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Mussi Rutti
by studentello precario Tuesday, Nov. 07, 2006 at 2:01 PM mail:

Sit-in contro Mussi...

"Porte chiuse e Precarietà, non ci piace questa Università"
Questo era lo slogan di Resistenza Studentesca durante l'inaugurazione dell'anno accademico all'università della Calabria.
I ragazzi e studenti di Resistenza Studentesca hanno protestato con un sit-in di fronte l'aula Magna mentre dentro baroni e borghesi leccavano il culo al fascistissimo Latorre ( non ha permesso a nessuno studente di entrare all'inaugurazione) e al ministro Bianco e Mussi.
La parata è iniziata prestissimo, l'aula magna si presentava già transennata e piena di poliziotti in borghese e agenti della digos alle 8:30 del mattino.
Alla protesta degli studenti erano presenti anche i lavoratori della Tesi. Lavoravano qui all'università, ma dopo lo scandalo che ha coinvolto tanti politici illustri (mafiosi!) della Calabria tra cui i sindaci di Cosenza e Rende Perugini e Bernaudo, erano venuti a chiedere un posto di lavoro, in ginocchio e lacrime,ad Agazio Loiero anche lui presente all'inaugurazione. Una donna in lacrime, quando è uscito Loiero, supplicava il politico di fare qualcosa, una scena pietosa, disperata che ha suscitato rabbia e indignazione verso i presenti.
In che merda di società viviamo se una signora deve supplicare un pezzo di merda basso e lardoso come Agazio Loiero!!!!
Dopo questa scena pietosa in cui Loiero si è pigliato i dovuti fischi e insulti ma forse doveva volarci addosso anche qualche pietra, il sit-in è continuato.
Alcuni studenti dopo un pò sono riusciti a eludere le guardie della digos e sono riusciti ad entrare dentro l'aula magna ma dopo un pò sono stati costretti ad uscire. Il sit-in è continuato. Simpatica e divertente la scena quando il vescovo Nunnari è uscito dall'aula magna ed è stato bloccato dagli studenti. Alle domande degli studenti sul perchè la chiesa è stata invitata e invece gli studenti no, il vescovo ha risposto che "dovevate entrare". Dopo un pò ha chiesto ad un ragazzo di dove era e lui ha risposto prontamente: "di Cosenza" e lui, Nunnari, ha replicato:" io sono di Reggio Calabria". Tutti sono rimasti zitti e se ne è andato.
Che sia stato un avvertimento mafioso???
Va bè dopo questa bella sequeanza finalmente il ministro mussi è uscito ed ha ascoltato gli studenti. Mussi è uscito pronto dicendo: "Perchè avete paura che le imprese investano nell'università??" Era molto incazzato di essere stato paragonato al ministro Moratti. Il dibattito con il ministro Mussi è durato pochi minuti e si è affrontato anche il tema della guerra in Iraq. "Perchè- ha chiesto uno studente- si spendono miliardi per andare a bombardare l'Iraq, l'Afghanistan e il Libano invece di utilizzare questi soldi per l'università?? In calabria abbiamo ancora 3000 studenti che aspettano di essere immatricolati!!!"
A questa domanda Mussi non sapeva proprio cosa rispondere e allora scortato da un esercito di carabinieri e digos è entrato nella sua lussuosa auto blu, mentre tanti calabresi aspettano giustizia e dignità!

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i lavoratori Tesi
by studentello precario Tuesday, Nov. 07, 2006 at 2:01 PM mail:

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Nunnari Show !!!
by studentello precario Tuesday, Nov. 07, 2006 at 2:01 PM mail:

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Mussi VS Studenti
by studentello precario Tuesday, Nov. 07, 2006 at 2:04 PM mail:

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contro Mussi e il suo governo
by compagno Tuesday, Nov. 07, 2006 at 2:38 PM mail:

non c'era nessun partito alla protesta?

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mah
by Andy Hood Wednesday, Nov. 08, 2006 at 1:33 PM mail:

serviranno mai a qualcosa queste proteste?...purtroppo non ci credo molto...

