermare/commentare?




da B2"forgiata nel sangue e nella paura"

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Altre Foto Roma
by Lunadicarta Wednesday, Oct. 26, 2005 at 11:59 AM mail:

http://www.siatec.net/bloggersperlapace/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1340&mode=thread&order=0&thold=0

in prima pagina su http://www.bloggersperlapace.org

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PISA: OCCUPAZIONE università
by Assemblea d'occupazione Wednesday, Oct. 26, 2005 at 6:42 PM mail:

Occupato da studenti e studentesse di diverse facoltà il POLO CARMIGNANI

Stamattina dopo due assemblee che si svolgevano contemporaneamente a Scienze Politiche e ad Agraria è stata decisa la forma di lotta contro l'ormai approvata riforma Moratti e contro tutta la strutturazione dell'università voluta dalla precedente riforma Zecchino-Berlinguer: l'occupazione. Infatti dalle ore 13 il Polo didattico "Carmignani" (dietro piazza dei Cavalieri) è occupato a tempo indeterminato da studenti e studentesse di tutte le facoltà dell'ateneo per portare avanti la mobilitazione studentesca nazionale con maggior fermezza anche alla luce dei gravi attacchi repressivi di Bologna e Roma.
In seguito pubblicheremo i documenti stilati dall'assemblea d'occupazione e dai vari gruppi di lavoro nonchè le iniziative all'interno del polo nei prossimi giorni.

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[25/10/05 Senigallia] Moratti bocciata!
by CSA Mezza Canaja Wednesday, Oct. 26, 2005 at 8:57 PM mail:

25/10/05 SENIGALLIA - Più di seicento studenti ieri, con un corteo rumoroso e colorato che si è snodato per le vie principali della città, hanno espresso la loro radicale opposizione alla Moratti ed hanno unito la loro voce a quella di tutti quei studenti/precari di tutt'Italia che da più di dieci giorni occupano scuole ed università: http://italy.indymedia.org/news/2005/10/906980.php

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assemblea autoconvocata sulla didattica a chimica occupata con il rettore
by ingegneria//occupata Thursday, Oct. 27, 2005 at 8:19 AM mail:

http://italy.indymedia.org/calendar/event_display_detail.php?event_id=6298&day=27&month=10&year=2005

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Occupato l'EDISU NA2
by Studenti Orientale/FedericoII Thursday, Oct. 27, 2005 at 12:21 PM mail:

Occupato l'EDISU NA2 dagli studenti dell'Orientale e da diversi studenti della Federico II per protestare contro le riforme che privatizzano l'università, i servizi e il diritto allo studio.

In continuità con la mobilitazione nazionale svoltasi a Roma martedì 25 ottobre scorso degli studenti universitari e medi, ricercatori e docenti contro il DDL Moratti e le riforme Berlinguer-Zecchino e Moratti che hanno permesso l'entrata dei privati nelle università.
Dopo un'assemblea organizzata nell'androne di palazzo Mediterraneo, struttura simbolo delle riforme universitarie (niente spazi di socializzazione, niente aule studio etc.), si è formato un corteo che ha bloccato via Marina per diverso tempo. Gli studenti hanno deciso successivamente di occupare l'EDISU NA2 (ente regionale per il diritto allo studio) per ribadire la propria contrarietà a tutti quei provvedimenti che mirano a privatizzare l'università e tutti i servizi per gli studenti, come la mensa. E' proprio questo che ha fatto scattare la scintilla della protesta: la stipula (la firma era prevista per oggi stesso) di convenzioni con ristoranti privati senza alcuna garanzia di riapertura del servizio di ristorazione pubblico.
Gli studenti hanno richiesto un confronto congiunto tra Rettorato (i locali mensa sono di proprietà dell'Orientale) e il direttore dell'EDISU Serra. L'obiettivo è quello di esternare la nostra ferma opposizione alle riforme universitarie e quello di avere delle serie rassicurazioni che la mensa nè verrà chiusa, nè verra privatizzata in alcun modo (è l'ultima mensa pubblica presente su tutto il territorio regionale).

NO ALLE RIFORME CHE PRIVATIZZANO L'UNIVERSITA', LA RICERCA E I SERVIZI!
NO ALLA CHIUSURA E/O PRIVATIZZAZIONE DEL SERVIZIO MENSA!
SOLIDARIETA' AGLI STUDENTI CARICATI A ROMA DURANTE IL CORTEO DI MARTEDI' 25 OTTOBRE.

CONTINUIAMO LA MOBILITAZIONE, NON E' DETTA L'ULTIMA PAROLA!

STUDENTI DELL'ORIENTALE E DELLA FEDERICO II

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Trieste occupa.
by H3 occupata Thursday, Oct. 27, 2005 at 4:58 PM mail: protestascientifica@katamail.com

Dopo la manifestazione di Martedì 25 gli studenti di Trieste hanno occupato l'aula magna dell'edificio H3, bloccando e sloggiando un seminario della Glaxo.
- Vai alla cronaca e agli articoli sull'iniziativa.

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anche trieste è okkupata!!!
by overtone Thursday, Oct. 27, 2005 at 5:14 PM mail: punkabestia80@hotmail.com

Anche Trieste è okkupata!
e la Glaxo è stata cacciata!!!!!!
http://www.globalproject.info/art-6118.html
OTPOR!

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ancora medicina occupata
by studenti di medicina -sapienza -roma Thursday, Oct. 27, 2005 at 10:17 PM mail:

In accordo con la posizione assunta dai Compagni delle
altre facoltà dell'Università "La Sapienza", le
Studentesse e gli Studenti di Medicina hanno deciso di
continuare ad oltranza l'occupazione dell'aula A del
Dipartimento di Igiene.

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ci siamo
by studente verona Friday, Oct. 28, 2005 at 5:08 PM mail:

martedi' qualcun* e' andato a roma. qualcun*
e' rimast* ad organizzare una partecipata giornata
di protesta ed informazione, con lezioni aperte
su temi d'attualita' a cui hanno contributo
alcuni professori.. poi proiezioni, dibattiti,
collegamenti con la manifestazione romana.
dalle ultime assemblee stanno uscendo
idee e proposte per nuove forme di mobilitazione.
il movimento e' vivo e vegeto.
mercoledi' prossimo ore 1300 appuntamento
nell'altrio di lettere e filosofia. essici.
soledarieta' ai manganellati di bologna e roma.
°*#! miao

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La posizione del CSU
by CSU Friday, Oct. 28, 2005 at 5:11 PM mail:

La manifestazione a Roma di martedì scorso segna un salto di qualità per il movimento studentesco. Sono decine e decine le facoltà e le scuole in mobilitazione in tutta Italia contro la riforma Moratti. Pubblichiamo in formato .pdf un volantino nazionale del Coordinamento Studentesco Universitario (Csu):
http://www.marxismo.net/csp/csu1005.pdf

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CONTINUA LA DEVASTAZIONE DELL’UNIVERSITA’ PUBBLICA
by cobas Pisa Friday, Oct. 28, 2005 at 9:00 PM mail:

università in lotta

COMUNICATO STAMPA

DA ZECCHINO ALLA MORATTI:
CONTINUA LA DEVASTAZIONE DELL’UNIVERSITA’ PUBBLICA

Il DDL approvato in prima lettura dal senato, ha provocato una giusta reazione eclatante da parte di rettori, docenti e soprattutto ricercatori.
Due gli elementi su cui richiamiamo l’attenzione: da una parte la centralizzazione del concorso per la formazione della lista degli idonei alla docenza, che interviene pesantemente sull’autonomia degli atenei prevista dalla riforma Zecchino; dall’altra la prospettiva dell’eliminazione dei ricercatori a tempo indeterminato, con una manovra classista il cui obiettivo è quello di incrinare definitivamente il ruolo e la funzione pubblica dell’Università ed accentuare la precarizzazione di docenti e personale tecnico-amministrativo, già iniziata dal centrosinistra nella precedente legislatura.

Tuttavia, la protesta di rettori, docenti e ricercatori rischia di trasformarsi in una difesa del ruolo di alcuni privilegiati, in una concezione in sostanza privatistica del sapere: infatti, la costruzione di un corpo di docenti “di eccellenza”, che spiccano su una massa di docenti e ricercatori precari, ben si accorda con il progetto, proposto dal senatore DS Modica (ex Rettore dell’Ateneo pisano) è verosimilmente appoggiato anche da Settis (Direttore della Scuola Normale di Pisa, che nella proposta di nuovo statuto della Scuola attualmente in fase di approvazione prevede la creazione di fondazioni private), di consegnare la gestione delle Università a Fondazioni private.

L’affondo del Ministro Moratti rappresenta peraltro un pessimo segnale anche per il decreto sulle scuole superiori che il 17 ottobre andrà in discussione alla Camera: dopo averlo dato in molti per affossato, potrebbe essere riproposto con un colpo di mano come nel caso dell’Università.
L’opposizione al DDL non può comunque limitarsi alla difesa della Legge Zecchino: è l’occasione per ripensare complessivamente l’impianto del sistema universitario nazionale e rilanciare la battaglia contro la precarizzazione del personale docente e tecnico-amministrativo.


CONFEDERAZIONE COBAS
COBAS UNIVERSITA’

Sede provinciale: Via San Lorenzo, 38 – 56127 PISA
Tel./fax: 050/563083 E-mail: cobaspi@katamail.com


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MI- Demorattizzata la Bocconi....
by Au. Stu. Friday, Oct. 28, 2005 at 10:49 PM mail:

MILANO "Demorattizzata" la Bocconi:

http://italy.indymedia.org/news/2005/10/908384.php

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Collettivi Universitari Catanesi
by C.A.U. Friday, Oct. 28, 2005 at 10:51 PM mail:

Comunicato stampa

Da una settimana il coordinamento dei collettivi universitari, il collettivo autonomo universitario e i giovani comunisti hanno avviato una campagna di sensibilizzazione verso il tema del diritto allo studio. Tema centrale della campagna è l’opposizione alle riforme Zecchino-Moratti.
Il 24/10/2005 la riunione del collettivo lettere-lingue, associazione universitaria della Facoltà di Lettere e parte integrante del coordinamento dei collettivi, è stata interrotta da due carabinieri chiamati dalla segreteria di presidenza. I militari, dopo aver chiesto i documenti a quattro compagni del collettivo, non hanno contestato alcuna infrazione a leggi o regolamenti. Alla richiesta di chiarimenti degli studenti, hanno semplicemente replicato di essere stati chiamati dalla Dottoressa Valvo, segretaria di presidenza di Lettere.
Ieri, il rappresentante degli studenti Salvatore Orfila, che al Consiglio di Facoltà di Lettere e filosofia ha chiesto chiarimenti al Preside sull’accaduto, si è sentito rispondere che non era argomento all’ordine del giorno e inoltre che il suddetto rappresentante rischiava sanzioni disciplinari se non “desisteva dal suo comportamento”.
Dopo qualche ora, alla Conferenza didattica indetta dalla Facoltà di Lettere e filosofia per dare il benvenuto alle matricole, il rappresentante Orfila ha posto nuovamente la domanda al Preside. Al silenzio imbarazzato del Preside, due docenti della Facoltà hanno chiesto di chiarire la vicenda. Il Preside, con arroganza, ha ignorato la domanda e dato la parola al relatore successivo, come se nulla fosse accaduto. Questo gesto ha provocato, per protesta, l’abbandono dell’aula di una parte dei professori e di quasi tutti gli studenti che hanno convocato, seduta stante, un’ assemblea.
I fatti fin qui elencati sono molto gravi, e si aggiungono al rifiuto ingiustificato riguardo la concessione di un aula per svolgere un’ assemblea studentesca sulla riforma Moratti giorno 28 ottobre. E’ da notare che le autorizzazioni per iniziative simili in passato erano sempre state concesse senza problemi dalla presidenza.
Cosa ha provocato questo atteggiamento da parte della presidenza di Lettere?
Forse la richiesta di chiarimenti sullo scandalo della gestione dei fondi del corso di laurea di Beni Culturali di Siracusa, portata avanti dal coordinamento dei collettivi, non è stata molto gradita. Il coordinamento, in seguito ala raccomandata inviata dalla dottoressa Corsico alla presidenza di Lettere e filosofia, chiedeva spiegazioni su come sono stati spesi i soldi pubblici. La funzionaria del quinto settore della Provincia Regionale di Siracusa, nella lettera inviata il 12 settembre 2005, esprimeva seri dubbi riguardo la legittimità della richiesta di rimborso per alcune voci di bilancio e richiedeva le fatture comprovanti le spese realmente effettuate dal C.D.L. Niente di strano in tutto ciò, tranne l’ostinazione del neopreside Prof. E. Iachello al silenzio.
Continueremo la battaglia per i diritti degli studenti. Nessuna intimidazione ci farà desistere dal volere la verità sulla gestione dei fondi e nessuna repressione ci impedirà di contrastare la mercificazione del sapere e i processi di aziendalizzazione dell’università causati dalle riforme Zecchino-Moratti.

