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Risposta a Torchiera e non solo
by Deposito Bulk_fuori controllo Friday, Dec. 23, 2005 at 1:46 PM mail: bulk@ecn.org

Indovina chi viene a cena...

Milano, dicembre 2005

Una Milano del’600 è quella che ci scorre sotto gli occhi. Ogni suo luogo che produca relazioni prima che profitto è assediato in modo becero e medioevale: da chi viene lasciato al lume di candela (come il Bulk), a chi si vorrebbe prendere per sete (come Torchiera), a chi nonostante i molti passi fatti nel corso di questa guerra dei trent’anni non ha ancora alcun riconoscimento.
Una Milano fatta di arroganti signorotti, di vice-podesta’ che controllano, disciplinano (e mistificano) ogni cosa.
Una Milano che dà risposte arcaiche a problemi attuali e non riesce a abbracciare le differenze, non ha interesse a mettere a valore, se non economico, i legami umani che si creano tra persone.
Una Milano che non vuole darsi ragione dei fatti quanto piuttosto ricercare citazioni di fatti analoghi senza verificarne l’esattezza o la pertinenza con la situazione attuale, agitando il fantasma della (chissà quale poi? Quella dei banchieri, forse…) legalità.
Una Milano erudita, ma incapace di proporre soluzioni praticabili al presente disagio.
“Due erano i libri che don Ferrante anteponeva a tutti…l'uno il Principe e i Discorsi del celebre segretario fiorentino; mariolo sì, diceva don Ferrante, ma profondo: l'altro la Ragion di Stato del non men celebre Giovanni Botero; galantuomo sì, diceva, ma acuto.”(A. Manzoni “I promessi Sposi cap.27).
Stiamo cercando di dirvi che stiamo cercando una soluzione, come/con molt* altr* da noi, che siamo disposti a fare dei passi, che parliamo di “legalità” anche noi, ma mettendoci davanti la parolina “nuova”.
Continuiamo a vedere solo i vostri bravi e i vostri birri e a loro questa cosa non interessa molto.
Non è così che si azzeccano i garbugli. Così, se mai, i garbugli diventano più grossi, anche perché, da parte nostra, un pò ci piace, un po’ diventiamo più forti, un pò siamo sempre stati al gioco.
Sapete anche nel 1630 c’era la guerra dei trent’anni e calarono i Lanzichenecchi, portando la peste e la distruzione. Ci pare che restiamo gli unici a voler evitare, ancora per un po’, questa ultima soluzione.
Anche perché, anche se ci considerate tali, la nostra malattia non si chiama peste.
Sappiamo che chi governa non ci considera un pezzo di società che si oppone e lotta, ma un qualcosa da espellere, da curare come fossimo malati, perché non siamo i vostri servi e allora non sapete che farvene di noi, dei migranti, degli omosessuali, di chi non ha il reddito per affittare una casa e di tante altre “categorie” che vorreste escludere.
Questa malattia, la nostra malattia, che è malattia di molti, ha a che fare con la sincerità dei cuori, con l’autenticità e non è riconducibile a un problema di ordine pubblico. Ha a che fare con i desideri delle persone, con il non voler essere dei reclusi a cielo aperto, con le idee comuni, col piacere di realizzarle insieme ed è una cosa che possiamo, vogliamo e non smetteremo mai di far vivere.
Questa malattia, ci spiace, ma ha ragione lei. E non intendiamo medicalizzarla.
Questa malattia, ci spiace, non è “né sostanza né accidente”, non si presta alla suddivisione della materia in acqua, terra, fuoco e aria, non è neanche un’influenza astrale.
Questa malattia è tenerezza, rabbia, sensibilità, determinazione, amore e odio nella strada.
Questa malattia si propaga per contatto.
Per questo è con felicità che raccogliamo e ci sentiamo di estendere l’invito dei compagni per una cena presso la cascina autogestita Torchiera, dove mettere in comune racconti, pensieri, proposte di azione, lotte, noi con le nostre, altri con le loro. Venerdi’6 gennaio? Giovedi’12 gennaio?
“Per fare il bene, bisogna conoscerlo; e, al pari d'ogni altra cosa, non possiamo conoscerlo che in mezzo alle nostre passioni, per mezzo de' nostri giudizi, con le nostre idee; le quali, bene, spesso stanno come possono”. (A. Manzoni “I promessi Sposi cap.27)

