una ennesima operazione politica contro una organizzazione conflittuale
La Rete dei Comunisti esprime la sua piena solidarietą ai militanti della sinistra patriottica sarda colpiti da assurdi provvedimenti restrittivi che, lungi dal voler considerare responsabilitą concrete, effettive e personali in specifici atti delittuosi intende colpire un movimento di lotta che in questi anni ha saputo rilanciare la mobilitazione in Sardegna da un punto di vista di classe, anticolonialista e internazionalista, sempre legalmente e alla luce del sole. Con assurdi strumenti legislativi inventati ad hoc per affrontare una emergenza che sembra non avere mai fine, la magistratura, su input esplicito delle autoritą politico e dei gruppi di potere, intende colpire le idee e i programmi politici di quelle organizzazioni e di quei singoli militanti che non intendono piegarsi rispetto all'ordine di cose esistenti. La difesa dei compagni e delle compagne colpite, in Sardegna come a Milano, a Roma e in qualsiasi altro territorio dello Stato italiano e non solo, non rappresenta soltanto un dovere morale e etico nei confronti dei compagni delle singole organizzazioni prese di mira dalla repressione, ma anche uno strumento di generalizzazione di una campagna per la difesa e per il rilancio delle libertą politiche e civili che in questo paese, sull'onda del rafforzamento del ruolo imperialista dello Stato Italiano all'interno del costituendo Polo europeo, stanno subendo una continua quanto accelerata limitazione. La Rete dei Comunisti invita tutte le organizzazioni, le forze politiche e i singoli militanti, in Italia e in Sardegna, ad esprimere la propria solidarietą all'organizzazione "A manca pro s'indipendentzia", e a sviluppare una vasta campagna affinchč venga respinto al mittento il teorema politico alla base dell'operazione giudiziaria realizzata dalla magistratura.
Roma, 13 - 7 - 2006
per la rete dei comunisti Il dipartimento relazioni internazionali
www.contropiano.org
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