2 articoli da il manifesto del 12 Novembre: le prove dell'uso di bombe al fosforo contro «obiettivi umani»
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[da Il
Manifesto del 12/11/05, pag.3]
Operazione «scuoti e cuoci»
In una rivista
ufficiale dell'esercito Usa la prova dell'uso di bombe al fosforo
contro «obiettivi umani»
di MANLIO DINUCCI
«Sostenere che le forze
statunitensi abbiano usato
il fosforo bianco contro obiettivi umani nell'Operazione Al Fajr
è
semplicemente sbagliato. Le forze statunitensi usano il fosforo bianco
come fumogeno o per segnare gli obiettivi»: così
l'Ambasciata Usa in
Italia nella dichiarazione (9 nov.) sul documentario «Fallujah:
la
strage nascosta» trasmesso da RaiNews24. Un documentario che
l'Ambasciata ritiene inattendibile in quanto «elaborato da
professionisti che non si trovavano a Fallujah all'epoca dei fatti
raccontati». Esistono però altri professionisti che si
trovavano a
Falluja all'epoca dei fatti e il cui resoconto ufficiale dovrebbe
risultare attendibile per l'Ambasciata: il capitano James T. Cobb, il
tenente Christopher A. LaCour e il sergente maggiore William H. Hight
del Primo Battaglione della 6a Artiglieria da campagna, facente parte
della 1a Divisione di fanteria. Dopo aver partecipato alla battaglia di
Fallujah dell'8-20 novembre 2004, essi hanno inviato un memorandum al
comando (FSE) che ha coordinato le forze dell'esercito,
dell'aeronautica e dei marines in questa operazione. Il rapporto, in
cui si descrive dettagliatamente l'efficacia dell'impiego
dell'artiglieria da campagna, dopo essere stato messo agli atti
è stato
pubblicato da Field Artillery (marzo-aprile 2005), rivista
bimestrale pubblicata dall'Artiglieria da campagna dell'esercito Usa,
il cui quartier generale è a Fort Sill in Oklahoma.
Nel loro rapporto ufficiale (che la rivista
intitola The Fight for Fallujah)
essi così descrivono l'uso del fosforo bianco nella battaglia di
Fallujah: «Il fosforo bianco ha dimostrato di essere una
munizione
efficiente e versatile. L'abbiamo usato per creare cortine fumogene e,
successivamente in combattimento, quale potente arma psicologica contro
gli insorti nelle trincee e nei cunicoli quando non potevamo avere
effetto su di loro con gli alti esplosivi. Abbiamo lanciato contro gli
insorti attacchi shake and bake ("scuoti e cuoci"), usando il
fosforo bianco per stanarli e alti esplosivi per neutralizzarli».
E'
dunque un rapporto ufficiale, pubblicato dallo stesso esercito Usa, a
documentare ciò che l'Ambasciata Usa in Italia nega: l'uso del
fosforo
bianco contro «obiettivi umani».
Oltre a questo vi è un altro passo del
rapporto in cui i tre relatori
documentano, ma sarebbe meglio dire «consigliano», l'uso
del fosforo
bianco contro «obiettivi umani»: «Abbiamo usato
fosforo bianco
migliorato per creare cortine fumogene quando il fumo delle HC
(munizioni a esacloroetano zinco, n.d.t.) sarebbe stato più
efficace e
ci avrebbe permesso di risparmiare il fosforo bianco per missioni
letali».
Nella conclusione del rapporto, i tre relatori
Hight sottolineano che
l'impiego di munizioni al fosforo bianco e di altro tipo ha avuto
«effetti fisicamente e psicologicamente devastanti» sugli
insorti di
Fallujiah. Non c'è da dubitarne: i proiettili al fosforo bianco,
di cui
i tre relatori documentano l'uso (M110, M825 e altri anche a scoppio
ritardato) hanno, secondo gli esperti di Global Security e
della Federation of American Scientists,
«effetti incendiari che provocano vittime, danni materiali e
anche un
forte impatto psicologico». La loro letalità è
accresciuta quando sono
impiegati insieme ad alti esplosivi in quella che viene definita
operazione «scuoti e cuoci». Particolarmente eloquente
è il verbo bake che in inglese significa «cuocere
al forno».
Ma quel che l'ambasciata Usa sembra ignorare, non
è invece ignoto a
Usinfo, il programma governativo di informazione internazionale, che il
10 novembre ha aggiunto una «nota» al comunicato del giorno
prima
intitolato «Hanno gli Usa impiegato armi "illegali" a
Falluja?». Tra
parentesi, quasi nascosto in fondo a un comunicato di molte righe nel
quale si ribadisce che i proiettili al fosforo sono «sparati in
aria
per illuminare di notte le postazioni nemiche e non contro i
nemici» si
legge un' estremamente imbarazzata ammissione:«Abbiamo appreso
che
parte dell'informazione fornita nel paragrafo precedente è
errata.
