Migliaia di persone scrivono da anni su internet operando come citizen-journalist. Alcuni di loro sono di valore eccelso, anche in Italia, in particolare avuto riguardo al giornalismo ufficiale. Leggete come NON potranno mai diventare veri giornalisti.

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=2156
...............Va da sé che a fronte di queste “acrobazie” finanziarie bisogna che non esistano altre “campane” dell’informazione, proprio come nel calcio nessuno poteva permettersi di contrastare Moggi & Co. : chi non è d’accordo viene confinato nei “recinti” della “disinformazione”.
Questo sistema di protezione dell’informazione di regime, però, costa ogni anno circa 600 milioni di euro, ossia la quota che viene versata ogni anno dallo Stato alle testate giornalistiche che fanno capo ad un’area politica, anche se non sono organi ufficiali di partito.
Riflettiamo che la cifra (alla quale si devono aggiungere i contributi per l’acquisto della carta) è, per ordine di grandezza, un valore da Legge Finanziaria: gli esborsi che lo Stato prevede per finanziare la missione in Iraq o per rinnovare i contratti pubblici sono abbastanza simili[6].

Perché lo Stato mette a bilancio una cifra così alta per la carta stampata, e con quali procedimenti regola l’esborso?
Il meccanismo è semplice: basta che 2 (due!) parlamentari confermino che quel giornale è “voce” di un movimento o di un’area politica ed il quotidiano o mensile che sia ha accesso ai finanziamenti. Testate come Libero, Il Foglio, Roma, l’Unità e tantissimi altri ne beneficiano, con finanziamenti che vanno da qualche centinaio di migliaia di euro fino a quasi 10 milioni l’anno per i più grandi.
A queste già cospicue cifre vanno aggiunti i contributi che tutti i giornali ricevono per l’acquisto della carta: in sostanza, ti compriamo parte della carta e paghiamo i giornalisti. Che cosa vuoi di più dalla vita per essermi fedele? E, in effetti, sono fedelissimi come lo erano gli arbitri a Moggi.

Se i direttori delle grandi testate fanno capo tutti a precise aree politiche – tanto che compiono spesso l’altalena fra la scrivania del direttore e lo scranno parlamentare – come si possono controllare i giornalisti?
Ce lo spiega lo stesso Ordine dei Giornalisti nel suo sito Internet: come si fa a diventare giornalisti?
Per essere iscritti all’Ordine bisogna superare un esame e possedere i requisiti giuridici (cittadinanza, assenza di condanne penali, ecc): già qui non si specifica quali reati conducono all’esclusione. Anche una semplice condanna riportata in seguito ad un grave incidente stradale può condurre all’esclusione: potremmo chiederci perché – nel frattempo – personaggi condannati ed inquisiti per gravi reati di corruzione continuino a sedere sugli scranni del Parlamento.
Per par condicio citiamo solo i casi di De Michelis – che ha sul “groppone” due condanne definitive (patteggiate) – e di Cirino Pomicino, condannato anch’egli ad un paio d’anni di carcere con condanna definitiva. Altri parlamentari hanno subito condanne definitive e molti sono già stati condannati in vari gradi di giudizio: per quanto ci risulta, a nessuno di questi imputati “eccellenti” viene mai negata la pubblicazione di ciò che scrivono, ma passiamo oltre.

La vera “chicca” dei “paletti” posti dall’Ordine è nelle specifiche richieste, che riportiamo[7]:

Professionisti
Sono professionisti coloro che esercitano esclusivamente la professione. Per l'iscrizione nel relativo elenco è richiesto:
l'esercizio continuativo della pratica giornalistica previa iscrizione nel registro dei praticanti per almeno 18 mesi, attestato da una dichiarazione di compiuta pratica del direttore, oppure titolo rilasciato da una delle scuole di giornalismo riconosciute in Italia che attesti il tirocinio dell'allievo per la durata di due anni;

Insomma, per diventare un vero giornalista bisogna aver prima portato a termine un tirocinio – che deve in ogni caso essere comprovato da un direttore editoriale – ma qui si tratta di professionisti. Come si diventa giornalisti professionisti? Prima si fa la “gavetta” come praticanti. Come si diventa praticanti?

Praticanti
Coloro che intendano avviarsi alla professione giornalistica possono iscriversi nel registro dei praticanti in presenza dei seguenti requisiti:
il possesso della dichiarazione del direttore comprovante l'effettivo inizio della pratica di cui all'art. 34 l . 69/1963;

Insomma, il praticante deve trovare qualcuno che attesti il suo praticantato, che è sempre il solito direttore di testata. E se non si trova un direttore disposto ad accoglierlo come praticante? In questo caso fa il free-lance, ossia il libero professionista che vende i propri servigi alle testate. Come si può diventare praticanti se si è free-lance?