Coordinamento Collettivi Universitari

Giovani Comunisti

C.A.U. (Collettivo Autonomo Universitario)

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IL L.S.S. COPERNICO SI UNISCE ALLA LOTTA !
by Collettivo Copernico Friday, Oct. 28, 2005 at 10:57 PM mail:

Oggi 28/10/05 gli studenti del Copernico,dopo 4 giorni di assemblee straordinarie, si sono incontrati fuori la scuola per partecipare ad un corteo non autorizzato contro la riforma Moratti a cui hanno partecipato altre scuole della zona.

Dopo appunto 4 giorni di assemblee in cui si è discusso riguardo la riforma Moratti, il Copernico,una delle scuole disobbedienti, è sceso oggi finalmente in piazza con una massiccia partecipazione di circa 700 studenti su 840. Da parco San Paolo gli studenti hanno percorso via Cinthia, per poi svoltare in via Terracina, dove hanno bloccato il traffico per un pò di tempo per poi arrivare davanti all'Augusto Righi. Lì il Copernico si è unito al corteo non autorizzato insieme alle scuole: Gentileschi, istituto alberghiero di Bagnoli, Bernini,istituto Vittorio Emanuele, Nitti, Augusto Righi.Queste scuole avevano già organizzato altri cortei in tutta questa settimana. Il numero complessivo degli studenti partecipanti al corteo è stato di circa 1000-1500. Il corteo, dopo scambi di parole con le forze dell'ordine accorse successivamente, si è concluso in p.Le Tecchio.

Bisogna continuare a lottare contro questa riforma e se ce ne sarà bisogno scenderemo in piazza ogni giorno.

Collettivo Copernico.

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Appello La Sapienza
by La Sapienza Occupata Sunday, Oct. 30, 2005 at 1:02 AM mail:

Agli atenei occupati e a quelli in agitazione, alle studentesse e agli
studenti delle università e delle scuole, alle ricercatrici e ricercatori
precari

Martedì 25 ottobre abbiamo infranto il muro di silenzio troppo a lungo
imposto da un governo illegittimo e dalla ristrutturazione autoritaria
dell'università e della scuola. Abbiamo saputo tramutare il nostro disagio
nella forza del rifiuto, la nostra rabbia in un grido gioioso, la nostra
protesta in un fiume di 150.000 persone che ha inondato le strade e le
piazze romane. Un fiume che nessuno ha saputo e potuto arginare: non
l’isolamento mediatico prima, non le cariche e i blocchi della polizia, non
le inaccettabili rappresaglie dopo, hanno impedito di cingere in un assedio
tanto pacifico quanto tenace il luogo dove in questi anni si è perpetrata la
demolizione della cultura e dell’università.
La stessa sera di questa giornata straordinaria l'inutile Signora
dell'Ignoranza, un governo sordo ai nostri bisogni, ai nostri desideri, alla
nostra improrogabile volontà e necessità di cambiamento, non si sono
fermati: il Ddl è stato approvato, un ulteriore colpo mortale all'università
italiana, già stremata dalle riforma Zecchino-Berlinguer!
L’arroganza di questo governo non deve e non può fermarci;
l’irresponsabilità dimostrata di fronte all’emergenza di un conflitto
sociale così radicale non può essere tollerata. Questa arroganza autoritaria
deve costituire per il movimento "territorio" irrinunciabile della lotta.

Il 25 ottobre gli studenti hanno ritrovato la loro voce, sono tornati ad
alzare la testa e non vogliono abbassarla!

Così come l'autoritarismo liberista della Moratti non deve fermarci ma
aumentare la nostra indignazione, così lo straordinario risultato del 25 non
può bastarci, ma costituire piuttosto un fondamentale punto di partenza.
Ora più che mai la nostra risposta deve essere il rilancio immediato del
movimento, l'intensità delle sue relazioni e della sua iniziativa!
Per questo invitiamo tutte le studentesse e gli studenti universitari e
medi, tutte le ricercatrici e i ricercatori precari a dare vita il 4
novembre ad una giornata di mobilitazione nazionale dislocata su tutto il
territorio in grado di radicare e di estendere la mobilitazione.
Mobilitazione capace di definire in modo forte, attraverso azioni e pratica
dell'obiettivo, i temi del conflitto: diritto allo studio, libero accesso ai
saperi e alla cultura, precarietà.
Allo stesso modo l’assemblea nazionale del 25 ottobre non può e non deve
rimanere un episodio isolato. È quantomai fondamentale rafforzare la
coesione del movimento consolidandone le forme di relazione pur nelle
differenze.
Il 6 novembre invitiamo tutte le studentesse ed gli studenti, i ricercatori
precari a costruire una nuova assemblea nazionale nelle facoltà occupate de
La Sapienza. Questo appuntamento dovrà essere luogo di incontro e di
discussione sul presente e sul futuro dell’università . Oltre la necessita
di impedire materialmente l’applicazione del ddl moratti e della riforma y,
infatti, è fondamentale organizzare la disarticolazione del 3+2 e
l'autoriforma dal basso dell'università.
Vogliamo inoltre allargare l’invito per il pomeriggio della stessa giornata
agli studenti medi, al fine di costruire la nostra partecipazione alla
giornata di mobilitazione mondiale del 17 e allo sciopero generale del 25
novembre.

la nostra rabbia e la nostra felicità non sono a tempo determinato!

dalle facoltà occupate e in mobilitazione de La Sapienza

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La mobilitazione a Milano
by info Sunday, Oct. 30, 2005 at 3:07 PM mail:

La mobilitazione a M...
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Raccolta dei post sulla mobilitazione a Milano:


* Prima assemblea in Statale (20/10): http://italy.indymedia.org/news/2005/10/899380.php
http://italy.indymedia.org/news/2005/10/900919.php
http://italy.indymedia.org/news/2005/10/902030.php

* Seconda assemblea in Statale (21/10): http://italy.indymedia.org/news/2005/10/902157_comment.php#902712

* Comunicato in vista del corteo del 25 Ottobre:
http://italy.indymedia.org/news/2005/10/902805.php

* Corteo del 24 Ottobre:
http://italy.indymedia.org/news/2005/10/904512.php

* Comunicato sull’occupazione (28/10):
http://italy.indymedia.org/news/2005/10/908324.php

* Agenzie/articoli sull’iniziativa in Bocconi, il corteo e l’occupazione della Statale:
http://italy.indymedia.org/news/2005/10/908540.php
http://italy.indymedia.org/news/2005/10/908547.php

* Foto del 28 Ottobre: http://italy.indymedia.org/news/2005/10/908584.php

* Quelli di Scienze Politiche: http://italy.indymedia.org/news/2005/10/908651.php

* Corriere (29/10): http://italy.indymedia.org/news/2005/10/908665.php

* Repubblica (29/10): http://italy.indymedia.org/news/2005/10/908668.php

* Manifesto (29/10): http://italy.indymedia.org/news/2005/10/909108.php

* Liberazione (29/10): http://italy.indymedia.org/news/2005/10/909265.php

* Comunicato ateneo ribelle: http://italy.indymedia.org/news/2005/10/909115.php

* Corriere (30/10): http://italy.indymedia.org/news/2005/10/909115.php

* Repubblica (30/10): http://italy.indymedia.org/news/2005/10/909240.php

* Il Giornale (30/10):
http://italy.indymedia.org/news/2005/10/909346.php

* Repubblica (on-line):
http://italy.indymedia.org/news/2005/10/909415.php

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Dario Fo alla statale occupata
by repubblica.IT Sunday, Oct. 30, 2005 at 5:50 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/10/909415.php

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[28/10/05 Civitanova Marche] Contro Moratti mobilitazione continua
by Collettivo Studentesco "Il Siero" Tuesday, Nov. 01, 2005 at 2:55 PM mail: azionecontroriforma@libero.it

28/10/05 CIVITANOVA MARCHE - A Civitanova centinaia di studenti medi in sciopero da tutta la provincia hanno attraversato in corteo le strade del centro rilanciando le iniziative di lotta contro il ddl Moratti.


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lettera aperta degli occupanti della statale
by milano Wednesday, Nov. 02, 2005 at 1:20 AM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/911660.php

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ROMA CONTINUANO LE OCCUPAZIONI...
by stu ro. Wednesday, Nov. 02, 2005 at 3:42 PM mail:

Gli studenti del liceo Plinio, in via Montebello, nei pressi della stazione Termini, hanno occupato stamani l'istituto, mentre quelli del liceo Montale, nella zona di Bravetta, hanno incominciato l'autogestione della scuola. Sono cosi' tre le scuole occupate nella Capitale: Avogadro, De Cillis, gia' occupate la scorsa settimana, e quella occupata oggi.

