Presidio di solidarietà contro la repressione del movimento popolare a Oaxaca (Messico)
Giovedì 2 Novembre ore 18
davanti al Consolato Messicano
Via Arte della Lana 4(tra Via Porta Rossa e Via Calzaiuoli) - Firenze
Presidio di solidarietà contro la repressione del movimento popolare a Oaxaca (Messico)
Giovedì 2 Novembre ore 18 davanti al Consolato Messicano Via Arte della Lana 4(tra Via Porta Rossa e Via Calzaiuoli) - Firenze
4 morti, decine di feriti, un centinaio di arresti. Questo l'ultimo bilancio dell'intervento militare dell'esercito federale messicano, mandato dal Presidente uscente ultraliberista Vicente Fox a reprimere la rivolta popolare nella città di Oaxaca. L'assemblea popolare dei cittadini di Oaxaca (APPO), formata da centinaia di organizzazioni, chiede da tempo il ripristino della democrazia nella regione, con la destituzione dello screditato governatore della regione Ulises Ruiz, responsabile del malgoverno e di politiche autoritarie e antipopolari, con sistematiche violenze e sopraffazioni verso gli abitanti - in gran parte indios - che hanno portato all'assassinio di decine di esponenti delle lotte sociali. Per far cessare le azioni di resistenza civile, iniziate con le rivendicazioni sindacali dei maestri in sciopero da cinque mesi, ma estese alle realtà di base e poi alla quasi totalità della popolazione, il governo messicano ha inviato a Oaxaca, temendo il diffondersi delle proteste in tutto il paese, migliaia di armati della guardia nazionale e dell'esercito. L'offensiva militare di assalto alla città di Oaxaca si è scatenata con l'impiego di idranti, elicotteri, tanks, buldozzer, blindati. E' stato aperto il fuoco sui manifestanti che stavano occupando il centro della città e dimostrando con presidi, cartelli, striscioni una ferma e compatta opposizione alla sistematica violazione dei diritti e alla brutale repressione in corso. Nella feroce e sanguinaria aggressione in tenuta di guerra, dove erano presenti anche paramilitari inviati dallo stesso Fox e dal governatore Ruiz, sono partite le raffiche. Sono stati assassinati, tra gli altri, un ragazzo di 14 anni e il reporter di Indymedia Brad Will, che stava riprendendo l'attacco sferrato verso la popolazione civile. Gli arrestati, tra cui molte donne, sono stati trasferiti illegalmente in carceri militari. Molti cittadini sono stati sequestrati e di loro non si hanno notizie.
SOSTENIAMO LA LOTTA DEL POPOLO DI OAXACA; CONDANNIAMO L?INVASIONE E L?OCCUPAZIONE MILITARE; CHIEDIAMO DA SUBITO: - IL RITIRO DELLE FORZE FEDERALI E DELL?ESERCITO - LA LIBERTA? IMMEDIATA DEI DETENUTI E DEI SEQUESTRATI - LE DIMISSIONI DEL GOVERNATORE RUIZ - LA CONDANNA DEI RESPONSABILI DELLA REPRESSIONE - IL RIPRISTINO DELLE LIBERTA? DEMOCRATICHE
Prime adesioni: Comitato La Madrugada, CPA Fi Sud, Cantiere Sociale Camillo Cienfuegos, Comitato Fiorentino Fermiamo la guerra, PRC/Fi, Unaltracittaunaltromondo,Giovani Comunisti, Circolo Aziendale Ferrovieri PRC/Fi Spartaco Lavagnini, Rivista L'Ernesto, Giù le mani dal Venezuela, Falce e Martello
|