Freelance
Al fine dell'iscrizione al registro dei praticanti da parte dei freelance sono richiesti:
l'iscrizione all'albo come pubblicista e lo svolgimento di attività giornalistica da almeno tre anni con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa con una o più testate qualificate allo svolgimento della pratica giornalistica.
copia dei contratti di collaborazione continuativa e coordinata o delle ricevute di pagamento da parte delle testate e l'indicazione del giornalista professionista, caposervizio o redattore della testata o delle testate per le quali lavora e che gli impartisce le indicazioni tecnico - professionali;
copia della dichiarazione dei redditi da cui risulti che il compenso annuale dell'attività giornalistica corrisponde al trattamento minimo del praticante;
documentazione della produzione giornalistica;

Il povero free-lance è proprio uno sfigato: per lui non bastano i soliti requisiti (penali, esami, ecc.) ma deve altresì fornire copia di chi lo ha precedentemente pubblicato. Riflettiamo che non basta aver pubblicato, ma deve anche essere stato pagato ed attestarlo! Ma se chiede di poter svolgere la professione, come può aver già pubblicato? Ha pubblicato se per tre anni qualcuno (dal giornalista professionista in su) ha garantito per lui.
Se, a questo punto, qualcuno si spaventasse potrebbe optare per l’albo dei pubblicisti, che sembrerebbe più “abbordabile”: è così?

Pubblicisti
Per l'iscrizione nell'elenco dei pubblicisti è necessario:
presentare gli articoli, a firma del richiedente, pubblicati in giornali e periodici e i certificati dei direttori delle pubblicazioni, che comprovino l'attività pubblicistica regolarmente retribuita da almeno due anni; Per i corrispondenti o per gli articoli non firmati occorre allegare alla domanda, unitamente ai giornali e periodici suddetti, ogni documentazione, ivi compresa l'attestazione del direttore della pubblicazione, atta a dimostrare in modo certo l'effettiva redazione di dette corrispondenze o articoli. I collaboratori dei servizi giornalistici della radio e della televisione, delle agenzie di stampa e dei cinegiornali, i quali non siano in grado di allegare alla domanda i giornali e periodici previsti, debbono comprovare, con idonea documentazione ovvero mediante l'attestazione del direttore del rispettivo servizio giornalistico, la concreta ed effettiva attività svolta.

Niente da fare: qualsiasi percorso si scelga c’è sempre qualcuno che deve garantire. Ma garantire che cosa? Se le capacità professionali vengono verificate a parte, mediante un apposito esame, non si tratta di sorvegliare affinché non siano iscritti come giornalisti persone che scrivono “squola” con la “q”[8].
Il governo di centro destra aveva proposto d’aggiungere a questo calvario anche la specifica laurea in Lettere, Giornalismo, ecc, ma il Consiglio di Stato ha bocciato l’iniziativa e l’Ordine ne ha preso atto con gran tristezza:

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti denuncia il responso del Consiglio di Stato, che blocca la modernizzazione e la liberalizzazione meritocratica dell’accesso alla professione giornalistica mediante l’esclusivo percorso universitario.

Il comunicato dell’Ordine è quasi ridicolo: dopo aver steso quel “campo minato” di richieste e controlli osano parlare di modernizzazione e liberalizzazione? Bisogna riconoscere che restringere ai soli cittadini laureati la possibilità di partecipare all’informazione cozza contro alcuni principi costituzionali, giacché non è possibile equiparare le competenze professionali che deve possedere un medico con quelle di chi scrive: se il problema è di verificare le competenze, bastano ed avanzano gli specifici esami atti a verificare soprattutto la conoscenza degli aspetti giuridici attinenti al mondo dell’informazione.
A questo punto potremmo proibire di cantare a chi non ha completato gli studi al Conservatorio, potremmo estromettere dalle compagnie teatrali coloro che non hanno frequentato l’Accademia d’Arte Drammatica cosicché – solo per citare un caso fra i tanti – un certo Fabrizio de André si sarebbe probabilmente distinto in una fulgida carriera come bancario o portalettere, invece di scrivere canzoni che hanno cambiato addirittura il costume e che sono riportate nei testi scolastici.

Anche se il Consiglio di Stato ha motivato il parere con altre argomentazioni (conflitto di competenze fra Stato e Regioni, ecc.), sarà apparso evidente che si trattava anzitutto di una forzatura costituzionale, alle quali, ahimé, il governo Berlusconi ci ha abituati.
Ricordiamo infine che Enzo Biagi – che ha ricevuto numerose lauree honoris causa – non ha conseguito a suo tempo una laurea, eppure è considerato il più bravo giornalista italiano vivente. Fu questa la ragione che condusse alla sua estromissione dalla RAI?
Sappiamo che Berlusconi – con il cosiddetto “editto bulgaro”, giacché pronunciato mentre si trovava in Bulgaria – sentenziò l’ostracismo per Biagi, Santoro e Luttazzi, che puntualmente furono cacciati dalla RAI: bisogna riconoscere che il luogo d’emanazione della sentenza fu scelto con sagacia.

