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[11 marzo] seconda udienza del rito abbreviato - sintesi e trascrizione
by l'odiata vedetta lombarda di supportolegale Tuesday, Jul. 11, 2006 at 10:36 PM mail:

seconda uidienza. altre difese. Venerdi' prossimo appuntamento e il 19 luglio sentenza.

PROCESSO 11 MARZO - SECONDA UDIENZA RITO ABBREVIATO


Nella seconda giornata continuano a sfilare altri difensori degli arrestati e
delle arrestate per i fatti dell'11 marzo 2006 in corso buenos aires.

Il gruppo Pelazza, Giannangeli, Losco, Steccanella parte all'attacco. Chiarito
da Mazzali il giorno precedente il merito storico del reato di devastazione e
saccheggio nonche' la questione del concorso, i quattro avvocati non solo la
rimarcano, facendo notare che per una versione un filo piu' aggravata del reato
nel codice era prevista la pena di morte (poi abrogata fortunatamente) e facendo
notare come nel codice il 419 si trovi nella stessa sezione dell'associazione a
delinquere di stampo mafioso, un reato ben piu' grave di quello relativo a
socntri di piazza.
I quattro avvocati, in particolare l'avv. Steccanella, seguito a strascico
dall'avv. Burani, fanno notare come sia necessario ridimensionare un secondo i
fatti, riportarli nell'alveo di una ricostruzione realistica di cio' che avvenne
e della sua gravita': certamente non e' vero che non e' successo niente, ma non
si puo' certo dire che quei 200 metri di strada fossero diventati un pezzetto di
iraq o di palestina.
I difensori di oggi e in particolare i cinque gia' menzionati ci tengono a
specificare una cosa, con forza e enfasi: manifestare quel giorno, cercare di
bloccare una manifestazione fascista (senza virgolette afferma con mot-d'esprit
Burani) era giusto; i motivi della mobilitazione dell'11 marzo erano giusti. E
l'isolamento in cui sono stati chiusi coloro i quali hanno cercato di opporsi a
una sfilata di 400 persone condita di inni fascisti e bracci tesi e' una delle
concause di cio' che e' avvenuto. Inoltre le ffoo avevano soluzioni piu'
semplice che quelle di un cordone con carica e arresti sommari per evitare il
problema di OP.

Gli altri avvocati affrontano per lo piu' posizioni singole specifiche, cercando
di rendere ulteriormente evidente come non ci siano di fatto prove che
potrebbero risultare in una condanna, per nessuno degli imputati. Ma si sa che
questo processo non sta nell'alveo della giurisprudenza, ma di quello della
politica di palazzo. E ai suoi meccanismi un po' bisogna abituarsi, affilando le
zanne.
Plauso ai Bravi Ragazzi che hanno esposto sulla facciata del Tribunale anche per
pochi minuti uno striscione, facendosi beffe della paranoia securitarai del
Palazzo di Giustizia milanese, che ha visto il suo motto effigiato in marmo in
alto rilievi, sostituito dalle parole: "Devastano le nostre vite, saccheggiano
il nostro futuro". Ma per loro il 419 non e' previsto ne' oggi ne' mai.

a la prochaine



PROCESSO 11 MARZO - TRASCRIZIONE SOMMARIA - SECONDA UDIENZA RITO ABBREVIATO

[pelazza]
e' inadempiente rispetto ai suoi compiti costituirsi parte civile da parte
del ministero della difesa, un ministero della difesa che gestisce bombardamenti e azioni militari
oltremare e poi si sente leso per il fatto che c'e' una manifestazione
antifascista a milano. per la posizione di VV non c'e' molto da chiarire, il
tribunale del riesame e' gia' stato sufficientemente chiaro. il pm ieri ha
detto "lo conoscevano personalmente", ma non risulta da nessuna parte. e
giustamente il tribunale del riesame osserva che l'identificazione richiede
sempre l'esplicitazione anche sommaria dei criteri identificativi. valgono
tutte le considerazioni gia' svolte sulla paradossalita'
dell'identificazione. il tribunale del riesame riconosce tutta la problematica
sull'identificazione e poi ci si
avvale della stessa come materiale probatorio. non e' necessario essere dei
tecnici... gli stessi ris di parma nella loro relazione del marzo 2006
sottolineano questi stessi aspetti perche' e' evidente che non sussistano
chiari indizi identificativi. due parole sul 419: riguardo
all'impossibilita' del reato di essere configurato come tale: se noi andiamo
a verificare la sistematica delle norme che si legano al 419, che sviluppano
i reati contro l'OP, ad esempio il 420, [cita il 420], ma e' significativo
anche il 431, pericolo di disastro ferroviario derivante da danneggiamento,
la pena della reclusione e' da 3 a 10 anni, allora come si fa a sostenere qui un
reato che prevede una pena da 8 a 15 anni. bisogna collocare la norma per
interpretarla, non essendo il concetto di devastazione precisamente
individuato dalla norma. considerando il codice zanardelli, ancor prima del codice rocco, c'era si' un
riferimento alla devastazione, era previsto che chiunque commettesse fatti
volti alla guerra civile etc. era punito da 3 a 15 anni. pur essendoci
questa norma, art 425, se il danneggiamento viene commesso in un contesto di
violenze o resistenze alle ffoo, si prevedono fino a 3 mesi nel primo caso, da 2 mesi a 4
anni nel secondo. uno dei criteri ermeneutici fondamentali e' quello che
alle norme deve essere attribuito un significato che sia compatibile col
significato generale della costituzione. allora sicuramente un fatto come
quello portato all'attenzione del giudice non puo' essere configurato come
devastazione. negli anni 90 c'e' stato un cambiamento, la corte
costituzionale si trincerava prima dietro a un "non compete a me", poi cambia
linea e inizia a sviluppare questo discorso in modo preciso e puntuale
nella sentenza 341 del 94, quella che apre alla discussione sulla pena
minima del reato di oltraggio. piu' in generale, il principio di
proporzionalita' equivale a negare il principio di legittimita' quando viene
a crearsi una sproporzione tra i vantaggi alla societa' e i svantaggi
all'imputato. non si esce da questa udienza con un 419...
a parte questo, per i miei difesi non c'e' prova rispetto a nessun nesso
causale. il tema del concorso anche mazzali l'ha ampiamente sviluppato. cito
le note 40 e 42 del cp, nessuno puo' essere punito se l'evento dannoso non
e' conseguenza della sua azione. ci dovrebbe essere consapevolezza e
volonta' in ordine a una serie indeterminata di reati sviluppatisi nel tempo
e l'affermazione di responsabilita' prescinde anche dalla diretta volonta'
del soggetto. sentenza del 98 relativa a quelli che vengono definiti scontri
di una certa consistenza (94): adunata sediziosa, danneggiamento (42 vetture,
19 edifici e oggetti di arredo urbano), io cito la sentenza di un giudice che
aveva appena cessato di fare il pm, evidentemente una persona con una sana
cultura giuridica. non e' ipotizzabile un concorso morale nella
realizzazione di un proposito criminoso in presenza di un numero
indeterminato di reati, non e' configurabile l'apporto psicologico
pluridirezionale e generalizzato, se cosi' fosse, ad integrare la
resposabilita' degli imputati, sarebbe necessaria la mera partecipazione
dell'imputato alla manifestazione, cosa sinceramente insostenibile.
per WF il pm chiede una sovrappena per un mio cliente per un reato commesso nel
1992, un'esperienza di vita da cui e' uscito, perche' ha saputo usufruire degli
istituti messi a disposizione dalla giustizia.
le foto individuano anche l'orologio che segna le 12.40, la discussione sui
tempi e' gia stata svolta da mazzali, il razzo parte alle 12.50, alle 12.40
ancora nulla e' successo. allora perche' io sono presente in precedenza ai
fatti, dovrei aver avuto coscienza e volonta' di quello che e' successo,
essendo tra l'altro un soggetto che abita a torino.
sono convinto che questo processo oltre ad avere sullo sfondo il problema
del "diritto del nemico", che e' un tema sul quale io dibatto da molto
tempo, su cui dal 2001 2002 s'e' presa una svolta oltremodo pericolosa, la logica
amico/nemico, la demonizzazione dell'imputato, e' frutto del clamore
mediatico di una societa' che non vuole riflessione ma solo spettacolo, sono
convinto che semplicemente con questa capacita' di riflessione potrebbe
esserci una sentenza assolutoria.

