SOMMARIO: Telegate, Alitalia, Ecoserdiana, Finmek,
Poste, Metalmeccanici, Merloni, La Fiorita, Gasfire,
Foderauto
autorganizzazione.jpg, image/jpeg, 600x450
****************************************************************** * Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta 03-09/01/06 * * http:\it.geocities.comverbanoarchivilc01_06.htm
************************************************************* * Aggiornamenti su http:\it.geocities.comcen_doc_lotta * * Visita il sito di Memoria di Classe * * http:\it.geocities.commemoriadiclasse * *************************************************************
03 gennaio 2006
TELEGATE: LAVORO PRECARIO PER IL 12.40 http://www.ilmanifesto.it
Nella sede torinese dell'Unione industriali abbondano risate e pacche sulle spalle quando il discorso scivola sull'apertura di Telegate a Livorno. Nessuno avrebbe mai pensato di poter irrompere nella "rossa" e operaia Livorno con le istituzioni di centrosinistra e Cgil, Cisl, Uil favorevoli ai peggiori contratti della legge 30. C'è riuscita Telegate, società tedesca leader nel mercato dell'informazione telefonica con compartecipazioni in altre società di tutta Europa. In Italia la maggior parte del capitale sociale di Telegate è della Seat Pagine Gialle (al 70%). Gestisce il servizio "Pronto Pagine Gialle 89.24.24" e, a partire dallo scorso ottobre, anche il "12.40", che sostituisce il vecchio "12" di Telecom Italia. Telegate ha aperto un nuovo call center nella frazione di Guasticce perché ha ritenuto che fosse la soluzione ottimale in termini di costi, logistica e dimensioni territoriali. In realtà, la società non aveva alcuna intenzione di trasferirsi a Livorno: voleva raddoppiare a Torino, dove ha già da diversi anni un call center, ma i molti contenziosi che i lavoratori hanno aperto con l'azienda, hanno spinto quest'ultima a cercare terreno fertile altrove. L'hanno trovato a Livorno grazie all'appoggio determinante dei sindacati confederali. I contenziosi di Torino vertono sull'utilizzo dei cocoprò (contratti a progetto). La Fiom torinese, insieme al Nidil Cgil, sta da tempo portando avanti una battaglia legale perché sostiene che i cocoprò sono a tutti gli effetti lavoratori dipendenti. Una trentina le azioni legali in corso e ad agosto la prima vittoria. Telegate è stata condannata per abuso di ricorso al contratto precario. Protagonista una giovane donna a cui dovranno essere pagati i danni morali, la differenza salariale e i contributi relativi ai 12 mesi svolti al call center: ma, sopratutto, dovrà essere assunta a tempo indeterminato. Insomma, è stato riconosciuto come il contratto di cocoprò mascheri mansioni del tutto identiche a quelle di un lavoratore fisso. Telegate ha dovuto ben presto chiedersi come risolvere una grana che rischiava di allargarsi a macchia d'olio. Ha perciò pensato bene di evitare di raddoppiare su Torino, provvedendo a esportare a Livorno le stesse condizioni di lavoro. Ma con due aggravanti: l'assunzione del personale come poligrafici (a Torino sono inquadrati come metalmeccanici) e il totale disinteresse dei sindacati. Ma quali caratteristiche ha il centralinista tipo? Secondo il collettivo Precari Autorganizzati (PrecAut) di Livorno, l'unico gruppo che è stato al fianco dei lavoratori Telegate, la quasi totalità dei centralinisti ha un'età compresa tra i 20 e i 40 anni ed oltre il 90% è laureato o laureando. Per quanto riguarda l'apprendistato (al momento, comunque, assente all'interno del call center), sempre all'Unione industriali di Torino circola un'altra battuta: sembra che i sindacati, durante le trattative, abbiano "imposto" all'azienda l'adozione di almeno una forma meno precaria di contratto e che i dirigenti di Telegate abbiano colto la palla al balzo proponendo l'apprendistato senza alcuna obiezione da parte dei sindacati stessi. Il contratto di apprendistato è ancor peggiore di quello a progetto perché l'apprendista, il primo anno, percepisce solo il 60-70% dello stipendio e i contributi pensionistici sono pagati dallo Stato, cosicché i costi per l'azienda risultano irrisori. Non solo: ha un orario molto vincolante, e guadagna meno del cocoprò, perché sarebbero assunti a 4 ore giornaliere.