Il caso dei tre giornalisti ha fatto chiasso per anni, mentre nel silenzio più buio stuoli di giovani che vogliono diventare giornalisti devono percorrere una via che – altro non è – che una sequela di prostrazioni ai potenti per ottenere una cosa semplicissima, la più “amata” dagli italiani: una raccomandazione.
Tutta la sequenza di richieste racconta una sola vicenda: prima d’affidarti una rubrica su un giornale, vogliamo essere ben certi che scriverai soltanto ciò che ti consentiremo di scrivere e non quello che scoprirai o che ti verrà la voglia d’indagare.
Se poi “sgarri” – e pensi d’aver scoperto che con i soldi della cooperazione italiana in Somalia viene gestito un traffico di rifiuti tossici – guarda a caso ti crivellano di colpi nel centro di Mogadiscio. Ilaria Alpi e Miran Hrovatin non sono gli unici giornalisti ad essere stati uccisi perché raccontavano la verità: De Mauro raccontò le vicende di mafia e Siano quelle di camorra, ed entrambi furono uccisi.
Molti, però, continuano a scrivere nella più assoluta pace e vogliamo segnalare alcuni casi degni di nota. Non sappiamo se questi signori hanno ricevuto tutte le regolari certificazioni per svolgere la professione, ma qualcuno attestò qualcosa per loro, al punto di concedere loro una tessera. I signori[9]:

Cicchitto Fabrizio (tessera n. 2232): deputato di Forza Italia, nonché editorialista de Il Giornale.
Ciuni Roberto (tessera n. 2101): collaboratore de Il Giornale e Panorama.
Costanzo Maurizio (tessera n. 1819): conduttore di Buona Domenica e de Il diario su Canale 5 nonché consulente per La 7.
Donelli Massimo (tessera n. 2207): attuale direttore di TV Sorrisi e Canzoni (Gruppo Mediaset).
Gervaso Roberto (tessera n. 1813): ha una rubrica fissa su Rete 4 (Peste e corna) e sul Messaggero.
Memmo Roberto (tessera n. 1651): avvocato e finanziere dirige la "Fondazione Memmo per l'arte e la cultura".
Mosca Paolo (tessera n. 2100): oggi direttore del rotocalco Vip e titolare di rubrica fissa quotidiana su Unomattina, in Rai.
Nebiolo Gino (tessera n. 2097): attuale giornalista del Foglio di Ferrara e del Giornale di Sicilia.
Picchioni Rolando (tessera n. 2095): attuale segretario della Fondazione del Libro di Torino (ente organizzatore del Salone del Libro) e direttore esecutivo del World Political Forum.
Rizzoli Angelo (tessera n. E.19.77): attuale produttore di cinema/ tv per Rai e Mediaset.
Sensini Alberto (piduista "interruptus", ossia non fece in tempo a ricevere la conferma dell’iscrizione, come Antonio Martino): giornalista del Gazzettino.
Trifone Trecca Fabrizio (tessera n. 1748): titolare di rubrica fissa di medicina "Vivere bene" su Rete 4.

Ricevettero a suo tempo forse la più rilevante attestazione per entrare a testa alta nel mondo dell’informazione. Chi la rilasciò? Il signor Licio Gelli, Gran Maestro della Loggia P2.

Carlo Bertani bertani137@libero.it http://www.carlobertani.it

i citizen non vengono pagati ,anzi, sono obbligati a sottoscrivere abbonamenti semestrali e non al fine di esere pagati, ma al fine di essere informati su eventuali
stage e tirocini a cui lo stesso non potranno partecipare perchè quei tirocini sono riservati a persone che frequentano le scuole di giornalismo RICONOSCIUTE DALL'ORDINE

io questo lo so da una vita, ma sono una delle poche (a quanto pare)

Ma è proprio quel "giornalismo" servo del potere + o - occulto a cui chi lotta per un mondo diverso deve combattere
non mirare a diventare tale...

e informazione non vuol dire giornalista-successo-potere- ma
portare a conoscenza di piu' persone possibile dei fatti che
succedono nel mondo,se possibile attraverso testimonianze
dirette e presenza sul posto,cosa che gli attuali media nn
fanno producendo e scambiandosi veline seduti davanti ad
un monitor.

