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Panorama: Cofferati, perchè Prodi tace?
by Apo Tuesday, Oct. 25, 2005 at 7:44 PM mail:

Sul rispetto della legalità, a Bologna e non solo, manca ancora un'opinione, decisiva però: quella del Professore

Sergio Cofferati, sindaco ulivista di Bologna ed ex segretario generale della Cgil, ha fissato lo showdown per mercoledì 2 novembre. Quel giorno i partiti che lo sostengono, soprattutto Rifondazione e la sinistra radicale, dovranno dire se condividono o meno le misure da lui decise contro «l’illegalità urbana». Ovvero, gli sgomberi di campi nomadi clandestini, l’allontanamento di finti mendicanti e lavavetri dal centro storico, il giro di vite sui racket che trafficano in prostituzione e droga.
Contro Cofferati si è scagliato Liberazione, il giornale di Rc: «Prima faceva guerra alla Confindustria, ora ai lavavetri» titola. Gli intellettuali e la Caritas sono in imbarazzo: «Dove vuol portare Bologna? Vuol fare lo sceriffo quasi fossimo in America?». Il direttore di MicroMega, Paolo Flores d’Arcais, punto di riferimento dei girotondini, lo definisce «un potente prepotente».
La maggioranza dei ds, quelli che fanno capo a Piero Fassino e Massimo D’Alema appoggiano invece la svolta legalitaria di Sergio. Così la Chiesa ufficiale, la curia. La Margherita è invece contraria, in nome della solidarietà e dei legami particolari stabiliti sul territorio con le parrocchie. Il centrodestra, in particolare Forza Italia e An, si è viceversa detto pronto a correre in aiuto del sindaco se venissero meno i voti dei consiglieri verdi e rifondaroli.

TEST BOLOGNESE
Lui, Cofferati, almeno per ora tira dritto. Sa che questa faccenda dell’ordine pubblico e degli immigrati non è solo bolognese, ma nazionale, anche se a Bologna è già costata la testa a due predecessori: il ds Vitali, che si era fatto promotore di una linea di solidarismo e di porte aperte (ora ha cambiato idea), e soprattutto a Guazzaloca, il primo a strappare il comune alla sinistra, che però sulla questione non era riuscito ad andare fino in fondo.
Forse Cofferati, e con lui la segreteria diessina, ha capito anche che Bologna può costituire un test per le future eventuali capacità di governo della sinistra nazionale. Userà la mano ferma contro l’illegalità, o si farà invischiare dalle eterne polemiche e dibattiti in salsa solidarista dei centri sociali, delle parrocchie, dei salotti? E in termini più ampi, quanto rimarrà prigioniera delle proprie contraddizioni e dell’ala sinistra dell’Unione, da Rifondazione ai verdi?

E PRODI TACE
Su Bologna manca ancora un’opinione, decisiva però: quella di Romano Prodi. Il Professore, benché di Reggio Emilia, a Bologna vive e lavora da decenni. Conosce la città come pochi. Ma finora non ha detto una parola. Il suo imbarazzo, se di tale si tratta, può essere comprensibile. Però - tra uno Zapatero e l’altro, tra un Celentano e l’altro - sarebbe più utile, in attesa delle Politiche del prossimo aprile, sapere se l’aspirante premier sulla legalità urbana sta con Cofferati o con Pecoraro Scanio.

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Ci sono 10 commenti visibili (su 22) a questo articolo
Lista degli ultimi 10 commenti, pubblicati in modo anonimo da chi partecipa al newswire di Indymedia italia.
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Titolo Autore Data
vattene?e te chi sei ? å Friday, Nov. 04, 2005 at 10:07 PM
proletario va' vattenne ! bolognese doc Saturday, Oct. 29, 2005 at 10:03 PM
editing admin Thursday, Oct. 27, 2005 at 7:37 PM
anche qui Wednesday, Oct. 26, 2005 at 2:14 PM
carta canta imho Wednesday, Oct. 26, 2005 at 2:01 PM
anarchici? eheheheh Wednesday, Oct. 26, 2005 at 1:39 PM
cose innegabili link Wednesday, Oct. 26, 2005 at 1:25 PM
Far tenerezza è meglio che far senso Mazzetta, sciacquati la lingua! Wednesday, Oct. 26, 2005 at 7:54 AM
ma smettila! proletario Wednesday, Oct. 26, 2005 at 3:11 AM
radical scic tua sorella che mondo Tuesday, Oct. 25, 2005 at 10:39 PM
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