Ciao Mauro!
Sono passati diciotto anni dall'assassinio di Mauro Rostagno. In tutto questo tempo sembra che molti abbiano rimosso il ricordo stesso della sua figura e del suo contributo per la crescita civile e culturale di questo territorio: questa rimozione, agevolata dai poteri più o meno occulti che tengono in pugno le sorti della nostra città, è servita per far dimenticare che anche a Trapani è possibile esercitare un giornalismo libero e indipendente o che semplicemente si può agire con coscienza e spirito critico per la costruzione di una società civile, capace di incidere realmente nel tessuto vivo della città. L'omicidio di Rostagno è stato perpetrato per uccidere Trapani e ogni speranza per un suo riscatto civile, e l'incredibile omissione di giustizia che si consuma da quasi vent’anni è un chiaro segnale di come questo sporco affare sia stato funzionale agli interessi di chi vuole che a Trapani viga una pax mafiosa duratura e permanente e che la verità su questo assassinio non si sappia mai. In questi diciotto anni Trapani non solo non è cambiata, ma è diventata una città grottesca in cui le contraddizioni sociali stridono sempre di più nell'indifferenza generale. A fronte di un robusto maquillage del centro storico modellato ormai a misura di turista e che ha spianato la strada a una speculazione edilizia e immobiliare su vasta scala, i quartieri popolari delle periferie versano in condizioni aberranti: mancanza di un normale approvvigionamento idrico, disoccupazione crescente, disagio abitativo, servizi sociali inesistenti, devastazione culturale e ambientale. Il modello socio-culturale predominante è rappresentato da un egoismo sempre più diffuso che si rispecchia in una scarsa solidarietà civica: una situazione realizzata ad arte anche attraverso un'informazione parziale e distorta che non può non avvantaggiare i poteri forti. Come se tutto questo non fosse sufficiente, Trapani resta, con i suoi due campi di internamento per immigrati (CPT "Vulpitta" e centro di identificazione di Salinagrande), una città di frontiera, avamposto nella repressione nei confronti di chi, scappando da miseria e guerre, cerca semplicemente una vita migliore. Tutto questo non dovrebbe accadere in una città che vuole promuovere se stessa sulla ribalta internazionale: una giusta e sana vocazione turistica non può ledere i diritti della collettività e delle fasce sociali più svantaggiate poiché i diritti fondamentali come l'acqua, la casa, il lavoro, l'istruzione, devono sempre avere la priorità. Se così non è, i "grandi eventi" sono solo fumo negli occhi. Questi sono alcuni degli spunti che vogliamo offrire alla riflessione collettiva attraverso il ricordo di Rostagno e del suo impegno civile e professionale dedicato ai trapanesi. Non solo e non tanto una commemorazione, quanto un appuntamento per incontrare la cittadinanza, i giovani, gli studenti e tutte le realtà associative che operano in questo territorio e per tenere viva la voglia di contribuire al progresso sociale e civile della nostra città e per sradicare attraverso la partecipazione e la cittadinanza attiva i germi della mafia, del malcostume e dell'omertà ancora troppo presenti nella nostra città e in tutta la Sicilia.
Arci Agorà Arciragazzi Coordinamento per la Pace – Trapani
«CIAO MAURO» - V edizione
SABATO 30 SETTEMBRE 2006 CASINA DELLE PALME, TRAPANI dalle ore 17.30 fino a tarda sera MUSICA, LETTURE SCENICHE, BANCHETTI A CURA DELLE ASSOCIAZIONI, VOLANTINAGGIO. SONO PREVISTI MOMENTI DI MICROFONO APERTO PER I PARTECIPANTI.
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