La P2 è una sigla come P38

si, ma chiediamoci chi sono i difensori di questi baluardi, altrimenti detti: LOBBIES
ebbene questi "prodi" sono gli ex 68 ( quelli che si sono laureati col 18 politico) che hanno preso : lauree, titoli e posizioni senza sapere un TUBO e che una volta al potere ( hanno fatto il 68 per questo, no.. per avere il potere) hanno innalzato MURA per limitare o impedire la concorrenza.
1) hanno reso l'università man mano sempre più difficile ( fino ad affosarla del tutto con le lauree triennali), però contemporaneamente l'hanno svuotata del suo ruolo educativo e preparativo per le professioni
2) hanno istituito Master e contro Master e solo illudendo le persone di acqusire maggiori competitività ( oltre che risolvere le carenze "educative" vedi su: FALSO.
3) hanno complicato tutte le procedure di ingresso alle libere professioni, uno su tutti: l'esame per diventare avvocato che si è trasformato in una vera vincita alla lotteria.
Il sistema fascista era corporativo, ma ora i difensori delle lobbies sono gli ex "rivoluzionari" oggi cinquantenni/sessantenni che stanno AFFOSSANDO I GIOVANI

p.s. il commento precedente è mio : io sono l'infocitizen... del CAZZO. oltre che ex praticante avvocato a cui hanno RITIRATO IL PATENTINO

Non è il caso di affidare responsabilità a chi soffre di gravi malattie mentali. Resta con noi, Indymedia può essere terapeuticamente molto efficace.

hanno fatto bene a fare cosa, a togliermi il patentino?
guarda che era il patentino per patrocinare davanti al giudice di pace ( luogo notoriamente pieno di matti) e non il patentino per guidare i furgoncini ( e lì ti do ragione che ci vogliono nervi saldi)
in ogni caso , avevo già provveduto a prendere la seconda laurea, perchè patentino o non patentino non ho mai guadagnato una MAZZA.

"perchè patentino o non patentino non ho mai guadagnato una MAZZA."

e per forza, sei un'incapace, solo presunzione e zero qualità........

sei sicuro? tu invece vali tanto ,vero?
comunque ho saputo di aver superato gli scritti e quando avrò superato gli orali ( se mi presenterò) mi daranno un altro patentino meglio di quello che mi hanno tolto...
TIè

p.s. tanto si è capito chi sei, e perchè fai tanto lo spaccone, visto che i tuoi amichetti di Rifonda ti hanno cooptato al Nazi...Manifesto e ti hanno dato la qualifica di giornalista

Ciao, non abbiamo ancora potuto scambiare opinioni.

Comunque volevo dirti di lasciare stare quello coglione. E' solo uno specializzato a rompere le palle a tutti. Credimi, non fa nient'altro. Probabilmente è un handicappato, bloccato sulla sedia a rotelle, perchè sta h24 su Indy. E' proprio un inferiore mentale. Te ne accorgerai; se starai un pò di tempo su Indy, te ne accorgerai.

Ciao.

ciao anche io volevo scambiare qualche opinione con te
comunque ,anche io sto spessissimo su Indy ed anche io sono paralizzata.. ma per mancanza di lavoro.. purtroppo.
intanto cerco di fare qualcosa sul web. Di informarmi soprattutto ;)

Rivoluzionario te l'abbiamo già detto che dare dell'handicappato è da fasci e razzisti. Perchè non fuggite insieme i due coglioni che siete o non vi mettete su un sito invece di stare sempre qui a scassare la minchia e spammare cazzate?

anche io sono paralizzata...
per questo ci ha il nick : Clara Seseman

ed odi il mondo che posso farci?

C'è tanta gente che ha subito un incidente e si limita a ad avere la sua dignità.

Senza rompere, gratuitamente, le palle al prossimo.

se non hai lavoro non passare le ore davanti a un pc: alzati, lavati, vestiti esci e vai a cercarti un lavoro. guarda che non è un insulto: è una constatazione, nessuno verrà a suonarti il campanello di casa con un mazzo di rose perché sono anni che cercava proprio te, e magari perché ti ha pure trovato su indymedia.

basta: finiamola co sta storia!!!! è da mesi che sta ragazza ultratrentenne spamma su indymedia, e noi tutti (me compresa) a darle addosso! si lascia i commenti finti, chiama in suo aiuto uno pseudo-intellettuale (che me pare non è manco laureato, me pare ho detto, così ho letto su un link spammato...) dice che l'unico che ce l'ha con lei è un tipo che conosce. dico io, cazzo, cerchiamo di capire che c'ha, magari se riprende, la finisce, indy c'ha un troll in meno, e se volemo un pochino de bene in più.
elle parla, dimme che c'hai. fatte un blog. un bacio.