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Organizzati e lotta!
by Coordinamento Studentesco Universitario(CSU) Thursday, Nov. 03, 2005 at 11:52 AM mail: csp@cspitalia.org

La settimana dal 10 al 15 ottobre è stata teatro di diverse mobilitazioni in tutta Italia. Abbiamo
assistito all’occupazione di alcune facoltà nelle università di Roma e Firenze e a cortei spontanei
nei maggiori atenei del nostro paese. La grande novità rispetto alle manifestazioni degli
ultimi anni è stata la partecipazione congiunta di studenti e ricercatori nelle proteste contro
la riforma Moratti. Allo stesso tempo abbiamo assistito anche a diversi cortei degli studenti
medi in una trentina di città italiane.
Perché tanto rumore?
Studiare è diventato ormai un vero e proprio percorso ad ostacoli: sono sempre di più le facoltà sbarrate
agli studenti attraverso il numero chiuso, l’obbligo di frequenza, la diminuzione degli appelli e l’aumento
delle tasse. Se poi aggiungiamo i costi esorbitanti di libri, trasporti e alloggio (per i fuori sede)
diventa palese che ad essere maggiormente danneggiate sono le famiglie con un reddito medio-basso.
Non è quindi un caso che oltre il 60% degli studenti siano costretti a studiare e lavorare contemporaneamente,
ma una necessità dettata dalla mercificazione dell’istruzione presente in questa società.
L’inganno della laurea triennale, poi, è sotto gli occhi di tutti: questo titolo di studio vale poco più di un
diploma sul mercato del lavoro e non consente né l’insegnamento, né la ricerca. Le cose non vanno meglio
con la specialistica: gran parte di questi corsi sono a numero chiuso ristretto, ovvero con pochissimi posti
disponibili rispetto al numero di richiedenti… Ecco cos’è oggi il diritto allo studio nel nostro paese!
Con questo sistema, infine, si creano atenei di serie A e di serie B: i primi caratterizzati da strutture
migliori, ma con costi di accesso proibitivi; i secondi più aperti ai redditi medi, ma con qualità di servizi,
sedi ed insegnamento scarsi. L’università sta diventando un privilegio per chi ha i soldi per “comprarsi”
l’iscrizione e il mantenimento: è inaccettabile che esistano atenei a tre o a cinque stelle, come se fossero
degli alberghi!
Come si è arrivati a tutto questo?
La realtà è che in Italia un reale diritto allo studio non c’è mai stato, perché alla libera iscrizione ottenuta
dalle lotte unitarie di studenti e lavoratori nel biennio ’68-’69 non è mai corrisposto un vero e proprio
potenziamento dei servizi offerti dalle università, libri e borse di studio compresi. Questo scenario è
peggiorato negli ultimi venti anni, durante i quali tutti i governi che si sono succeduti hanno portato avanti
una diminuzione costante dei fondi destinati all’istruzione pubblica. Solo negli anni ’90 il taglio è stato
pari a 20mila miliardi delle vecchie lire!
Da qualche anno stiamo anche sperimentando la tanto celebrata Autonomia Universitaria, e alla
prova dei fatti possiamo constatare come questa riforma abbia peggiorato ulteriormente le condizioni di
studio e di lavoro all’interno degli atenei. La riforma Moratti non è altro che un peggioramento della riforma
Berlinguer-Zecchino varata dal centrosinistra. La crescente privatizzazione dell’università è il risultato
più evidente di questa “autonomia”: lo stato si è scrollato di dosso il peso di finanziare gli atenei e li
ha gettati nelle fauci del mercato, all’interno del quale le università si trovano costrette a reperire fondi
un po’ dappertutto. 8 anni fa i soldi spesi dagli atenei italiani in pubblicità era pari a 2 milioni di euro, oggi
si aggira attorno ai 22 milioni! Il conto è stato poi presentato agli studenti nei termini di aumenti vertiginosi
delle tasse, diminuzione dei servizi e attacchi più generali al diritto allo studio.
Insieme al peggioramento delle nostre condizioni di studio, vediamo come anche i lavoratori dell’ateneo
subiscano violenti attacchi ai propri diritti: rinnovi contrattuali rimandati per anni, stipendi che arrivano
sempre in ritardo, ricercatori che rischiano di scomparire o di fare i precari a vita. E’ ora di organizzarsi
e protestare tutti insieme contro i tagli all’istruzione pubblica, per un posto di lavoro dignitoso e un
reale diritto allo studio!
Che fare? Studenti e lavoratori uniti nella lotta!
Il Coordinamento Studentesco Universitario (CSU) è nato per difendere coerentemente il diritto
all’istruzione per tutti indipendentemente dalle proprie condizioni economiche. La vittoria su questo fronte
è possibile solo unendo le forze di tutti i soggetti coinvolti e attaccati dalla riforma: studenti medi, universitari
e lavoratori dell’università. In particolare sono questi ultimi che con lo sciopero hanno la capacità
di colpire l’università e il governo nel loro punto più debole: il portafoglio. Come studenti dobbiamo
puntare a convincere i nostri compagni ancora incerti e coinvolgerli nelle mobilitazioni, allargando il consenso
e l’adesione alla lotta.
Estendiamo la lotta contro la Moratti!
Dobbiamo anche essere consapevoli che l’attacco all’istruzione pubblica non è altro che uno dei tanti
che il governo Berlusconi ha portato avanti in questi anni. Nessuna spesa sociale, infatti, è stata
risparmiata: oltre all’istruzione e alla ricerca, hanno subito tagli le pensioni, la sanità, gli enti locali... Il
peggioramento dei servizi statali va poi di pari passo con un’offensiva a tutto campo nei confronti dei
lavoratori ancora attivi, la cui situazione già non era delle migliori: in Italia esistono oggi più di 6 milioni
di precari, dei quali gli immigrati sono la parte più ricattabile. Per questi motivi la nostra battaglia contro
la riforma Moratti e l’autonomia universitaria ha un senso solo se trasformata in una lotta più generale
per la caduta del governo Berlusconi. Non possiamo permetterci di aspettare le elezioni!
Uno sciopero generale di tutto il mondo dell’istruzione potrebbe essere un primo passo in questa
direzione, dato che troppe volte abbiamo assistito a scioperi o manifestazioni isolate e corporative. Come
Coordinamento Studentesco Universitario aderiremo allo sciopero generale del 25 novembre contro la
finanziaria, anche se riteniamo insufficienti 4 ore di protesta di fronte alla portata delle controriforme varate
dal governo. Ti invitiamo comunque a partecipare a queste iniziative e a metterti in contatto con noi:
le nostre idee non hanno bisogno solo di simpatia, ma anche di un appoggio concreto! Aderisci al
Coordinamento Studentesco Universitario che si sta organizzando in tutto il paese!
Organizzati e lotta con il
Coordinamento
Studentesco Universitario
(CSU)

LE NOSTRE RIVENDICAZIONI:
• Basta tagli all’istruzione pubblica! Chiediamo il raddoppio dei finanziamenti assegnati
a scuola e università – dal 3,5% attuale al 7% del Pil – per consentire un reale diritto
allo studio
• Assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori dell’istruzione e abolizione del
precariato
• Ritiro della riforma Moratti e di tutte le precedenti riforme che le hanno spianato
la strada, come la riforma Berlinguer per la scuola e la Zecchino per l’università
• Fuori i privati da scuola e università! Le aziende non devono interferire nella ricerca
e nella didattica
• Fuori le truppe dall’Afghanistan e dall’Iraq! I soldi per la guerra devono finanziare
l’istruzione pubblica

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manifestazione no moratti a benevento
by la rivolta Thursday, Nov. 03, 2005 at 3:45 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/912953.php

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Milano: si allargano le occupazioni
by repubblica Sunday, Nov. 06, 2005 at 7:02 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/915340.php

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Milano: occupazioni dall'università ai licei
by corriere Sunday, Nov. 06, 2005 at 7:03 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/915333.php

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Milano 6/11
by assemblea cittadina Sunday, Nov. 06, 2005 at 7:05 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/915242.php

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17/11 studenti in piazza
by UdS Sunday, Nov. 06, 2005 at 7:30 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/915572.php

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Catania 9/11
by assemblea studenti Sunday, Nov. 06, 2005 at 7:39 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/915750.php

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Milano 8/11 assemblea cittadina
by stud. autorganizzati Sunday, Nov. 06, 2005 at 9:03 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/915830.php

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raccolta di post sulle occupazioni
by Milano Tuesday, Nov. 08, 2005 at 2:19 AM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/916835.php

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10/11 Cosenza: occupata Scienze poltiche
by adnkronos Thursday, Nov. 10, 2005 at 5:24 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/919356.php

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17/11 corteo studentesco a Catania
by ct Saturday, Nov. 12, 2005 at 2:41 AM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/917778.php

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15/11 Assemblea precari della ricerca a Roma
by precari della ricerca Saturday, Nov. 12, 2005 at 2:42 AM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/920506.php

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Milano: occupatutto day
by globalproject Saturday, Nov. 12, 2005 at 3:14 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/920772.php

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19/11 studenti in piazza a Milano
by A.S.S.O. Monday, Nov. 14, 2005 at 5:16 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/922249.php

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14/11 occupazione e sgombero del Mercalli
by democrito Monday, Nov. 14, 2005 at 5:55 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/922186.php

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14/11 Palermo, occupata scienze politiche
by collettivo 20 luglio Monday, Nov. 14, 2005 at 6:09 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/922157.php

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Studenti medi in mobilitazione.
by studenti medi in lotta di roma Thursday, Nov. 17, 2005 at 11:35 AM mail:

Sabato 12 Novembre, al centro sociale Ex-snia Viscosa, si è tenuto un incontro cittadino degli studenti medi in mobilitazione.

L'Assemblea ha:

1. condiviso l'importanza del mese di lotta trascorso, che ha visto gli studenti scendere in piazza, occupare le scuole, bloccare la didattica, dare vita ad ogni genere di iniziative. In particolare, l'Assemblea ha sottolineato l'importanza che queste iniziative siano state diffuse, spontanee, dal basso ma fra di loro in permanente collegamento e solidali, come dimostra peraltro la reazione cittadina allo sgombero del liceo democrito.

2. denunciato l'operato di chi, in questo contesto, ha provato piu' volte a strumentalizzare e magari a farsi portavoce di tale Movimento, con particolare riferimento all'operato dell'Unione degli Studenti, peraltro in sostanza inesistente nelle scuole e nelle lotte (fra gli episodi denunciati: un incontro con la Provincia, controparte per l'edilizia scolastico, dove si è chiesta la solidarietà di questa alle mobilitazioni degli studenti (?!); la posizione di non contrarietà alla alternanza scuola/lavoro, nonostante peraltro tutte le scuole in mobilitazione si siano espresse in questa direzione; la opposizione in diversi istituti alle forme di lotta decise dagli studenti in assemblea; la partecipazione alla trasmissione televisiva Porta a Porta come seidicenti rappresentanti degli studenti di sinistra; la mancata denuncia dell'operato della polizia dopo le cariche al corteo del 21 ottobre al Ministero dell'Istruzione e persino la diffusione di comunicati pubblici che accusavano non la polizia ma i terribili "lanciatori di uova"; la conferenza stampa in Montecitorio, assieme a parlamentari dell'Unione, sul corteo del 17 Novembre; le frequenti interviste ai giornali di esponenti autorappresentatesi "leader" del movimento e tanto altro)

3. ribadito l'impegno per lo sviluppo di un Movimento privo di etichette, assembleare, autonomo, esterno agli interessi di partito, autofinanziato.

4. assunto, come obiettivo per le prossime settimane di lotta: a) l'estensione della campagna e della mobilitazione contro la riforma Moratti b) il blocco delle sperimentazioni, nella regione Lazio, anche a partire dal concreto boicottaggio di quelle previste a partire da gennaio c) l'estensione ed il coordinamento delle vertenze in corso nei diversi istituti, in particolare a proposito di spazi autogestiti e edilizia scolastica, a cominciare dalle situazione periferiche troppo spesso dimenticate a favore dei soliti licei d) la contestazione della politica dell'Unione che ancora non si è impegnata al ritiro immediato della riforma moratti

5. denunciato la campagna stampa in corso a proposito di legalità e occupazioni, che ha visto quotidiani come il Corriere della Sera dedicare la prima pagina a ridicole iniziative autoreferenziali di qualche preside (non è certo una novità non amino le occupazioni, tanto piu' dopo gli sgomberi di questi anni) e ribadito che non intende far passare inosservato il tentativo di delegittimare, da parte di docenti e presidi che si definiscono "democratici", le lotte degli studenti magari per poter - quando ci sarà un governo di centrosinistra - usare il manganello senza troppi scrupoli.

