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Cosa pensano i giovani che fanno gli scontri in Francia?
by Dal corriere.it Sunday, Nov. 06, 2005 at 3:37 PM mail:

Cosa pensano i giovani che fanno gli scontri in Francia?

Tocca a noi». Sui blog il passaparola degli attacchi STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
L'autore del messaggio si firma «In-Val-de-Marne-non-sei-al-sicuro», scrive il suo ricordo per «i miei fratelli Bouna e Zied uccisi dai Crs» e poi insiste: «Stiamo arrivando, ora tocca a noi, presto esploderà la Val de Marne». Un ragazzo di Cli- chy-sous-Bois — ribattezzata «Clichy-sur-Jungle» — chiede rinforzi urgenti per dare una lezione ai keufs, i poliziotti, ma un amico gli propone invece di unirsi alle violenze di Saint-Denis: «Qui siamo in tanti, non esitare, passa con noi». Le frasi sono tutte in argot urbano, piene di abbreviazioni in stile sms, di insulti a Sarko fils de pute e di appelli a niké la police, fottere la polizia.
I «blog» raccolgono gli sfoghi dei ragazzi delle banlieue, ma soprattutto sono accusati di garantire i collegamenti tra bande di quartieri diversi; a ospitarli è Skyblog, il servizio lanciato nel 2002 dalla radio commerciale Skyrock e diventato in fretta uno specchio piuttosto fedele dei francesi sotto i 25 anni. Skyblog permette di creare in pochi istanti pagine Internet molto rudimentali ma efficaci: tre milioni di ragazzi lo usano per tenere un diario online, ci si trovano foto delle vacanze, forum dedicati al Paris Saint-Germain e a Britney Spears; dal 28 ottobre, però, anche i messaggi di condoglianze per Bouna e Zied (15 e 17 anni, morti fulminati in una centrale elettrica mentre fuggivano dalla polizia) e poi velate indicazioni per coordinare i raid notturni nelle periferie. Il sindaco comunista di Stains, Michel Beaumale, ha visto in faccia i teppisti che cercavano di dare fuoco alla sua macchina: «Venivano da fuori, usano i blog e gli sms per scegliere il quartiere più caldo della serata».
Su Bouna93.skyblog.com c'è la foto di un furgone in fiamme e la rivendicazione dei gar de clichy ki on la rage et la haine, «i ragazzi di Clichy in preda alla rabbia e all'odio». La sfida: «Giustizia sarà fatta, Bondy, Bobigny, La Courneuve e Villepinte ora si uniranno a Clichy, Montfermeil e Aulnay. Che cosa vi aspettavate voi schmits (sbirri), voi politici?». Le autorità francesi si augurano che gli incidenti non vengano sfruttati dai radicali islamici, ma intanto Sofian si augura che «Allah accordi il paradiso e il trattamento da martiri ai due fratelli Bouna e Zied». Il lacrimogeno lanciato domenica scorsa all'entrata di una moschea non è stato dimenticato e decine di commenti contengono minacce a chi ha osato gazer la moské.
C'è spazio anche per chi dubita: «Nigga» nota che «per il momento l'unico risultato è avere dato fuoco alle macchine dei vostri vicini di casa, che sono dei poveracci quanto voi», ma anche questa diventa l'occasione perché altri esortino a «incendiare allora i quartieri chic di Parigi». Il passaparola parla poi di un video (sopra, alcuni fotogrammi) su Afrik.com, dove si vede la polizia sparare proiettili di gomma verso un gruppo di ragazzi al grido di «tornate qui banda di bastardi!». Ci sono poi le provocazioni, le frasi razziste sul fatto che «bisogna essere delle scimmie per provare a scappare in una centrale elettrica». I ragazzi dei blog abboccano, progettano nuovi attacchi, nuove vendette.
Stefano Montefiori

quelli di giustizia ...
by anti.com Sunday, Nov. 06, 2005 at 4:11 PM mail:

quelli la giustizia non sanno nemmeno dove sta di casa.
Semmai conosco bene la vendetta, ma che non abbiano incertezza prima o poi ci sarà vendetta anche dall'altra parte.

Difendete pure questa gente che si fa giustizia da se.
Se manca lo stato è disordine. Agli anarchici farà senz'altro piacere, ma sappiano che l'anarchia gli si volgerà contro.

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Parigi brucia da 10 giorni . Alleluja !
by Riot Sunday, Nov. 06, 2005 at 5:52 PM mail:

Parigi brucia da 10 giorni! Alleluja!

Quello che sta succedendo in francia lo considero estremamente significativo. Ha un significato chiaro per me, sempre più si va alla resa dei conti con la rabbia dei diseredati più diseredati di tutti in Francia, quelli che ormai sono alla terza generazione delle famiglie di immigrati in Francia. ma se ne parla pochissimo, quasi che non riguardi l'Italia e che non ci siano similitudini che prima o poi verranno alla luce(spero presto, ma questo dipende da condizioni varie). Quello che è certo ora in Francia è che c'è un'esplosione di rabbia auto-organizzata, dal basso che più dal basso non si può.

