LETTERA APERTA alla città di Roma Dalle 130 famiglie del S. Michele in Emergenza Abitativa
LETTERA APERTA alla città di Roma
Dalle 130 famiglie del S. Michele in Emergenza Abitativa
A chi vive questa città, agli uomini e alle donne, ai bimbi, ai loro nonni e alle loro nonne… A tutti quelli che la mattina si alzano per andare a lavorare e a quelli che l’unico lavoro che hanno è cercare lavoro… A tutti quelli che come noi la casa non gliel’ha regalata nessuno e giorno dopo giorno se la sudano pagando 30 anni di mutuo o 800 euro al mese d’affitto… A tutti coloro che in questa strana metropoli hanno ancora il tempo e la voglia di ascoltare una storia e magari provare a sentirsela un po’ addosso… Era Novembre quando ci siamo trovati a piantare le tende dentro al comprensorio del S. Michele che poco dopo sarebbe diventato famoso per lo scandalo ai danni della sanità laziale. In quel momento per noi il grande scandalo era quello di vedere tutti quei palazzi nuovi, ristrutturati con i soldi del Giubileo vuoti ed inutilizzati. Noi infatti una casa non ce l’avevamo: troppo alti gli affitti di questa città, cresciuti del 150% in pochi anni, troppo lunghe le graduatorie per la casa popolare, troppo poche le banche che ti fanno un mutuo quando hai sessanta anni e ti hanno cartolarizzato la casa dove hai sempre vissuto, quando il tuo permesso di soggiorno dura solo pochi mesi e ogni volta non sai se lo rinnoveranno o quando semplicemente il tuo contratto di lavoro è precario. Era novembre quando dalla nostra “Tenda Precaria” abbiamo cominciato a denunciare lo scandalo che pian piano si è scoperto essere la più grande truffa ai danni della sanità dai tempi di Poggiolini! Forse cercando la strada che ci portasse a risolvere la nostra precarietà abitativa, siamo inciampati in una grande storia di speculazione con politici di primo piano, dirigenti delle Asl e funzionari della Regione coinvolti in un furto di milioni di euro, e proprio dalle tasche di chi paga le tasse! Eppure le tende hanno resistito alla bufera che volava sopra le nostre teste, e dall’inverno siamo arrivati all’estate. Intanto il Consiglio Regionale, le sue componenti di maggioranza, e diversi assessori della Giunta ci hanno più volte riconosciuto nei loro documenti o dichiarazioni ufficiali come un’emergenza da tutelare, a cui trovare una soluzione. Il Presidente Marrazzo, invece, così intransigente e risoluto nella difesa dei consumatori, quando stava su RAI 3, per noi e per i nostri diritti di cittadini in emergenza abitativa non ha mai speso una parola. Così il sindaco Veltroni, sempre pronto a consolare i tifosi della Lazio, ( si! Proprio quelli dello striscione ROMA E' FASCISTA...) tremendamente delusi per la serie B (che poi non è arrivata), non ha mai tempo per noi, che proprio in questa città viviamo da mesi in 300 con 6 bagni, con una epidemia di varicella che non ci lascia liberi, senza residenza, senza medico di famiglia, senza asili nido per i bambini. CARO SINDACO E CARO PRESIDENTE sappiamo anche di essere bellissimi e bellissime, ma non abbastanza fotogenici per fare notizia ed andare sui telegiornali, però una risposta la vogliamo anche noi. Questa lettera vuole raccontare quanto può essere difficile, ma ricco di dignità, scegliere di non arrendersi al dramma dell’emergenza abitativa. Noi vi vogliamo raccontare cosa significa continuare a lottare per il diritto all’abitare, che in questa città-vetrina viene costantemente negato. Per come vediamo noi questa città, l'essenziale è visibile agli occhi, ed è proprio sotto il nostro naso, talmente vicino da non poter essere accessibile, perchè la politica, il Sindaco buono VELTRONI ed il presidente di “tutti nessuno escluso” MARAZZO, continuano ad inseguire soluzioni spettacolari. Adesso è ora di finire, sentiamo già il vostro calore, vi invitiamo a venirci a trovare 24 ore su 24 a Via Casal de Merode 8, quartiere Tor Marancia, città di Roma, Regione Lazio.
Ah dimenticavamo, anche noi siamo Campioni del Mondo… ma che mondo è quello in cui non hai diritto nemmeno ad una casa?!
Chiediamo a tutti e a tutte di sottoscrivere questa lettera aperta, per ricordare a chi ci governa che c'è una città intera che reclama il diritto alla casa ed alla dignità per tutti e tutte.
Prime adesioni: Precari ISTAT, Infoxoa, L.o.A. Acrobax, C.S.A. Vittorio occupato, Angelo Mai occupato, C.S.O.A La Talpa, Atelier Occupato Esc, C.S.O.A Macchia Rossa, C.O.C (comitato obbiettivo casa), Action, Unione inquilini, Comitato Popolare Lotta per la Casa, Rete dei movimenti per il diritto all’abitare, RdB, C.S.A. La Torre, Andrea Rivera, Strike Spazio Pubblico Autogestito, COBAS Roma, U.S.I. a.i.t, Usicons (associazioni utenti e consumatori), Associazione sentieri di liberazioni, Officine Libere Espressioni, Nunzio D’Erme, Officine Fotografiche, Cooperativa Inventare l’Abitare, Comitato Autonomo Canili Comunali, Gruppo Regionale PRC, Nando Simeone (vice presidente consiglio provinciale), On. Francesco Caruso, On. Massimiliano Smeriglio, Andrea Catarci (Presidente Municipio XI), Gianluca Peciola (Ass. politiche giovanili e alla casa XI Municipio), Livio Ciappetta (Consigliere Municipio XI), Luciano Ummarino, Ivano Peduzzi (Capogruppo PRC Consiglio regionale del Lazio), Enrico Luciani (consigliere regionale PRC), Anna Evelina Pizzo (Consigliere regionale PRC), ARCI Solidarietà Lazio, Giovani Comunisti, Rivista Erre, Coordinamento Collettivo de La sapienza, Circolo universitario rifondazione Comunista, A.R.C.I. Roma, Libreria Alegre Interno 4, Lunaria, Opera Nuda, Ponentino Trio, Smile Carucci Trio, Circo Manò, Circo a Vapore, Libreria Almayer, Cooperativa B612, Circolo PRC Garbatella, Alfonso Perrotta (Assessore Politiche Sociali I Municipio), Donato Mattei (Capogruppo Prc Municipio XI), Marco Baiani, Lanfranco Caminiti, Claudio Ortale (Capogruppo PRC Municipio XIX), Senza Confine, Teatro Incapace, Città Visibile (associazione di imprese imprese sociali), Le Libellule(coll.Sc.Politiche Roma 3)
Per altre adesioni rivolgersi a: Simona 339/1025270 Giulia 339/8637771 coordinamento@inventati.org aileny@riseup.net
|