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da "il Domani" di ieri
Cofferati ai partiti
«Sulla legalità voglio anche il vostro consenso» Il fatto. Il sindaco non arretra su case occupate e centri sociali. Domani sera arriva Franco Giordano: il capogruppo di Rifondazione alla Camera parlerà del ruolo del Prc nelle istituzioni immediatamente assegnate? «Alcune sì, altre avranno bisogno di manutenzione - prosegue il primo cittadino - c’è bisogno di quelle case, la domanda in città è molto alta e dobbiamo fare in modo che qualsiasi cosa possa farla diminuire, la attueremo ». E sui centri sociali il primo cittadino tira avanti, mentre per il Tpo c’è un progetto condiviso per il trasferimento, per il Livello57 ancora non si trova la quadra. «Abbiamo proposto a tutti quelli che si trovano in situazioni dove si produce disagio per i cittadini soluzioni alternative adeguate - spiega Cofferati - Chi rifiuta sa che rischia di essere trasferito», comunque. Ai microfoni Rai Cofferati spiega anche la “presa” che il tema della legalità sta avendo sulla città: «Ho il consenso dif- Cristiano Zecchi Nessun passo indietro sul tema legalità. Ma anche l’impegno perché su un tema così delicato al consenso dei cittadini ci sia anche quello dei partiti. Sergio Cofferati (nella foto) l’aveva annunciato il giorno dello sgombero del Lungoreno e ieri l’ha ribadito: «Sulle case occupate agiremo il più rapidamente possibile». E, allo stesso tempo, riapre il fronte sui centri sociali che non vogliono cambiare sede: «Chi rifiuta sa di essere trasferito». Il punto sulla legalità Sergio Cofferati l’ha fatto ieri pomeriggio a margine del consiglio comunale, ai microfoni del servizio parlamentare della Rai. La battaglia sulle case occupate era stata “inaugurata” mesi fa, quando il primo cittadino aveva fatto alcune considerazioni sull’aumento spropositato di occupazioni di appartamenti dell’Acer, da destinare alle graduatorie per i più bisognosi. E quasi tutte nel quartiere San Donato, tra via Beroaldo e piazzetta Musi. Adesso le cose non sono cambiate, i collettivi (Mao, Crash e Passepartout) hanno continuato ad occupare case ed hanno annunciato altre azioni. «C’è una lista molto lunga delle case occupate - sostiene Cofferati - agiremo quanto prima». Sulle date non si sbilancia e a chi gli chiede se ci sarà un contatto con gli occupanti per cercare di allontanarli fa capire che ormai la discussione è interrotta. Tutte le case saranno poi fuso dei cittadini ma io continuo a lavorare affinché ci sia anche quello tra i partiti». E a chi cerca sempre di tenere divisi gli ambiti di discussione il primo cittadino ribadisce il suo concetto di fondo: «La legalità non è di destra o di sinistra, ma riguarda la vita di milioni di cittadini». Milioni appunto, quindi non è solo un tema locale: «La legalità - chiude Cofferati - credo che sia un tema importante per Bologna, ma non solo per Bologna ». Proprio dal versante partiti ieri è arrivata una novità: domani sera Franco Giordano, capogruppo del Prc alla Cameram e che ha seguito da vicino la “vicenda Bologna”, sarà in città. L’appuntamento è alle 18 nella Sala silentium in vicolo Bolognetti per parlare del ruolo del Prc nelle istituzioni. Una tappa importante per vedere come andrà a finire la vicenda legalità e che peserà sulla decisione di Maurizio Zamboni di rimanere o meno in giunta. Ieri, intanto, dal fronte della sinistra radicale, sul tema legalità è arrivata l’ennesima stoccata di Serafino D’Onofrio che ha criticato il sindaco per la vicenda lavavetri: «Non solo non c’è il racket, ma tre lavavetri sono finiti al Cpt ».
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