Coloro i quali non hanno mai avuto speranze di "partecipazione" appena decente della distribuzione del reddito in Francia SI SON ROTTI E ADESSO PRATICANO L'AUTO-DISTRIBUZIONE DEL REDDITO DIRETTAMENTE. Prendono quello che altrimenti non potrebbero avere mai, assaltano tutto l'asaltabile approvvigionandosi di ciò che considerano necessario. nelo stesso tempo mostrano di avere estrema chiarezza di quelli che sono i loro nemici, sia nella pratica della repressione e sia nella scelta degli obiettivi da colpire per l'auto-appropriazione di merci:vengono assaltate direttamente le caserme della polizia e l'ODIO monta esattamente conro quelli che lo meritano. Gl iassalti sono sicuramente auto-organizzati ma ATTENZIONE: ORGANIZZATI!

QUESTI SONO I NUOVI POVERI PIU' POVERI DI TUTTI. Se queste fasce sociali di emarginati dovessero darsi un'organizzazione dal basso di tipo "continuativo" bè, sono loro che potrebbero mettere in discussione TUTTO perchè son loro che non hanno niente(o quasi).

Quando dico "mettere in discussione TUTTO" intendo proprio TUTTO, il sistema nel suo complesso cioè. Sistema che sta esplodendo passo passo, ora qua, or là, ora lì.

L'Italia non è affatto esclusa da quella "mondializzazione"(come la chiamano i fasci, ma rende l'idea il termine mondializzazione) che porta determinate fasce sociali all'impoverimento sempre più drammatico. Anche in Italia aumentano in maniera non indifferente i reati e gli arresti di persone che prima mai si sarebbero sognati di "delinquere", persino persone con un lavoro fisso e con una condizione sociale che prima li motivava ad avere una facciata di "perbenismo" ma ora non c'è più spazio neppure per la facciata(cade a pezzi pure quella). Gli operai, i salariati al ribasso, quindi precari, anche piccolissimi commercianti finiscono attualmente in carcere per piccole rapine, tipo entrare con un coltello dal tabacchino e farsi versare l'incasso. Ciò che scrivo è statisticamente dimostrato e con tanto di inchiesta vera che potrei mettere in lista(condati statistici che potrei procurarmi facilmente, se siete interessati ditemelo).
Ma poi ci stano gli immigrati che non potranno che aumentare man mano che il mondo diventa sempre più povero per le fasce s-protette e sempre più ricco per le fasce dei "padroni"(più o meno ricchi). Che deve fare chi non ha proprio da mangiare' Non può far altro che immigrare, a rischio di aver fatto un viaggio di mesi, di aver speso gli ultimi soldi a qualche infamone della sua zona che gli garantisce(?) il viaggio della speranza e poi come niente, finire nelle mani delle varie polizie e terminare il viaggio in un infame CPT. ma gli infami più infami non sono gli infamoni dei vari luoghi del mondo che comunque ci mangiano assai, tutto è determinato dall'impossibilità di circolare liberamente e chiaramente su questo si innestano le varie "malavita" locali. ma è tutto un sistema integrato, malavita integrata nel sistema. Il sistema "ufficiale" li caccia, il sistema "un-official" ci guadagna alla grande organizzando i viaggi. Uno tiene l'altro e mangiano tutti e 2 in una falsa contrapposizione, in realtà un accordo amoroso tra componenti diverse del Capitale:padroni legali e padroni illegali che sono sempre andati d'accordissimo tra loro.

Gli immigrati di seconda e ora terza generazione sono la fascia meno proptetta e quindi la più potentemente incazzata e ora si vedono chiaramente i frutti in Francia. A presto, ritengo, in italia. E spero con un'autorganizzazione vera e non con le varie sigle sindacali pseudo-auto-organizzate,vedi R.d.B., COBAS e schifezze annacquate varie, buone principalment a fare i "pompieri", cercando di cavalcare la tigre e nello stesso tempo tenendo il freno costantemente sotto sforzo(non parliamo neppure di CGIL-CISL e UIL che non è il caso. perchè farmi bestemmiare?).

Che si organizzino in proprio, con un obiettivo solo: PRENDERE TUTTO, DISTRUGGERE IL SISTEMA(questo viene come secondo obiettivo ma evidentemente questo viene strada facendo nella strada della prpria auto-consapevolezza, se viene dato che può benissimo non venire e dipende da ogni singola persona la propria auto-consapevolezza di se stessi e del mondo intero).

MASSIMO RISPETTO AGLI IMMIGRATI IN RIVOLTA IN FRANCIA, SONO AL NONO GIORNO DI RIVOLTA, ARRIVERA' IL GIORNO CHE LA RIVOLTA NON POTRA' CONTINUARE COME ORA. O DOVRA' ESTENDERSI(lo considero improbabile a lunga durata, i tempi devono ancora maturare) o dovranno darsi forme organizzative proprie che siano "continuative" e che auto-alimentino la necessità non solo della rivolta(che comunque serve ed è pure bella in sè, portatrice di cambiamenti "dentro", comunque) ma del colpo finale:

l'INSURREZIONE(RIVOLUZIONE, se preferite).

E Prodi pare che ha capito la stessa cosa che ho capito io, anche se le speranze di prodi e le mie vanno in 2 direzioni diametralmente opposte: io spero che si passi subito alla fase in cui gli incubi di Prodi si realizzino in modo che gli incubi di prodi equivalgano alle mie speranze di rivolta totale.

Riot






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ARTICOLO INSERITO NELLA RACCOLTA SULLA RIVOLTA IN FRANCIA
by pinna Sunday, Nov. 06, 2005 at 6:37 PM mail:

Articolo nascosto e inserito nella raccolta di post sulla rivolta in Francia pubblicato qui:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/915636.php

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