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Almeno 60mila persone. Piazza Duomo non basta
by dal giorno Sunday, Jan. 15, 2006 at 12:13 PM mail:

Dal Giorno.

Almeno 60mila person...
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Milano, 14 gennaio 2006 - Non basta Piazza Duomo per contenere le decine e decine di migliaia di persone che stanno partecipando alla manifestazione in difesa della legge 194 sull'aborto e delle liberta' individuali, 'Usciamo dal silenzio', partita poco dopo le 14.30 da piazza Duca d'Aosta. Gli organizzatori danno per certo un numero superiore alle 150 mila persone, le forze dell'ordine parlano di ''almeno 60 mila persone''. In ogni caso si tratta di una partecipazione largamente superiore alle previsioni dello stesso movimento che l'ha organizzata.

''Facciamo entrare la gente in piazza - ha esortato una delle organizzatrici, Susanna Camusso (segretario regionale Cgil) - cosi' possiamo dire che siamo piu' di 200 mila. E' straordinario''.

Accanto alla gente comune, più o meno appartenente ad organizzazioni partitiche, sindacati o ad associazioni (da Rifondazione comunista, alle donne dello Sdi, alla Cgil, a pacifisti, fino ai Comunisti italiani) diversi esponenti della politica locale. Tra questi Filippo Penati, presidente della provincia di Milano, il quale ha dichiarato che "internet o non internet le donne oggi sarebbero scese in piazza comunque, dal momento che sono minacciate nei loro diritti fondamentali". Riflettendo poi sul sole, inizialmente, oggi risplende su Milano, il presidente della Provincia ha aggiunto: "Il sole è stato il premio di questa giornata. Anche la meteorologia - ha ironizzato - ha capito quanto fosse importante essere oggi dalla parte delle donne".

Accanto a Penati c'è anche il candidato alle primarie per la carica di sindaco del centrosinistra milanese, Bruno Ferrante . "Considero la legge 194 una conquista di civiltà - ha detto ad Apcom -, una conquista molto importante, per la donna, che risale a tanti anni fa e che dev'essere difesa. Certo la scienza mostra ogni giorno nuove frontiere, ma alcune conquiste del passato vanno difese perché la donna dev'essere libera di gestire se stessa in assoluta libertà".

Numerosi gli striscioni dai quali si legge la volontà di "recuperare una libertà di scelta che negli ultimi tempi ci è stata sottratta", come ha dichiarato una manifestante ad Apcom. " Giù le mani dal nostro corpo", "No controllo sul corpo femminile", "Predicatori fuori dai consultori ", "Libera nella sessualità, maturità e aborto ": queste solo alcune delle scritte che compaiono sui cartelloni che campeggeranno lungo il corteo proseguendo lungo via Vittor Pisani, via Turati, via Manzoni terminerà in Duomo.

"Trenta anni fa abbiamo fatto una battaglia perché eravamo stufe delle donne che morivano sui tavoli delle cucine - ha dichiarato una donna ad Apcom - oggi questa sorte tocca alle immigrate: per questo stiamo in piazza". Molti anche gli uomini scesi in piazza "per essere dalla parte delle donne - ha detto uno di loro - per la libertà di scelta, perché non sopporto questo governo. Sicuramente con questo Papa l'attuale governo ci sta facendo tornare indietro di secoli".




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