[giannangeli]
sa signor giudice noi difensori abbiamo ben presente questo problema di
intervenire su argomenti che sono gia' stati trattati
il tutto non puo' considerarsi esaurito semplicemente in quello che e' accaduto
(in riferimento alle attenuanti chieste a mazzali)
ha gia' parlato mazzali dei comunicati di indymedia. allora cerchiamo di
capire i motivi, visto che hanno rilevanza giuridica nella nostra
giurisprudenza in riferimento a una diminuzione o a un'aggravante della
pena. allorche' si fa riferimento a valori morali, si parla di sfera etica,
mentre i valori sociali si riferiscono alla sfera politica. un soggetto si determina
a commettere reato non per interesse proprio ma per un interesse
collettivo, per cui l'ordinamento ne apprezza comunque il significato. il reato
in questo caso sarebbe stato commesso per evitare una manifestazione
fascista. diceva giustamente mazzali ieri quale valore giuridico si debba
riconoscere a questi comunicati su indymedia. ma non mi interessa questo
problema, questi comunicati parlano chiaro, quindi tutti sapevano, ffoo
incluse, si sapeva perche', quando, dove. non sono scesi in piazza per
scontrarsi con le ffoo, non per bruciare macchine, non ci competono in
questa sede osservazioni sull'opportunita' politica, solo una considerazione
di carattere extragiuridico: le forze cosiddette istituzionali hanno dato
forfait, optando per una timidissima - e' un eufemismo - iniziativa, un presidio, nulla di che.
allora c'e' stato un vero e proprio vuoto collettivo davanti all'iniziativa
di fiamma tricolore. allora i giovani lamentano questo vuoto, dicono, il
movimento e' stato lasciato solo a ribadire che l'antifascismo e' un valore
sancito dalla nostra costituzione, e che xenofobia omofobia e razzismo non
sono valori degni di persone che siedono nel nostro parlamento. torniamo a
noi, allora i giovani sono scesi in difesa della carta costituzionale, e'
quanto di puo' legalitario si possa immaginare. l'antifascismo e' un valore
costituzionalmente corretto, basti citare l'art 3, che e' una summa di
dichiarazioni di valori morali... chi ha partecipato al corteo successivo,
con braccia tese e croci celtiche, e' palesemente fascista, orgogliosamente,
mi sono dovuto subire qualche ora di visione di questa manifestazione, con
mazzali, e loro incitavano all'orgoglio fascista di nuovo nelle strade.
allora mi permetto di contestare il pm, perche' nel formulare le sue richieste parla di
legittimo raduno dei manifestanti di destra, anche se costoro fanno quello
che fanno normalmente. per noi questa sfilata era indegna per una citta'
come milano.
un'ultima considerazione, questa manifestazione era stata rinviata, perche'
prima era stata stabilita una data che cadeva nella seettimana del ricordo
dell'olocausto. allora c'e' anche un solo giorno che va bene, che consente
il fascismo? si puo' prescindere da tutte queste considerazioni anche se
ridotte ai minimi termini in questo processo? no... non credo di dover fare
delle subordinate, l'unica richiesta che faccio, senza subordinate, e'
l'assoluzione per i motivi gia' dimostrati da mazzali. solo alcuni hanno
commesso reati, il motivo accomuna tutti, la condotta e' diversa, allora il
comune motivo non porta al concorso automaticamente. in questi giorni stanno
per scadere i termini di impugnazione della sentenza del san paolo, ci
sono stati alcuni imputati condannati... anche questo rientra nel problema del
concorso, alcuni sono stati condannati per resistenza a pubblico ufficiale,
alcuni sono stati assolti, cito dalla sentenza,
"il folto gruppo non appariva omogeneo e compatto rispetto a intenzioni
aggressive, allora e' necessario individuare condotte attive e non", e qui
si parlava di 30/40 persone mentre abbiamo ora un numero di persone
enormemente piu' numeroso. non necessariamente poi qui sono tutti lettori di
indymedia, lettori di cose dette/non dette. si parlava in origine di una
conferenza stampa... per la configurabilita' del concorso in reato occore
comunque una condotta. le dico con molta franchezza, ho visto i filmati con
i colleghi solo poco tempo fa, per molto tempo ho viaggiato attraverso le
considerazioni attraverso le carte processuali, prima ero molto preoccupato,
poi avendo visto i filmati sono diventato molto piu' tranquillo. io mi sono limitato alle
mie osservazioni dirette, tutto si svolge in poche centinaia di metri, non e' facile per altro
misurare la distanza, le parti sono contrapposte frontalmente, tutto avviene
sotto gli occhi di curiosi, mi sembra di aver visto negozianti che non
avevano abbassato la saracinesca,
allora se queste sono le minacce, ho dei reati, si vedono, vorremmo vedere
quello che stiamo giudicando, reato di incendio, sicuro, reato di
danneggiamento, sicuro, reati di devastazione...
riprendo un argomento di mazzali: la considerazione e' questa, tutto quello che avviene avviene costantemente
