Vittime della propaganda e del conformismo, non c'è scandalo nel protestare infierendo su una bandiera, non c'è violenza, non c'è offesa a chi non si riconosca tra i comportamenti stigmatizzati dalla protesta. Solo chi si riconosce nell'Israele guerrafondaia può sollevare la questione del vilipendio alla bandiera, e lo stesso dicasi per tutte le altre bandiere bruciate, calpestate e distrutte nel mondo.
Se qualcuno calpesta la tua bandiera incazzati con quelli dei tuoi che l'hanno spinto a farlo. L'hanno capito anche gli americani e gli israeliani, un giorno forse lo capiranno anche i rompiballe che scattano col riflesso automatico. Bruciare la bandiera di uno stato ferocemente oppressivo, protagonista di un'occupazione militare infinita offende solo quelli che ne supportano la politica, non certo gli israeliani che vogliono sinceramente la pace, forse un giorno lo capirà anche Colombo, che di sangue vero sulla bandiera di Israele ce n'è già troppo per scandalizzarsi per un pò di spray rosso.
|