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Per giusto per rinfrescarsi la memoria
by La Talpa fans club Thursday, Dec. 08, 2005 at 10:20 PM mail:

Gli occupanti non hanno mai voluto il dialogo, secondo l'assessore al nulla Amorosi e allo sceriffo Kofferati. Ci preme rinfrescare la memoria ai due poltronari di Palazzo d'Accursio, forse hanno perso la loro copia consegnatagli della Piattaforma sulla casa del M.ovimento A.utorganizzato O.ccupanti_ Ma non temete K.&A.!Ve lo ricorderemo tutte le volte lo riterremo necessario...

Per giusto per rinfr...
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PIATTAFORMA DI LOTTA PER LA CASA

In un contesto di crescente precarizzazione delle condizioni di vita, la questione della casa si pone come centrale. Se da un lato la precarietà introdotta nel mondo del lavoro riduce i lavoratori a strumenti del tutto piegati alle esigenze produttive e padronali, essa si ripercuote in tutti gli aspetti della società, minandone la solidità.
L’impossibilità dei soggetti di accedere ad un reddito sufficiente e garantito e il continuo rincaro dei costi della vita, in un ambito in cui i servizi sociali vengono negati o affidati ad aziende private a fini di lucro, fanno si che sempre più basso sia il numero di coloro che possono vivere dignitosamente soddisfacendo i propri bisogni e desideri.

L’accesso ad una casa rappresenta il presupposto fondamentale da cui partire per garantire la vivibilità della città. In questa ottica rileviamo come la situazione della città di Bologna sia estremamente problematica. Da un lato il mercato imposto dagli speculatori privati diventa sempre meno accessibile: molti degli appartamenti vengono lasciati sfitti per far aumentare, a fronte di una grande domanda, i prezzi degli affitti e le credenziali richieste sono praticamente impossibili da soddisfare per chi non può avere un lavoro stabile. Dall’altro il patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica (E.R.P.) non soddisfa le crescenti richieste: centinaia di appartamenti lasciati sfitti, lunghissimi tempi per ottenere una casa, vendita degli alloggi costruiti con fondi pubblici a privati, muratura delle case vuote, mancanza di fondi per le ristrutturazioni, graduatorie affollatissime…

La nostra risposta a questa situazione sta nell’autoassegnazione delle case lasciate sfitte: l’occupazione risponde alle esigenze abitative di quei soggetti cui la precarizzazione della vita non consente di vivere dignitosamente. In questo modo ripristiniamo una corrispondenza accettabile tre il nostro reddito e le spese che dobbiamo sostenere per avere una casa.

Questo documento rappresenta la piattaforma sulla quale si costituisce e cresce un movimento che vede precari, migranti, lavoratori e studenti uniti nella lotta per la casa come rivendicazione di vivibilità e dignità, in contrasto con la precarizzazione sociale cui siamo soggetti.

