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Cofferati sul Livello 57
by dal Carlino Wednesday, Jul. 26, 2006 at 5:12 PM mail:

LIVELLO 57 Il Comune, stop alle azioni legali contro il centro

LIVELLO 57
Il Comune, stop alle azioni legali contro il centro
Fino a quando non sarà concluso il provvedimento aperto dalla Procura contro gli esponenti il sindaco sospende le le azioni legali in corso sulle sedi e sulla convenzione

Bologna, 26 luglio 2006 - Il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati , prova a disinnescare la mina politica "Livello 57" decidendo che il Comune sospendera' le azioni legali in corso contro il centro sociale sulle sedi e sulla convenzione, fino a che non si sara' concluso il procedimento giudiziario aperto dalla Procura nei confronti di esponenti del Livello.

"Il contenzioso che abbiamo con il Livello 57- ha spiegato oggi Cofferati- riguarda le sedi e la convenzione e nulla ha a che spartire con i problemi sollevati dalla Procura di Bologna. Non c'e' nessuna connessione con noi". Le parole di Cofferati hanno un chiarissimo significato politico e troncano sul nascere ogni collegamento tra l'azione della Procura e le tensioni tra Comune e Livello 57.

"Proprio perche' nessuno possa strumentalizzazione la situazione in essere- ha spiegato il sindaco- noi fermeremo le nostre azioni giudiziarie relative alle sedi. Aspetteremo le conclusioni dell'iter giudiziario e solo allora riprenderemo la nostra azione".

Tutto questo perche' "e' bene che non ci siano strumentalizzazioni e interferenze". Infatti, continua il sindaco, "si sostengono tesi del tutto infondate parlando di un non meglio precisato collegamento politico" tra l'azione della Procura e il Comune che "e' priva di qualsiasi fondamento

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il livello non è un centro sociale
by PGR Wednesday, Jul. 26, 2006 at 5:45 PM mail:

vorrei solo sottolineare come illivello 57 non si possa assolutamente considerare uncentro sociale. Il suo impegno politico e sociale è praticament enullo se non limitato ad azioni antiproibizioniste che per quanto possono essere importanti assumono sicuramente un significato quasi nullo di fronte a problemi c maggiori come l'immigrazione, dare una risposta i problemi di domicilio e caro vita per gli studenti, pressioni politiche per porre maggiore attenzione su problemi legati al commercio equo o all'Africa. Rimango dell'idea che vada considerato come un semplice locale come d'altronde è considerandoc he prende esattamente le stesse sovvenzioni che prendono gli altri

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Ah già
by Chi Wednesday, Jul. 26, 2006 at 5:53 PM mail:

Secondo questa definizione i centri sociali in Italia non esistono più.

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dividi e impera
by non pretendo niente Wednesday, Jul. 26, 2006 at 7:44 PM mail:

E'almeno dal G8 (quando io ho iniziato a prendere una coscienza politica) che noto un fatto quantomeno preoccupante. Di anno in anno, si ha sempre più dato peso alle differenze di un movimento variegato, fatto da spezzoni di cui ogniuno con obbiettivi, modalita e pensieri diversi, ma tutti collegati da un filo invisibile che porta indubbiamente alla lortta contro i meccanismi di potere del capitalismo e dell'imperialismo, siano essi i problemi legati alla casa, all'immigrazioni, al fascismo,alla sanità all'istruzione, alle guerre, ed hai problemi socio-politici in generale. Tutti sanno di che periodo duro stiamo passando tutti (basta guardare che non c'è + il berluska, ma pochi hanno festeggiato con gusto, ed io non ho nemmeno festeggiato); in questa situazione devastante tra di noi regna l'intolleranza + tiotale, solidarietà si da solo a chi la pensa esattamente come noi, gli antifgascisti dell'11 marzo erano violenti ... allora non sono della mia sponda ... allora sono miei nemici, sono quelli che rovinano il movimento ... e via via, avanti che più ci dividiamo piùsiamo forti e puri. Il contesto in cui viviamo non conta più nulla, ogniuno ha la propria concezione, e guai ad uscirne, se no sei un nemico. In tutto questo vince la fascia moderata margheritiana e prodiana che pur contando meno voti della sinistra decide il bello ed il cattivo tempo. Questo gioco però è molto vecchio, ma nessuno pare accorgersene, nessuno è disposto a rinunciare a niente, nessuno è pronto ad ammettere un minimo di agnosticismo, quello che viene pensato da noi è giusto, insomma è ora di svegliarsi e di crescere (o forse di ritornare + bambini) perchè così non si va da nessuna parte. Forse ragiono così perchè ho solo 18 anni, ma a me hanno sempre detto che la rivoluzione è giovane, che non è una cosa facile, che non è una cosa indolore, ma che porta ad una giustizia sociale, e chevale la pena lottare. Io ho deciso di sognare, ma i sogni continuano se vengono alimentati, e + mi guardo in giro + penso che se tutti sognassero d + il mondo cambierebbe, ma che ormai la gente abbia barattato i sogni con la bistecca che trovano ogni giorno sul tavolo davanti al televisore che li rincretinisce e che gli permette di stare a posto con la coscienza, d'altronde è così che va il mondo.

PS:scusate se sarò stato confusionario, ma sono davvero incazzato nero, io ho partecipato alle 2 edizioni della street, sto seguendo la situazione critica della città che amo, e mio fa male sentire certe cose, visto che la mia città per motivazioni molto simili è già morta! Se non ci credete venite pure a fare un giro a Pavia

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Corrispondenze
by Pino Bonsai Thursday, Jul. 27, 2006 at 7:35 PM mail:

Concordo con quanto scritto nel post "divide et impera" e aggiungerei che non sta scritto da nessuna parte che l'immigrazione sia un problema più grande dell'antiproibizionismo, dato che entrambi fanno parte di un problema più grande che è la criminalizzazione della società, la carcerizzazione forzata dei soggetti deboli e cose del genere.
A parte questo, mi sembra infantile pensare, come fa PGR, che gli spazi sociali devono esistere solo se ci corrispondono. A me non corrisponde il livello57, non mi piace la tecno pesante ma quando ho avuto bisogno di uno spazio per delle attività i locali del livello sono stati aperti, e questo mi basta per dire che è un centro sociale e una realtà viva dato che ci vivevano delle persone là dentro (che non sono spacciatori).
Un atteggiamento come quello di PGR denota che come sempre il reazionarismo è presente anche nella "sinistra". Scusa se sono duro ma i tuoi sono pensieri cinici che a Bologna ormai sento sempre più spesso, e secondo me sono lo specchio della chiusura mentale che ci sta invadendo in questi anni.
Meno male che ci sono i diciottenni...

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