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....di ritorno dalla val susa. Siamo di nuovo in marcia.
by salvatore amura Thursday, Dec. 08, 2005 at 11:17 PM mail: amura@pievealegre.org

....di ritorno dalla val susa. Siamo di nuovo in marcia

....di ritorno dalla val susa.
Siamo di nuovo in marcia

Siamo rientrati dalla manifestazione di oggi e volevamo condividere alcune riflessioni
E' stata una giornata particolare cominciata molto presto, arriviamo in valle insieme ad un fiume interminabile di persone, sovrastati dalla presenza dei cittadini della val susa, il corteo parte, siamo in tantissimi, c'è una aria di tristezza e determinazione insieme, quanto è accaduto a Venaus con i pestaggi violenti ad inermi cittadini, hanno segnato tutti, c'è rabbia, non si può trattare in questo modo la giusta rivendicazione di questi luoghi, la Val Susa vuole vivere.

Si parte da Susa per salire sulla montagna, verso quel presidio che ha visto non più tardi di due notti fa, ha visto l'ennesima brutta pagina della democrazia e del diritto, perchè si mandano questi ragazzi in divisa a fare un operazione di questo tipo, ci si domanda? Si vuole fare male, si vuole lo scontro, dal Governo del Paese che dovrebbe assicurare il rispetto della Democrazia ?

Nei giorni scorsi nel silenzio dei media sulle ragioni dei cittadini, esponenti della maggioranza avevano fatto un richiamo alla fermezza e alla visione della vicenda come mera questione di ordine pubblico, forse il metodo Genova non solo non è stato ancora chiarito ma è tuttora presente nelle metodologie di azione delle forze dell'ordine, nella memoria di quanti hanno subito e visto, attraverso i processi che si stanno facendo a Genova a seguito del G8, sui corpi di quanti erano al presidio la notte del 6 Dicembre scorso a Venaus,

Siamo in migliaia, qualcuno azzarda cifre da girar la testa, ma siamo in tanti la valle è stracolma, un grande movimento democratico e pacifico, che rivendica il diritto ad esistere per esprimere un modello di sviluppo che è alternativo a queste "grandi opere" distruttive e malvagie, perchè segnano disprezzo per i luoghi e manifestano una commistione insieme di interessi particolari e grandi interessi di finanza e banche.

Dal sito "Spinta dal basso" della Val di Susa avevo letto e mi era rimasto in mente come elemento di lettura visto da li, dai luoghi: "La realizzazione di grandi infrastrutture favorisce l'impoverimento delle capacità propositive di un territorio, poiché regolamenta su vasta scala e ne monopolizza tutti i bisogni. La Valle di Susa, se si realizzerà la linea ad alta velocità, non potrà che diventare un corridoio di transito".

“Pacifici e colorati sarà una festa di piazza con presa simbolica della Valle”, questa era la frase ricorrente, tante le presenze con in testa gli instancabili Sindaci, moltissime le famiglie e tanti bambini al seguito, la salita è faticosa, fa freddo e nevica leggermente, sino a quando arriviamo allo svincolo per Venaus, qui c'è un blocco non spiegabile, agenti in assetto antisommossa, scudi e elmetti abbassati, poco intelligente visto che arrivano dal basso tantissime persone il rischio di schiacciamento è grande,

perchè si cerca lo scontro? Perché si vuole bloccare una manifestazione che è enorme, ci sono sicuramente gruppi attrezzati per la difesa del corteo, la tensione sale, ci sono contatti e piccole cariche per non più di 20 minuti sino a quando prevale il buonsenso e la mediazione di alcuni parlamentari, sindacalisti e rappresentanti delle comunità locali.

il blocco viene allentato, noi siamo tra i primi a passare, le forze di polizia arretrano, sarebbe stata follia mantenere in fase di stallo questa ancora per molto situazione,

si passa per Venaus verso il campo adiacente ad uno degli 84 lotti che serviranno per perforare la montagna, quello più noto, ma molti di questi sono già in operatività, da tantissime parti arrivano i manifestanti che si riversano nel grande campo, sentieri partigiani e montanari arguti, ci aiutano e ci accompagnano per i tratti migliori, un rivolo di gente, interminabile, veramente bello, ci riprendiamo il campo e ovunque ci si ritempra e si commenta positivamente la giornata, con particolare gioia negli occhi delle popolazioni locali, ma allo stesso tempo, tese, stanche, provate da un occupazione militare del territorio, davanti al sito in battaglione della Polizia di guardia proveniva rispettivamente da Palermo e Roma, qualcuno urlava che Bernardo Provenzano proprio a Palermo è da 35 anni il ricercato n.1 della mafia, ma loro sono li, in Val Susa, sembra incredibile!!

Una presenza quella delle Forse di Polizia che per chi vive qui è opprimente, segna fortemente la quotidianetà, oramai da più di un mese, ne abbiamo parlato con tante di queste persone, è difficile muoversi verso la valle, difficilissimo a Venaus e Mompantero, qui si viene controllati per ogni passaggio o movimento, a volte con professionalità, in tanti casi con scortesie e durezze nel confronti di chi abita in questi luoghi.

