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Sgombero Leoncavallo: interrogazione parlamentare
by Leoncavallo Wednesday, Jun. 07, 2006 at 10:25 AM mail: info@leoncavallo.org

Urgente al Ministro degli Interni e al Ministro della Solidarietà Sociale

In merito alla vicenda dello Spazio Pubblico Leoncavallo sottoposto a procedimento di sfratto, i deputati Farina, Giordano, Buffo, Fiano, Zanella, De Zulueta, Zipponi hanno presentato in data odierna la seguente interrogazione al Ministro degli Interni e al Ministro della Solidarietà Sociale.

Interrogazione urgente

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli Interni e il Ministro della Solidarietà Sociale per sapere premesso che

il 23 giugno c.a. è previsto lo sfratto dello Spazio Pubblico Leoncavallo attivo in Milano dal 1975 e in cui operano oggi numerose associazioni legalmente costituite;

lo sfratto è già stato rinviato quattro volte;

alle tradizionali attività rivolte all’aggregazione e alla cultura underground e giovanile si sono nel tempo aggiunte funzioni di servizio rivolte all’immigrazione e a soggetti deboli che costituiscono oggi una consolidata e riconosciuta esperienza;

si è costituita la Fondazione “La città che vogliamo” con lo specifico intento di facilitare la soluzione di questa pluridecennale vicenda;

è in essere da alcuni mesi un tavolo di lavoro comprendente la Provincia di Milano, la proprietà dell’immobile la Fondazione e una rappresentanza delle associazioni precedentemente ricordate;

la soluzione positiva avrebbe un valore significativo anche per analoghi casi presenti sul territorio nazionale;

compaiono sui quotidiani locali articoli e dichiarazioni volti a far lievitare un ingiustificato clima di tensione;

* se il ministro è a conoscenza dei fatti sopra ricordati;

* se non ritiene utile attivare la Prefettura di Milano per monitorare e facilitare un esito positivo del percorso negoziale in atto;

I deputati:

Daniele Farina

Franco Giordano

Gloria Buffo

Emanuele Fiano

Luana Zanella

Tana De Zulueta

Maurizio Zipponi

Roma, 6 giugno 2006

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"Sfratto al Leoncavallo, l’Unione: intervenga il governo"
by Corriere della Sera 7 giugno Wednesday, Jun. 07, 2006 at 10:26 AM mail:

Interrogazione ai ministri dell’Interno e Solidarietà sociale. Una grande iniziativa per rilanciare il partito democratico

Centrosinistra No a un capo unico dell’opposizione. Sì a una «grande iniziativa pubblica che nel prossimo autunno rilanci da Milano il progetto dell’Ulivo e del partito democratico». Chi sperava nel balenar di sciabole, probabilmente ieri sera è rimasto deluso. La prima riunione della segreteria della Quercia all’indomani di un voto deludente non ha fatto registrare richieste di dimissioni del gruppo dirigente. Nel partito è semmai incominciato il match che sfocerà, l’anno prossimo, nel congresso. La divisione sul futuro, però, è profonda e riguarda la fusione o meno della Quercia nell’Ulivo o partito Democratico che dir si voglia. La sinistra interna - da lunedì scorso coordinata dalla giovane Chiara Cremonesi - non è infatti sola nel dire no al nuovo partito. Il segretario Franco Mirabelli ha giocato d’anticipo e ha proposto di non designare un portavoce unico dell’opposizione. Bruno Ferrante, il candidato naturale (che peraltro ha già ricevuto un’offerta di lavoro da un importante gruppo milanese) non sarà il Riccardo Sarfatti di Palazzo Marino: la fase nuova ammette che le opposizioni nel centrosinistra sono diverse. Mirabelli esprime questi concetti così: «Il quadro è cambiato. Per il centrosinistra Milano non è più un buco nero: siamo una grande forza elettorale, siamo al governo del paese e della Provincia». E dunque, «il compito dell’Ulivo è quello di far prevalere, anche dall’opposizione, un profilo riformista e di governo». E se «l’unità è importante, non le si può sacrificare la fisionomia costruita in questi anni». Ieri sera - ma la discussione proseguirà oggi - non sono emerse fino in fondo le differenze nella valutazione del voto che pure sono nette. C’è chi pensa che non si sia motivato a fondo il proprio zoccolo duro, e chi invece ritiene si sia fallito clamorosamente nell’accompagnare una candidatura di profilo moderato come quella di Ferrante. Bruciando nelle ultime settimane l’ allure riformista e rispolverando il vecchio centrosinistra di pura opposizione. Giovedì, la riunione si allargherà alla direzione del partito, a cui non parteciperà Piero Fassino ma il coordinatore nazionale Maurizio Migliavacca. Intanto, a Roma si parla di Milano e di Leoncavallo: il 23 giugno per il padre di tutti i centri sociali autogestiti scatta la quarta esecutività di sfratto dalla sede di via Watteau. Daniele Farina, Franco Giordano, Gloria Buffo, Emanuele Fiano, Maurizio Zipponi e altri deputati unionisti, hanno rivolto al ministro dell’Interno Amato un’interpellanza con la richiesta di trovare una soluzione definitiva per il Leoncavallo, anche attivando la prefettura per «monitorare e facilitare un esito positivo del percorso negoziale in atto». Secondo i firmatari, l’esito positivo della pluridecennale vicenda potrebbe avere «un valore significativo» per tutti i casi simili in giro per l’Italia. Marco Cremonesi


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"Troviamo un tetto per il Leoncavallo"
by Il Giornale 7 giugno Wednesday, Jun. 07, 2006 at 10:49 AM mail:


L’Unione pretende un tetto per il Leoncavallo. Richiesta che i deputati dell’Unione milanese hanno sottoscritto in un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno Giuliano Amato poiché «il 23 giugno è previsto lo sfratto del Leoncavallo». Sfratto che Daniele Farina, Emanuele Fiano e altri deputati del centrosinistra ricordano essere «già stato rinviato quattro volte, mentre è in essere un tavolo di lavoro tra la Provincia di Milano, la proprietà dell’immobile, la Fondazione del Leoncavallo e una rappresentanza delle associazioni ospitate». Segue appello al ministro dell’Interno «ad attivare la prefettura milanese per facilitare un esito positivo del percorso negoziale» perché «una soluzione positiva avrebbe un valore significativo anche per analoghi casi presenti sul territorio nazionale». Valutazione «soggettiva di una realtà», il Leonka, che ufficialmente è già pronta «ad opporsi all’ennesimo sfratto da via Watteau» chiosa Carla De Albertis (An): «Peccato che l’abusivismo e l’illegalità non hanno più spazio a Milano, anche se appoggiata dal centrosinistra».

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avete il culo a forma di poltrona, fasci
by disobbedienti? no, cialtroni Wednesday, Jun. 07, 2006 at 12:57 PM mail:

come si vede che i disobba sono amici di quelli che hanno il culo sulle poltrone e le vere realtà di sinistra invece vengono lasciate in mezzo ad una strada...

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si sa
by Dark Lady Wednesday, Jun. 07, 2006 at 1:09 PM mail:

vabbè tanto si sa che il Comune comprerà lo stabile e darà sistemazione a tutte le cooperative , e soprattutto, a quanti ci lavorano dentro ( come se non fossero sistemati già di loro)

che fare? questa gente ha fatto passare la voglia di fare la Rivoluzione a TUTTI.

Speriamo che alle prossime ( temo vicine ) elezioni non vinca la prima formazione Fascio-becera che promette CASE POPOLARI ed un piatto a tavola PER TUTTI

ma il rischio è quello

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