Deposito Bulk_fuori controllo

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capolavoro!
by milanes Friday, Dec. 23, 2005 at 2:29 PM mail:

l'avete mandato anche a giornalisti spero! e agli uffici stampa del comune vero? e dell'ex prefetto? tagliente su ferrante il giusto descritto con le parole dei promessi sposi come quello che sta dalla parte giusta alla fine ma non si spiega cio' che avviene se non citando i libri e applicando categorie aristoteliche e imprecando contro le stelle quando si ammala...
fuck! felice di venire contagiato
+ ambiti collettivi
+ idee
= + conflitto
non chiamatela metropolitana pero'!

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commento
by commento Friday, Dec. 23, 2005 at 2:51 PM mail:

un commento non polemico nè provocatorio: i comunicat de bulk sono illeggibili e come spesso capita, intrisi di AUTOREFENZIALITA'.
meditate gente,meditate.............................

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bulk
by x Friday, Dec. 23, 2005 at 3:07 PM mail:

un commento non polemico nè provocatorio: bulkini, andate in culo va!!

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bah
by da via piranesi Friday, Dec. 23, 2005 at 3:08 PM mail:

autorefernziali? ma se sono stati gli unici che hanno sempre reso pubblico il loro percorso? e anzi da l'assemblea di via piranesi (in cui sono passati 150-200 compagni) (e chi altro e' in grado di fare questi numeri) hanno anche reso a disposizione del movimento e della citta' tutto quello (sembre meno del giusto ma qualcosa e') che hanno conquistato in questi anni! tutti in torchiera a gennaio, centri sociali, realta' di base, singoli incazzati, sindacati, gruppetti autorganizzati, gente che porta avanti progetti con delle idee, magari non uniche ma con dei minimi comuni denominatori chiari...

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sisi
by mepare Friday, Dec. 23, 2005 at 3:20 PM mail:

magari avranno dato via gia' il culo alla fiom o a rifondazione non lo so pero' almeno fanno qualcosa, fanno politica a differenza di molte altre realta' sanno scrivere in italiano

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!?!
by hazet Friday, Dec. 23, 2005 at 3:51 PM mail:

Mi hanno detto: sei scoppiato / come ti sei rovinato / dimagrito, sembri quasi uno zombie / ...sarà colpa delle notti / che ho passato ad aspettare / cose che forse dovevano arrivare. /
Ma non è una malattia / no, non è una malattia / e non è una malattia / malattia. /
E mia madre m'ha guardato / dice: come sei finito! / cosi in basso non t'avrei pensato mai... / Sì ma in basso puoi scoprire / le sottili incrinature che non puoi studiare all'Università. /
Ma non è una malattia / no, non è una malattia / e non è una malattia / malattia. /
Mi hanno detto: il tuo vestito / sembra veramente usato / non ti cambi mai, mi sembri proprio giù. / Beh scusatemi ragazzi, / oggi non ho altro da pensare / ho il mio abito di dentro da cambiare. /
Ma non è una malattia / no, non è una malattia / e non è una malattia / malattia. /
Mi hanno detto: il tuo lavoro / non è una cosa sicura / ogni mese cambia e dopo che farai? / Forse sono un pò svanito / ma il domani non esiste / e quest'oggi io non voglio essere triste. /
Ma non è una malattia / no, non è una malattia / e non è una malattia / malattia.

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un po' di autocritica
by farebbe bene Friday, Dec. 23, 2005 at 5:28 PM mail:

basta col voi siete cattivi e noi siamo bravi e quindi...

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Bello e poetico
by un* Friday, Dec. 23, 2005 at 6:41 PM mail:

Comunicato bello e pure poetico.
Che si discosta del vecchiume e dal becerume.
Del resto l'occupazione di Piranesi ha fatto il botto con un'assemblea che da tempo non si vedeva così partecipata.
Ci si vede a Gennaio.

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