sei sempre lo stesso e sei anche il coglione che mi ha dato il consiglio gratis ( prima) ti rispondo che io passo tanto tempo al pc, perchè sul pc mi alleno con le lingue e visito i siti stranieri e le testate online straniere ( visto che la mia attuale "occupazione " è il traduttore ed il "giornalista Freelance") ma, cosa più importante, ho stabilito contatti con delle persone che dovrebbero produrmi un progetto ....
di cui non posso parlare.
Tuttavia, potrei anche andare a lavorare in una pizzeria ( se le cose dovessero mettersi male) come l'amica ex architetto .
p.s . e da ex avvocato posso dire di capirla PERFETTAMENTE

comunuque questo è un pazzo brutto, paranoico e pericoloso
altro che come dice rivoluzionario "paralizzato"
io non sono un troll, sono una persona di SINISTRA ( con un passato anarchico) ed Indymedia è il luogo adatto per esprimere le mie idee.e tuttavia sto intervenendo pochissimo ( e solo perchè il pazzo mi cita in continuazione)
ma questo lo hanno capito in molti. tranne il coglione che continua a farsi portavoce della intera community di Indymedia
p.s.
è una brutta bestia che io conosco personalmente che non mi da pace DA ANNI

io non me spavento, ricomincio. elle io non sono qst tipo che dici tu, ti sto dicendo che c'hai? fatti un blog, ne parliamo insieme, per me possiamo anche incontrarci, e vedi che c'ho le tette come te. ora non è che ci vuole un congegno ultra spaziale per capire che altri utenti ce l'hanno con te. è ke ce l'hanno con te come ce l'hanno coi vari spammer e troll che ci girano, vedi squalo o paolo, o ke ne so. io sto cercando di capire, perchè sei donna, sei una che si mette molto in mostra, in senso anche positivo, perchè ti metti a giocare con uno strumento come indy, quando fuori ci sono tante belle cose da fare, da vedere, da vivere. e tu che dici di essere una bella ragazza te le perdi dietro un monitor. allora, ricominciamo?

e dimmi un po: come faresti a sapere che sono ultratrentenne ??? ( ho 35 anni) dalle cose che scrivo: due lauree etc... una persona potrebbe anche credere che ne ho 45 ....sempre che quella persona non mi conosca di persona OVVIO.
ora parli romanesco ma non inganni nessuno. e sappi che senza dati alla mano nessuno può affermare che sto sul cazzo a milioni di utenti, t'è capì?
e poi su quale base faresti questo tipo di affermazioni?
ci risiamo: l'altro giorno hai pubblicato il nome del quartiere dove abitavo l'anno scorso, ora pubblichi la mia età ( esatta ).
questo, per non parlare di tutti i post e commenti che ricalcano TUTTI IL MEDESIMO STILE E LE MEDESIME FRASI
( cosa che ha rilevato anche lo "pseudo-intellettuale" ch mi "fiancheggia"
allora, ti dico: DOVE VOGLIAMO ARRIVARE?
la questione non è solo Indymedia-
mi sei venuto a rompere i coglioni su liberodiscrivere. hai postato commenti del cazzo sul sito whipart e sei venuto perfino a rompere i coglioni sul blog elettorale di MIA MADRE
allora ti dico : smettila ORA e non perchè ti vengo a spezzare un braccio se non la smetti, ma per il tuo bene .
erchè di questo passo ti ricoveri al manicomio

1) dopo due anni di praticantato si fa un giuramento , dove ti viene dato IL PATROCINIO LEGALE
2) il progetto non è un film porno ( ovviamente)

3) ecco il testo di una mail che ho inviato al sito e GUARDATE LA RISPOSTA CHE ho appena letto


Laura.tod ha scritto:
> sono mesi e mesi che un pazzo, non chiaramente identificato ,
> firma topic a mio nome e cognome e per questo FASULLI, posta commenti
> offensivi contro la mia persona , sia nei topic ( pochi) aperti
> direttamente da me, sia e più spesso, sotto quelli aperti da altri
> utenti del sito.
> Nonostante tutto ciò, io noto che gli admin non provvedono a cancellare
> le offese, ne tanto meno i miei dati personali.
> credo , sia arrivato il momento di provvedere.


guarda,
a parte cio' che noti tu,
ti ricordo che gli admin non sono persone che lavorano stando in un
ufficio a cancellare i post
che la pubblicazione sul sito di indymedia è libera e anonima in tutti
gli strumenti, il newswire come il forum, e che esiste una policy ben
precisa http://italy.indymedia.org/news/2002/07/64468.php e che questa
policy prevede anche il rispetto della privacy e la tutela di essa.
per cui basta mandare le mail in cui indicare quali sono i post che
ritieni fasulli e discutere con le persone che partecipano attivamenter
al progetto e contribuiscono anche a queste cose di hiddarli.
senza la pretesa che l'hide sia un diritto, perchè l'unica cosa che è un
diritto è la libertà di espressione nella verità e nella falsità delle
cose che si dicono.
senza il bisogno di velatamente alludere a niente perchè le cose basta
davvero chiederle e nessuno è gestore del sito o suo responsabile o li'
in attesa di aspettare cose da hiddare.
detto questo, e con questo ti suchi lo sfogo di ricevere decine di mail
al giorno con l'atteggiamento di chi si aspetta l'efficientismo
redazionale dei giornali, invitandoci a indicarci i post della
violazione a cui alludi


ciao
otted
indymedia italia

se cerchi su altri articoli vedrai che ci sono centinaia di post in cui dici di avere più di trent'anni. dirti che io o gli altri non siamo sto rosario dei 99 posse ho capito che non serve a un cazzo. ti dedico intanto sto sonetto di trilussa:
IRA

