solidarietà
Sassari, 12/07/2006
Comunicato stampa
Oggetto: solidarietà agli indagati e agli arrestati in Sardegna nell’operazione “Arcadia”
La chiamano “operazione arcadia”, che sa molto di film poliziesco e così appariva Sassari ieri mattina: elicotteri, perquisizioni a tappeto, dieci arresti, la città blindata. Indagati ed in manette quei compagni e compagne che hanno sempre svolto la loro azione politica pubblicamente ed alla luce del sole. Indagati ed in manette, con accuse pesantissime, basate sul metodo delle intercettazioni oggi messo in discussione persino da chi sta al potere, e con il quale si pensa di poter avallare l’arresto e l’inquisizione di un numero elevatissimo di persone. A giustificare tutto questo una serie di frasi sconnesse e piuttosto dubbie, nonché estrapolate dal contesto delle conversazioni (vedi quelle pubblicate sull’unione sarda), quasi cucite a dovere per poter giustificare ad ogni costo il teorema Pisanu e l’enorme spesa che questo teorema ha significato nel corso degli ultimi anni in Sardegna: miliardi sottratti ai contribuenti e spesi in intercettazioni, pedinamenti, dispiego di forze dell’ordine in una terra che di tutt’altro aveva bisogno…e soprattutto al fine di dare corpo alla famosa formula dell’eversione sarda di Pisanu diventata quasi un grottesco ritornello. Un teorema che tra i vari obiettivi ha quello specifico di zittire il reale malcontento popolare dovuto alla drammatica situazione sarda colpendo ora nello specifico una organizzazione come A Manca pro s’indipendentzia che di quel malcontento si è fatta portatrice. La diversità di analisi e prospettive non ci ha impedito in numerose occasioni di condividere una militanza che ci ha visto spesso protestare insieme per i diritti degli studenti, dei migranti, e dei lavoratori, contro la guerra e le basi militari e contro lo sfruttamento coloniale della Sardegna. Per questo ci sentiamo solidali con i compagni e le compagne arrestate e inquisiti/e, vittime di una azione repressiva talmente ampia e fumosa da provocare in noi un senso di indignazione ma non di impotenza. In attesa di avere notizie più precise auspichiamo l’immediato rilascio di tutti gli arrestati.
Massimo Mele (MOS), Paolo Giuliani, Collettivo Femminista Andala, S’Iscola Sarda.
|