Oggi di fronte alla Bocconi la manifestazione contro la riforma dell´università: "E non la vogliamo come sindaco".
Il ministro dell´Istruzione ha dato forfait, ma gli studenti ci saranno comunque. Con un assedio in stile medioevale bloccheranno l´ingresso dell´università Bocconi dove questa mattina si svolgerà la cerimonia di inaugurazione dell´anno accademico. «Sarà un assedio per difendere l´università dalla riforma, non per attaccarla» spiegano i ragazzi che hanno dichiarato guerra al futuro candidato sindaco per il centrodestra. «Saremo in Bocconi per lanciare un messaggio alla Moratti: gli studenti non la vogliono né come ministro né come sindaco di questa città». L´appuntamento per i ragazzi dei Collettivi delle superiori e dell´università è alle 9.30 in via Sarfatti. L´inizio della cerimonia è previsto per le 10.30.
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Sarà un assedio in stile medioevale. Con tanto di archi, frecce e catapulte di cartone. Lanci di uova e rotoli di carta igienica. «Per salvare l´università dalle riforme, non per attaccarla». Nonostante il ministro dell´Istruzione abbia dato forfait all´inaugurazione dell´anno accademico dell´università Bocconi - il consiglio dei ministri, ha detto, la trattiene a Roma -, gli studenti delle scuole superiori e dell´università ci saranno lo stesso. Con striscioni, coreografie, megafoni e tanta voglia di protestare. Perché il fatto che la Moratti non si presenti è «già una grande vittoria. Vuol dire che non vuole il confronto, che ha paura della contestazione - dicono -. E siccome non ci fidiamo, andremo lo stesso per assicurarci che non venga». Se dovesse succedere - spiegano - «di certo non entrerà». L´obbiettivo della protesta non è la Bocconi - la cerimonia non verrà disturbata, garantiscono - ma il ministro. E non solo oggi. Gli studenti, per la prima volta uniti in una mobilitazione corale che coinvolge sia le scuole che le università, vogliono rendere difficilissima la vita al futuro candidato sindaco del centrodestra. «La Moratti deve sapere che a Milano non è gradita, né come ministro né come sindaco» spiega Alessandro del collettivo Unisurfers che ieri pomeriggio si è riunito in assemblea nel chiostro di filosofia della Statale per organizzare l´assedio di oggi. Gli universitari partono da via Festa del Perdono alle 9 indossando pettorine con scritto «Nudi, Nuclei universitari demorattizzazione immediata». Quelli delle superiori si ritrovano direttamente in via Sarfatti alle 9.30, mentre i ragazzi della Rete Studentesca di Milano e provincia (sigla che unisce diverse associazioni) organizzano un mini corteo dal parco Ravizza all´università alle 9.30 per radunarsi in piazza Sraffa, a pochi metri dall´ingresso principale dell´ateneo, e mettere in scena il processo a «colei che ha ammazzato l´università pubblica». L´intento di tutti è lo stesso: «bloccare una riforma che non piace a nessuno per come è stata nata, si è sviluppata ed è stata varata» dice Luca Stanzione, della Rete Studentesca. E lanciare un messaggio al ministro: «Gli studenti di Milano non la vogliono come sindaco». «La contesteremo ogni volta che farà un´uscita pubblica. Sarà una campagna elettorale durissima» racconta Paola della Statale. «Questo ministro passerà alla storia - aggiunge Luca - solo per aver dato vita a un grande movimento di studenti delle scuole e delle università, come non si vedeva da anni».
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