La protesta è durata dieci giorni. La decisione nella notte, dopo una lunga assemblea. Per il rettore Decleva, la fine dell'occupazione «pregiudiziale» alle trattative. Dopo dieci giorni, gli studenti dell'Università Statale di Milano hanno cessato l'occupazione dell'ateneo. La decisione è giunta la scorsa notte, al termine di una lunga assemblea. L'occupazione era stata decisa per protestare contro la riforma del ministro Moratti. «Abbiamo tolto l'occupazione dell'atrio e delle aule - spiega una studentessa - anche se abbiamo deciso di mantenere un presidio in un'aula, per favorire un confronto permanente con l'Ateneo». Alcuni studenti, durante la notte, hanno dormito proprio in quell'aula, ma i cosiddetti «blocchi» sono stati tolti.
Gli studenti hanno deciso di concludere l'occupazione dopo un'assemblea-fiume terminata intorno alle 2:30. Tolta l'occupazione all'atrio e alle aule, hanno però mantenuto una sorta di «presidio» in un'aula. Anche la Questura ha precisato che alcuni studenti hanno dormito in un'aula, e permangono in minor numero anche nell'atrio, ma che si attende una smobilitazione nelle prossime ore. «Abbiamo terminato l'occupazione ma abbiamo deciso di mantenere uno spazio fisico dove proseguire il confronto con l'Ateneo - spiega una ragazza che fa parte dell'Assemblea degli Studenti - Si tratta dell'aula 102, un locale dove stanotte alcuni altri studenti si sono fermati a dormire. E dove credo rimarremo anche in futuro, dato che puntiamo ad averne la disponibilità continuativa».
L'Università Statale, dal canto suo, sin da ieri aveva dichiarato di essere pronta ad accogliere alcune delle richieste degli studenti, a condizione che l'occupazione finisse entro oggi. Il rettore, Enrico Decleva, aveva sostenuto, in una nota, che la fine dell'occupazione entro oggi era «una pregiudiziale».
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