La salute ed il benessere delle masse popolari sono incompatibili con gli interessi della borghesia come è incompatibile la giustizia proletaria con la legalità borghese.
La salute ed il benessere delle masse popolari sono incompatibili con gli interessi della borghesia come è incompatibile la giustizia proletaria con la legalità borghese.
Il comitato clandestino “J. Stalin” del [n]PCI sostiene la lotta delle masse popolari della Val di Susa e invita a proseguire, allargare e collegare le lotte fino alla vittoria contro il TAV, ulteriore infame speculazione della borghesia sulla pelle il sudore e il sangue delle popolazioni della zona sulle quali incombe l’ulteriore rischio di degrado e di inquinamento del loro spazio vitale e degli operai sfruttati nei cantieri della Linea ad Alta Velocità che ogni giorno ed ogni notte versano sudore e rischiano di morire a causa delle condizioni di insicurezza nelle quali sono costretti a lavorare per aumentare il profitto degli sciacalli e dei pescicani speculatori che calpestano ogni dignità umana.
I blocchi stradali, le occupazioni ferroviarie e le manifestazioni di strada si sono dimostrate un’efficace arma contro le manovre della borghesia imperialista; hanno dimostrato che è possibile assestare duri colpi alle manovre di arroganti speculatori e devastatori che usano sempre di più, per bocca dei loro servi della politica borghese di destra o di centro sinistra, gli appelli ad una legalità che si dimostra costruita e imposta al fine di tutelare gli interessi dei potenti e dei gruppi imperialisti dalla legittima protesta delle masse popolari e dei lavoratori che non accettano di vedersi rapinare dei loro diritti. Più avanzano le masse popolari e più il nostro nemico ripiega. Ecco perché ora più che mai è necessario intensificare la mobilitazione senza farsi imbrigliare dagli appelli alla legalità borghese che i servi politici della borghesia e quelli militari, rivolgono ai comitati in lotta con il pretesto di tutelarsi dalle “infiltrazioni terroristiche”.
Il ritrovamento del fantomatico ordigno cade proprio a fagiolo, proprio nel momento in cui la lotta delle masse popolari della Val Susa, assume carattere di ordine pubblico, carattere politico e coinvolge più ampi settori del mondo del lavoro e della società. La strategia della tensione e le provocazioni delle polizie segrete al soldo della borghesia imperialista, supportate dagli alti esponenti dei partiti borghesi, hanno l’obbiettivo di destabilizzare il movimento e di creare al suo interno, sospetti, arretramenti nella lotta e nei metodi vincenti, sino alla spaccatura del movimento stesso. Per questo motivo il Cdp“J. Stalin” del (n)PCI , confermando e rinnovando l’incondizionata solidarietà alla determinata lotta dei comitati No TAV e delle masse popolari della Val Susa, invita, in barba ai tentativi di destabilizzazione e intimidazione che gli sbirri della borghesia mettono in atto, a proseguire la lotta sino a trasformarla in un problema generale di ordine pubblico e cioè in un problema politico che coinvolge via, via, tutti i settori della società e del mondo del lavoro.
La vera e propria guerra di sterminio non dichiarata che la borghesia imperialista ha scatenato contro le masse popolari dei paesi a capitalismo avanzato produce, ogni giorno, milioni di vittime in termini di morti sul lavoro, per malattie che potrebbero essere curabili, per inquinamento ambientale e disastri ambientali di ogni genere, incidenti aerei e ferroviari ecc.. Mentre le masse popolari dei paesi oppressi vengono affamate e sterminate sotto le bombe degli “esportatori di democrazia” quando non vengono torturate ed umiliate sino alla morte dai “difensori della civiltà”. Si rivela sempre più impellente la necessità di trasformare questa guerra di sterminio della borghesia imperialista in guerra popolare rivoluzionaria per l’unico mondo migliore possibile, per il socialismo.
Per fare dell’Italia un Paese socialista occorre mettere in pratica la strategia della Guerra Popolare Rivoluzionaria di Lunga Durata [GPR di LD] elaborata ed applicata vittoriosamente dal compagno Mao (n.17 della rivista La Voce del (nuovo)PCI)
1] fondazione del Partito Comunista, suo rafforzamento e consolidamento organizzativo
2] inizio della GPR di LD, creazione delle Brigate Popolari di Liberazione [BPL], scontro armato tra Partito Comunista e Borghesia Imperialista
3] sconfitta della B.I., presa del potere da parte del P.C. e instaurazione del socialismo.
Oggi siamo nella prima fase di questo processo rivoluzionario. La priorità attuale è “Rafforzare e consolidare il Partito”, perché senza la sua guida, la sua direzione, ogni lotta, per quanto onesta e sincera, è destinata a scadere nel movimentismo e nell’inconcludenza porgendo il fianco ai ricatti della borghesia. E’ per questo che rinnoviamo l’appello agli operai, ai lavoratori e agli elementi avanzati delle masse popolari, ad arruolarsi nelle fila del (n)PCI, creando comitati clandestini di partito, studiando la rivista “LA VOCE” iniziando, in questo modo, la prima fase della Guerra Popolare Rivoluzionaria di lunga durata.
Il [n]PCI si ispira all’opera dei comunisti sovietici che proprio 88 anni fa, aprirono le porte del socialismo alle masse popolari del loro paese scatenando in tutto il pianeta la scintilla rivoluzionaria che si è trasformata, per un certo periodo, in un incendio che ha restituito dignità e benessere ad un terzo dell’ umanità. La loro impresa è quanto mai viva, il loro esempio è pieno di speranza. In un paese arretrato, feudale ed oppresso come poteva essere la Russia zarista dell’epoca, una pattuglia di comunisti fonda e consolida nella clandestinità il POSDR, il Partito Operaio SocialDemocratico Russo, primogenito di quello che sarà poi il PC[b] il Partito comunista [bolscevico]. Nonostante la repressione, la mancanza di spazi di agibilità, in un processo rivoluzionario che si compone di arretramenti e avanzamenti, il PC[b] diventa la spina dorsale della classe operaia, il nervo delle masse popolari, la guida e la stella polare per milioni di russi che volevano riscattarsi, uscire dall’imbarbarimento, dalla crisi economica e culturale e ci riuscirono creando il sistema sociale più avanzato mai visto fino a quel momento sulla faccia della Terra [leggi a questo proposito l’opuscolo “I primi paesi socialisti” di M. Martinengo, ed. Rapporti Sociali].
Oggi in Italia, nell’anno 2005, forgiati dell’esperienza del Partito di Lenin e Stalin, lottiamo come [n]PCI per farla finita con chi vuole devastare l’ambiente, con chi ci sfrutta quotidianamente nei luoghi di lavoro, con chi ci violenta moralmente ed intellettualmente, in una parola lottiamo per fare dell’Italia un Paese socialista!
La controrivoluzione preventiva e la repressione non fermeranno il rafforzamentoe il consolidamento del (n)PCI!!
Estendere e generalizzare la lotta contro il TAV!
Collegarsi e creare rapporti di solidarietà tra le masse! Lottare fino alla vittoria!
Costituire comitati clandestini di Partito in ogni azienda, quartiere o associazione!
Viva la Rivoluzione d’Ottobre!
Viva la Guerra Popolare Rivoluzionaria di Lunga Durata!
Viva il [nuovo]Partito Comunista Italiano!
W la solidarietà con i rivoluzionari prigionieri!
Onore ai compagni caduti combattendo contro la borghesia e il suo lercio sistema!
Leggi e diffondi “La Voce del [n]PCI”
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