6. invitato tutti i compagni e le compagne a partecipare alla giornata del 17 Novembre che, nonostante un percorso non partecipato nella indizione della giornata, rappresenta una occasione per riempire le strade delle lotte e dei contenuti espressi dalle mobilitazioni di queste settimane, in particolarare per la città di Roma dove si incontreranno le mobilitazioni reali di scuole e facoltà

L'Assemblea ha quindi deciso:

* promuovere un ulteriore incontro assembleare per la giornata del 30 Novembre ore 16.00 al Liceo Mamiani, per proseguire il percorso di mobilitazione

* promuovere un corteo per il giorno 16 Dicembre, con particolare riferimento alla richiesta del blocco delle sperimentazioni della riforma moratti per il lazio

* promuovere una ulteriore assemblea per il giorno 21 Dicembre, come occasione di confronto sulle mobilitazioni dell'autunno e sul proseguimento delle lotte da Gennaio

studenti medi in lotta di roma - 16 Novembre 2005

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[Genova] Assemblea pubblica il 22 novembre
by ASSEMBLEA PUBBLICA. Thursday, Nov. 17, 2005 at 11:36 AM mail:

Da settimane noi, studenti e studentesse, precari e precarie, ci siamo incontrati per discutere delle nostre vite, delle nostre esigenze dei nostri bisogni.
Siamo giunti ad una occupazione, luogo di confronto e sperimentazione per l’immediata costruzione di un’altra università.

Oggi vogliamo iniziare a ragionare sulla formazione di un blocco sociale per rilanciare la generalizzazione dello sciopero del
25 novembre.

VOGLIAMO TEMPO: un tempo libero da obbligo di frequenza e CFU, mezzi attraverso i quali si mercificano e quantificano i saperi. Perché i nostri tempi di vita e di formazione sono radicalmente incompatibili con la gabbia dei ritmi che ci stanno imponendo.

VOGLIAMO SPAZIO: spazi di aggregazione e di condivisione da contrapporre al processo di frammentazione che ogni giorno crea figure precarie e indifese. Spazi ove creare consapevolezza di un’identità comune da contrapporre alle migliaia d’identità invisibili che ogni giorno siamo costretti ad assumere per vivere, lavorare e studiare.

VOGLIAMO CULTURA: una cultura basata sulla produzione di saperi e relazioni non misurabile in unità di tempo e in crediti formativi. Il sapere vivo non è riducibile ad una merce ostaggio di brevetti e copyright.


USCIAMO DALL’INVISIBILITA’, RIPRENDIAMO LA PAROLA SUI NOSTRI BISOGNI… SE NON ORA, QUANDO?

MARTEDI’ 22 ORE 17.00
ASSEMBLEA PUBBLICA.
AULA MAGNA DEL POLO::VIA DELLE FONTANE

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"Noi, studenti e portatori di diritti"
by Daniele Semeraro Thursday, Nov. 17, 2005 at 12:06 PM mail:

Il 17 novembre è considerato il "Primo Maggio" dei giovani. Un appuntamento internazionale: cortei in tutto il mondo. Manifesto aperto da Fo e Sepulveda

"Noi, studenti e portatori di diritti"
manifestazioni in 70 città italiane

di DANIELE SEMERARO



La manifestazione del 17 novembre 2004 a Treviso ROMA - Una data storica per i diritti degli studenti nel mondo, il 17 novembre. Si celebra quello che è stato definito il loro "primo maggio". Tra le rivendicazioni, quella di poter migliorare le condizioni di apprendimento, la possibilità di accesso al futuro, la scelta di libertà individuale e collettiva "perché studiare sia un diritto e non un privilegio".

La ricorrenza. Il 17 novembre del 1939 centinaia di studenti cecoslovacchi che si opponevano alla guerra furono arrestati e uccisi dai nazisti. Due anni dopo alcuni gruppi di studenti in esilio, gli stessi che avrebbero poi costituito il nucleo centrale dell'International Union of Students decisero che quella data ogni anno sarebbe diventata l'International Students Day, la giornata internazionale di mobilitazione studentesca. E così, da quel giorno ogni anno in decine di Paesi gli studenti si sono mobilitati in ricordo di quel massacro e per rivendicare il diritto di studiare per tutti e la necessità di costruire un mondo di pace, giustizia, democrazie e libertà. Stesso giorno, altri due avvenimenti importanti: nel 1973 gli studenti greci del Politecnico di Atene che manifestavano proprio in difesa di questi principi furono massacrati dai carri armati del regime dei Colonnelli; nel 1989, ancora in Cecoslovacchia, i carri armati del regime, questa volta comunista, repressero duramente gli studenti che manifestavano.

Dal 1939 a Porto Alegre. L'assemblea studentesca internazionale di Bombay, così, nel 2004 ha deciso di ripristinare questa data della memoria e di renderla un momento importante di mobilitazione studentesca. E migliaia di studenti in tutto il mondo anche quest'anno si mobiliteranno (già lo hanno fatto l'anno scorso) perché siano riconosciuti i loro diritti, così come scritto nell'articolo 26 della Dichiarazione Universale dei diritti umani: "Ogni individuo ha il diritto all'istruzione: essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza e l'amicizia fra tutte le nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire il mantenimento della pace". "E proprio il 30 gennaio di quest'anno alla quarta Assemblea Internazionale degli Studenti all'interno del World Social Forum di Porto Alegre - tiene a precisare Valerio, dell'Unione degli Universitari - abbiamo portato insieme all'Unione degli Studenti e alla Mutua Studentesca, per il secondo anno consecutivo, la proposta di costituire un'agenda comune di mobilitazione che rivendichi più diritto al sapere per tutti, contro la privatizzazione dei saperi. La marcia - dice Valerio - è apolitica, non scendiamo in piazza solo ed esclusivamente contro la Legge Moratti, ma ha una valenza sindacale, di rivendicazione di diritti".

Le manifestazioni. "Lo scorso anno in Italia - continua Valerio - sono scesi in piazza circa trecentomila studenti. Quest'anno puntiamo a superare questo record, sulla scia delle manifestazioni studentesche delle scorse settimane". I cortei principali, a cui seguiranno, nelle diverse città, forum, assemblee, concerti, sit-in, si terranno a Roma, Milano, Torino, Napoli e Palermo. Gli studenti, però, scenderanno in piazza, secondo diverse modalità, in oltre 70 città del Belpaese.

Le rivendicazioni. Tra le tante richieste che arrivano dal mondo studentesco, quella principale, ci spiega Valerio, è quella che riguarda i diritti degli studenti: "Nel nostro Paese non siamo considerati portatori di diritti, soggetti attivi. In questa giornata vogliamo farci sentire per sancire per sempre che gli studenti sono portatori di diritti". Tra le altre richieste, la possibilità di autogestire spazi e tempi di vita e formazione, il diritto di accesso al sapere come strumento per crescere "come cittadini e persone libere", la creazione di una legge quadro nazionale per il diritto allo studio e di una carta studentesca "che ci garantisca il diritto al sapere anche al di fuori della scuole e dell'università". Ancora, l'abolizione del numero chiuso e il diritto ad avere aule adeguate e strumentazioni moderne. Si parla anche, poi, dell'accesso al mondo del lavoro, e quindi vengono chiesti diritti e tutele "che trasformino la precarietà delle condizioni in reali possibilità di scelta lavorativa" e che vengano garantiti i diritti di tutti gli studenti che effettuano stage. C'è spazio, infine, anche per la solidarietà verso gli studenti che combattono ogni giorno contro le mafie, la guerra, la povertà, lo sfruttamento. Per cambiare "la scuola, l'università, la società e il mondo".

Le adesioni. Moltissimi personaggi della politica e della cultura hanno già aderito alla manifestazione. In testa Dario Fo, premio Nobel per la letteratura, e lo scrittore Luis Sepulveda. Poi, ancora, Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, i presidenti di Libera (l'associazione che da anni combatte le mafie) Rita Borsellino e Don Luigi Ciotti insieme a numerosissimi altri esponenti.

(16 novembre 2005)

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[ROMA] Studenti in lotta: Fumogeni contro la banca
by iskra Thursday, Nov. 17, 2005 at 12:22 PM mail:

SCUOLA: ROMA, DA CORTEO STUDENTI FUMOGENI CONTRO BANCA

E' partito da Porta San Paolo, a Roma, il corteo organizzato dall'Unione degli Universitari, l'unione degli studenti e la Mutua Studentesca , in occasione della mobilitazione mondiale del 17 novembre per i diritti e l'autonomia sociale degli studenti. Al corteo, aperto da uno striscione con scritto "Berlinguer, Zecchino, Moratti: che il movimento vi sfratti", partecipano diverse centinaia di studenti romani, soprattutto liceali. Momenti di tensione a pochi minuti dalla partenza del corteo: e' stata imbrattata con vernice rossa la facciata di una filiale della banca Unicredit, a via Galvani, dove sono stati posti anche alcuni fumogeni dello stesso colore. Ora il clima si e' fatto piu' acceso, con una corsa di tutto il corteo lungo via Galvani, forse nel timore di una carica dei carabinieri alle spalle della manifestazione. La manifestazione del 17 novembre, stabilita nel corso dell'assemblea studentesca internazionale di Bombay nel 2004, commemora il massacro degli studenti cecoslovacchi a Praga nel 1939 a opera dei nazisti, ed e' divenuta, nell'intenzioni dei promotori, una sorta di "primo maggio" studentesco. Per questo oggi sono in corso cortei in otto capitali mondiali e in piu' di settanta citta' italiane. Inevitabilmente, la manifestazione romana e' incentrata soprattutto nella critica alla riforma Moratti e alla finanziaria 2006 del governo Berlusconi. Ma non solo: "Si deve guardare all'istruzione - sottolinea Giulia Tosoni, responsabile nazionale Uds - come un diritto inalienabile. Lottiamo per la liberta' di accesso al sapere, contro i numeri chiusi, contro la privatizzazione dell'istruzione".

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(Mi) Studenti contro la MORATTI
by stu Thursday, Nov. 17, 2005 at 12:26 PM mail:

Piu' di 5mila studenti stanno sfilando per le vie di Milano per protestare contro la riforma Moratti. Il corteo e' partito da largo Cairoli e poi si e' diviso in due. Da una parte le sigle Uds, Udu, Mutua studentesca, Sinistra giovanile e Studenti di sinistra, verso piazza Duca D'Aosta. Dall'altra il coordinamento dei collettivi studenteschi, fermo in Foro Buonaparte, con un centinaio di persone.

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[TO] Corteo studentesco per il diritto ad un istruzione pubblica, gratuita di qualita' !
by aut.stu. Thursday, Nov. 17, 2005 at 12:33 PM mail:

A Torino da questa mattina sono partiti da Piazza Arbarello migliaia di studenti Medi e universitari, per chiedere una scuola per tutti di tutti, gratuita, pubblica e di qualita', con l'innalzamento obbligatorio dell'istruzione fino ai 18 anni....
Un corteo duro e rabbioso negli slogan, ma pacifico nelle azioni, tra le organizzazioni che hanno promosso il corteo cittadino studenteso l'Unione degli Studenti, e l'Unione degli Universitari, tra gli aderenti, gli studenti di sinistra, sinistra giovanile, giovani comunisti, e collettivi studenteschi vari....

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BERGAMO : MORATTI GO HOME !!!
by info Thursday, Nov. 17, 2005 at 12:39 PM mail:

2000 studenti in corteo a bergamo contro la riforma moratti

manifestazione molto partecipata questa mattina a bergamo contro la riforma moratti.
2000 student* delle scuole superiori e dell'università hanno ribadito la propria opposizione ad una riforma che trasforma la scuola e il sapere in merce, nonchè precarizza ricercatori e docenti e abbassa il livello di preparazione.
Ora il corteo si è spostato in università, dove si sta tenendo un'affollatissima assemblea con professori e studenti.
L'università è blindata, i bidelli hanno chiuso tutte le aule e il rettore ha annullato le lezioni per tutta la giornata odierna.
seguiranno aggiornamenti.