Lidia, ch'è nevrastenica, è capace che quanno liticamo per un gnente se dà li pugni in testa, espressamente perché lo sa che questo me dispiace. Io je dico: -- Sta' bona, amore mio, che sennò te fai male, core santo... -- Ma lei però fa peggio, infino a tanto che quarcheduno je ne do pur'io.

e ti dico buonanotte, e per me lo sarà davvero, volevò capì na persona, ma non ce so riuscita. e domani me ne vado a mare alla facciaccia tua. ma vattene a fare in culo.

E' meglio aiutare qualcuno che lotta, e non un morto di fame, poichè in questo non trovi gratitudine

hiddare il commento Laura e le sue bestie dove viene riportato nome e cognome della sig.
SUBITOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

il discorso è che sia che io posti, sia che io non posti
LO STRONZO continuerà a postare a mio nome e COGNOME
quindi è inutile che cito i post dove esso appare, visto che indymedia ne è piena , e visto che questo individuo
NON LA VUOLE SMETTERE.
mica posso stare appostata qui 24 ore su 24????
sono gli admin che dovrebbero provvedere a cancellare,o SBAGLIO?

ma allora e' vero che i coglioni vanno sempre a braccetto assieme come i caramba!

ma invece no, non c'è limite al peggio.
Devo dire che i primi cento (o giù di li) post di Elle mi hanno pure fatto divertire; a leggerne alcuni, lo confesso, sono pure scoppiato a ridere sino alle lacrime. Ora, però, basta.
Qualcuno dovrebbe informare la signorina del fatto che più spamma, più i normali, medi utenti di Indy la vedono per quello che è, una stronza ignorante e piena di sè.
E che dovrebbe smetterla. Mi viene, ogni tanto, da pensare che non sia la sua patente stupidità a spingerla a perseverare in questa ridicola crociata contro il fantomatico persecutore ma l'intento di trolleggiare; dopo, però, mi passa, e mi rendo conto che si tratta solo di una stupida, inutile stronza boriosa.
Elle, smettila: ti fai ridere dietro da mezzo mondo, e hai pure rotto i coglioni.
Ma bloccarle l'ip, no, admin?

Zadig

ora si firma anche PMLI il pazzo tanto stiamo per cancellare tutto. non postare più altrimenti riveliamo chi sei.
ps è quello di cui parla Elle

Sei pazza davvero, ma di quelle dure.
Non bloccatele l'ip, sto quasi tornando a divertirmi.
Ah, chi sarei, io, secondo te?
Ma che scema...

Zadig

e a te chi cazzo te lo dice che sia lei ad aver postato il commento precedente?
c0è scritto admin o sbaglio
cmq Elle che sia tu o non sia tu a postare ( a questo punto dubito che tutti i commenti siano i tuoi) vai avanti e non farti bloccare da un coglione circondato d una serie ( due o tre) di accoliti. Indy non ha un contatore, nè un rilevatore di ogni tipo che possa identificare un utente. e quindi solo un bastardo può affermare che stai sul cazzo a migliaia di indyani che ti prenderebbero per il culo.

Ora vado a farmi i cavoli miei, ma tu curati, seriamente. Ne hai bisogno. E facci un pensierino su tutti quelli ai quali stai sulle balle, non è bello rompere i coglioni come stai facendo. Ma tanto non capisci, sei stupida.

Zadig

notare il tono dei commenti è SEMPRE LO STESSO
ma ti avverto, fammi trovare un'alra volta il mio nome qui e ti denuncio alla polizia.e non me ne fotte niente dell'ip
anzi , visto che sono due ore che sto mandando mail sollecito gli admin a provvedere a cancellare .
è responsabilità vostra vigilare affinchè questto pazzo non pubblichi i mei dati personali: nome, cognome , età , indirizzo e numero di telfono ( ha pubblicato anche quello)
OGNI GIORNO. non è una responsabilità mia visto che non posso stare all' erta qui una continuazione .
ho altro da fare nella vita...-

le leggi col tempo cambiano. è dal 2001 che non c'è più la legge che permetteva di ricevere finanziamenti grazie a due soli parlamentari. oggi ci sono altre condizioni. non meno scandalose per la verità.
se volete saperne di più, anziché star dietro ad articoli che potevano essere utili dieci anni fa guardatevi la puntata di report sulla questione: "finanziamento quotidiano"
http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/secure/teaser.srv?id=28524&path=RaiClickWeb^Notizie&home=false

