Maurizio Bassetti (ex economo di Montecitorio e cofondatore dell'AVae-m con Paolo Dorigo) č stato convocato presso la Questura di Roma e interrogato per oltre due ore da 5 funzionari della DIGOS.
Maurizio Bassetti, ex economo di Montecitorio, denuncia da anni, pubblicamente, la persecuzione cui č sottoposto, con attentati e vere e proprie forme di tortura elettronica. Ha fondato, lo scorso anno, l'Associazione vittime armi elettroniche e mentali, insieme a Paolo Dorigo, attualmente in sciopero della fame da 35 giorni. Insieme a Michele Fabiani di Anarchaos ha denunciato pubblicamente diversi casi di "mala amministrazione" della Camera dei deputati, anche con molti articoli comparsi su Indymedia e firmati con nome e cognome.
Ebbene, pochi giorni fą, č stato convocato dalla DIGOS di Roma, ufficialmente per essere sottoposto ad una serie di stupide domande -come "persona informata dei fatti" in un oscuro procedimento penale- sull'uso dei telefoni a lui intestati e sulla sua vita privata. In realtą, dopo pochi minuti, la stanza in cui avveniva questo strano interrogatorio si č riempita di altri funzionari della DIGOS, fino ad un totale di cinque. Questi, con modi formalmente cortesi e accattivanti, comiciavano a fare a Maurizio una serie di domande sulle sue denunce relative alla tortura elettronica in Italia e alla corruzione nell'Amministrazione della Camera dei deputati.
Quanto alla tortura, un ispettore -che sembrava molto ben informato delle iniziative dell'AVae-m- accusava di faziositą il libro "La tortura nel Bel Paese", il suo curatore Romano Nobile e l'onorevole Russo Spena, senatore di Rifondazione comunista, "reo" di aver scritto la presentazione al libro stesso. Affermava, poi, perentoriamente, che in Italia la tortura non esiste e nessun poliziotto č mai stato condannato per questo. Alle contestazioni di Maurizio, che citava ad esempio il caso, documentato, dei brigatisti arrestati a Padova nel 1983, dopo il sequestro Dozier, rispondeva che quelli erano stati solo "picchiati" e che, comunque, non c'erano state condanne al riguardo.
Successivamente, piovevano domande sulle denunce relative alla corruzione alla Camera dei deputati; in particolare gli veniva chiesto se possedeva le prove di quanto da lui affermato. Infine, dopo varie battute ironiche e sfottenti, veniva bonariamente invitato a stare tranquillo e a godersi la pensione. L'"interrogatorio" durava oltre due ore.
E' evidente, al di lą dei modi e dei toni formalmente corretti, il tentativo di intimidazione ai danni del compagno Bassetti ( e di tutta l'AVae-m) che si cerca, forse, di coinvolgere in oscure vicende. Non č certo con questi sistemi che potranno intimidirci! Evidentemente, "il potere" comincia a sentirsi minacciato dalle denunce documentate di Maurizio Bassetti e dalla lotta di Paolo Dorigo, giunto ormai al 35° giorno di sciopero della fame. La veritą sta finalmente venendo a galla e presto il braccio criminale del sistema (ROS di Ganzer, SISMI di Pollari) verrą smascherato, piaccia o no alla DIGOS!
SOLIDARIETA' A MAURIZIO BASSETTI! SOLIDARIETA' A PAOLO DORIGO GIUNTO AL 35° GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME!
AVae-m
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