1. Il diritto alla casa, in quanto rispecchiante un bisogno fondamentale, deve essere garantito a tutti e tutte indipendentemente dall’appartenenza etnica, dalle differenze culturali, dalle condizioni di lavoro e reddito, dalla detenzione di cittadinanza. Esso non deve costituire un elemento di ulteriore precarizzazione delle condizioni di vita.
2. In base a questo principio riscontriamo che i criteri stabiliti per l’assegnazione di alloggi del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica escludono alcuni soggetti dall’accesso:
· Senza reddito o soggetti impossibilitati a dimostrare di averne uno in quanto lavoratori precari o sfruttati nel mercato del lavoro nero.
· Soggetti privi di regolamentare permesso di soggiorno.
· Lavoratori stagionali o pendolari.
· Sfrattati residenti a Bologna (per morosità, sfratto esecutivo, finita locazione…)
· Studenti fuori sede.
· Popolazioni nomadi.
3. In virtù di queste considerazioni crediamo che il Comune di Bologna debba assumersi la responsabilità di trovare alloggi usufruibili da questi soggetti sociali procedendo a:
· Immediata censione del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica.
· Pubblicazione dei dati così rilevati e delle liste degli alloggi lasciati sfitti di proprietà del Comune di Bologna.
· Destinazione di fondi al recupero degli alloggi attualmente non assegnabili a causa della non conformità con le norme di sicurezza vigenti.
· Censione degli alloggi privati sfitti e loro acquisizione/requisizione a partire dalle grandi proprietà immobiliari, dalle proprietà di banche, istituti assicurativi, chiesa.
· Blocco immediato delle murature di appartamenti sfitti di edilizia pubblica.
· Divieto di commutare l’edilizia residenziale in edilizia commerciale o del settore terziario.
· Accelerazione dei tempi di assegnazione per quei soggetti che accedono alle graduatorie per alloggi ERP.
4. Le nuove abitazioni necessarie dovranno essere costruite seguendo un criterio urbanistico in sintonia con le esigenze di integrazione tra ambiente e edilizia metropolitana, evitando di demolire case già esistenti e garantendo ai futuri abitanti spazi di socialità e vivibilità:
· Presenza di aree verdi.
· Spazi riservati ad uso collettivo e affidati alla gestione degli abitanti stessi.
· Evitare la formazione di ghetti, favorendo la coesistenza di differenti soggetti sociali.
5. Rifiutiamo il criterio per cui le nuove costruzioni di edilizia residenziale pubblica vengano costruite al fine di essere vendute a “prezzi agevolati”. I destinatari dei nuovi alloggi costruiti devono essere quelle fasce che per scarso livello di reddito non possono accedere ai prezzi del mercato immobiliare. Questo anche per evitare che grandi agenzie immobiliari acquisiscano edilizia residenziale pubblica.
6. I criteri di cartolarizzazione devono essere rivisti al fine di impedire che le case vendute agli assegnatari possano poi essere acquisite dalla grossa proprietà immobiliare o da agenzie immobiliari in franchising.
7. Blocco degli sfratti esecutivi in tutti quei casi che vedano come soggetti interessati casi di particolare difficoltà economica o sociale. In ogni caso dovrà esser impedito l’impiego della forza pubblica per rendere effettivi gli sfratti, e dovranno essere garantite ai soggetti coinvolti soluzioni abitative alternative.
8. Sia in merito a queste soluzioni abitative, sia più in generale, rifiutiamo la logica dei posti letto, dei prefabbricati e dei containers, in quanto inadatti a soddisfare il bisogno di vivere in condizioni dignitose, senza che si determini un sovraffollamento abitativo.
9. Deve essere garantito il controllo delle graduatorie di assegnazione e dei loro criteri da parte delle organizzazioni dei senza casa.
10. Considerando l’attuale situazione abitativa e i prezzi raggiunti dal mercato immobiliare della vendita e degli affitti nella città di Bologna e a livello nazionale, rivendichiamo come legittima la pratica dell’occupazione degli alloggi lasciati sfitti, affermata dalle lotte unitarie di senza casa, precari, migranti e italiani, studenti e lavoratori, nuclei familiari. In merito alle occupazioni:
· Chi occupa una casa non deve essere cancellato dalle graduatorie di assegnazione, o deve potervi entrare.
· In nessun caso si dovrà procedere all’uso della “forza pubblica” per sgomberare chi ha occupato.
· Rifiutiamo l’ipotesi della scarsità degli alloggi e il criterio dell’assegnazione di case già abitate da parte di occupanti, a fronte dell’esistenza di numerose case sfitte.
· Agli occupanti deve essere riconosciuta la possibilità di restare nelle case tramite una sanatoria generalizzata. Qualora si volesse procedere ad assegnare una delle case occupate, agli occupanti dovrà essere garantita un’altra soluzione abitativa.
· Nelle case occupate si può procedere all’auto-costruzione, ovvero alla ristrutturazione e alla resa di vivibilità degli alloggi da parte di chi li occupa. Le spese sostenute a tale fine dovranno essere riconosciute dagli enti gestori e sottratti alle eventuali spese di risarcimento o locazione delle case.
· Qualora dei soggetti in difficoltà particolari occupino una casa, ad essi deve essere garantita un soluzione abitativa adeguata alle loro necessità, della quale deve prendersi carico il Comune di Bologna tramite gli enti interessati, senza che la soluzione risieda nel ruolo di intermediario con proprietari privati e garantendo contratti di locazione conformi al reddito.