sotto l'osservazione delle ffoo, le ffoo sapevano [cita relazione di
vincenzo esposito], 140 persone si sono messe in direzione di piazza minniti
armati etc etc. all'atto delluscita dal centro sociale - e si parla qui di una lista di persone non incluse nel
nostro processo - anche alle spalle vedono altre persone che vengono identificate
cosa fanno? non intervengono, gli lasciano tirare sassi
alle 12.50 circa fanno una piccola carica, una carica di alleggerimento che
in realta' a me sembra quasi una rappresentazione teatrale, si muovono
leggermente, dall'altra parte non si vede niente, si fermano
alla seconda carica, intervengono, lo fanno, professionalmente, e qui
finisce tutto, in piazza erano presenti dirigenti cui riconosciamo grande
professionalita'.
la situazione era sotto controllo, secondo la loro professionalita' e le loro
conoscenze, non c'era alcun pericolo per l'ordine pubblico, altrimenti
perche' questa passivita'? qualcuno ha accennato dietrologie, si era in
campagna elettorale, non ci interessa in ogni caso. articolo 40 secondo comma: non impedire un evento
che si puo' impedire da parte delle ffoo equivale a esserne
collusi, allora dobbiamo ritenere le ffoo colluse? no, assolutamente no, e'
qui il paradosso.
un'ultima considerazione veloce; ho trovato un giudice di merito in tema di
concorso per il 419, non occorre una condivisione ideologica, ma e'
necessario che ci sia un comportamento concreto comune
partiamo da KA, e' stata presentata molto velocemente la sua posizione dal
pm, si fa semplicemente rimando alla posizione di AD, alle ore 14 circa: "la
nostra attenzione veniva richiamata da alcune persone che si trovavano in
corrispondenza all'incrocio di via spallanzani, in fuga dalla zona degli
scontri, non accortisi della nostra presenza, per allontanarsi dal luogo
degli scontri si mostravano visibilmente agitati e in affanno",
comprensibile, in particolare AD, portava un bastone di 60cm circa, in un
altro atto a firma di altri verbalizzanti... disfarsi di un bastone si
esaurisce in un attimo, come si fa nel mentre a coprire un'altra persona?
a me cio' che da' fastidio e' una cosa, per esempio, si dice nell'ordinanza
cautelare: in particolare la presenza di un bastone lungo 60cm, specie nel
contesto, consente di stabilire elemento indiziario,
il bastone e' sintomatico di che cosa? di partecipazione agli scontri?
nessuna ripresa video ne' di KA, ne di AD... dovremmo pensare a una
detenzione in concorso del bastone, allora la gip usa la parola presenza, di
un bastone di 60cm, non usa la parola possesso, parla di presenza, elude
completamente la gip il problema della riferibilita' di questo bastone
all'uno o all'altro, allora io credo che nella lettura del capo di
imputazione di sia una qualche difficolta' per attribuire il possesso a
questo bastone, ma questo bastone e' contestato tre volte nei capi di
imputazione, questo manico d'ascia di 60cm, AD ha due volte a suo carico
il bastone, KA una volta, lo stesso bastone...
il giudice del riesame e' stato particolarmente severo, sono state
ripetutamente respinte le richieste di arresti domiciliari...
in quell'occasione avevo prodotto la richiesta di archiviazione di FM, noi
abbiamo dichiarazioni estremamente dure, "la stessa ha partecipato alla
manifestazione travisata, in gruppo compatto con tutti gli altri
manifestanti, ha preso parte alle azioni di devastazione e saccheggio, si
attrribuisce una diretta partecipazione ai fatti di devastazione e
saccheggio", il pm ribalta completamente quello che si dice nel verbale
d'arresto: gli imputati non sono stati visti direttamente secondo il
verbale d'arresto redatto dalle ffoo, c'e' un ribaltamento completo,
totale...
e' il pm a dettare le norme sul concorso, ribadisce, vi e' la necessita' di
elementi di prova concreti che sostengano le tesi del pm a sostegno del
concorso, cosa resta su KA? pacificamente non travisata, pacificamente non
ripresa in filmanti, pacificamente non in possesso di nulla, non ha
partecipato nemmeno all'organizzazione di detti eventi, per quale motivo
allora e' stata in carcere?
MC e' stata scarcerata per assoluta mancanza di indizi, nessun elemento a
carico s'e' aggiunto successivamente, il tribunale della liberta' non ha
pero' valutato l'elemento delle chiavi ritrovate nello zainetto, non e'
comunque intervenuto nulla a modificare il quadro processuale, mi e'
veramente difficile pensare per quanto e' esauriente quell'ordinanza del
tribunale della liberta' che rappresenti un fatto importante rispetto agli
argomenti
ci sono poi problemi di identificazione relativi al colore dello zainetto, come
ha detto mazzali, ci sono questi esercizi dialettici della gip
se quello zainetto e' verde, non e' MC la ragazza sulle barricate, e non
era nemmeno in possesso di oggetti atti a offendere

