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17 giugno appello dei genitori
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liberi di vivere Monday, Jun. 12, 2006 at 3:22 PM |
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appello x il 17 giugno
Siamo i genitori dei ragazzi arrestati in seguito ai disordini avvenuti in corso Buenos Aires durante la manifestazione dell’11 marzo scorso.
I nostri figli sono detenuti in carcere da oltre due mesi e mezzo senza processo e, finora, per molti di loro non vi è nessuna prova concreta della loro partecipazione agli atti violenti che hanno caratterizzato quella giornata.
Chiediamo:
Alla città di Milano, alle istituzioni e a tutta la cittadinanza, di aiutarci ad ottenere il rispetto dell’innocenza e quindi del diritto alla libertà dei nostri figli fino a quando non vengano dimostrate le loro personali e individuali responsabilità, diritti sanciti dall’art. 11 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e ribaditi dall’art. 108 della Costituzione Europea.
Ridate la libertà ai nostri figli Ridateci la libertà di vederli vivere
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costituzione europea
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bg Wednesday, Jun. 14, 2006 at 7:41 PM |
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la costituzione europea effettivamente esiste, ma ad oggi non è entrata in vigore e non produce effetti giuridici. Alcuni stati infatti (ricorderete il caso della Francia) non l'hanno ratificata, e per ora il "processo costituzionale europeo" è di fatto bloccato.. probabilmente si riferivano alla Convenzione Europea per i diritti dell'uomo, che invece è in vigore ed ha come meccanismo di controllo giuridico la Corte Europea per i Diritti dell'Uomo, che emette sentenze vincolanti per i singoli stati..
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cara 68
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nakimeni Monday, Jun. 19, 2006 at 10:10 AM |
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Cra 68'...
cosa ho fatto in tutti questi anni? Ho insegnato ai miei figli il valore della libertà, il dono grande della Democrazia, il dover sempre battersi...sempre e comunque per i più deboli...per chi non puo' battersi...ho detto loro e ho cercato di insegnare loro che tutte e sottolineo TUTTE le dittature sono sempre da combattere. Ma soprattutto sto cercando di insegnare loro che ci si batte con la ragione e non con la violenza o la devastazione, che è la forza delle idee giuste che prevarra' e non i tavolini dei bar rovesciati, le vetrine rotte o i cassonetti dati alle fiamme. Ho cercato di insegnare a pensare che non serve dire "...hanno cominciato loro...io non c'entro!!" ma che bisogna assumersi le responsabilità di cio' che si fa. Che non basta dichiararsi "antifascisti" perchè qualsiasi azione sia giustificata, qualsiasi violenza o prevaricazione diventi lecita e perfino giusta! Ho cercato di spiegare loro che l'antifascismo va curato sempre, rafforzato con le idee, lo studio il "capire" i perchè e i dubbi, ma soprattutto con il rispetto per tutti, con l'amore per tutti e per le loro idee, perchè siamo tutti compagni, anche quelli con l'uniforme. Cara amica...figlia nel '68, sono certo che sono le stesse cose che hai fatto tu. Da genitore a genitore...auguri! con affetto.
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è una questione di giustizia
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sara Monday, Jun. 26, 2006 at 3:14 PM |
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ma insomma, qui non si tratta di giudicare i fatti dell'undici marzo (sarebbe un capitolo infinito, su cui io personalemente ed ovviamente non solo io, ho già scritto, prima di tutto chiedendo dove erano i partiti e le associazioni antifasciste in quel momento...), qui si tratta di GIUSTIZIA: perchè i ragazzi e le ragazze sono dentro se, al momento, non sono colpevoli di nulla?? Lo sapete che hanno votato, per le politiche e per il referendum? questo, direi, significa che per la giustizia sarebbero FORMALMENTE liberi/e... Ma sono in galera!!! E il fanta-re, con tanto di confessione, è ai domiciliari ai parioli..... MA CHE E'????
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