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Pestato e rinchiuso nel CPT di Lamezia
by intervenire Tuesday, May. 09, 2006 at 12:21 AM mail:

E' la storia di una donna che sta lottando, sul "sagrato" del Tribunale di Catanzaro per rivedere il marito rinchiuso nel CPT di Lamezia, che la legge Bossi-Fini e gli investigatori di un delitto (con grande scalpore mediatico) hanno privato della liberta'. Urge un intervento.

Pestato e rinchiuso ...
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La storia del delitto non è importante, anche se i media si sono fiondati sul luogo della strage e delle case dei parenti, in cerca dell'ennesimo morbo di Cogne. La macro-scenario è Catanzaro e la sua provincia, ma questo non è ininfluente. Il marito della donna, Mohamed, e' stato indagato e (come si fa a non credergli) anche picchiato e discriminato nella questura di Catanzaro, per un pluriomicidio avvenuto qualche tempo fa. Dopo 20 ore di torture, fisiche e psichiche, l'uomo e' stato sollevato dai sospetti, ma dagli archivi della polizia spunta che Mohamed ha il permesso di soggiorno scaduto. La punizione migliore, dopo l'accanimento fisico, è rinchiuderlo in un CPT.

Un semplice foglio, con valenza amministrativa, ti priva della liberta'.

Dal 29 marzo, Mohamed sta rinchiuso in uno degli luoghi dell'aberrazione umana, il CPT di Lamezia Terme. Questo CPT e' ormai famoso per le condizioni di vita ed il trattamento disumano delle persone:

entri con le tue gambe, ma se provi a declamare i diritti fondamentali dell'uomo, ne esci su una sedie a rotelle paralizzato per sempre; oppure morto, in una barella con il lenzuolo bianco a coprire il tuo volto. Quando invece esci con le tue gambe è perchè ti stanno rimpatriando nel tuo paese di origine, anche se in quel paese per mille motivi non ci puoi tornare. Si chiama legge Bossi-Fini, figlia del pensiero fascista e xenofobo dei suoi padri, appunto gli onorevoli Gianfranco Fini e Umberto Bossi.

La donna, la signora Irma, qualche giorno fa ha protestato sui gradini del Tribunale di Catanzaro, consegnando la sua speranza ad alcuni fogli su cui Irma ha scritto sinteticamente e chiaramente la storia. Alcuni passaggi testuali:

<<...in piena notte le forze d'ordine hanno prelevato mio marito e con inaudita ferocia lo hanno massacrato di botte, ritenendolo, senza alcun movente senza indizi e senza prove che conducessero a lui...>>

continua,

<<...ancora adesso, nonostante risultasse estraneo ai fatti e' rinchiuso da piu' di un mese in un lager di Lamezia Terme con la sola prospettiva dell'espulsione dal territorio italiano...>>

infine,

<<...mio marito e' in Italia dal 1990 e coniugato con me dal 1999, mi viene spontaneo pensare che l'intero sistema giustiziario istituzionale sono prevenuti nei confronti degli EXTRACOMUNITARI. E la parola che da un senso a tutto questo e' RAZZISMO...>>.

MOBILITIAMOCI!

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ma va
by tricco Tuesday, May. 09, 2006 at 12:52 PM mail:

Come si fa a non credergli? Come si fa a credergli.
Come fai a dire che è stato torturato durante l’interrogatorio? Eri là presente?
Non è stato rinchiuso nel CPT per ripicca, ma perché costretti dalla legge.
Quello che descrivi non è un CPT, ma quando mai uccidono la gente là dentro?
Non è possibile che l’extracomunitario sia rinchiuso da più di un mese nel CPT, ci sono dei termini di legge.

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per tircco
by lameziantifà Tuesday, May. 09, 2006 at 2:08 PM mail:

A Lamezia sono successe cose peggiori nel CPT, coem la presenza di minori o l'assenza di cure mediche e assistenza legale.
Questo è solo l'ennesimo di una situazione gravissima al CPT di Lamezia, che vede tramite il silenzio la complicità della giunta Speranza.
Mobilitiamoci davvero, è il momento di tornare davanti al CPT e soprattutto di lavorare in città

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tricco (è sbirro o malgradottuttista)
by e aggiornamenti! Tuesday, May. 09, 2006 at 2:22 PM mail:

Mohameda e' stato liberato questa mattina. Chissa perche' a distanza di qualche giorno dalla protesta della signora, il marito, in violazione della legge, e' stato rilasciato.
COME UN CARCERE!!!

Per Tricco, vabbe' cheti devo dire o sei uno sbirro o sei un lavoratore innocente della malgradotutto (ma non tutti i lavoratori sono innocenti), al comando di un tizio che si autoproclama "compagno", costruttore di questo lager etnico in combutta con i DS e tanti altri personaggi della sinistra lametina.