[ difesa Losco per DP ]

[...]
una manifestazione fascista che e' partita da corso venezia e che e' durata 2
ore di 400 persone e oltre che hanno inscenato una manifestazione spinta a
ideali fascisti. Inni al ventennio, croci celtiche, la presenza di un esponente
del cartello fascista che ha aderito al cartello della casa delle liberta'.
Una manifestazione che si e' conclusa in san babila con un saluto romano
collettivo. Io ritengo che fosse del tutto legittimo che questi ragazzi
partecipassero a una manifestazione contro questo tipo di manifestazione.
Ma da questo non si puo' desumere altri tipi di ragionamenti come e' stato fatto
finora.

Per quanto riguarda la considerazione che comunque all'interno del portone sono
state trovate delle armi, ma come si puo' dire che le aste di alcune bandiere
che non per forza sono state usate per danneggiare... come si puo' dire che
queste armi possano essere ricondotte alle persone arrestate? Tanto e' che c'e'
un verbale di sequestro contro ignoti. In particolare DP non e' stato trovato
con nulla addosso.
Io ho notato come Mazzali la stranezza dei due sequestri. Un primo sequestro dei
cc, e un secondo effettuato un'ora dopo dalla ps. Ben si puo' dire che magari
queste armi, questi bastoni che sono stati sequestrati successivamente dalla
polizia, magari in un tempo precedente erano per strada e sono finiti nel
portone per essere custoditi. Nulla aggiunge il secondo sequestro. Ma non si
puo' neanche escludere che quel materiale non sia stato neanche portato da
quelle persone che hanno cercato rifugio, non e' detto che l'abbiano portate
proprio loro, magari si trovavano gia' li'.
Va anche detto che questi ragazzi sono stati tgrovati nel portone pochi minuti
dopo la seconda carica, un portone nelle strettissime vicinanze dei luoghi dei
danneggiamenti, si saranno recati li' per paura.... cioe' il portone sta a
trenta metri da viale tunisia, e gli scontri sono avvenuti a 100 metri da
li'....
[...]
Non si puo' parlare di concorso materiale per nessuna delle persone arrestate
l'11 amrzo, non ci sono prove di comportamenti di danneggiamento, di resistenza,
di altro tipo... non vi sono filmati che individuano chi ha devastato e
incendiato macchine, l'edicola, il motorino, l'an point... allora bisogna capire
qual e' la condotta per cui devono rispondere... Probabilmente il pm ha
ipotizzato un concorso morale, una condotta che lui ritiene abbia rafforzato il
fatto criminoso....
Per DP vediamo le foto che lo accusano: in queste foto DP in un momento cmq
precednete addirittura alla prima carica, tanto che si vede l'orologio di corso
buenos aires che segna un'ora molto presto. E cmq si trova quasi all'angolo con
viale tunisia, molto lontano dalla barricata, vicino ad altre persone che si
trovano vicino a dei passanti... Si vede DP che cammina, altre persone nelle
vicinanze, si vedono persone sul marciapiede, gente che entra e esce dalla
metropolitana, non si vede un tipo di condotta da cui si possa presumere un
qualsiasi concorso... Non si vede niente...
Per onesta' vi e' solo uan foto vicino alla barricata ma che se ne allontana, e
quindi anche questa non e' significativa, ma anche fosse vicino che cosa
dimostrerebbe? Che stare li' vicino abbia rafforzato le persone nel
comportamento criminoso? Al limite resistenza se partecipa alla formazione della
barricata... Ma sicuramente non per la devastazione...
Io penso che queste foto non sono sufficienti a condannare DP a devastazione e
saccheggi... io non vorrei ripetermi ma mi pare che sia illuminante la richiesta
di archiviazione, che e' stata fatta dal pm....
Non penso si possa chiedere per certe persone l'archiviazione con certi
ragionamenti e ragionamenti opposti per gli imputati. Per esempio la MF: eri
li', eri vicino alla barricata, eri nel portone, ma non sei imputata perche' eri
chiaramente non coinvolta.
[...]
Chi ha redatto il verbale di arresto della MF ha scritto che aveva partecipato a
atti di devastazione, ma non si e' verificato vero, e questo vale per tutti gli
imputati. Nessuno degli imputati lo ha fatto, e questo avvalora il raigonamento
dell'archiviazione per tutte le persone.
Il pm conclude la sua richiesta di archiviazione dicendo ceh "non e' possibile
trarre alcun elemento circa il concorso della MF ad atti di devastazione o
incendi. Le foto confermano questa ipotesi perche' non viene mai vista
partecipare alle azioni". A me pare che non ci sian odifferenze con altre
posizioni, dato che non mi pare che dal travisamentosi possa desumere un
concorso maggiore.
[...]
Io quyindi insisto per l'assoluzione di DP e ritengo anche io come gli altri
difensori nel caso in cui venisse riconosciuta questa ipotesi accusatoria della
devastazoine, che dovrebbero essere riconosciute tutta una serie di attenuanti a
questi ragazzi e in particolare al mio assistito, perche' e' gia' stato spiegato
in che contesto e' nata questa normativa... Non ha nessuna relazione con i fatti
dell'11 marzo. Se il giudice ritiene di dover applicare questo reato, allora
chiediamo l'applicazione delle attenuanti per l'art. 62 nr. 1. [...]

[ avvocato Steccanella, per AP ]

