India. Secondo giorno di manifestazioni contro Bush
Secondo giorno di visita di Bush in India e secondo giorno di grandi manifestazioni contro la visita del presidente americano. Sono decine di migliaia i dimostranti scesi in piazza anche questa mattina Nuova Delhi chiamati a raccolta dai partiti della sinistra e da altre formazioni politiche.
Oltre alle manifestazioni della sinistra oggi nella capitale, sono previste dimostrazioni anche a Bombay, Chennai e a Hyderabad, uno dei poli indiani dell'informatica, dove Bush si recherà venerdì mattina. Il programma originario prevedeva anche un discorso in Parlamento poi depennato per paura di contestazioni da parte dei partiti delle sinistre, che sono la terza forza nell'assemblea e che appoggiano dall'esterno la coalizione guidata dal partito del Congresso di Sonia Gandhi. I partiti comunisti che hanno costituito un "Committee Against Bush" insieme ad altri movimenti indipendenti contestano la politica "imperialista" e "neocolonialista" degli Stati Uniti e, in particolare, l'opposizione di Bush al progetto di gasdotto Iran-Pakistan-India.
Tra i contestatari più radicali c'è la scrittrice Arundhati Roi che in un durissimo editoriale sul quotidiano "The Hindu" intitolato "George Bush go home" scrive a proposito dell'omaggio al memoriale del Mahatma: "quando poserà fiori su quella famosa lastra ben lucidata, milioni di indiani avranno un sussulto. Come se avesse versato mezzo litro di sangue in memoria di Gandhi".