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"Casa subito", 30mila in corteo per le vie di Roma

Da tutta Italia per il diritto ad una dimora dignitosa. Da Porta Pia a piazza del Popolo per chiedere il blocco degli sfratti, l'abolizione del canone libero e dell'Ici sulla prima abitazione, ma anche più fondi per il buono e un maggiore sforzo sul fronte dell'edilizia residenziale popolare. Applaudito il minisindaco del X Municipio Sandro Medici






Roma, 30 ottobre 2005 - Sono arrivati in migliaia, ieri, dalla Sicilia, da Napoli, da Firenze e Milano e si sono dati appuntamento a Porta Pia per la manifestazione nazionale sul diritto alla casa, promossa a Roma da Action, Unione Inquilini, Coordinamento cittadino lotta per la casa e Rifondazione comunista. Con una sola voce, quella di "Casa subito", i circa 30 mila manifestanti hanno attraversato piazza Barberini, via Sistina e viale Trinita' dei Monti fino a piazza del Popolo. Blocco degli sfratti, lotta alle speculazioni edilizie, riforma della legge sulle locazioni e abolizione del canone libero e dell'Ici sulla prima casa, ma anche più fondi per il buono casa e l'acquisto di alloggi per l'edilizia economica e popolare: queste le richieste che hanno animato il corteo.

È sceso in piazza, accolto da applausi generali e striscioni del tipo "Medici senza frontiere", anche il presidente del X Municipio Sandro Medici, indagato per aver requisito, nei giorni scorsi, alcuni alloggi da destinare a famiglie di sfrattati in seguito alle cartolarizzazioni: "La soluzione non e' fare requisizioni ma se c'e' emergenza abitativa bisogna farvi fronte. Il sindaco - ha aggiunto Medici - mi ha invitato a riflettere dicendomi che non era d'accordo con il provvedimento da me adottato. Per Veltroni il Comune di Roma è già all'avanguardia nelle politiche abitative e non c'era quindi bisogno di altre misure".

Nel corteo sono tanti gli slogan e gli striscioni in favore della ''Requisizione degli alloggi sfitti'', ma, davanti al ministero dell'Economia, a Via XX settembre, ecco che è comparso anche il cartello "Vergogna!, vergogna!" contro il ministro Tremonti. Per i militanti di Action, l'organizzazione romana vicina ai centri sociali che pratica le occupazioni di palazzi sfitti, questa manifestazione è stata anche ''una risposta di Roma a Cofferati: prima i diritti fondamentali come quello alla casa e poi la legalità''. Secondo il consigliere comunale Disobbediente Nunzio D'Erme "questo corteo è la migliore risposta ai ceti forti che stanno svendendo gli immobili. Speriamo che il prossimo governo dia spazio a nuove forme di legalità come le occupazioni e le requisizioni. Bisogna cambiare le regole e colpire le rendite e le grandi speculazioni''.

Il deputato di Rifondazione comunista Pietro Folena, presente alla manifestazione, si aspettava una maggiore partecipazione delle forze di sinistra: "'Mi dispiace che non ci siano state altre adesioni - è il suo rammarico - da parte dei partiti dell'Unione. Vanno bloccate le cartolarizzazioni e gli sfratti e messo in moto un 'piano casa' per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp). Nell'ultimo anno - ha sottolineato Folena - il sindaco di Londra ne ha realizzati 30mila, in Italia sono 1.500''.

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