Dobbiamo dire che dobbiamo riportare il processo a quello che e', un processo
conrtro le persone. Credo che pero' sia un processo un po' particolare, dove che
alcune cose non tornano.
[...]
In questo processo le persone si trovano caricate di una serie di altre
situazioni, di cui non sono colpevoli... Questa e' la prima volta che possiamo
parlarne nelle sedi proprie e opportune, perche' e' un proceso, ma e' quattro
mesi che aspettiamo di poterlo fare...
Io penso che chiunque rimane perplesso due volte: prima perche' ci sono persone
per 4 mesi in carcere preventivo, e credo che un po' per tutti sia un mistero,
asepttando il processo. Oggi siamo al processo e comincia con una requisitoria
che presenta una situazoine ancora piu' sconcertante... Perche' una volta
superato il problema psicologico dei 4 mesi in carcere che in termini giuridici
e' sicuramente esemplare... ma non condivisibile
Adesso ci troviamo a fare i conti con una richiesta di pena non condivisibile...
Vogliamo interrompere questo gorgo? O dobbiamo aspettare l'appello per tornare
alla ragionevolezza?
Perche' io oggi non vi diro' che non hanno fatto nulla, ma vi diro' che dobbiamo
tornare alle fattispecie del codice penale e non di altro. Trenta ragazzi presi
praticamente a caso, posso concludere la loro esperienza processuale con una
condanna a 5 anni e 6 mesi?
Una condanna che e' figlia dell'avvitamento in cui ci siamo infilati... con
tanto di accordi preprocessuali dove ci si dice che con un patteggiamento si
sarebbe chiesto la meta'... cioe' ma non e' che a seconda del rito la richiesta
puo' passare 5 anni e mezzo a tre anni.
Parliamo di diritto.
Ci troviamo a difendere persone che sono purtroppo in situazioni antipatiche...
antipatiche a chi si pone da una posizione non di sinistra, ma sono antipatiche
anche alle persone di sinistra perche' il fatto che si sono trovati in quella
situazione pre elettorale vengono visti come possibile fonte di danni a livello
delle consultazioni. Oggi ci siamo liberati di tutto questo e quindi speriamo di
poter tornare all'ordinamento... [...]
Lo stato non deve dare pene esemplari da tempo di guerrra, deve considerare
responsabili le persone per quello che hanno fatto, deve dare pene giuste,
occupandosi di quello che e' successo, e non altro... perche' il pm forza anche
la ricostruzione storica degli eventi, e con un perche'.
Anche sentendo Mazzali ieri mi trovo concorde nell'appello ad arginare
l'estensione dell'art. 110. Puo' parlarsi di concorso in assenza dei soggetti
che hanno fatto i reati? Cioe' si parla di concorso con qualcuno che non c'e'.
Non c'e' perche' non e' stato trovato.
Quando c'e' stato un battibecco sulla relazione del RIS di Parma, rispetto al
razzo, il pm ci disse: "se avessi individuato chi ha lanciato il razzo avrei
contestato il tentato omicidio". E questo e' la cosa corretta. Ma ha individuato
chi ha fatto i danneggiamtni? No. E allora perche' non contesta il tentato
omicidio in concorso morale, come contesta il concorso morale nelle
devastazioni.
E' identico. Allora non si e' individuato l'autore del lancio del razzo come non
si e' trovato l'autore della distruzione della vetrina della singer! E allora
perche' si imputa il concorso alla seconda?
Un soggetto risponde per una condotta che gli deve venire attribuita... Qui si
cheide la condanna per condotte che non sono individuate, il cui concorso morale
con gli imputati non e' individuato.
Ci sono diversi soggetti che non sappiamo cosa abbiano fatto a cui sono
attribuiti altri reati. Ci sono dei soggetti che sappiamo cosa hanno fatto
addirittura.
AP sappiamo cosa ha fatto. Ha fatto passare un ambulanza fermando le macchine,
ha spostato un cassonetto che intralciava il traffico. Continuiamo a accusarlo
di concorso morale in devastazione.
Il pm non ha portato lo sviluppo delle indagini... non ha portato nulla di
diverso rispetto a quelle sedi accidentali come il riesame e altro... la difesa
si e' correttamente tenuta all'ipotesi accusatoria, dicendo, quando ci sara' il
processo parleremo della fattispecie, per ora chiediamo altro.
Oggi il pm ci deve spiegare perche' ha ritenuto ci fosse prova di una
partecipazione prima ancora di chiedere una condanna spropositata. Invece ci
troviamo a sentire le stesse prove delle precedenti occasioni. I quattro mesi in
cui sono stati in carcere non sono serviti a trovare prove che corroborassero
l'ipotesi del pm.
[...] Sul capo 1 si e' detto tanto e tanto si dira', nel senso che un reato come
devastazione non e' un reato leggero. La devastazione non e' un insieme di atti
vandalici, perche' non e' che il legislatore e' impazzito e chiede minimo 8 anni
per una serie di atti vandalici, evidentemente deve essere comparata a un reato
clamorosamente grave. La devastrazione e' tutta un'altra cosa, che e' contenuta
nella ratio del legislatore, che ce li mette nei delitti contro l'OP insieme
all'associazione mafiosa, l'attentato agli impianti di pubblica utilita' e
niente altro. Cioe' accuse gigantesche. Qui stiamo contestando un reato di
gravita' incredibile. Cioe' siamo di fronte a fatti paragonabili
all'associazione mafiosa? A me pare incredibile. [...]
Anche perche' se guardiamo gli ultimi due mesi, hanno tutti un punto in comune,
e cioe' una ragione se non collettiva ma individuale si, per la quale il
soggetto ha commesso il fattto. Possono essere reati contro il patrimonio o
contro la persona, ma non si troveranno altre persone prcessate per qualcosa che
non procurava loro alcun beneficio personale. Anche nella peggiore delle
ipotesi, il pm non individua un movente uno che sia individuale. Io credo che il
movente di voler impedire una manifestazione fascista sia un movente che
accomuna tutti.
Non si possono chiedere sei anni di carcere per soggetti che hanno agito per
motivi nobili, anhce senza chiamare in causa l'art. 62 nr1... Che puo' essere
cmq invocato per qualsiasi reato. [...]
Allora se andiamo a guardare il movente, penso che in questo caso l'art. 62 nr 1
non e' invocato a caso. Ma anche se il giudice non lo ritiene, non potra' non
porsi il problema che il motivo per cui hanno agito non ha niente di
individualistico. [...]
Cioe' stiamo discutendo di una fattispecie residuale, che richiama una
fattispecie speciale per cui era prevista la pena di morte... Allora misuriamo
le richieste giuridiche con questi fatti... Cioe' pensiamo che quello che e'
avvenuto poteva essere commisurato a qualcosa per cui era prevista la pena di
morte? Stiamo sfiorando il grottesco. Cioe' ci sono 700 articoli, non si poteva
pensare altro... Per esempio anche se fa molto meno scena e ovviamente non
giustifica quattro mesi di carcerazione preventiva, c'e' per esempio il 424 ,
cioe' l'incendio al fine di danneggiare, che in ogni caso non e' attribuibile ai
soggetti, pero' e' piu' proprio forse.
Devastazione significa cose ben precise. [...] Bisognerebbe immaginare che
questi soggetti siano andati solo per distruggere corso buenos aires, perche'
non ci piace! Cioe' pazzia. Cioe' neanche nel caso in cui un gruppo di condomini
ando' a radere al suolo il campo rom si contesto' questo reato, pur essendo
chiaro in quel caso che l'intento era devastare e radere al suolo quel posto.
E non si sfugge. [...]
E' lo stesso caso di Avellino Napoli. L'obiettivo li' e' distruggere lo stadio
perche' visto come fonte di ingiustizia e obiettivo del proprio malessere. E
cosi' in questo caso l'obiettivo dovrebbe essere distruggere corso buenos aires.
[...]
Allora se il pm mi vuole dire: "se erano li' rispondono di tutto". Allora non
facciamo il processo. VIa il giudice, via tutto. Giustizia sommaria.