per favore togliete di mezzo questo post: non è possibile che la gente navigando sul web trovi articoli vecchi quanto il mondo e li posti qua, confondendo gli altri, e credendo d'aver scoperto chissà cosa. un minimo di attenzione quando si girano le notizie ci vorrebbe. indymedia è libero, ci si può scrivere quello che si vuole; ma tra un posto libero e un'immondezzaio, ce ne corre...
non va bene nulla del post. né la questione dei finanziamenti alla stampa, né le regole d'accesso all'ordine. tutto quanto sbagliato... o quantomeno antiquato

che non è respnsabilitò di nessuno qui dentro vigilare su niente. che non siamo qui a comando a controllare quelli che chiamate pazzi.
francamente se vi buttate con le vostre identità in discussioni di merda, poi ve ne assumete anche i risultati, quello che possiamo fare come admin è nascondere i dati personali QUANDO CI VENGONO SEGNALATI, ma non basta mandare le mail con gli insulti e poi stupirsi delle risposte.
serve semplicemente chiedere le cose nel rispetto delle persone che portano avanti questo progetto e, permettetemi, schiacciate ogni giorno sotto quintali di post privi di senso e pieni di insulti.
la prossima volta per cortesia risparmiati di pubblicare le mail private che ti vengono inviate, grazie.

e dove sarebbero gli insulti nelle mail che ti ho inviato????
intanto stai qui su Indy e non fai un cazzo per cancellare tutti i post che ti sto segnalando da 3 ORE!!!!
capito? 3 ore
cose da PAZZI.

ma non vedi le figuracce che fai, elle?
ti attiri le risate di vari utenti, e non sono chi credi, non abito a napoli. ma tu non lo capisci, hai il cervello di gallina, e purtroppo posti così troppi posts pieni di presunzioni cazzate e purtroppo dati personali che MOLTE PERSONE SANNO perlomeno quanti anni hai che presumi di aver studiato con chi ce l'hai, ecc.

chissà perché gli admin non curano indymedia??!!

questo articolo è pieno di sciocchezze false e tendenziose. E chi lo ha scritto è la prova vivente che i paletti inventati dall'ordine sono cosa santa e giusta per evitare che qualunque coglione si spacci per giornalista. Se vuoi iscriverti all'ODG basta che scrivi articoli (è strano?) per un giornale serio (per questo richiedono che siano pagati), con continuità. Se vuoi fare il giornalista produci articoli, seri, leggibili, interessanti e vedrai che trovi mille editori che te li comprano (forse non lo sai ma gli editori sono lì per quello). Non conosco nessuno che abbia voluto l'iscrizione all'albo e non ci sia riuscito. O forse adesso uno lo conosco: il coglione che ha scritto questo articolo.

Per una volta che posso verificare direttamente il contenuto di un articolo trovo una merda pieno di cagate. Se il ,livello di indymedia è questo andiamo bene...

il post come ho detto ieri è pieno di inesattezze. l'ordine dei giornalisti ha già fin troppi problemi perché gli si aggiunga anche quello che non gli spetta...
io sono uno dei pochi giornalisti iscritti all'albo che lotta per l'abolizione di questa corporazione di stampo medievale (perché allora sono nell'ordine? perché altrimenti non riuscirei a lavorare neanche quel poco che lavoro). l'ordine non ha mai garantito nulla. il codice deontologico è preso a schiaffi da chiunque; i giornalisti non sono tutelati; di fronte a un giudice si rischia la galera se si decide di far valere il diritto alla segretezza delle fonti; e poi non c'è libertà sindacale, perché de facto si è costretti all'iscrizione al sindacato di categoria, che finisce naturalmente per perdere i caratteri politici che io vorrei che fossero nel mio sindacato.

-----questo articolo è pieno di sciocchezze false e tendenziose. E chi lo ha scritto è la prova vivente che i paletti inventati dall'ordine sono cosa santa e giusta per evitare che qualunque coglione si spacci per giornalista.----

strano, allora le solenne coglionate scritte dai giornalisti con la tessera di cosa sono la prova?

------Se vuoi iscriverti all'ODG basta che scrivi articoli (è strano?) per un giornale serio (per questo richiedono che siano pagati),--------

strano questo sorvolare sul quantum

--- con continuità.---

e infatti i giornali la continuità la garantiscono solo a raccomandati ed allineati

-- Se vuoi fare il giornalista produci articoli, seri, leggibili, interessanti e vedrai che trovi mille editori che te li comprano -----

come no, c'è una fremente borsa per gli articoli

----(forse non lo sai ma gli editori sono lì per quello). ----

credevo per fare soldi o usare i media per scopi che poco hanno a che fare con l'informazione, ma tu che sei giornalista con il bollino non potresti ignorarlo, vero?
Che faccio? Cambio opinione io o smentisci?