PS: i migranti magari non moriranno proprio l'ha dentro, ma non dimenticarti di Said, suicidatosi all'ospedale e di quel ragazzo marocchino che ne e' uscito in coma su una barella per poi trascorrere il resto della sua umiliata vita su una sedia a rotelle. ciao sbirro/malgradista

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cambio metodo?
by laelena Wednesday, May. 10, 2006 at 3:01 PM mail:

secondo me ...serve seria rappresaglia contro i cpt.Nonostante condivido le motivazioni,ad es. della marcia per liberalizzare le "droghe"leggere,penso sia orribile che per i diritti degli stranieri,cittadini italiani e non,non si faccia nulla di significativo.Queste sono leggi razziali,e stavolta non c'è un Mussolini col fucile,quindi se non facciamo nulla siamo complici anche noi,e non possiamo dire di non sapere nulla....
Saro banale,ma guardate la francia ha lottato,per i cpe,unita,senza distinzioni di classe e colore,e HANNO VINTO!
Noi ci rifilano leggi razziali,repressive,reati di opinione,sfruttamento nel lavoro,discriminazioni evidenti,e cosi via,e le uniche manifestazioni,PER QUANTO PIU CHE GIUSTE E CHE BISOGNA CONTINUARE A FARE,sono pero solo per liberare quelli gia arrestati...Non sarebbe meglio manifestare contro la repressione e prevenire l'arresto ingiusto dei manifestanti..?e combattere contro questo stato anti*sociale...?piu che correre ai ripari quando gli arresti sono fatti..per me,meglio manifestazioni, FORTI,ma per impedire che avvengano determinate azioni repressive,piu che manifestazioni che fanno da sfondo ad arresti effettuati..Quindi interveniamo per tutte le discriminazioni,senza aspettare che si verifichino per combattere.

laelena in arte LaeleHamas**

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medici senza frontiere
by laelena Wednesday, May. 10, 2006 at 9:32 PM mail:

Rapporto sui Centri di Permanenza Temporanea in Italia.
RAPPORTO DI MSF.
(26 gennaio 2004)

Roma, 26 gennaio 2004- Edifici inadeguati, scarsi contatti con il Servizio sanitario nazionale, insufficiente assistenza legale e psicologica, abuso nella somministrazione di psicofarmaci, eccessi negli interventi delle forze dell’ordine: sono le principali violazioni che l’associazione umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF) ha riscontrato nei Centri di Permanenza Temporanea per stranieri in Italia.

La denuncia è contenuta in un Rapporto presentato oggi dall’associazione umanitaria vincitrice del Nobel per la Pace nel 1999.

“Il mancato rispetto delle leggi e delle procedure nei Cpt – ha detto Loris De Filippi, responsabile dei progetti italiani di Medici Senza Frontiere (MSF) -, troppo spesso comporta lesioni dei diritti umani e della dignità delle persone. La politica italiana sull’immigrazione mostra gravi lacune, per questo MSF chiede al Governo italiano e alla società civile di istituire un’authority indipendente e imparziale in grado di monitorare il rispetto dei diritti umani, l’assistenza sanitaria e le procedure per l’asilo all’interno dei centri”.

Il rapporto presentato oggi è frutto del primo monitoraggio completo dei Cpt realizzato da un’organizzazione umanitaria indipendente e imparziale: le équipes di MSF hanno infatti visitato nei mesi scorsi tutti gli 11 Centri di Permanenza Temporanea e i 5 Centri “ibridi” destinati all’identificazione dei richiedenti asilo.

Nel corso del monitoraggio MSF ha verificato in diversi centri la presenza di richiedenti asilo.

“Nei centri non è garantita l’assistenza legale ai richiedenti asilo che, secondo diverse convenzioni internazionali siglate anche dall’Italia, dovrebbero ricevere tutt’altro trattamento - aggiunge Enrico Davoli, direttore esecutivo di MSF-Italia –. Contrariamente alle finalità della legge che li ha istituiti, poi, il 60% degli ospiti dei Cpt proviene dal carcere. Spessissimo gli immigrati che dalla prigione vengono trasferiti nei Cpt hanno già scontato la pena per gli illeciti commessi: il trattenimento nel Cpt diventa, dunque, un’incomprensibile estensione del periodo di detenzione”.
MSF giudica inaccettabile la convivenza forzata tra ex detenuti e coloro che fuggono da guerre e persecuzioni per cercare protezione in Italia.

I Cpt sono stati istituiti nel 1998 dalla legge Turco-Napolitano e successivamente confermati dalla Bossi-Fini. Il fine dei Cpt è identificare gli stranieri intercettati sul territorio italiano privi di regolare permesso di soggiorno in vista del rimpatrio. Il tempo massimo di trattenimento oggi è di 60 giorni.....

dal sito medici senza frontiere http://www.msf.it/msfinforma/dossier/missione_italia/prima_pagina/24012004.shtml

laelena in arte LaeleHamas**

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cambi metodo? no cambia sito
by LaCre Thursday, May. 11, 2006 at 9:08 AM mail:

che di banalità siamo già sversi

LaCre in arte LaCretinaInSintesi

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uuhhh
by laelenA Saturday, May. 13, 2006 at 5:23 PM mail:

w la parafrasi da due soldi OLE' OLE'
laelena in arte LaeleHamas**

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x e aggiornamenti (non sa scrivere)
by tricco Saturday, May. 13, 2006 at 6:29 PM mail:

"PS: i migranti magari non moriranno proprio l'ha dentro..."

Come si scrive non moriranno proprio là dentro?

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