04 gennaio 2006
ALITALIA http://www.ilmanifesto.it
I lavoratori di Alitalia chiedono una immediata riapertura del confronto con la compagnia per adeguare le retribuzioni. La moratoria sul congelamento della parte economica è scaduta improrogabilmente il 31 dicembre 2005 e pertanto vanno previsti immediati incontri di categoria per l'adeguamento economico delle retribuzioni. I sindacati ricordano inoltre che il 19 gennaio si terrà lo sciopero del personale Alitalia. "L'attuale drammatica situazione di Alitalia, denunciata da tutti i dipendenti, richiede un immediato cambio di rotta - sostengono i sindacati - Solo così i sacrifici sostenuti in questi anni da migliaia di lavoratori non saranno resi vani da decisioni miopi e incomprensibili del management".
05 gennaio 2006
ECOSERDIANA: LAVORATORI IN AGITAZIONE http://www.sardegnaoggi.it
La vertenza dei lavoratori dell'Ecoserdiana è stata al centro della conferenza dei Capigrupopo in Consiglio provinciale a Cagliari. Complessivamente si tratta di 36 lavoratori tra stagionali e dipendenti a tempo indeterminato che rischiano di perdere il posto in quanto la discarica dell'azienda è colma dallo scorso ottobre. La soluzione potrebbe venire da due diversi progetti che l'Ecoserdiana ha in mente: il rimodellamento della discarica o l'utilizzo del bio-gas.
06 gennaio 2006
FINMEK http://www.ilmanifesto.it/
Si sono detti disponibili ad acquistare lo stabilimento dove lavorano investendo il loro trattamento di fine rapporto: l'idea arriva dai 176 lavoratori della Finmek di Sulmona dopo l'annuncio delle trattative in corso per la vendita del sito produttivo. L'iniziativa permetterebbe alla Finmek di continuare a utilizzare la struttura per la produzione. La proposta è emersa al termine dell'assemblea generale dei dipendenti tenutasi ieri, nel corso della quale i sindacati hanno annunciato l'intenzione da parte della Konor srl - della quale non si conosce ancora il tipo di attività che svolge - di acquistare lo stabilimento di Sulmona.
07 gennaio 2006
CALL CENTER POSTE: SEMPRE PRECARI http://www.ilmanifesto.it/
42 persone, lavoratori "somministrati" al call center delle Poste di Reggio Calabria, lavorano in affitto ormai da 4 anni e mezzo, con proroghe continue ed estenuanti, riuscendo a conoscere qualcosa del loro destino solo l'ultimo giorno, quello della scadenza del contratto. Quest'anno la data fatidica è il 13 gennaio. Un'assunzione che in alcuni casi è proprio un "pacco": basti pensare che accanto agli operatori precari, ce ne sono un'altra ottentina a tempo indeterminato. Ebbene: mentre i primi si dannano a produrre il più possibile, con l'ansia continua del non rinnovo, le Poste riconoscono il premio di produttività maturato dall'intero gruppo (i 42 somministrati più gli 80 fissi) solo ai dipendenti garantiti. Per non parlare delle ferie: i tempi indeterminati possono prendere tranquillamente 2 settimane di seguito in estate, mentre i precari si devono accontentare di una. Alle Poste si perpetua da anni uno dei peggiori abusi del contratto interinale, introdotto dal pacchetto Treu e peggiorato dalla legge 30 (che ne ha liberalizzato il ricorso, rendendolo praticamente prorogabile all'infinito): si usano strutturalmente dei lavoratori precari. Gli operatori più giovani hanno 26 o 28 anni, ma ormai la media è abbondantemente oltre i 30, con diverse persone tra i 35 e i 40. Il call center di Reggio Calabria è stato già altre volte al centro delle cronache, e oggetto di diverse interrogazioni parlamentari. Il rinnovo di contratto più caldo è stato quello dell'estate scorsa, quando due degli allora 40 operatori somministrati furono lasciati fuori.