Nel Campo si accendono fuochi e c'è il tempo per qualcuno di manomettere le attrezzature del cantiere, ma dopo il lancio di qualche lacrimogeno tutto di tranquillizza, parte una grande assemblea a cui partecipano in tantissimi, e alla fine mentre ci rimettiamo in cammino verso Susa, ancora sento nel cuore le parole del sindaco di Venaus "Ci siamo ripresi il terreno che ci era stato usurpato" aveva gridato Nilo Durbano, fiero di questa giornata, un uomo mite che merita stima, sul prato verde e nei campi adiacenti si sono radunate intanto migliaia di persone, anche se, con il trascorrere delle ore, è iniziato un lento deflusso, sopra di noi ci sovrasta da una parte la parete della montagna, dall'altra il viadotto mastodontico dell'autostrada per il Passo del Frejus,

Mi vengono da fare tante riflessioni anche sulla discussione che si è aperta, proprio dopo il 2 dicembre quanto come Rete del Nuovo Municipio aveva scritto in un appello firmato da amministratori locali, professori e laboratori universitari e rappresentanti di associazioni e movimenti, riporto un passaggio " Crediamo che quanto sta succedendo si può legittimamente ripetere in ogni luogo, dove non viene tenuto in considerazione l'interesse generale espresso dai luoghi e dalle popolazioni." qui si è fatto proprio questo, in Val Susa non si era tenuto in considerazione la capacità di mobilitazione di energie sociali escluse o non valorizzate dallo stato e dal mercato, ed adesso è il momento di ascoltarli, di farli contare veramente, fanno proposte ragionevoli, intese a rispettare la salute e l'ambiente, nello spirito di preservare i luoghi da questa ulteriore scempio, indicando un’altra prospettiva di “sviluppo” intesa come valorizzazione dei caratteri distintivi del territorio e attivazione delle energie endogene dei soggetti locali auto-organizzati. ( dalla Carta d’Intenti della Rete http://www.nuovomunicipio.org )

La scandalosa «decrescita» antiliberista, si può anche chiamare come avevamo definito da Bari solo un mese fa davanti a più di 500 amministrazioni, “una rifondazione partecipativa della democrazia per un federalismo municipale solidale, Il Nuovo Municipio è difesa delle diverse vie di sviluppo, e valorizzazione delle differenze biologiche, ambientali, socioeconomiche e culturali”, qui in Val Susa si sperimenta tutto questo.

Vorrei citare un articolo/lettera che ha scritto Gigi Sullo Direttore di Carta ai Valsusini alcuni giorni fa, per completare la mia riflessione sulla giornata ;

"Ecco perché la vicenda della Val di Susa è esemplare. Da una parte, abbiamo una valle, i sindaci, le parrocchie, comunità intere che comunicano – con le parole, con una fin qui irriducibile resistenza nonviolenta, dunque efficace, in grado di fermare mille poliziotti e carabinieri – quanto questo genere di “modernità”, il treno superveloce, la corsa dello “sviluppo”, sia nocivo e illusorio. Il tipo di progresso di cui abbiamo bisogno è quello che rispetta i luoghi e la coesione sociale, la storia e le economie locali. Ed è qui lo spartiacque fondamentale tra buon vivere e crescita economica, tra marketing elettorale e democrazia."

Ci siamo ripresi Venaus e forse un pò di dignità che li si era persa, torniamo verso il paese, nel tardo pomeriggio si lascia l'area dei cantieri quasi completamente, rimane un il container che rappresenta il presidio democratico dei cittadini su quella area, a sera apprendiamo che gli amministratori locali hanno rinunciato a qualsiasi forma anche simbolica di presidio e alla fiaccolata decisa per questa sera. Così si allenta un pò la pressione su tutto il territorio, siamo sempre nel ponte di S.Ambrogio !

Una scelta "per dimostrare la nostra buona volontà - ha spiegato, Antonio Ferrentino, Presidente della Comunità Montana Bassa Valle - sono in contatto con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, per una ripresa della trattativa sulla vicenda". insieme a questa notizia vediamo gli scandalosi servizi del TG1 e TG2, dove tutto si concentra nella presa di posizione del Viminale "Incidenti dovuti a a gruppi dell'estrema sinistra, dell'area antagonista e di quella anarco-insurrezionalista giunti con il deliberato proposto di creare disordini".

Non vorremmo che si fosse in presenza della stessa svista descritta sui fatti di Venaus alcuni giorni fa dove il Ministro Giuseppe Pisanu infatti ci assicurava che la ''resistenza'' dei manifestanti ''è stata superata dalle forze dell'ordine senza l'effettuazione di alcuna carica. Negli inevitabili contatti con i manifestanti si sono comunque verificati incidenti con alcuni contusi e lievi feriti da entrambe le parti''. Anche qui le poche immagini trasmesse ci hanno detto un'altra verità.

Salvatore Amura

http://www.nuovomunicipio.org

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