Movimento Autorganizzato Occupanti

per contatti:
tutti i venerdì via Avesella 5/a alle 18:00
oppure mao@inventati.org

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dojo
by e che Friday, Dec. 09, 2005 at 11:10 PM mail:

Perchè a voi si e a migliaia di altri no
a ripigliateve minchioni

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a ripijati tu!
by ferdy Wednesday, Dec. 14, 2005 at 5:32 PM mail:

se quelle migliaia si mettessero in gioco toccherebbe anche a loro!!!
guarda ad esempio i movimenti di lotta per la casa in olanda a cosa hanno portato, al riconoscimento dello status di senza casa e all'attivazione dello stato per trovare soluzioni abitative a tutti (+ il risultato che occupare una casa, anche privata, è legale!). Le lotte aprono le porte dei diritti!!!

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tornate a casa(da mamma)
by splint Saturday, Dec. 17, 2005 at 11:32 AM mail:

perchè invece di occupare le case dell'acer già assegnate non andate a rompere i cojoni ai vari palazzinari...
Mao,Pass,disobbedienti a mamma..
FIGLI DI PAPA'!

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Libertà?
by libertari Saturday, Dec. 17, 2005 at 12:06 PM mail:

trattare gli occupanti come gente che vuol saltare la graduatoria e che porta via le case agli assegnatari è una vekkia kagata poliziesca: le occupazioni sollevano un bisogno di case che è molto maggiore delle assegnazioni e molte volte le amministrazioni ecc. allargano la disponibilità sotto la spinta delle lotte.
Ma la libertà d'espressione in Indymedia è ormai il diritto degli imbecilli reazionari e pompieri vari di dire la loro e di pisciare sui messaaggi di lotta.
O no?

Solidarietà al MAO

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scusate
by splint Saturday, Dec. 17, 2005 at 5:12 PM mail:

la lotta è giusta,MAO,PASS e co hanno ragione ed io sono un cazzone...contenti?
ho semplicemente chiesto:MA OCCUPARE LE CASE DEI PALAZZINARI NON SAREBBE MEGLIO?

Per il resto,conoscendoli di persona il mio giudizio non cambia:FIGLI DI PAPA'...la conoscete la storia di EDSON,lavoratore precario, immigrato con moglie e figlia a carico?

NO?Ve la racconto...Edson,lavoratore precario,immigrato,con moglie e figlio a carico chiede al collettivo di occupazione del TPO di potersi unire alla lotta,ha bisogno di una casa,non arriva a fine mese,tra 2 mesi gli scade il contratto,non potrà pagare l'affitto e moglie e figlia doe li mette?

Al tpo?No di certo,il collettivo è gentile,dice che si occuperà di lui,che occuperà per lui,Edson è contento,partecipa alle riunioni,aiuta gli altri ad occupare,intanto aspetta,arriverà il suo turno..dice..intanto il tempo passa,il contratto scade e non viene rinnovato,ma edson,lavoratore precario immigrato,con moglie e figlia a carico, è fiducioso...aspetta...intanto a pagare l'affitto non ce la fa,come fare?chiama il collettivo,allora occupiamo?


Edson,lavoratore immigrato,licenziato,senza casa sta ancora aspettando,intanto vede tanti italiani che casa ce l'hanno,come lenin si chiede,CHE FARE?Aspetta,arriverà il suo turno...

Edson Da Silva,capoverdiano,lavoratore immigrato,licenziato e senza casa non aspetta più,cambia città e li MANDA GENTILMENTE A FARE IN CULO...


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Basta
by gingo-un cane di MAO Monday, Dec. 19, 2005 at 11:49 AM mail:

volete anche il caffè a letto ora che ci siete?è allucinante,le richieste che fate son degne di chi ha avuto sempre tutto ed ora vuole la casa gratis...
"ma è un diritto!" direte,certo...
ma se chiedete e pretendete così mi vien da sottoscrivere che siete figli di papà,come makno e splint,probabilmente....

tra un pò anche i vostri cani vi abbandoneranno...

Gingo

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amorosi ipocrita
by e cofferati peggio Monday, Dec. 19, 2005 at 11:52 AM mail:

come avraà fatto Amorosi a scegliere esattamente le poche decine di appartamenti occupati, su 1800 case vuote del comune?
come mai ha trovato un miliardo per ristrutturare SOLO quelle?

non sarà che Amorosi usa i soldi del comune per le sue guerre personali? sue e del suo dante causa?
mazzetta

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eeeh?
by dogo clan Monday, Dec. 19, 2005 at 11:52 AM mail:

"le case dell'acer a studenti fuorisede?"
Ma siamo impazziti?iniziate a chiedere la residenza qui.... poi ne riparliamo dopo che avete pagato le imposte comunali....

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