METALMECCANICI: SCIOPERO A TORINO http://www.ilmanifesto.it/
Due ore di sciopero dei metalmeccanici di Torino, lunedì prossimo, come prima tranche delle otto ore indette a livello nazionale da Fiom, Fim e Uilm per il rinnovo del contratto.
08 gennaio 2006
MERLONI: ARRIVA LA CIG http://www.corriereadriatico.it/
E’imminente l’avvio della cassa integrazione straordinaria alla Antonio Merloni di Fabriano. L’inizio era stato ipotizzato per il 16 gennaio, ma potrebbe slittare alla fine del mese o all’inizio di febbraio. Di certo, essa durerà due anni (proprio come il piano industriale di risanamento e di rilancio) e interesserà il 30 per cento dei lavoratori e sarà a rotazione, come concordato fra azienda e organizzazioni sindacali in occasione della sigla dell’intesa raggiunta meno di due mesi fa al ministero del Lavoro. L'intento dei sindacati confederali è quello di coinvolgere il maggior numero di operai. Verrà istituita una commissione apposita per la gestione della cassa integrazione. La cassa integrazione straordinaria, dunque, ha permesso per ora il mantenimento di tutte le maestranze nell’azienda, ma certo è che le somme verranno tirate fra due anni.
LA FIORITA: DIPENDENTI SENZA STIPENDIO http://ilmessaggero.caltanet.it/
Circa 160 lavoratori sono in stato di agitazione perché la società per cui lavorano, "La Fiorita", non può pagare visto che Comune e Asl non hanno provveduto al saldo delle fatture come previsto dal contratto di appalto. I Sindacati Uil, Cgil e Cisl minacciano lo sciopero se entro il 10 gennaio i lavoratori non avranno gli arretrati. Sono circa cento i dipendenti della Fiorita (50 borsisti, 20 stabili ed altri assunti part time) addetti ai lavori per il Comune, mentre altre 60 sono le persone che operano presso la Asl, con la quale la società non ha più il contratto di appalto dal mese di novembre. I lavoratori, oltre a percepire uno stipendio da fame, per ottenerlo debbono anche scioperare.
GASFIRE: PREOCCUPATI 140 DIPENDENTI http://www.laprovinciadilecco.it/
Giorni di preoccupazione per i 140 lavoratori della Gasfire, nelle ultime settimane alle prese con le voci di una possibile crisi che, dopo la Donora di Bergamo, potrebbe estendersi anche all'azienda di Lecco. Uno stato di incertezza che da alcuni mesi a questa parte regna nell'azienda, in assenza di un piano industriale e senza un rapporto diretto con il direttore della produzione, che in questo periodo è impegnato a Rosier, in Francia, dove il gruppo ha compiuto investimenti negli ultimi anni spostando una parte della produzione della linea calore.
09 gennaio 2006
FODERAUTO BRUTIA: SVOLTA NELLA VERTENZA http://www.giornaledicalabria.it
Si allontana lo spettro del licenziamento per i lavoratori della Foderauto Brutia, azienda di Belvedere Marittimo (CZ) produttrice di fodere per automobili. Dopo un serrato confronto, si è giunti alla determinazione di rilanciare l’attività produttiva della Foderauto attraverso la presentazione da parte dell’azienda di un progetto di riconversione industriale da inserire nel Sistema regionale della moda, piano recentemente approvato dalla Giunta Loiero. Il progetto prevede la produzione dell’intera selleria per automobili, quindi non più fodere come avveniva fino ad oggi, da fornire alla Fiat. Con l’intesa raggiunta stamani, viene così scongiurata la mobilità, cioè la cessazione del rapporto di lavoro, per i circa 250 dipendenti, attualmente in cassa integrazione fino al 19 febbraio prossimo.
+---------------------------------------------------+ | VOGLIAMO DOCUMENTARE L'ATTUALITA' | | DELLA LOTTA DI CLASSE, STANDO AL SUO INTERNO | +---------------------------------------------------+ /--/--/-- | | | |/- /-------| | | | _____/| |__/| | |- --- --- | | _ |/ | | / | | Web page: http://it.geocities.com/cen_doc_lotta/ E-mail: cen_doc_lotta@yahoo.it
it.geocities.com/cen_doc_lotta/
|