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Articolo de "Il Tempo" sulla manifestazione a Roma contro la guerra in Iraq
by Eloran il Bardo Sunday, Mar. 19, 2006 at 11:08 AM mail: eloran_jr@yahoo.it

Gli striscioni dei pacifisti: «Via da Nassiriya». Nessun momento di tensione tra i manifestanti. Bertinotti: «È stato sconfitto il partito della guerra». di EMANUELE DEL GRECO.

pagina web: http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=892533

ALLA fine ha vinto il buon senso e la libertà di manifestare senza eccessi. I timori dei giorni scorsi, le paure e le ansie che hanno preceduto lo svolgimento della manifestazione di ieri a Roma contro la guerra in Iraq in occasione del 3° anniversario dall’inizio delle ostilità, per fortuna sono stati smentiti. Il corteo, riunito in piazza Esedra alle spalle della stazione Termini, è partito alle 15 per arrivare alle 16,45 in piazza Navona dove è arrivato lo sciogliete le righe alle 18. Al massimo 10mila le presenze, anche se il solito balletto di numeri oscilla fino a arrivare a cifre cinque volte superiori. Tutto il percorso è stato controllato dalle forze dell’ordine, con l’assembramento maggiore di poliziotti a piazza Venezia, presidiata su tutti i lati. Le camionette del Reparto Mobile chiudevano via del Corso e Corso Vittorio Emanuele II, mentre una fitto cordone di agenti circondava il complesso del Vittoriano, ritenuto possibile obiettivo di eventuali atti vandalici. Di atti del genere, però, non ce ne sono stati, anzi, anche i cori che venivano scanditi dal corteo. Fuori dal coro, si sono uniti alla protesta anche i gruppi romani di Action, comitato autonomo per l’assegnazione delle case e del Gefis, Genitori Figli Sottratti, che da tempo manifesto in pianta stabile in via dei Fori Imperiali. I gruppi più folti, guidati in testa da Giuliana Sgrena, erano quelli dei Verdi, della Sinistra Radicale, dei Cobas, di Radici, di alcune delegazioni di Iraq, Palestina e Kurdistan e dei centri sociali, come già accennato, «onorati» dalla presenza di una rappresentanza del Leoncavallo milanese. Il serpentone, molto allungato, quando la testa aveva raggiunto piazza Navona era ancora dalle parti di largo Corrado Ricci, alla fine di via Cavour. Al grido di «via da Nassirya», come anticipato nel rispetto dei caduti italiani in Iraq, i manifestanti hanno chiesto a gran voce il ritiro delle truppe. Anche il temuto rogo di bandiere americane e israeliane non si è verificato, sotto gli occhi vigili dei leader politici intervenuti per l’occasione. Fausto Bertinotti si è unito alla carovana, ovviamente nel settore di Rifondazione Comunista e della Sinistra Radicale, all’altezza di via Cavour. Prima di abbandonare il gruppo, non molto dopo il suo arrivo, ha definito un successo la manifestazione: «Oggi è stato sconfitto il partito della guerra, ora il rischio è che il conflitto si estenda anche all’Iran». Poco lontano ha sfilato anche Oliviero Diliberto e ancora più avanti Alfonso Pecoraro Scanio, leader dei Verdi, tra i maggiori sostenitori della protesta. Una volta arrivati a piazza Navona sul palco allestito dai comitati di «Iraq libero» ha tenuto il suo intervento Giuliana Sgrena, in particolare, chiedendo a gran voce il ritiro delle truppe dall’Iraq.

domenica 19 marzo 2006

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che Tempo fa?
by metereologo Sunday, Mar. 19, 2006 at 11:15 AM mail:

l' articolo de Il Tempo è la riprova che quella di ieri è stata un inutile farsa

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metereologo, spiegati meglio...
by Eloran il Bardo Sunday, Mar. 19, 2006 at 11:31 AM mail:

Non si capisce cosa intendi esattamente per "un inutile farsa" (tra parentesi, "un" davanti a parole di genere femminile vuole l'apostrofo...).

Precisando la mia domanda: ti riferisci all'articolo "un movimento per la pace pilotato" (http://italy.indymedia.org/news/2006/03/1023984.php), oppure ritieni che i cortei contro la guerra in generale siano inutili?

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effettivamente
by metereologo Sunday, Mar. 19, 2006 at 11:34 AM mail:

ho gravi lacune in grammatica ma la farsa riesco a vederla bene. sì, mi riferisco a "un movimento per la pace pilotato"........

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Ora si che ce siamo!
by "Er Purga" Sunday, Mar. 19, 2006 at 11:57 AM mail:

Io che so' Diess-Diellino me sento congolare de fronte a 'sta ancestrale verità:- non serve an tubo andare in piazza a manifestà per la fine della guerra e il ritiro delle truppe dall'Iraq, se prima non se fa chiarezza sulla cronologia degli eventi, i retroscena dell'11/9, la congiura antiinformativa sui bombardamenti a tapetto sulle città, le connessioni internazionali con il terrorismo. Per una volta mi associo ai servizi forniti dal "Tempo" e alle lamentele di tutti coloro(Berlusconi e suo governo, parte seria e responsabile del C.S., silenzio stampa e della RAI). Non farsi vedere sulle piazze e non dire nulla è la soluzione consona in questi casi,...altrimenti ce po? stà anche qualche denuncia per manifestazione sediziosa.
Ciao, ciao...ora si che ce siamo!
Robi, detto "er Purga"

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per er purga
by marco Sunday, Mar. 19, 2006 at 12:55 PM mail:

che tu sia diesse-diellino non lo credo neppure se ti vedo votare nel segreto dell'urna. Se la logica ha un senso.

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