Io ho sentito affrontare in vari modi il tema del concorso, perche' il pm ci
obbliga. Anche in questo caso il legislatore, quando descrive il concorso, e'
chiaro che il concorso implica una forma di partecipazione a una fattispecie, ma
va letta una norma in correlazione. Attraverso il 116, si capisce il senso
dell'art. 110. [...] Se si configura un reato diverso da quello che i
concorrenti volevano fare allora la pena e' diminuita. Ha provato il pm che
tutti loro volevano gli eventi che si sono verificati? O ha provato che volevano
andare in amnifestazoine? E per questo 8 anni ? C'e' da rabbrividire. [...]
Cioe' il comunicato che viene citato dice: "noi andremo li' e cercheremo di
impedire il corteo fascista. se la polizia ce l'impedisce andremo da un'altra
parte". C'e' scritto: "distruggiamo corso buenos aires"? "distruggiamo la
vetrina della singer"? Anche ammesso che un anonimo possa determinare la
volonta' di 300 persone... mi pare francamente assurdo... [...]
E questo e' corroborato dal fatto che la polizia li ha seguiti da dove sono
partiti. Se pensavano che distruggevano corso buenos aires, li lasciavano
andare?
Vogliamo discutere che il comunicato prefigura una resistenza? Va bene, ma non
mi pare che sia questo l'oggetto del processo... Anche perche' mi pare che
questi trenta ragazzi non siano tutto il giorno in piazza a fare barricate...
hanno una vita, delle cose da fare... sento dire che uno degli elementi cardine
e' la rapidita' di esecuzione... ma voglio dire... fanno le barricate con quello
che trovano per strada... e questa e' coordinazoine? preordinazione? Ma ci vuole
tre secondi a recuperare due robe e buttarle in mezzo... CIoe' io non ce le vedo
queste grande esercitazioni... Buttano in mezzo un po' di roba e si mettono li'
davanti a far casino... e questa e' organizzazione preordinata?
Il terzo elemento: se avessero voluto distaccarsi si sarebbero fermati dopo la
prima carica. MA non e' che si sono ricompattati a testuggine. Se si leggono le
relazioni, si capisce che e' follia. Inizierei a smitizzare la prima carica.
TUtti dicono "dopo un primo intervento blando e' stata fatta una carica". Cioe'
nelle relazioni non c'e' scritto "dopo una prima carica si e' formata una
testuggine che abbiamo dovuto disperedere". Non c'e' una prima carica. C'e' un
primo intervento e poi quella vera. Allora non c'e' questo discrimine dopo il
quale loro si rendono responsabili del vero concorso.
Si parla di 20 minuti. Alle 12.25 si vede arrivare AP e cominciano i
posizionamenti. La creazione della barricata che e' un evidente protezione di
fornte a un dispositivo notevole delle ffoo e' alle 12.32. Poi si vede AP fermo
indietro rispetto al gruppo. Alle 12.42 c'e' il primo lancio di sassi. Il primo
incendio alle 12.45. Poi si vede mettere in mezzo un cassonetto, che AP levera'
poi. Fuggi fuggi alle 12.47. Alle 12.55 si vede con visibilita' ridotta. Alle
13.00 c'e' l'arresto.
E l'arresto viene verbalizzato in una forma che contrasta le affermazioni del
pm e cioe' che prima che si rifugiassero al 15 abbiano distrutto macchine e
cose. Cioe', stanno scappando, visto che non sappiamo cosa fare, distruggiamo
un'altra macchina. Nel verbale si dice che li hanno inseguiti, e addirittura un
agente li blocca sulla porta e la forza per entrare. Sono stati inseguiti dalle
ffoo tutto il tempo. Come fanno ad aver distrutto una porsche mentre fanno
questo numero?
Allora se vogliamo guardare le cose in maniera disattenta, ma almeno diciamo
quello che e' accaduto non altro. C'e' un altro elemento che dice "in
contemporanea all'attacco della carica, si lanciano all'inseguimento del 15."
Cioe' vuol dire che mentre parte la carica un gruppo insegue le persone nel 15 e
li arresta. Dove sta il tempo per fare tutte le devastazioni che dice il pm? Si
dice testualmente "stanno chiudendo la porta". E' contestuale. [...]
Ma guardiamo i video: dai video si vede che AP fa passare le ambulanze,
atteggiamento contrario a quello rivendicato dal pm. [...] Idem per il
cassonetto.
5 anni e 8 mesi. Complimenti.
[...]
Altra cosa: e' un processo per devastazione. Ma com'e' che non vedo la sfilata
dei soggetti danneggiati che necessariamente dovrebbero esserci in caso di una
devastazione... ci dovrebbe essere tutto il quartiere buenos aires. Vogliamo
dire che non sono venuti al processo terrorizzati da questi guerriglieri? Mi
pare un po' ridicolo.
E' molto semplice. C'e' una situazione di disordine. Vengono presi a caso una
trentina di persone. Passano 4 mesi in carcere, arrivano a processo e i soli
fatti gravi gia' implicano una richiesta di condanna grave. Se questo e' il
processo andiamo a casa.
Non c'e' un fotogramma che e' uno che ritragga le persone a fianco di una
qualsiasi atto criminoso. [...] Cioe' c'e' una foto che ritragga un indagato che
fa qualcosa? No. Cioe' erano li'. Pero' per questo devo essere condannato a 5
anni e 8 mesi? CXioe' ci fosse una foto di un imputato di fianco a una persona
che distrugge una vetrina, allora discutiamone... ma non e' cosi'.
[...]


[ avvocato Cattalini , MB ]

[...]

[avvocato Frugoni, avvocato Sassi]

[...]

[avvocato Burani ]

Vogliamo provare a ripete in modo organico le dissertazioni fatte nei
precedenti interventi a partire dal pm.

Il pm si e' rifatto alla ricostruzione dei fatti. Ma la ricostruzione
dei fatti deve porre degli elementi grossi rispetto alle decisioni. Ho
letto che per il festeggiamento dei mondiali a reggio emilia ci sono
stati 40 feriti e non so quante macchine danneggiate. Allora mi pongo il
problema, perche' credo che i fatti vadano valutati nella loro vera
dimensione, che in questo caso non e' quella della devastazione.

L'avvocato Mazzali ha gia' parlato molto, ma io entro nel dettaglio di
due particolari di questa vicenda. Una vicenda che si e' sviluppata in
200 metri di strada, e che ha causato 17.555 euro. Non voglio
minimizzare un episodio, ma voglio inquadrarlo nella giusta luce.

Perche' la devastazione e' nel nosro ordinamento perche' concepito come
un reato che si poteva verificare in contesti altri rispetto a quelli
odierni. Si poteva verificare in altri tempi.

Alla fine della partita dobbiamo capire di cosa sono responsabili gli
imputati.