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Roma gli studenti arrivano al ministero
by manifestazione Thursday, Nov. 17, 2005 at 1:31 PM mail:

la manifestazione studentesca è arrivata al ministero...

alcune simpatiche iniziative come il lancio di alcuni palloncini pieni di vernice rossa contro la banca di roma, finanziatrice della guerra in Iraq..

subito si dissociano Udu, uds, ppp, opi, etcetc e tutte queste associazioni del cazzo... per loro è una cosa troppo intelligente da fare e non rientra nei loro schemi di servi di partito

Naturalmente tutti i media dicono il corteo è organizzato dall'Udu, dal'Uds ma NON E' VERO!!!
la parte princiapale sono tutti quegli studenti che si sono mobilitati nell'ultimo mese!!! dov'era l'udu mentra occupavamo?? mentre manifestavamo?? mentre prendevamo le botte????

NO AI SERVI DI PARTITO!!!!


fonte ripresa liberamente http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_n_1182626.html

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Disagi nel traffico a Genova, per il corteo studentesco...
by Ansa Thursday, Nov. 17, 2005 at 1:32 PM mail:

Circa cinquecento studenti stanno attraversando la citta' per la giornata nazionale di mobilitazione studentesca per il diritto allo studio. Il corteo sta creando gravi disagi al traffico nel centro e nelle zone adiacenti. Ad aprire il corteo lo striscione 'Democrazia, Giustizia, e Liberta''. Tra le altre scuole cittadine hanno aderito Cassini, Andrea Doria, Lanfranconi, Nautico, Fermi, Gobetti e Marco Polo.

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Street party universitario a Torino
by ASSEMBLEA NO-MORATTI (TORINO) Thursday, Nov. 17, 2005 at 1:35 PM mail:

GIOVEDI' 17 NOVEMBRE street party universitario

-Ritrovo e partenza in via P.Giuria angolo c.so Raffaello alle ore 17.oo, presso le sedi delle facoltà scientifiche

-Lungo il percorso, faremo tappa al Valentino presso la fac. di Architettura, presso la mensa universitaria di via Galliari, presso la fac. di Matematica in via C. Alberto, per poi concludere presso Palazzo Nuovo

-Al termine della street, a Palazzo Nuovo, si terrà un'apericena e successivamente un'assemblea aperta con il report dell'ass.nazionale di Roma e prox iniziative

-Infine proiezioni video autoprodotti sulle occupazioni e video inchiesta

ASSEMBLEA NO-MORATTI (TORINO)

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Verona c'è !
by liberi saperi Thursday, Nov. 17, 2005 at 2:48 PM mail:

Comunicazione

Stamattina a Verona sono scesi in piazza 1500 studenti medi e universitari. Il corteo è partito da piazza Bra ed è arrivato fino all'Università. Successivamente è stata occupata un'aula al suo interno.

17 Nov 2005

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Manifestazione svolta tranquillamente sotto il ministero...
by news Thursday, Nov. 17, 2005 at 2:59 PM mail:

SCUOLA: ROMA, MANIFESTAZIONE TRANQUILLA AL MINISTERO

Si sta concludendo in un clima di festa, tra canzoni, balli e slogan, la manifestazione studentesca a Roma per il diritto allo studio. Alcune migliaia i partecipanti (20.000 per gli organizzatori), per un corteo che si e' snodato da Porta San Paolo a Testaccio, passando per viale Induno fino al Ministero dell'Istruzione, dove i manifestanti, principalmente studenti medi ma anche diversi universitari, hanno intonato cori contro la Moratti e srotolato striscioni con la scritta 'Moratti dimettiti'. Numerosi altri striscioni reclamavano il diritto al sapere (come quello con su scritto 'il sapere non si vende, le nostre scuole non sono aziende', oppure '+ diritti, - buffonate'), esposti da diversi licei romani tra cui il Keplero, il Levi, il Talete. Presenti anche i collettivi di occupazione universitaria, con in evidenza uno striscione nero firmato 'Studenti occupanti di Roma III'. Poche le bandiere, tra cui campeggia come sempre l'immagine del 'Che', ma anche il simbolo della pace e la falce e martello. Una piccola polemica e' divampata all'interno del corteo, quando un gruppo di militanti del movimento studentesco ha lanciato palloncini pieni di vernice rossa su due banche (la Unicredit e la banca Popolare di Milano) incontrate lungo il percorso, affiggendo manifestini con su scritto 'Banca armata' e lanciando dei fumogeni. La frangia piu' 'istituzionale' della manifestazione (UdS, UdU, Sinistra Giovanile) ha condannato queste azioni, definendole 'dannose per gli obiettivi di questa giornata di mobilitazione' e chiarendo di essere 'per la non violenza'. Mentre i collettivi studenteschi, presenti in forze su un grande autobus rosso a due piani, hanno rivendicato la paternita' delle iniziative, sostenendo che gia' dal 6 novembre nell'assemblea nazionale del Movimento si fosse stabilito 'di colpire le banche armate con azioni pubbliche'.

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E' SOLO L'INIZIO... LA LOTTA CONTINUA
by C.S.A. (NA) Thursday, Nov. 17, 2005 at 4:17 PM mail:

E' SOLO L'INIZIO, LA LOTTA CONTINUA

Oggi, 17 novembre, gli studenti e le realtà autorganizzate del Movimento Napoletano, in occasione della giornata internazionale dello studente, sono scesi in piazza per ribadire il netto rifiuto alle logiche neoliberiste europee che fanno capolino all’interno del mondo dell’istruzione grazie alle riforme Berlinguer-Zecchino-Moratti. Il corteo, concentratosi in P.zza Matteotti, ha attraversato le strade della città per raggiungere la prefettura sita in P.zza Plebiscito. In più di 4000, gli studenti hanno costruito un percorso unitario di mobilitazione che ha tenuto insieme studenti medi, universitari e lavoratori (precari e non) di scuola e università. In continuità con le mobilitazioni susseguitesi nelle facoltà italiane e sfociate poi nel corteo del 25/10 a Roma, i manifestanti hanno assediato la prefettura, luogo che rappresenta il governo nella città. La contestazione è stata durissima ed ha ribadito, a questo, come al prossimo governo, che l’unica risposta pretesa è il ritiro delle infami riforme che aziendalizzano e smantellano l’istruzione pubblica.
Non è possibile assumere in questo momento posizioni disfattiste che puntano al riflusso del movimento. L’approvazione del progetto di riforma Moratti non è del tutto conclusa; la stessa parte sulla ricerca (che ha avuto l’approvazione delle camere) non è al momento attuabile senza specifici decreti. E’ in quest’ottica infatti che si stanno sviluppando le mobilitazioni ancora in corso nelle scuole e nelle facoltà italiane.
La giornata di oggi non è assolutamente conclusiva. Sono, infatti, già in programma momenti di dibattito e nuove iniziative, che passeranno anche per lo sciopero generale contro la finanziaria in programma per il 25/11.

ABROGAZIONE DELLA RIFORMA BERLINGUER-ZECCHINO
ABROGAZIONE DELLA RIFORMA MORATTI
NO ALL’INGRESSO DELLE AZIENDE IN SCUOLE E FACOLTA’
NO ALL’AZIENDALIZZAZIONE E ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ISTRUZIONE PUBBLICA

RENDIAMO OGNI SCUOLA E FACOLTA’ LUOGO DI CONTROINFORMAZIONE E LOTTA


COLLETTIVI STUDENTESCHI AUTORGANIZZATI, INTERFACOLTA’, COBAS SCUOLA, RETE NAZIONALE PRECARI DELLA RICERCA-NODO DI NAPOLI, AREA ANTAGONISTA COLLETTIVO INTERNAZIONALISTA DI NAPOLI, LAB. OKK. SKA, CSOA OFFICINA 99, CSOA TERRA TERRA

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L'Aquila, manifestazione 22 novembre
by CBSL Thursday, Nov. 17, 2005 at 4:51 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/924659.php

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Bloccata Forema
by studenti università di Padova Thursday, Nov. 17, 2005 at 5:00 PM mail:

Studenti dell' università di Padova hanno bloccato l' apertura della così detta Boutique della formazione Forema. Sound-system in strada, volantinaggi dentro agli autobus la tecnica che ha sorpeso i vari corpi repressori dello Stato. Forema, un'agenzia di formazione al lavoro istituita da Unindustria, con la complicità del rettore Vincenzo Milanesi forma studenti e laureati a entrare a testa bassa nel mondo della precarietà. La sua funzione é quella di impartire microcorsi a pagamento svuotati di qualsiasi sapere critico;corsi funzionali esclusivamente alla produzione di lavoratori poco e male qualificati adattabili alle esigenze del mercato e del profitto.

Contro la fabbrica della precarietà studiare con lentezza!

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"Verremo ancora alle vostre porte ..."
by reporter Thursday, Nov. 17, 2005 at 6:52 PM mail:

"Verremo ancora...
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dalla manifestazione romana

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MILANO, COLLETTIVI STUDENTI, LA PROTESTA CONTINUERA'
by da "repubblica on line" Thursday, Nov. 17, 2005 at 7:29 PM mail:

Milano, 18:57

MILANO, COLLETTIVI STUDENTI, LA PROTESTA CONTINUERA'
Dopo una mattinata di tensioni, il coordinamento dei collettivi studenteschi contro la riforma Moratti, non si ferma e programma gia' altri appuntamenti per portare avanti la protesta. Tra questi: un altro corteo, che "si terra' di sicuro prima del 12 dicembre" giornata in cui sono previste le occupazioni nelle scuole; e una giornata di rivendicazione per venerdi' prossimo. "Abbiamo rilanciato l'impegno per il 25 novembre - racconta Luca, del coordinamento collettivi - ci sara' una mattinata di rivendicazione per l'accesso alla cultura e no agli stage". Non e' ancora deciso dove e come, ma assicurano "le forme saranno le piu' colorate e ad effetto". Questa mattina, gli studenti dei collettivi in circa 2mila, hanno sfilato, da piazza Cairoli, fino alla sede di Assolombarda, 'complice' secondo loro del Governo, dove sono stati circondati da polizia e carabinieri. I collettivi si erano ritrovati nella stessa piazza, insieme ai manifestanti dell'Unione degli studenti, che, in oltre 5 mila, hanno proseguito il loro corteo fino alla stazione Centrale, dove sono previsti una serie di concerti fino alle 24. Tra i due gruppi nessun punto in comune, dicono dal coordinamento. "Non sono diverse solo le modalita' della protesta - precisa Luca - ma i contenuti. D'altra parte l'Uds e' legata alla Cgil e gia' questa e' una contraddizione perche' e' proprio il sindacato che fa fare gli stage contro cui protestiamo. La Cgil ha sborsato 56 mila euro per organizzare la manifestazione dell'Uds di oggi, con la musica e tutto il resto. Noi ci siamo autotassati. Vogliamo autogestirci e continuare la nostra campagna di boicottaggio agli stage".




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occupata aula università a Verona
by studvr Thursday, Nov. 17, 2005 at 11:56 PM mail:

dopo il corteo della mattina dove hanno partecipato un migliaio di stud medi piu universitari, è stata occupata,all'arrivo del corteo,il giardino dell'università e successivamente un'aula.
Gli stud rimmarrano questa notte a dormire.

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Studenti autorganizzati a migliaia
by RESA Friday, Nov. 18, 2005 at 3:04 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/925519.php

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il nostro tempo
by Stud*preoccupat* Saturday, Nov. 19, 2005 at 9:22 PM mail:

il sito romano delle mobilitazioni universitarie

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"Comunisti", tra virgolette
by TomBombadil Tuesday, Nov. 22, 2005 at 12:29 PM mail:

“Comunisti”, fra virgolette.

Questo è interessante.

Premessa: un massiccio assembramento di poliziotti in assetto antisommossa stazionava ieri pomeriggio sotto le Torri. Uno dei furgoni blindati era stato bersaglio di gavettoni di vernice e/o polvere colorata. Il traffico automobilistico veniva deviato o interrotto.

