dopo che un poliziotto ha puntato una pistola in testa ad un occupante appuntamento cittadino sabato 21. riepilogo dei fatti

Dopo il fatto di eccezionale gravità avvenuto durante l'occupazione del liceo Albertelli di ROma, di cui decine di studenti sono stati testimoni, di un poliziotto che ha puntato in faccia ad uno studente una pistola minacciandolo di morte diamo appuntamento a tutti gli studenti all'Albertelli sabato 21 ottobre alle ore 13.00 per una assemblea cittadina per discutere di come reagire all'accaduto.

Riepilogo dei fatti:

L'Albertelli ha occupato mercoledì 18 alle ore 11.00 all'unanimità dopo aver svolto im'assembleaq concessa in precedenza e aver riscontrato i seguenti problemi:
-l'inagibilità di parte dell'edificio
-nuovo regolamento d'Istituto più restrittivo
-suddivisione delle classi fra cengtrale e succursale
-probabile presenza di amianto nel giardino della succursale
-ripartizione dell'anno scolastico in trimestre e pentamestre
-poca considerazione delle proposte degli studenti

Dopo essere arrivati in sede centrale (l'assemblea si svolge in succursale) e dopo ardue pressioni per poter parlare con la preside, si è arrivati a la concessione di un autogestione, gli studenti in numero superiore decidono di sfociare in occupazione.
La preside, avvertita del fatto, chiama immediatamente il commissariato, che senza aver neanche tentato un dialogo iniziale, intervengono e un poliziotto ha preso a schiaffi una ragazza, ridotto a brandelli la maglietta di un altro e fatto ci eccezionale gravità ha puntato in faccia ad uno studente la pistola dicendo "e mò gli sparo in faccia a sto stronzo.
Dopo questo exploitabbiamo parlato per ciorca cinque ore con preside, vice questore e l'assesore all'edilizia scolastica in provincia MOnteforte cercando di trovare un compromesso con la preside in ogni modo:abbiamo stilato due proposte di modifiche al regolameto entrambe bocciate. A questo punto la nostra proposta è stata un occupaizone fino a questa mattina.
Attualmente stiamo continuando l'occupaizone.

ALBERTELLI OCCUPATO

solidarietà agli occupanti!!!
forze del disordine fascisti e servi!

COMUNICATO
Esprimiamo la nostra solidarietà e il nostro appoggio alle sorelle ed ai fratelli del liceo classico Albertelli Occupato. Il rifiuto dell'autoritarismo dentro le scuole dovrebbe essere una lotta quotidiana di tutti gli Studenti, nell'impegno a non accettare l'imposizione di una sola persona in un'istituzione pubblica che, come tale, dovrebbe condividere le idee di democrazia ed egualitarismo. Troppe volte questi principi sono stati violati, e la Nostra voce ignorata. Da ieri, una volta di troppo. Manifestiamo la nostra più grande indignazione per i fatti accaduti il 18 ottobre, quando un funzionario pubblico in borghese ha minacciato, con una pistola puntata alla faccia, uno Studente occupante.
Quest'atto gravissimo dev'essere condannato senza remore o esitazioni. Saremo i primi a scendere in piazza affianco alle compagne e ai compagni dell'Albertelli Occupato per sostenere la loro lotta!

CHE OGNI SCUOLA DIVENTI UNA BARRICATA!

C.R.A.
Collettivo Rosso Aristofane

Il collettivo autorganizzato del Virgilio esprime la massima solisarietà agli studenti dell'Albertelli.
I fatti di ieri sono la dimostrazione lampante della presa di posizione delle forze dell'ordine assunta negli ultimi anni, dopo sgomberi violentissimi (manara), alle volte anche con le pistole in mano (Democrito), sono arrivati addirittura a minacciare di morte studenti giovanissimi, puntandogli la pistola alla tempia.

Il fatto non è tollerabile, negli ultimi anni gli studenti hanno subito fin troppo, non solo dentro le scuole tra presidi autoritari, ostruzionismo da parte delle istituzioni e guardie manesche, ma anche in piazza si sono visti caricare.

Inoltre l'Albertelli è chiaramente una delle scuole maggiormente attiva negli ultimi anni, e oltre alla preside contro la quale combattono da tempo oltre ai fascisti che due anni fa hanno sabottato la loro occupazione bruciandogli il portone ora anche il commissariato si dimostra ostile fino a questo punto.

le lotte non si arrestano!

ieri (18 ottobre) gli studenti del liceo albertelli alla fine di una partecipata assemblea hanno occupato la scuola, dopo il rifiuto della preside a ridiscutere il contestato nuovo regolamento d'istituto

immediatamente si è scatenata la macchina della repressione: in un'ora la polizia ha tentato con preoccupante ferocia a sgomberare l'istituto

è inaccettabile la violenza con cui le forze dell'ordine si scagliano negli ultimi tempi contro rivendicazioni e spazi sociali (vedi sgombero dell'angelo mai)

è necessario riaffermare, nel clima di violenza portato avanti da istituzioni e estrema destra (assassionio di renato biagetti, tentativi di infiltrazione in molte scuole), il diritto a protestare, rilanciando le stesse rivendicazioni che un anno fa ci spinsero a scendere in piazza

- per rispondere alla repressione poliziesca e alla violenza fascista

- per rilanciare le lotte nelle scuole, senza farci prendere in giro da chi continua a mortificare la scuola (vedi tagli al personale, presidi costretti a reggere due scuole, conferma sostanziale dell'autonomia...) in vista di una prossima assemblea cittadina

riuniamoci oggi alle 14.00 in collettivo a scuola

ex studentessa Albertelli, uscita da tale scuola due anni fa, condivido pienamente l'occupazione dei nuovi studenti ( tra i quali ho ancora molti amici, nonchè mia sorella) in quanto vedo portare avanti ancora problematiche che la "cara preside" Emilia Marano, da sempre contestatissima e contro il dialogo con i propri studenti, ha continuato ad ignorare per così tanto tempo...sono anni che chiediamo perizie per la sicurezza e l'agibilità della scuola, e non dimentichiamo che durante un attacco di fascisti che cercarono di bruciare il portone durante un'occupazione di c.ca 3 anni fa, scoprimmo a nostre spese che gli estintori presenti in sede erano SCADUTI, e ciò avrebbe potuto causare gravi danni.
Non dimentichiamo, continuiamo a protestare.
vi sono vicina