I manifestanti hanno occupato i binari nella stazione di Bussoleno Tensioni già nella notte tra la polizia e il corteo guidato dai sindaci della zona Proteste contro la Tav Torino-Lione bloccata la ferrovia con la Francia Un ferito a Mompantero nel corso dei tafferugli con le forze dell'ordine Lo scopo è fermare i sondaggi geologici previsti per il via ai lavori
Gli scontri in val di Susa (Photonews/A. Contaldo) SUSA (TORINO) - Traffico bloccato sulla linea ferroviaria internazionale Torino-Modane dopo che questa mattina alle 10:30 una trentina di persone ha occupato i binari nella stazione ferroviaria di Bussoleno (Torino). I manifestanti, che poi sono cresciuti di numero fino a diverse centinaia, protestano contro l'inizio dei sondaggi geologici in vista dell'inizio dei lavori per la tratta ad alta velocità tra Torino e Lione. Il primo treno ad essere fermato è stato il regionale 10010 Torino-Bardonecchia.
La manifestazione è proseguita per tutta la mattinata con momenti di forte tensione anche verso le 12 quando i manifestanti si sono scontrati con la polizia nella parte bassa di Mompantero, la località che dà accesso ai siti che oggi dovrebbero essere recintati in vista dei carotaggi. Nel corso dei tafferugli un giovane è rimasto ferito alla schiena ed è stato portato in ospedale.
La scintilla è scoccata quando l'imponente schieramento di forze dell'ordine ha tentato di rimuovere il blocco di manifestanti che stavano presidiando la zona per impedire l'accesso ai luoghi dei sondaggi.
Il presidio aveva preso il via alle prime luci dell'alba, ma già nella notte si sono verificati momenti di tensione tra la polizia e i manifestanti, capeggiati dai sindaci della valle, che hanno raggiunto le pendici del monte Rocciamelone passando anche attraveso i vecchi sentieri usati dai partigiani. Le tensioni anziché scoraggiare la protesta hanno fatto da richiamo, e con il passare dei minuti si è radunata una folla di oltre 500 persone.
"Il clima è particolarmente pesante", conferma il presidente del Consiglio della Provincia di Torino, Sergio Vallero che, durante un tentativo di mediazione, sarebbe stato spintonato dalla polizia. "Sono cose che succedono in queste circostanze, non voglio esagerarle. Non c'è stata volontà da parte di alcuno", minimizza Vallero che puntualizza di essere presente alla manifestazione come consigliere e non come presidente del Consiglio provinciale, con l'intenzione di trovare un compromesso, evitare - dice - che la situazione degeneri. Ma aggiunge anche di essere stato colpito al volto con un manganello mentre cercava di difendere una manifestante caduta.
Secondo quanto riferiscono alcuni presenti, il sindaco di Condove, Barbara De Bernardi, ha avuto un malore mentre veniva schiacciata dallo scudo impugnato da un agente. Antonio Ferrentino, sindaco di Sant'Antonino e presidente della Comunità Montana Bassa Valsusa, è stato spintonato ed è caduto. Due persone, riferiscono i manifestanti, sarebbero state fermate.
I manifestanti, che possono contare anche sulla solidarietà di diverse fabbriche della zona, scese subito in sciopero per protesta, hanno già annunciato il presidio ad oltranza, ma altrettanto determinate appaiono le forze dell'ordine a far rispettare la data del 31 ottobre per recintare i terreni interessati ai lavori. "Il ministro Pisanu ed il prefetto sospendano immediatamente l'azione di polizia che si sta conducendo in quella zona - ha chiesto il segretario dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio - le opere pubbliche non si impongono con la forza ed i manganelli. Pisanu blocchi immediatamente le cariche contro i manifestanti, i sindaci e i cittadini inermi contrari alla Tav".
(31 ottobre 2005)
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