Ieri sera in via Zamboni, Bologna, mi sono casualmente ritrovato al fianco di un corteo di studenti e simili. Ormai c’è una protesta al giorno (proteste pretestuose?) tanto che non si capisce più bene nemmeno le motivazioni. Credo che questa fosse in qualche modo collegata a Porto Alegre, alla riforma universitaria e ai CPT. Un bel pastone davvero. Ma questo non è importante.

Avevo casualmente con me la macchina fotografica e mi sono improvvisato fotoreporter. Vuoi mai che la manifestazione degeneri in sommossa. Ho cominciato a scattare istantanee del corteo, senza nemmeno essere sfiorato dal sospetto che potesse essere sgradito ai manifestanti. Ma siccome sono per natura sospettoso, il sospetto mi è presto venuto, soprattutto dopo che due individui a volto coperto e particolarmente comunicativi hanno voluto lasciare testimonianza di sé ai posteri apponendo sulle belle mura bolognesi stuccate di fresco un messaggio particolarmente significativo e illuminate, marchiato con bombolette spray caricate a vernice probabilmente tossica: “Bologna occupa” (un messaggio di sicuro impatto, che contribuirà a convertire decine di passanti alla causa della protesta). La successiva fotografia agli autori del gesto di rivendicazione ha provocato diffuso dissenso tra i presenti, sguardi minacciosi e arcigni, borbottii inintelligibili. Guerra fredda.

Io mi sono fatto scudo del mio aspetto inoffensivo e della mia espressione di finta ingenuità per andare imperterrito avanti. Avvicinatomi alla testa del corteo, altre tre fotografie sono state sufficienti affinché uno degli organizzatori megafono-dotati, una mostruosa creatura femminile crivellata dai piercing e obnubilata da droga e ideologie da supermercato, si avvicinasse a me e mi ammonisse, ricevendo subito i rinforzi di un collega. Ecco pressappoco come si è svolto il dialogo.

 

Megafono: «Vacci piano con quelle foto, che poi i “compagni” si beccano delle denunce per colpa della tue foto».

Tom Bombadil: (atteggiando il volto ad incredulità mista a incomprensione) «Per colpa delle mie foto?!» (accentuando eccessivamente l’aggettivo “mie”)

M: «È già successo, i poliziotti ti prendono la macchina e guardano le foto».

TB.: (atteggiando il volto a benevola tolleranza) «Guarda che le foto sono personali, e poi non mi sembra che stiate facendo niente di strano» (facendo il finto tonto, infatti ho appena visto sia i furgoni che gli intonaci imbrattati)

M: «eeehh, per i poliziotti non è così…»

Collega di Megafono: (si intromette, minaccioso ed intimidatorio) «Cancella quei cazzi di volti»

TB: (sempre finto tonto, per accaparrarsi credito) «…che poi io sono d’accordo con le vostre ragioni»

CdM: «smetti di fare queste cazzo di fotografie…»

TB: «con tutto il rispetto, ma non credo proprio che i carabinieri abbiano bisogno delle mie foto» (accentuanto “mie”)

 

Prendo le distanze, rassicurando che sono foto personali, venute tra l’altro anche molto male, in cui i volti sono irriconoscibili. Ci sarebbe potuto essere Bin Laden nel corteo e sarebbe impossibile riconoscerlo da queste foto. Kodak digitale economica, messa in crisi dalla scarsità di luce.

Dopo poco, fomentati dai capi carismatici di cui sopra, la folla inizia con gli slogan. Chi sarà mai l’obiettivo principe della protesta? Berlusconi? La Moratti? La riforma della scuola? No, sono i DS. Un partito alleato. A colpi di ipocrisia cadono le maschere: ecco finalmente rivelata la lungimiranza dei “comunisti” (che da ora in poi chiamerò sempre così, tra virgolette), una lungimiranza talmente discernente che non riescono nemmeno a gettare lo sguardo di là del centro per vedere i veri avversari politici. Meglio prendersela con chi, pur concordando su alcuni punti programmatici, si macchia della imperdonabile infamia di essere un apostata, un eterodosso, un socialista e (non sia mai!) addirittura un moderato.

Una filastrocca in cui si contestava tutto, dal capitalismo alla legge di gravitazione universale, si concludeva con: “Non siamo mica diessini!!”. Ma la perla viene forgiata dalla capacità di sintesi: “DS, SS”. Faccio un’altra foto, l’ultima prima dell’intimidazione definitiva, portata dal più minaccioso dei “compagni”: «ora basta, cazzo, avrai fatto 30 foto, smettila». Ma saranno cazzi miei, oppure no!?

Concludo con una piccola riflessione sul partito della Rifondazione Comunista e sui suoi manifestanti.

Quelli che protestavano erano una manica di perdigiorno, proletari soltanto nella loro fantasia. I loro cartelli recitavano: “vogliamo tutto”. Ma non hanno ancora capito che chi vuole tutto finisce per non avere niente? non hanno capito che non sono i soli al mondo e che non possono pretendere di conoscere la verità e di avere sempre ragione? Non hanno capito che per ottenere qualcosa serve  prima di tutto il rispetto (vedi le scritte sui muri) e la disponibilità ad accettare il compromesso? Non hanno capito che occorre avere il coraggio e l’integrità (non dico la coerenza, che non è di questo mondo) di assumersi la responsabilità delle proprie azioni? Non si può avere tutto. “Avere tutto” per sé, secondo le proprie idee, ha un nome: si chiama dittatura, si chiama fascismo. È la volontà di imporre con la forza alla maggioranza le opinioni e le azioni di una minoranza. Sono le minacce e le intimidazioni che mi hanno rivolto per colpa delle mie fotografie. Sono l’arroganza di credere che tutto gli sia dovuto soltanto perché si definiscono “comunisti”. Sono la prepotenza di occupare aule e sedi universitarie e trasformarle in un porcile, distruggendo e imbrattando qualunque cosa. Sono la presunzione di avere sempre e soltanto ragione, senza sforzarsi mai di riconoscere le ragioni degli altri. Fascisti, appunto.

È questa l’alternativa bolognese a Cofferati? È questa l’alternativa nazionale a Prodi? È questa la sinistra alternativa? C’è soltanto la critica distruttiva e fine a se stessa, la furia iconoclasta, l’immotivato impulso a danneggiare e fare rumore. Ma dove sono le alternative?

Ve lo dico con tutta sincerità, ma anche con rispetto. Siete rivoluzionari da quattro soldi, siete maoisti della domenica, siete ignoranti irrispettosi, violenti e stupidi. Ve lo dico con rispetto perché sarei sinceramente curioso di discutere con voi, ma penso che probabilmente sarei additato come “SS”. Questa violenza verbale e fisica è inutile e controproducente, soprattutto per gli alleati che vi hanno dato (sbagliando) immenso credito e che confidano sul vostro partito. È utile a Berlusconi e a chi come lui intende denunciare il pericolo comunista per poter continuare a tutelare i propri interessi personali.

Mi viene in mente una vecchia vignetta di “B.C.” (Before Christ), in cui c’è una donna corpulenta e accigliata che tiene in alto un cartello con su scritto “contesto”. Un passante le chiede “che cosa contesta?”. E lei: “che importa? Chi scende nei particolari indebolisce l’azione”.

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[BO] Occupazione rettorato...
by AULA scaravilli Wednesday, Nov. 23, 2005 at 12:45 PM mail:

Occupazione rettorato in risposta allo sgombero dell'AULA

OCCUPIAMOCI DI CALZOLARI

Ieri mattina alle 6.00 quindici digossini accompagnati da quattro camionette della polizia hanno fatto irruzione nell’A.U.L.A. occupata di Piazza Scaravilli, identificando e denunciando tutti i presenti. L'A.U.L.A. di piazza Scaravilli nasce dal percorso di lotta che ha portato alle occupazioni delle facoltà bolognesi ed alla manifestazione di Roma del 25 ottobre. Abbiamo ribadito fin dall'inizio della nostra protesta come la critica della riforma Moratti non possa essere slegata da una critica altrettanto radicale all'attuale modello di università e alla riforma Berlinguer-Zecchino, che introducendo il sistema del 3+2 ha portato aumento della selezione di classe, dequalificazione dell’offerta didattica, frammentazione e parcellizzazione del sapere. Riteniamo inoltre che il rettore Calzolari sia direttamente responsabile della sua applicazione su scala locale con l'aumento delle tasse universitarie, l'esternalizzazione e privatizzazione di molti servizi dell'università, l'introduzione del numero chiuso per molti corsi di laurea, la mercificazione della didattica e della ricerca. All'interno di questo spazio liberato avevamo proposto iniziative di controsapere, come incontri sul DDL Moratti, sull’immigrazione e sulla comunicazione. Infine avevamo avviato una riflessione sulle modalità e le pratiche da adottare per scardinare i meccanismi dell'attuale sistema universitario - ad esempio attraverso l’organizzazione di seminari autogestiti - e per creare dal basso un sapere critico che si diffondesse attraverso la libera circolazione delle conoscenze, attitudini e passioni.
Il tentativo di creare uno spazio libero dalle logiche di mercificazione della cultura si è scontrato con la volontà del rettore Calzolari di evitare che all’interno dell’università vi sia la possibilità per gli studenti di riflettere in modo critico ed indipendente al di fuori delle sedi istituzionali.
L’unica risposta che il rettore ha saputo dare è stata la repressione: lo sgombero di ieri mattina è l’ennesimo esempio della volontà politica dell’università bolognese e delle istituzioni cittadine di criminalizzare ogni genere di lotta radicale.
Per questo oggi siamo in rettorato: per ribadire la legittimità di pratiche di riappropriazione e liberazione di spazi, per puntare l’indice contro le gravi responsabilità politiche di Calzolari, mandante dello sgombero di ieri mattina, per dire che il movimento studentesco non si ferma con gli sgomberi e la polizia.

BLOG: http://blog.oziosi.org/boccupa.php

SITO: http://www.unibo.ma.cx

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MANIFESTAZIONE 25 NOV. VERONA
by collettivo studentesco verona Wednesday, Nov. 23, 2005 at 5:25 PM mail:

Verso la contestazione del JOB&Orienta...

Nel percorso di costruzione e preparazione della manifestazione del 25 novembre 2005 a Verona di contestazione del JOB&Orienta promossa dal collettivo studentesco universitario e dal collettivo studenti medi della città scaligera in occasione dello sciopero generale contro la finanziaria, domenica 20 novembre si è tenuta presso il C.S.O.A. La Chimica di Verona una partecipata ed intensa assemblea tra le realtà studentesche e di movimento di Torino, Bologna, Padova, Vicenza, Venezia e Verona.
I collettivi studenteschi di Verona, innanzitutto, ringraziano tutti i partecipanti per aver dedicato una domenica alla preparazione dell´evento del 25 novembre, segno di maturità e senso di responsabilità del movimento degli studenti universitari e delle scuole superiori d´Italia.
A tutti coloro che fossero motivati a partecipare o aderire alla manifestazione rendiamo note le conclusioni politiche di tale assemblea che integrano e chiarificano l´appello della manifestazione da noi precedentemente diffuso, manifestazione che, con questo passaggio, diventa un appuntamento condiviso da realtà studentesche di diverse città ed una tappa fondamentale del percorso del movimento.