Da Reggio Emilia parte un gruppo di ragazzi, un termine che il pm ha
usato piu' volte e io lo ringrazio, perche' si tratta di giovani che
sono venuti da reggio emilia per contrapporsi a una manifestazione di
fascisti senza nessuna virgoletta, persone che venivano a veicolare per
le strade di milano un messaggio di odio, di aggressivita', un messaggio
non solo contro la costituzione ma anche contro il senso comune. Quello
che ee' successo anche dalla prima ricostruzione... anche se a dire il
vero ci sono delle discrepanze di non poco conto tra informative cc e
informative ps. Gia' diciamo che a Milano c'erano 162 cc e ps contro
circa 300 manifestanti. Questo lo dico per rafforzare l'argomentazione
di Mazzali, e per dire che al momento di risolvere la situazione l'unica
carica effettuata e' bastata. Un gruppo di 200-300 persone arriva a 100
metri dalle ffoo, e si dice che lancia qualche sasso. La ps dice che un
gruppo di 20-30 sono avanzati dal gruppo e lancia dei sassi. C'e' la
prima carica e poi c'e' la formazione della barricata. Questo dimostra
che la barricata e' la cosa piu' improvvisata del mondo, e quindi non si
capisce di che preordinazione si vuole parlare... alla fine era una
barricata di 70-80 centrimentri fatta di fioriere, cestini, e
portabiciclette... Ridimensioniamo i fatti a quello che sono

C'e' questa prima carica, nel frattempo qualcuno porta auto ai lati
delle strade nella zona franca tra la barricata e il secondo gruppo...
Questo sembra dalle relazioni... un gruppo dietro la barricata e in
questa zona franca ci sono delle macchine... Arriva la seconda carica e
poi e' finito tutto. Finisce tutto perche' i miei assistiti vengono
presi al numero 15. [...]

Colpisce che le testimonianze abbiano la stessa identica formulazione...
Mi riesce piu' facile che gli agenti abbiano sottoscritto cose gia'
preparate da altri. Tra l'altro viene difficile credere alcune
affermazioni. Come vedono un gruppo che si stacca attraverso 60 metri di
fumo e delirio? Cioe' io penso che abbiano visto qualcuno che scappava,
e basta. [...] Poi arrivano i cc prendono quello che trovano e solo dopo
un'ora c'e' una seconda perquisizione che trova altre cose...

Io ho fatto un conto... se fosse vera l'ipotesi dell'accusa che tutti
quelli che erano li' hanno contribuito, vuol dire che per 300 persone
dovrebbe costare 1500 anni di galera... Il pm dice che pero' bisogna
capire che le persone che sono in stato di arresto sono persone che
erano li' e che scappando sono state prese... I termini del pm evocano
una guerra che non c'e' stata. C'e' stata una carica legittima se si
vuole per riprendere il controllo della situazione, contro una serie di
persone di cui una parte ha fatto delle cose e una parte non ha fatto
nulla.

Allora ecco perche' diventa importante quel portone [...] Il pm dice che
questa e' la prova per contestare il 419 c.p.

Ma io di quelle persone che sono state identificate, per quanto riguarda
i miei assistiti di almeno meta' non so neanche cosa hanno fatto.
Sappiamo che erano li' e loro stessi ci hanno detto che erano venuti
alla manifestazione. Ma dobbiamo vedere che cosa hanno fatto queste
persone.

Non basta fare come dice il pm: ``c'e' stata una preordinazione da parte
di tutti di un momento di scontro''... se poi si guarda il messaggio si
vede che la frase dello scandalo e' ``tutti preparati''. Ma io l'ho
letta diversa. Io l'ho letta cosi': ``siamo antifascisti, vogliamo
fermarli, e la violenza sara' quella di chi cerchera' di fermarci... e
non ci sarebbe stata se le autorita' non consentissero questa
manifestazione fascista''.

Questo e' il quadro... Nessuno e' andato per caricare le ffoo. Si e'
andati in piazza per occupare una pazza tre ore prima dove volevano
andare i fascisti. Ma mentre andavano in piazza sono successi i fatti
che conosciamo.

Allora io concludo questa parte sulla devastazione, e capisco che sia
pedante, ma mi sento di dire che per valutare la portata vera di questo
fatto bisogna valutare anche le conseguenze effettive di questo
evento... Non e' che a 18 mila eruo di danni c'e' il passaggio di
qualita'... Non si puo' parlare a caso di devastazione. Il secondo fatto
e' misurare le conseguenze pratiche subite. Su questo primo punto non si
puo' ravvedere in nessun caso la commissione del reato di devastazione.

Per qualificare saldamente il fatto dobbiamo capire cosa si intende per
devastazione, che non a caso e' un reato collocato nel libro sull'OP ma
nel titolo insieme a reati come associazione a delinquere, associazione
a delinquere di stampo mafioso, la disobbedienza alle leggi, l'attentato
a istituzioni di pubblica utilita'.

Si parla di altre cose rispetto a quello che abbiamo visto. Dobbiamo
valutare i fatti e vedere se sono collocabili in questa figura.

Sulla devastazione mi fermo perche' molti altri l'hanno trattata
egregiamente.

E passiamo alle situazioni dei singoli assistiti.

Cosa hanno fatto realmente quel giorno? E soprattutto quella
rappresentazione del reato ... non ci si puo' esimere.. si deve
dimostrare cmq che si tratti di concorso materiale o di concorso morale
o di altro, si deve dimostrare che cosa volessero fare. Ma e' un caso
che dentro queste gabbie abbiamo tutte persone nessuna delle quali ha
compiuto materialmente un singolo atto di devastazione o danneggiamento?
Io non lo so, ma propongo questo quesito a lei signor giudice. Io vorrei
dire che se non hanno preso tutte ueste persone autrici di devastazioni
un motivo ci sara'.

La cosa certa che abbiamo e' che le persone che abbiamo sono partite da
Reggio emilia per una manifestazione antifascista. Certo uno aveva un
bastone, che cmq ha preso qui a Milano, ma solo da quello si puo'
dedurre che avessero prefigurato un qualche reato... Ma la cosa che
hanno pensato fino al momento in cui avanzano con un corteo a corso
Buenos aires, ma fino a quel momento il massimo che potevano pensare e'
di scambiarsi qualche legnata con i fascisti. Ed e' un passaggio che
direbbe che dovrebbe essere li' che loro si rappresentano che si vuole
fare altro. Ma come si fa a pensare che uno qualsiasi di loro con quello
che si aspettavano si poteva prefigurare il reato di devastazione...
Come potevano pensare che dal danneggiamento di qualcosa si stesse
passando a qualcosa di cosi' grosso?

Ognuno di loro viveva la situazione in un modo suo personale. Io forse
sbaglio ma sono abituato ad andare a vedere le carte.

Dei miei assistiti ci sono almento GL, IC, SP che sono i fantasmi di cui
ha parlato l'avvocato Mazzali. Per pensare che avessero un ruolo
qualsiasi in tutta la vicenda per i quali sono prima indagati e per i
quali viene chiesta una condanna di 5 anni e 6 mesi, dovrei vedere che
cosa hanno fatto, ma anche solo dirmi esattamente in che modo hanno
concorso moralmente... Cosa hanno fatto queste persone per rafforzare il
proposito... avranno urlato alla polizia, lanciato qualcosa, qualsiasi
atteggiamento... una di loro era in minigonna... certo vado a fare una
devastazione in minigonna.. in che modo ha contribuito a rafforzare la
determinazione di qualcuno a devastare? Cosa hanno fatto? Dove era? Che
contributo ha dato?

