Fini-Giovanardi: Prove libere di repressione con irruzione dei carabinieri a Officina 99
Fini-Giovanardi: Prove libere di repressione con irruzione dei carabinieri a Officina 99
Questa mattina intorno alle 9.00 i carabinieri in compagnia dei vigili urbani hanno fatto un vero e proprio blitz contro il centro sociale Officina 99, che a quell' ora era ancora chiuso. Dopo aver sfondato la porta d' ingresso, hanno fatto lo stesso con tutte le altre dei vari locali situati al piano superiore, dove sono presenti una sala prova autogestita, una radio, una televisione, un laboratorio di informatica...costruiti con anni di sacrifici. In evidente segno di sfregio é stato staccato il pannello elettrico e sono stati rubati diversi attrezzi da lavoro presenti nello stabile come flex, trapano ed altro. Tutto questo avvenuto in un tempo molto breve e testimonianze raccolte in zona riferiscono di aver visto portare via da Officina delle piante. Effettivamente dal riscontro effettuato, oltre i danni ed i furti, abbiamo verificato l'assenza di alcune piante di canapa poste sul terrazzo e pubblicamente note, piantate nell' ambito della campagna antiproibizionista che da anni portiamo avanti insieme a molte altre forze ed associazioni e che ogni anno festeggiamo pubblicamente con eventi cittadini noti come festa della semina e del raccolto. Prima di andare via, apponendo nuovi catenacci all'ingresso, i carabinieri hanno anche chiamato una compiacente troup della televisione locale Canale 21 allo scopo di pubblicizzare la bravata. Al momento non conosciamo ancora tutti gli elementi, ma le modalita' alquanto anomale di questa operazione hanno tutto il sapore di una chiara provocazione politica. E' evidente che l' obbiettivo fosse proprio quello di attaccare oltre che uno spazio dei movimenti napoletani e la sua storia, la tenace opposizione alla recente legge Fini-Giovanardi sulle droghe. Grazie a questa assurda legge che equipara droghe leggere a droghe pesanti e manda in galera anche chi si fuma uno spinello, le autorita' di pubblica sicurezza hanno margini di intervento e di discrezionalita' ancora maggiori anche senza autorizzazione di un magistrato. E' chiaro che in questo contesto e' piu' facile la prolificazione di abusi come le irruzioni, a meta' tra intimidazione e propaganda politica, chie si sono ripetute ai danni degli spazi sociali piu' impegnati nella campagna antiproibizionista a partire dal Livello 57 di Bologna. Ora noi ci chiediamo che senso ha accanirsi contro uno spazio autogestito per poche piantine di canapa in una citta' come Napoli dove invece il proibizionismo fa fare affari miliardari alla camorra con lo spaccio di eroina, cocaina ed altre sostanze stupefacenti? Per quanto ci riguarda ogni attacco ad Officina 99 ed agli altri spazi occupati trovera' la piu' ferma opposizione. Da questa mattina siamo gia' al lavoro per riparare i danni causati e per ripristinare le trasmissioni di Radiolina ed insutv, messe fuori uso, ma soprattutto per rilanciare la battaglia antiproibizionista in favore della liberalizzazione delle droghe leggere e l'immediata abrogazione di questa assurda legge.
CSOA OFFICINA 99 area antagonista Campana
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