Proiettili al fosforo bianco, che producono fumo, sono stati usati a
Fallujah non per l'illuminazione ma per creare cortine fumogene,
cioè
per nascondere i movimenti di truppe e, secondo un articolo The
Fight for Fallujah pubblicato nell'edizione marzo-aprile 2005 della
rivista Field Artillery,
"quale potente arma psicologica contro gli insorti nelle trincee e nei
cunicoli...". L'articolo afferma che le forze Usa hanno impiegato
proiettili al fosforo bianco per stanare i combattenti nemici
così da
poterli uccidere con proiettili ad alto esplosivo».
Noi ci siamo imbattuti in questa ambigua
«rettifica» solo dopo aver
scoperto il rapporto di Field Artillery ben più chiaro e, certo
senza
volerlo, accusatorio nel suo carattere di fredda relazione
sull'efficacia delle armi in battaglia.
Che una fonte governativa ufficiale sia costretta a
rettificare il giorno dopo quanto affermato il giorno prima e a citare Field
Artillery dimostra
quanto il rapporto pubblicato dalla rivista sia scottante. La rettifica
però rivela anche la debolezza del tentativo. Anzitutto non si
dice che
Field Artillery è una rivista ufficiale dell'esercito
Usa. Si
definisce poi quello pubblicato nell'edizione marzo-aprile 2005
«un
articolo», mentre è un memorandum for record inviato
da tre
ufficiali al comando FSE e messo ufficialmente agli atti. Si cita
infine solo una parte dell'«articolo» per far credere che
il fosforo
bianco sia stato usato solo «quale arma psicologica» per
far uscire i
combattenti nemici allo scoperto e non quale arma per sterminarli.
E' ora che l'esistenza di questo rapporto
ufficiale, pubblicato da una
rivista ufficiale dell'esercito, scuota e cuocia la Casa bianca.
[sempre dalla stessa pagina de Il
Manifesto]
«E' invisibile. Ustiona
perché acido»
L'ex ispettore sugli
armamenti:«Così produce un effetto psicologico»
di SARA MENAFRA
ROMA
«Chi viene toccato dalla polvere residuata
del
fosforo bianco si brucia, per l'effetto acido. E' questo che intendono
gli esperti dell'esercito americano quando parlano di "effetto
psicologico" del fosforo bianco». A spiegare gli effetti
dell'arma
chimica lanciata sulla città di Falluja durante l'attacco del
novembre
2004 e denunciata da Rainews25 (su cui ieri il Dipartimento di stato
Usa ha fatto la prima ammissione) è Domenico Leggiero,
dell'Osservatorio militare, ex rappresentante del Cocer dell'esercito e
per un certo periodo «ispettore internazionale al controllo degli
armamenti» all'interno dell'esercito.
Per tre giorni, da quando l'inchiesta di Rainews, gli Usa hanno
ripetuto che il fosforo bianco è un illuminante. Ora cambiano
versione
e parlano di «scudo di fumo fosforoso» e di effetti
«psicologici». Ci
spiega?
Il fosforo bianco ha due effetti. Il primo «illuminante»,
produce un
fumo bianco denso che può servire a illuminare così come
a nascondere
le operazioni dell'esercito. Il secondo riguarda le polveri residuate
dall'esplosione illuminante. E' qui che il fosforo bianco acquista la
sua dannosità e diventa un pulviscolo fortemente acido. Il
pulviscolo
funziona come una bomba neutronica, uccide ciò che è vivo.
Nella relazione pubblicata dalla rivista Field Artillery si parla di
«effetto psicologico per stanare gli insorgenti dalle loro
trincee e
dai nascondigli». Cosa si intende per effetto psicologico?
Il residuato dell'esplosione di fosforo bianco è un acido secco.
Un
pulviscolo impercettibile che si posa ovunque, può entrare nelle
stanze, depositarsi sui davanzali e ovviamente sulle persone. L'effetto
psicologico è dato dal vero e proprio panico in cui si
può essere
indotti vedendo morire una persona, oppure vedendola ustionata sul
volto o sulla bocca, senza capire le cause di questa ustione. Se con le
armi convenzionali vedi i proiettili e chiudendoti in casa puoi in
qualche caso sfuggire all'attacco, il fosforo bianco può
penetrare
all'interno delle case, colpire nel sonno senza fare rumore. E' per
questo che chi assiste all'attacco fugge «dalle proprie trincee o
dai
buchi», come dice l'articolo della rivista americana.
Perché neppure lì
si sente al sicuro.
Cosa fa esattamente la polvere di fosforo bianco?
Ustiona, come può ustionare un acido. Reagisce con l'ossigeno,
per
questo attacca in modo più violento le mucose, bocca e apparato
respiratorio. Può uccidere se respirato. Ovviamente gli effetti
cambiano a secondo della quantità di polvere usata.
[sempre dalla stessa pagina de Il Manifesto]
Giornalista testimone
Nell'aprile del 2004, nel primo attacco a Falluja,
il giornalista «embedded» D. Mortenson, del North County
Times di San
Diego, assistette a un' operazione «shake & bake» e la
descrisse in
un articolo pubblicato il 10 aprile 2004
www.ilmanifesto.it
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