---Non conosco nessuno che abbia voluto l'iscrizione all'albo e non ci sia riuscito. O forse adesso uno lo conosco: il coglione che ha scritto questo articolo.----

e allora.......?

----------Per una volta che posso verificare direttamente il contenuto di un articolo-------

vivi su un altro pianeta che non ti sei accorto delle balle verificabili personalmente da chiunque che pubblicano i media tutti i giorni? I "pompini" alle aziende per te sono informazione suppongo......

--- trovo una merda pieno di cagate. Se il ,livello di indymedia è questo andiamo bene...----

Vorrei leggere le tue di cagate, maleducato del cazzo. Oltretutto fai lo stronzo dal pulpito che non ha nemmeno capito che il livello di indymedia ( che è+ a pubblicazione aperta) lo fanno minuto per minuto gli utenti. Quindi quello che ha postato questo mezzo articolo, e quelli che commentano i post.

Il livello del tuo commento è appunto imbarazzante.

Se poi ti verrà in mente di far l'onesto, ci mostrerai cosa scrivi tu e per che giornale, così tutti avrano la possibilità di valutare l'autorevolezza di cotanto commento.

Premesso che sono favorevolissimo alla abolizione del'ODG: non ho proprio voglia di fare la solita polemica del cazzo sulla buonafede dei giornalisti. Ognuno fa il mestiere che sa fare e cerca di farlo nel migliore dei modi. Te compreso. Ti voglio però confermare che sì, se scrivi articoli interessanti, di editori ne trovi quanti ne vuoi. Ovvio che se ti metti a fare il Fulvio Grimaldi e pretendi di pubblicare deliri chilometrici di cui non gliene frega un cazzo a nessuno te lo scordi che qualcuno ci spenda soldi per pubblicarti. La continuitá? Ovviamente è difficile trovare materiale tutte le settimane o tutti i mesi: ovviamente i raccomandati hanno la vita facile e vanno all'Unità che ha sfornato cosÌ tanti giornalisti che poi è fallita (doveva pur pagarli o no?). Ma questo succede dappertutto, in tutti i settori lavorativi. E lascia stare la solita favoletta dell'editore bla bla bla: ne ho conosciuti tantissimi, il più pulito ha la rogna questo é certo. Però di carta stampata campano. E hanno bisogno di riempire i fogli. Certo che siccome ora in Italia i giornali li regalano ora i giornali li riempiono di merda.Per cui presto il giornalista non esisterà più. In conclusione: questo articolo è assolutamente inutile, falso e tendenzioso. Se vuoi iscriverti all'ODG (a parte che non ne vedo l'utilit, se vuoi scrivere qualche articolo ogni tanto puoi farlo senza essere iscritto ad alcunché) preparati qualche argomento da afrontare e scrivi. Tanti? Pochi? Che importa, non è una questione di bollino, è una questione di saper cosa scrivere e basta. Quando non hai più nulla da scrivere non sei più giornalista, o sbaglio?

Ah, io sono giornalista del cazzo, scrivo poco e male. Però cerco di essere onesto.

entrare nell'ordine non è difficile. almeno come pubblicista. si tratta di pubblicare articoli regolarmente per due anni, con i contributi in regola. il che non è difficile. si trovano miriadi di giornaletti che son pronti a pagare i contributi agli aspiranti giornalisti. il problema è che spesso pagano solo quelli e non ti mettono in tasca quel che ti spetterebbe. vale a dire: di cento che dovrebbero versare i 20 che vanno all'ordine dei giornalisti li versano; gli altri 80 è difficile che te li diano effettivamente... al massimo ti dan qualche spicciolo.
e il problema si ripercuote anche su chi giornalista è già. pagarti è unn dramma. io ho da poco finito di fare la correzione di bozze, l'impaginazione, la grafica (e in più ho firmato 5 pagine di articoli) per una rivista. mi son preso 350 euro... e ora la direttrice fa persino storie per versarmi i relativi contributi.importanti quotidiani nazionali pagano gli articoli cinque euro al netto ai collaboratori già giornalisti.
riguardo all'iscrizione al registro dei praticanti per diventare giornalisti professionisti, il post sottolineava che se il direttore non ti ci vuole inserire sono cazzi tuoi. questo non è vero. l'ordine ha previsto la possibilità di un inserimento d'ufficio, proprio per contrastare quei direttori che non vogliono professionisti in redazione, perché costano di più.
detto questo, non posso non confermare quanto scritto prima. ovvero che l'ordine dei giornalisti è un non senso, un mammut preistorico che ingabbia la libertà d'espressione e che è sempre servito ben poco a garantire davvero il rispetto dei diritti dei giornalisti e degli utenti... un buon ordinamento sindacale in senso classico, a mio giudizio, sarebbe più efficace e più giusto