Collettivo studentesco disorientato per la conquista delle galassie - Verona


Disorientiamo il JOB&Orienta e conquistiamo le galassie
Manifesto/Appello per la manifestazione nazionale del 25 novembre a Verona

1. Consideriamo il 25 novembre come una tappa del cammino del movimento universitario e delle scuole medie superiori cominciato con le prime occupazioni di scuole ed università da parte di soggetti studenteschi autorganizzati e che ha visto nella manifestazione del 25 ottobre a Roma un momento importante di protesta e lotta contro le riforme Zecchino, Berlinguer e Moratti, responsabili di un processo di dequalificazione, privatizzazione e precarizzazione dell´istruzione pubblica. Contro una politica che impone alla scuola un rigido classismo, che degrada le migliori tradizioni culturali, che programma l´ignoranza storica e la cancellazione della memoria, oltre 150.00 fra studenti, professori, ricercatori, ecc. sono arrivati davanti al Parlamento (mentre all´interno del palazzo si votava il DDL Moratti) per rivendicare il loro diritto a studiare con lentezza, ad un lavoro sicuro, a sviluppare un sapere critico, a partecipare alle decisioni che riguardano il loro presente ed il loro futuro. Siamo convinti che la cultura non possa essere ostaggio di brevetti, copyright, aziende o interessi privati. Altri due momenti hanno caratterizzato il cammino del movimento studentesco: l´assemblea nazionale studentesca del 6 novembre a Roma nella quale è stato elaborato l´importante "Manifesto per l´autoriforma dell´università" e il 17 novembre, giornata mondiale degli studenti, costruendo situazioni di lotta e momenti di conflitto in quasi tutte le città italiane. Tutto questo cammino è stato fatto senza alcuna "sponsorizzazione" da parte di partiti politici o sindacati confederali, ma è frutto dell´albero dell´autorganizzazione.

2. Il 25 novembre è per noi una giornata di lotta anche contro la finanziaria dell´attuale governo di centro-destra che riduce ulteriormente i finanziamenti pubblici alle scuole ed alle università statali e contro una politica che vuole far passare parole quali flessibilità e dinamismo come possibilità di un futuro migliore, mobile e qualificato per tutti ma che in realtà precarizza drammaticamente il mondo del lavoro, dell´istruzione e la vita stessa. Convinti di questo contesteremo il Job&Orienta, evento fieristico dallo slogan "Giovani: speranze, responsabilità, sfide".
Le università, il terzo settore, l´esercito, cooperative e agenzie interinali, attraverso modelli come stage, tirocini offrono le loro proposte ai giovani pieni di speranza, senso di responsabilità e aperti a nuove sfide.
Noi, studentesse e studenti, in quanto giovani, quindi preoccupati per il nostro futuro, coltivatori della speranza di poter vivere e studiare in un mondo meno precario e frenetico, con un senso di responsabilità nei confronti di coloro che soffrono a causa di questo sistema, accettiamo la sfida per costruire dal basso e collettivamente un´altra società. Siamo studenti non siamo clienti.

3. Il 25 Novembre è per noi l´occasione per una grande mobilitazione di lotta autorganizzata da parte del movimento studentesco e di tutti i soggetti sociali che si riconoscono come incompatibili con le logiche di potere praticate da partiti politici sia del centro-destra che del centro-sinistra e con le politiche concertative dei sindacati confederali. Diritto allo studio e diritto ad un reddito garantito per tutte/i per noi vuol dire opporsi ad una politica di emarginazione e precarizzazione sociale. Nelle scelte politiche e nelle pratiche attuate dai sindacati confederali non ci riconosciamo e per questo la manifestazione seguirà un percorso alternativo che simbolicamente rappresenta la nostra distanza e radicale diversità dalla logica consociavistica.
La scelta di costruire un corteo alternativo a quello dei confederali e di contestare il JOB&Orienta in quanto simbolo dell´esistente che rifiutiamo rappresenta la nostra alterità rispetto alle scelte di coloro che si sono resi complici dei governi di centro-sinistra fautori di leggi come il pacchetto Treu, delle riforme Zecchino e Berlinguer, responsabili di aver aperto la strada alle successive leggi 30 e riforma Moratti del centro-destra, entrambi subalterni al neoliberismo perché incapaci di un progetto alternativo di società.

Facciamo del 25 novembre una grande mobilitazione studentesca e del precariato sociale, costruiamo un corteo colorato, creativo ed intelligente capace di strappare il velo dell´ipocrisia e dimostrare le false promesse e gli interessi economici che si nascondono dietro la vetrina del JOB&Orienta.

Il percorso del movimento studentesco proseguirà anche dopo la manifestazione del 25 e saremo il 26 ed il 27 novembre a Torino al fianco di coloro che da anni lottano contro la TAV e il 3 dicembre a Roma in occasione della manifestazione nazionale dei migranti contro i Centri di Detenzione Temporanea (CPT), la Bossi-Fini/Turco-Napolitano e per i diritti di cittadinanza.

Tale percorso dimostra come i luoghi ed i soggetti che elaborano ed incarnano la cultura sono ridiventati elemento critico nei confronti di un pensiero unico devastante e mortifero che vuole privarci della parola, della dignità, della memoria e della visione di un altro mondo.

Un altro mondo è possibile.

Il nostro tempo è qui e continua adesso.


Assemblea degli studenti medi ed universitari del nord Italia.

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manifestazione 25 NOV. VERONA
by collettivo studentesco verona Saturday, Nov. 26, 2005 at 1:01 PM mail:

Manifestazione contro Job&Orienta a Verona. Cariche della polizia.
Nella mattina del 25 novembre il corteo di circa 500 studenti universitari e medi superiori di Verona, Padova, Venezia, Vicenza, Torino, Milano e delle realtà di movimento veronesi (Chimica, Pink, Giovani Comunisti, Equilibrio Precario) si è mosso dalla stazione di Porta Nuova in direzione di Job&Orienta per entrare e manifestare il proprio dissenso a quella che consideriamo essere una vetrina della precarietà del lavoro, dell'aziendalizzazione della scuola e dell'asservimento dei saperi proprio nel punto di collegamento tra la formazione e l'orientamento lavorativo.
Un corteo vivace e determinato che ha ribadito la propria alterità al corteo dei sindacati confederali, per l'incompatibilità ad una politica concertativa che ha favorito il processo di precarizzazione del lavoro e della vita stessa.
Il corteo è arrivato all'ingresso della fiera dove un cordone di polizia sbarrava l'entrata.
L'obiettivo già abbondantemente dichiarato in settimana era quello di entrare (con i carrelli della spesa a simboleggiare il nostro essere studenti e non clienti) per praticare azioni simboliche di comunicazione e contestazione in punti ritenuti particolarmente significativi: un cervello di cartone presso lo stand del Ministero dell'Istruzione, un manichino flessibile davanti al padiglione dei sindacati e del Ministero del Lavoro, una serie di fotografie riguardanti l'attacco con armi chimiche (fosforo bianco) presso lo scandaloso stand dell'esercito italiano.
Pensavamo di doverci trovare nella spiacevole condizione di trattare l'accesso di una delegazione in fiera, pur avendo il diritto di entrarci tutti/e liberamente, dato che l'ingresso è libero.
Abbiamo invece assistito all'ennesima azione repressiva delle forze dell'ordine che ci hanno impedito di entrare caricando e picchiando selvaggiamente chiunque si trovasse alla portata dei loro manganelli (spesso usati alla "genovese", impugnati al contrario).
Davanti agli sguardi attoniti delle persone che si recavano alla fiera (per lo più scolaresche e docenti) molti sono stati i ragazzi e le ragazze (alcuni giovanissimi studenti) che hanno riportato ferite e contusioni causate dalla violenza gratuita e vigliacca dei poliziotti.
Tuttavia il corteo non si è fatto intimidire ed ha continuato l'assedio di fronte al Job&Orienta occupando viale del lavoro (oggi diventato "viale del lavoro precario") e bloccando il traffico per circa mezz'ora. Quanto avvenuto non è un caso, bensì il segnale di una volontà preordinata che intende reprimere ed emarginare il movimento (tanto i coordinamenti universitari e studenteschi quanto le realtà antagoniste), anche a causa dell'inevitabile autonomia e alterità da certa sinistra istituzionale e sindacale.
Oggi abbiamo manifestato ancora una volta il nostro rifiuto totale (senza se e senza ma) alla precarietà, abbiamo rivendicato il diritto all'accesso dal basso ai saperi liberi critici e plurali, abbiamo espresso l'intelligenza e la radicalità di una giornata di conflitto creativo, propositivo e non meramente rituale come lo sciopero a singhiozzo offerto dai sindacati.
Job&Orienta è stata concretamente "disorientata" da tutti/e i soggetti diversi che hanno dato vita alla mobilitazione.
Il divieto di accedere alla fiera, la negazione del diritto alla contestazione dimostrano la forza delle nostre idee e la fragilità della loro vetrina.
Quanto è successo oggi a Verona e nelle altre città in movimento è una conferma della consapevolezza che il nostro tempo è qui e comincia adesso!

Collettivo studentesco universitario per la conquista delle galassie
Collettivo studenti medi
C.s.o.a. la Chimica
Circolo Pink
Equilibrio Precario

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10/12 corteo studentesco a Busto Arsizio
by stud Thursday, Dec. 08, 2005 at 9:46 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/12/940627.php

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occupazione ridicola
by mimmo Friday, Dec. 09, 2005 at 2:25 PM mail: mimmobeach86@libero.it

l'occupazione al plinio è stata ridicola: è stato solo un pretesto x dar luce ai candidati x le elezioni al consiglio d'istituto... e come poi è successo è stata una manovra spregevole ke xò è riuscita...
nn bisogna dare troppa visibilità a queste occupazioni... diamola piuttosto alle occupazioni serie e ke hanno motivazioni valide....
sciao da lorenzo!

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LICEO DEMOCRITO: QUESTA SCUOLA NON CI PIACE
by Studenti liceo Democrito di Roma Saturday, Dec. 10, 2005 at 6:47 PM mail:

LICEO DEMOCRITO: QUESTA SCUOLA NON CI PIACE

Sono uno studente del liceo Democrito, scrivo ora quello che da molto non riesco ad esprimere: nonostante le numerose forme di protesta con le quali, dall’ inizio di quest’ anno, tentiamo di attaccare la gestione della nostra scuola, ottenendo pure dei risultati, o magari la gestione di un intero sistema dell’ istruzione, ottenendo poco e niente, io mi sento di vivere un vero e proprio clima di terrorismo, dentro e fuori il mio edificio scolastico.
Quello che vedo, quello che subisco, quello che sento da altri giorno dopo giorno mi terrorizza, mi inibisce e mi rende consapevole di quanto tutto ciò sia insostenibile e di quanto “diritto” io abbia di denunciare la mia condizione. Sottolineo la parola diritto, perché forse in questo periodo c’è qualcuno che sta abusando di questa e di altre parole legate alla legalità, forse perché si sta proprio abusando della legalità, forse perché essa è divenuta il facile strumento di quei terroristi che saturano di minacce di denuncie e querele la mia vita quotidiana, appellandosi a codici, comma e articoli. Sto scrivendo proprio ora che maggiormente sento il peso eccessivo di questa legalità, che dovrebbe tutelare il nostro vivere civile e alla quale dovrei portare rispetto ma che ora sento il bisogno di mettere in discussione, ora che mi rendo conto dell’ alto grado di inciviltà di coloro che se ne fanno garanti. La legalità è frutto di un patto convenzionale tra gli uomini, e in quanto sua creazione, l’uomo è il primo tenuto a metterla in discussione e magari anche a distruggerla.
L’ autogestione in una scuola prevede che il dirigente scolastico prenda atto dell’ intenzione degli studenti ad attuarla; si tratta di una volontà legittima (dove per “legittima” si intende giustificata da motivi pienamentene accettabili e che non ledono la libertà altrui), si tratta del desiderio di attuare una didattica alternativa che ci permetta di pensare, senza far ricorso a libri di testo, che ci distolga dalla formalità quotidiana di una decina di banchi di scuola davanti ad una cattedra, che ci permetta di non attenerci finalmente ai tempi ristretti e ai ritmi di un programma da seguire in un normale corso di studio scolastico. È a questo punto, quando degli studenti sentono questa necessità, che si riconosce un valido dirigente scolastico che, prima di ricordare ai suoi studenti che stanno commettendo una violazione di legge, si renda conto che la scuola costituisce una realtà non estranea agli studenti, che concorrono per primi alla sua formazione e al suo mantenimento. Anzi, citando il dpr del ’74, la scuola è una “comunità”, in cui gli studenti sono “soggetti attivi”, con il diritto di partecipare "alla gestione" e con un "incisivo" potere- dovere di collaborazione per il "miglioramento delle strutture e dei programmi di insegnamento".
Il mio liceo in questo momento non ha nulla a che vedere con quello che si intende per scuola nel dpr del 1974. La nostra autogestione rischia di essere stroncata dall’ atteggiamento minaccioso del nostro dirigente scolastico e dall’ abuso che fa della legalità quotidianamente.

