Resistenza è libertà
Resistenza è diritto all'autodeterminazione
il 25 aprile 1945 è una data storica: l’Italia finalmente festeggia la vittoria di un grande movimento di liberazione che in due anni di guerra di resistenza è riuscito a sconfiggere l’esercito occupante nazista e il regime fascista. Un movimento di resistenza armato per necessità, che avanzava sul campo di battaglia conquistando città e territori, ma anche un movimento popolare che pretendeva un cambiamento politico e culturale radicale, per cui migliaia di uomini e donne hanno sacrificato la propria vita per realizzare, a vantaggio delle generazioni future, una società laica, solidale, libera ed uguale, scevra dal fascismo e dal razzismo. A 61 anni di distanza, i valori e gli ideali della Resistenza vengono ancora osteggiati e traditi: continuano le aggressioni e le intimidazioni verso l'antagonismo sociale e i soggetti deboli (migranti, tossicodipendenti, senzatetto, ecc.), comportamenti omofobi e xenofobi rientrano nella normalità. Giustizialismo sicuritario e criminalizzazione del conflitto sociale sono diventati prassi e cultura politica delle classi dirigenti, inasprendo ulteriormente i toni di una campagna elettorale lunghissima e caratterizzata da un imbarbarimento del confronto politico e dall'uso della forza sui compagni che hanno cercato di impedire un'intollerabile parata dei neofascisti assassini di Dax. L'11 marzo 2006 a Milano, 300 antifascisti - giovani, operai e delegati sindacali - sono stati accerchiati e massacrati, proprio come a Genova. 43 compagni sono stati arrestati e tuttora, a distanza di oltre un mese, sono detenuti con accuse come “concorso morale” nei disordini (capo d’imputazione concepibile solo nell’impianto illiberale del nostro codice penale risalente all’epoca mussoliniana), basate, oltretutto, su labili indizi. Come sempre, i fascisti hanno portato a termine la loro sfilata, protetti dalla polizia, con le loro croci celtiche, i saluti romani e i loro inni fascisti e xenofobi.
PARTIGIANI: BANDITI IERI TEPPISTI OGGI !
La memoria per noi è un ingranaggio collettivo, capace di smuovere le coscienze e diventare un percorso sociale e per questo ha bisogno di essere attraversata da mille esperienze in grado di costruire un’alternativa rispetto questo degrado. Il 25 aprile del 2006 deve tornare ad essere il giorno in cui l’immenso patrimonio che la resistenza ci ha lasciato, venga attualizzato per contrastare ogni attacco quotidianamente perpetrato conto la nostra libertà: la resistenza è patrimonio collettivo di tutti quanti noi!
ORA E SEMPRE RESISTENZA!
Contro la riabilitazione del fascismo, il negazionismo e il revisionismo storico Contro la guerra, Per il ritiro immediato delle truppe da tutte le guerre di cui l'Italia è complice! Contro la legge Bossi-Fini e Per la chiusura immediata di tutti i CPT, nuovi lager di Stato Contro la precarietà e lo sfruttamento! Per un reddito di cittadinanza universale Contro ogni attacco all’autodeterminazione delle donne, Per la difesa della L.194
25 Compagne/i arrestate/i a Milano sono ancora in carcere e numerosi processi contro altri antifascisti sono ancora in corso la lotta per la loro liberazione, per la libertà dal fascismo è una necessità imprescindibile
SOLIDARIETA' AGLI ANTIFASCISTI ARRESTATI! ANTIFASCISMO MILITANTE!
LIBERE E LIBERI TUTTI E SUBITO!
25 APRILE 2006 PONTE SAN GIOVANNI - PERUGIA - FESTA DELLA LIBERAZIONE
ORE 16 CORTEO ATIFASCISTA,concentramento p.zza cva ponte san giovanni A FINE COTEO ASSEMBLEA A MICROFONI APERTI:PREVISTO INTERVENTO PARTIGIANI LOCALI
APERTURA STANDS:MOSTRA FOTOGRAFICA E PROIEZIONE DEL FILM"DONNE DELLA RESISTENZA"DI LILIANA CAVANI
ORE 20.30 CENA CO PORCHETTA E VINO
ORE 22.OO CONCERTO CON SKA BA WOW A SEGUIRE SOUND SYSTEM
ingresso gratuito
IL RICAVATO VERRà DONATO PER IL SUPPORTO LEGALE PER GLI ARRESTI DELL'11 MARZO A MILANO Perugia Antifascista
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