Presidio antifascista e iniziative

WALTER ROSSI

30 settembre 1977


Walter Rossi, un ricordo senza pace: malgrado siano passati ben 29 anni, sono tuttora presenti nella memoria di tutti gli antifascisti le numerose responsabilità di uno Stato che durante gli anni ‘70 si serviva – tra gli altri - dei fascisti per reprimere in ogni modo le legittime rivendicazioni di una classe allora composita ma unita dal collante antifascista e democratico.

Walter assassinato in un agguato coordinato tra forze di polizia e fascisti dell’allora MSI, non ha ancora avuto giustizia, il suo assassino è tuttora protetto e stipendiato dallo stato.

C’è qualche differenza rispetto all’atteggiamento dello Stato del nuovo secolo appena incominciato?

Probabilmente no: questo nuovo Stato, oramai “globalizzato”, ha continuato ad agire secondo la medesima fonte ispirativa: la repressione, con strumenti ora simili al passato ora adeguati al passo dei tempi, di qualsiasi forma di dissenso espresso nelle democratiche forme dell’antifascismo militante.

Quello stesso Stato ha continuato ad uccidere nelle piazze (Genova 2001), ad impedire manifestazioni democratiche (a Roma contro Priebke 2005), concedendo invece generosamente spazi a forze antidemocratiche e neofasciste (Milano, 11 marzo 2006) o intitolando strade a fascisti conclamati con le mani macchiate di sangue (Viterbo, Circonvallazione “Giorgio Almirante”, luglio 2006).

Difendiamo la storia – una e unica – da ogni tentativo di reinterpretazione a buon mercato, difendiamo i valori dell’antifascismo militante e della Resistenza, respingiamo qualsivoglia tentativo di equiparare responsabilità di parti opposte in nome di non meglio definite pacificazioni storiche.
Non c’è pace senza giustizia

SABATO 30 SETTEMBRE 2006

Ore 18,30 Presidio Viale Medaglie d’Oro

Ore 21,00 Spettacolo teatrale “Due volte morire”
Associazione Ex Lavanderia (pad. 31) S.Maria della Pietà

LUNEDI’ 2 OTTOBRE 2006
Ore 19,00 Memoria e Movimento
Dibattito con la partecipazione di Erri De Luca, Prog. RUTS Valle Aurelia, Ass. Walter Rossi
Spazio Sociale Occupato “EX 51” – via Bacciarini, 12 (Valle Aurelia)


Associazione Walter Rossi
Spazio Sociale Occupato Ex 51
Associazione Ex Lavanderia

Però sabato ci sarebbe anche il corteo contro l'attacco imperialistico al Libano resistente (e contro Rifondazione che appoggia la "missione", assieme all'occupazione dell'Afghanistan)...
Mha... Forse, dietro l'inaspettato "zelo antifascista" di Rifondazione Primavalle (per i meno informati: ex-lavanderia e PRC-Primavalle sono la stessa identica cosa) si nasconde qualcos'altro...

Walter Rossi è morto in data 30 settembre ben 29 anni fa e quindi la data del 30 settembre per fare l'iniziativa non è certo un capriccio della Lavanderia, che peraltro si limita ad ospitare una iniziativa con spettacolo teatrale la sera alle 21, non disturbando quindi minimamente la manifestazione del pomeriggio.

Oltretutto le altre due situazioni che indicono la scadenza, l' Ass.Walter Rossi e il centro sociale ex51 non hanno assolutamente nulla a che fare con Rifondazione, l'ex 51 ha persino aderito ufficialmente anche alla manifestazione no-war.

Quindi vediamo di non inventarci cazzate improponibili e del tutto fuori luogo.

Il problema della manifestazione no-war è casomai un altro, quello di aver indetto la cosa lo stesso giorno che in altre parti d'Italia ( Milano, Padova, Como ecc.) ci sono altre iniziative nazionali già indette e all'indomani di un'altra manifestazione nazionale, sempre a Roma, quella sul precariato.

Per non parlare poi della presenza, tra i promotori, di organismi a dir poco politicamente ambigui.

Walter Rossi stava assaltando armato una sede del MSI, da lì hanno sparato per difendersi e c'è rimasto, tutto lì. Non è ne un eroe nè un martire, era armato e violento (e vigliacco perchè erano in tanti in quell'assalto).

... di volantini .....e il suo assassino è quell'angioletto che si chiama Cristiano Fioravanti, fratello del più noto Giusva, che è stato condannato per altri 4 omicidi successivi ... per non parlare del suo complice nell'occasione, Alessandro Alibrandi, figlio di un magistrato anche lui fascista, e che morì 5 anni dopo in un conflitto a fuoco con la polizia non prima di avere ammazzato due agenti ...... dopo essersi pure arruolato a Beirut nella Falange libanese ai tempi dei massacri dei campi/profughi palestinesi di Sabra e Chatila .........

letteralmente due stinchi di santo !

Io non sono dell'epoca (sto ancora sotto i trenta) ma credo invece, da quel che ho letto e sentito, che Walter stesse volantinando e non partecipando ad alcun assalto armato.
Dove l'hai letta questa cosa dell'assalto, nel libro di Telese?
I violenti e i picchiatori tra le vittime di quegli anni erano altri, un nome tra tutti: il picchiatore missino Angelo Mancia.
Se ritieni affidabile Telese (io ho i miei dubbi) leggiti quello che scrive il suo camerata Domenico Gramazio su di lui (Mancia) in "Cuori Neri". E leggi altre testimonianze nel forum di "Cuori Neri". Oppure visita il sito online della Fondazione Cipriani sugli episodi di violenza politica negli anni '70, per renderti conto della proporzione tra aggressioni fasciste e aggressioni "antifasciste" nella capitale in quel periodo (purtroppo avete sempre avuto un notevole peso numerico e 'squadristico' a Roma).