Vogliamo che ci sia riconosciuto il fatto stesso di essere studenti, che si riconosca il nostro diritto a contribuire alla formazione della scuola e che
nulla ostacoli l’ informazione all’interno di essa affinché tutti si possano rendere consapevoli del proprio ruolo.

Siamo gli studenti del liceo Democrito e siamo esempio di come oggi la scuola Italiana basi la sua istruzione sulla repressione delle idee, di come secondo le istituzioni dovremmo accettare le sue riforme senza mettere voce in capitolo. Parigi, Bologna, il Tav, le manganellate e la repressione delle lotte del movimento studentesco sono alcuni esempi di come la sovranità non sia più del popolo e di come questa ricerca disperata di una legalità coercitiva sia inquadrata verso coloro che realmente lottano per un mondo diverso. Ma chi sono i veri banditi? Sono gli studenti che autogestiscono i propri spazi o quelle persone che magari speculano attraverso il mercato mafioso, promuovono “missioni di pace” in Iraq, manganellano indiscriminatamente tutti abusando del proprio potere e fanno le riforme senza chiedere parere agli studenti… Chi sono i veri teppisti?
Veniamo da uno sgomberò dove abbiamo visto i ragazzi del nostro liceo trattati come ladri e abbiamo visto la polizia mentire spudoratamente sui fatti di quella serata di violenza. Le manganellate del 21 e del 25 Ottobre rimangono indelebili nella mente di noi studenti; questa autogestione era l’unico mezzo per poter comunicare tra di noi e ci siamo ritrovati studenti minacciati.
Rivogliamo la nostra scuola e chiediamo che in essa venga rispettato il nostro ruolo di studenti e il nostro diritto di partecipazione alla sua gestione.

Comunicato
degli Studenti del Liceo Democrito di Roma

OGGI ULTIMO GIORNO LA SITUAZIONE SI E'INASPRITA:
NUOVE MINACCIE DI DENUNCIA E SEQUESTRO DEL MATERIALE LAVORATIVO DEGLI STUDENTI.
QUESTA E' L'ULTIMA GOCCIA, DA LUNEDì CI SARANNO AZIONI DI DISOBBEDIENZA CONTRO LA DIRIGENZA DELLA SCUOLA E CONTRO QUESTO SISTEMA ISTITUZIONALE SCOLASTICO CHE DISTRUGGE LA NOSTRA LIBERTA' D'ESPRESSIONE.

LA NOSTRA LOTTA E'APPENA INIZIATA...

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LUNEDI 12 CORTEO STUDENTESCO CONTRO LA REPRESSIONE
by Collettivi Studenteschi Autorganizzati Saturday, Dec. 10, 2005 at 6:50 PM mail:

LA REPRESSIONE NON CI FERMERA'

Sabato 3 dicembre, si è riunito al liceo classico Pansini un consiglio disciplinare per giudicare l'operato di due militanti del collettivo autorganizzato, colpevoli di essersi impegnati in questi anni nel mobilitare ed organizzare gli studenti con azioni di lotta e controinformazione. Questo consiglio ha sancito per i due una sospensione rispettivamente di 10 e 15 giorni, con il preciso intento di bloccare la loro attività politica e di dare un monito a chiunque voglia continuare a lottare all'interno della propria scuola, come mai si era visto negli ultimi anni all'interno del movimento. Questi provvedimenti dimostrano come il dirigente Salvatore Pace (preside del liceo Pansini) sia solo apparentemente a favore degli studenti, ma di fatto è esclusivamente preoccupato a salvaguardare quella che è l'immagine della sua scuola. Il dirigente Pace rappresenta in pieno la nuova figura di preside manager che, impersonando autoritariamente la figura di “podestà”, calpesta le reali esigenze degli studenti.Come il Pansini, anche tante altre scuole subiscono ripetutamente gli stessi attacchi repressivi : ne è un esempio il liceo G.B.Vico. Infatti, tre degli studenti più rappresentativi del collettivo autorganizzato del Vico sono stati più volte minacciati di denuncia penale (tuttora non è ancora chiaro se le denunce siano partite realmente). Come se non bastasse sono stati tenuti per la bellezza di due ore sotto interrogatorio, nell'ufficio di presidenza, con la loro preside Concetta D'Acunto, due poliziotti e due falchi (che cosa ci facessero a scuola, ancora non si è capito), senza la presenza dei loro genitori, violando così il profilo psicologico di due ragazzi che ancora non sono maggiorenni. Grave è anche la situazione che si è presentata al Mercalli dove successivamente a dei tentativi di occupazione, gli studenti sono stati più volte sgomberati con una conseguente militarizzazione dell'istituto. Anche le università risentono del clima fortemente repressivo, giorni fa il senato accademico ha infatti approvato un decreto, che dispone che tutte le aule e gli spazi occupati all'interno delle facoltà possano essere sottratte agli studenti per essere riutilizzati dalle autorità accademiche come spazi per le associazioni o per la didattica..

Per questi motivi, lunedì 12 dicembre si svolgerà un corteo per le strade del Vomero, che andrà a concludersi sotto il liceo Pansini, che avrà come parola chiave l'immediato ritiro di questi assurdi provvedimenti repressivi dei due studenti militanti del collettivo autorganizzato Pansini.

RITIRO IMMEDIATO DI TUTTI I PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

CONTINUIAMO LA LOTTA CONTRO LA RIFORMA MORATTI


CORTEO

LUNEDI' 12 DICEMBRE 2005

Ore 9:30 PIAZZA MEDAGLIE D'ORO

Collettivi Studenteschi Autorganizzati – Studenti in Movimento – Unione Degli Studenti – Interfacolta' – Rete Universitaria Metropolitana – Sempre Ribelli – MUSA




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CONTRO L'ALTA VELOCITA' STUDIARE CON LENTEZZA
by Assemblea NO Moratti-Torino Thursday, Dec. 15, 2005 at 6:34 PM mail:

SABATO 17 DICEMBRE IL MOVIMENTO NO TAV SI RIDA’ APPUNTAMENTO IN PIAZZA.IL CONCENTRAMENTO PER IL CORTEO E’ ALLE ORE 13.00 DAVANTI ALLA STAZIONE DI PORTA SUSA. PARTENZA ORE 14.00, ARRIVO PRESSO IL PARCO DELLA PELLERINA DOVE SI SVOLGERA’ UNA KERMESSE CULTURALE A CUI PRENDERANNO PARTE MARCO PAOLINI, BEPPE GRILLO E DARIO FO.

Durante la manifestazione dell’8 dicembre il movimento no tav ha saputo dare una risposta adeguata, per rabbia e determinazione, al comportamento che il governo ha tenuto nella notte tra il 5 e il 6 di dicembre.
Un governo che ha scelto per l’ennesima volta la linea dura: quella della sortita in piena notte ,quando al cantiere erano in pochi, e avannzando con ruspe e manganelli ha tentato di riprendersi l’area del cantiere.
Ci son stati feriti: tra chi dormiva ed è stato svegliato a suon di botte, tra chi difendeva le barricate e non si è spostato nemmeno di fronte alle benne delle ruspe e tra quanti semplicemente sostavano nell’area del cantiere.
Quella notte per molti valligiani è stato uno svelamento, una perdita di innocenza.
La rabbia e l’indignazione si sono amplificate e per due giorni si sono protratti i blocchi sulle statali,l’autostrada e la ferrovia. Anche a Torino la gente si è mossa in corteo sia al mattino che durante la sera, la città che a lungo è parsa distante e poco sensibile al problema tav ora si mobilita.
Anche in altre città si svolgono iniziative e la solidarietà è tanta.

Il momento culminante si è avuto nella giornata dell’8 quando, dopo il fronteggiamento con le forze dell’ordine e l’aggiramento dei blocchi, l’area del cantiere è stata rioccupata.
Il governo di fronte a questo inasprirsi e dilagare della protesta tenta la carta di creare spaccature nel fronte dividendo in buoni e cattivi. Paventando il rischio di infiltrazioni da fuori di gruppi di violenti, assolvendo i cittadini perbene della valle e puntando l’indice contro l’area antagonista e più radicale; disegnado uno scenario delirante volto a creare allarnisno e diffidenza soprattutto in vista del corteo indetto per sabato 17.
Poiché da sempre alle illazioni e falsità si è risposto con i fatti, a maggior ragione occorrerà farlo in questa occasione. Poiché ,se per quanti abitano in Valle o comunque han preso parte alle mobilitazioni, è chiaro che non vi è alcuna divisione nel movimento, occorre dimostrarlo una volta di più. E la polemica , tutta patinata, tra un adesione o meno dei sindaci per sabato, così come le ennesime preoccupazioni per l’ordine pubblico , sono forvianti e inserite con l’intento di distogliere l’attenzione dai contenuti della protesta.
Nella realtà l’adesione al corteo sarà alta e le adesioni si sono moltiplicate in questi ultmi giorni da un po’ tutta Italia. Comitati no tav, sindaci, noi universitari, società civile , associazionalismo e individualità varie: tutti insieme dimostreremo,ancora una volta, unità sia nei contenuti che nelle pratiche per esprimerli.
Come universitari in particolare, intendiamo organizzare un nostro spezzone a fianco dei comitati, poiché, come emerso in più occasioni anche dal nazionale, queasta lotta si dimostra centrale. La lotta alla tav in Val di Susa è quanto di più significativo si sia verificato in questi unltimi anni, sia come rivendicazioni che esprime che per le modalità e grado di radicalità dimostrato.
La sua trasversalità e la critica portata a entrambi gli schieramenti politici e per tanto l’impossibilità di un suo esaurirsi in un’eventuale cambio di governo; l’autorganizzazione all’interno di ambiti assembmeari; le azioni dirette durante le iniziative; il carattere popolare e di massa; sono tutti elementi su cui occorre continuare a riflettere, anche all’interno del percorso di critica alle riforme universitrie portato avanti in questi anni.
Facciamo quindi appello a tutte le realtà università a confluire al concentramento davanti a Porta Susa e a posizionarsi dietro lo spezzone universitario,ricordanto e ricordandoci una volta di più che IN MONTAGNA ABBIAMO SEMPRE VINTO!!!
È SOLO L’INIZIO… E SARÀ DÜRA!

ASSEMBLEA NO MORATTI


http://www.nomoratti.org

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[14/12/05 Macerata] Nasce lo sportello Spam per studenti e precari
by imc marche Saturday, Dec. 24, 2005 at 12:36 PM mail:

MACERATA - Gli Studenti e precari Spam hanno liberato questa mattina un altro spazio all'interno dell'università di Macerata.

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