GL idem, puo' mettersi tutti i passamontagna che vuole ma lo riconosce
cmq, allora mi si dica dov'era e cosa ha fatto. Se non diamo una
risposta c'e' solo l'assoluzione. Io non ne vedo altre. Io mi fermerei
qua, poi faro' la filippica sulle attenuanti, ma mi fermerei qua.

[...]

Parliamo di PC. Non si dice nulla di lui, si vede di spalle, ha un
cappuccio, magari non e' manco travisato. Lo si riconosce per una
macchia chiara che e' simile in diverse foto a una toppa sul giubbotto
di PC. Cioe' se lui ha una toppa simile a quella di uno che cmq stava
nel corteo e non stava facendo nulla, gli diamo 5 anni e 8 mesi... Se e'
simile non c'e' neanche la prova che sia la stessa. Cioe' qualcosa mi si
dovra' dire in piu'. Sappiamo solo che in corteo c'era qualcuno che ha
elementi simili alle sue, degli anfibi e una toppa, e che cmq non sta
facendo nulla. Allora lo sposto tra i fantasmi.

Parliamo di LF. Era in corteo perche' l'ha detto lui. Aveva un bomber
nero e non so che altro. Questa e' tutta l'identificazione. Lo si vede
in una foto o due nemmeno travisato. Allora anche a LF si dovra' dare
una collocazione attiva, perche' se non la diamo a lui non la diamo
neanche agli altri, perche' erano tutti piu' o meno insieme in una zona
in cui non si sono verificati fatti di un certo tipo... Badi bene che
siamo poco lontano da dove si verificano determinati fatti, ma sono
dall'altra parte.

Allora anche su questo dovremo dire che cosa si e' rappresentato LF, ma
cosa hanno pensato ce lo dicono i cc. Quando vediamo la posizione di MM,
e' individuato in moltissime posizioni, vicino a uno o l'altro, ma in
tutte le posizioni sta camminando, con in mano da una parte una bandiera
con un bastone che e' l'asta della bandiera. Si dice che conversa con la
strada con IM. Ma possiamo dire che due che sono in mezzo a una
situazione di grosso pericolo, conversano con calma? Loro stavano
facendo altro, e stavano conversando, con PC girato di schiena. In
un'altra foto ha un passamontagna e un drappo di colore rosso, ammesso e
non concesso che non sia la medesima bandiera. [...]

Un drappo: cosa si distrugge con un drappo? Che vita si mette in
pericolo con un drappo? E se e' una bandiera idem. [...]

Poi c'e' la posizione di VN: e' ritratto dietro la barricata di 80 cm,
ma non e' travisato. Ha un cappuccio e una kefia e lo si riconosce
subito. Se non si e' travisato in quella posizione e stava guardando e
se tutto quello che gli si vede in mano e' uno scudo, quello ceh ne
ricaviamo e' che VN non si rendeva conto di quello che accadeva alle sue
spalle. Cioe' l'atteggiamento di chi fa la barricata consentendo a chi
e' dietro di fare quello che fanno, non se ne sta come VN a viso
scoperto. [...] Li si vorra' ritenere responsabili di resistenza, ma
bisogna fare qualcosa per resistere... cioe' arrendiamoci alla ragion di
stato , ma non si puo' andare piu' n la'.

Io so che il giudice ha visto le carte e le vedra' ancora meglio, e che
motivera' la sentenza, ma penso che sia problematico dire che una
persona che sta li' con quell'atteggiamento possa essere imputato di
devastazione e saccheggio. E si badi bene che se ne va con gli altri.

Abbiamo un primo momento di una prima carica, c'e' la barricata, poi
arriva la carica vera e propria ma i reggiani non sono piu' neanche li'.
E infatti stavano scappando, erano in altra posizione.

Inquadrati i fatti e le singole posizioni possiamo parlare delle
conclusioni. [...] E' onere dell'accusa dimostrare che io ero a
conoscenza della fase ideativi, esecutiva o preparativa. Si deve
provare. Ammettiamo che io ho fatto una barricata, e non ho devastato,
ho fatto una barricata. Se dietro di me succede qualcosa si deve
dimostrare che io avevo precedentemente organizzato e progettato che
dietro di me avvenisse qualcosa. Mi si dice: ``abbiamo ascoltato
l'organizzazoine per settimane precedentemente i fatti''. Ma allora
ditelo. Lo si dica per tutti, altrimenti rimane solo la fase
dell'esecuzione. Mi si dica se le persone in una certa posizione ha
contribuito materialmente, e non ci sono prove, o nel caso del concorso
morale se e come ha contribuito al rafforzamento delle intenzioni
criminose.

Perche' la cosa varrebbe se il corteo fosse partito per fare quello e
non come e' per fare altro. L'eventuale reato che le persone potevano
prefigurarsi era quello dello scontro con i fascisti in piazza Oberdan.
Allora non e' neanche concorso morale. Per tre persone non c'erano, o mi
si dice dov'erano o non c'erano. Per gli altri mi si dica cosa hanno
fatto in concreto perche' la giurisprudenza dice che quando non c'e' una
partecipazione di qualche tipo, quando non la si puo' provare, quando
c'e' un ruolo di poco piu' di uno spettatore, anche se ovviamente non
erano li' per caso, ma se uno a fronte di quello ceh succede e che non
vuole che succeda, mi si deve spiegare come partecipa.

Quali sono le mie richieste? L'assoluzione per non aver commesso il
fatto. Per i non fantasmi al massimo possiamo pensare di chiedere il
114, il 116 c.p. Perche' se penso che piu' persone abbiano partecipato a
una manifestazone a non a quello che e' successo... allora la minima
partecipazione e' quella di una persona che va in corteo. E allora il
116 e' li problema vero di questo processo.

[...]

Allora facciamo un altro passo. A un certo punto si rendono conto che
qualcuno sta commettendo un reato che io non ho fatto e non avevo
intenzine di fare. Facciamo un passo in piu'. Diciamo che hanno pensato
che stava succedendo qualcosa, ma da li' a rendersi conto della portata
reale della situazione, cioe' avere la consapevolezza che si stava
passando da un corteo a una devastazione, non penso che sia vero per
nessuno. [...] Nemmeno per VN dato che non c'e' la prova che fosse li'
per difendere qualcuno. Allora si debba riconoscere l'art. 116. [...]

[ chiede l'art 62 nr 1 come ulteriore attenuante ]

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