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lotta di classe
by matricola n° xxxxxx Thursday, Nov. 09, 2006 at 5:32 PM mail:

Cari compagni di resistenza studentesca,
con la vostra protesta avete spezzato il silenzio che vige nella nostra università. Era inaccettabile che si svolgesse l'inaugurazione dell'anno accademico senza la presenza degli studenti. La parata istituzionale organizzata dall'amministrazione dell'Unical è stata uno schiaffo a tutti quegli studenti calabresi che vivono ogni giorno sulla propria pelle le contraddizioni di un sistema formativo classista.
Ma a cosa sarebbe servito radicalizzare la lotta in sole 15 persone? A cpsa sarebbero servite azioni dimostrative "forti"? Penso che l'iniziativa individuale (imtendento con ciò anche l'iniziativa di pochi) non possa servire a migliorare le cose. E' necessario coinvolgere gli studenti sulle problematiche e convincerli dell'opportunità di lottare insieme in maniera forte e organizzata, ma condivisa. Le lotte di pochi non hanno mai prodotto risultati. La lotta di massa è l'unica strada percorribile se vogliamo vincere la prossima volta. D'altronde a cosa è servito cercare di entrare nell'aula magna in 15? Se fosse stati di più avreste avuto un "potere contrattuale" maggiore e dalla stanza dei bottoni non avrebbero potuto riufiutare una vostra presenza. Continuate col lavoro politico, ma non trascurate il fatto che oltre a voi 15 ci sono altri 30000 studenti...

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30000....fantasmi
by matricola xy Thursday, Nov. 09, 2006 at 6:57 PM mail:

si ma se non si alza il posteriore dalla postazione pc i 30000 studenti (precari?...) sono fantasmi...facciamoli diventare presenti....andandoli a cercare senza aspettare che siano loro a muoversi. e poi basta con sta logica delle masse...dove sono? forse verso l'iperstanda o magari al b-side a dire <<cioè! io sò uno studente precario>>...sveglia!!!!!!!!

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lotta di classe
by matricola n° xxxxx Friday, Nov. 10, 2006 at 7:35 PM mail:

il problema sarebbe quello di cercare di togliere tutti questi studenti dall'apatia. Se non ci si prova resterete sempre in pochi. E' necessaria un'azione di massa per essere credibili. Altrimenti quando vi viene detto che "voi non siete gli studenti" c'è un fondo di verità. Bisogna rappresentare tutti e perciò cercare di coinvolgere tutti sulle lotte. Se non tutti un numero cospicuo. Avrebbe avuto un'altro esito la protesta se ci fiossero stati 100 studenti la fuori

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Mò ccci vò!!!
by Parlo parlo e non faccio un cazzo.... Sunday, Nov. 12, 2006 at 3:20 PM mail:

Ragazzi, i problemi scatenanti l'apatia studentesca sono molteplici.

Innanzitutto, gran parte degli studenti (in particolare i più giovani) non hanno la più pallida idea di quallo che stia succendendo nella stanza dei bottoni, nulla, neanche ciò che riguarda l'immediato futuro. Molti neanche sanno come è strutturato l'organo decisionale dell'università.

1)E' necessario vincere questa ignoranza, magari ogni volta che viene deciso qualcosa dal consiglio di facoltà o d'ateneo si potrebbe volantineggiare sulle bacheche. Oppure si potrebbe costruire un sito (o aggiornarne uno esistente) che riepiloghi tutto, magari insieme ad un forum, per poter discutere insieme, e propagandare quel sito. Non userei però indymedia direttamente, perché alcuni potrebbero (ahimé) strocere il naso.
In alternativa si potrebbe volantineggiare nelle aule visto che è l'unico posto frequenteto sicuramente dagli studenti, nonché fulcro dell'unical.

2)Bisogna dare credibilità alle informazioni rilasciate, cioé dare la certezza ai lettori, che quanto pubblicato sia veritiero e coerente. Ciò si può avere con il tempo (pubblicando continuamente informazioni coerenti) e spiegando sempre i perché e rilasciando i nomi delle fonti ufficiali.
So che è difficile concentrare tutto in un volantino, ma ad esempio, ad essere onesti, non era ben chiaro dal vostro volantino il perché andare là a protestare. Molti avrebbero risposto:"ma perché andare là se la moratti non c'è?". Bisognava invece mettere più in evidenza il fatto che si protestava contro l'incoerenza della nostra università e contro le passerelle alla calabrese.

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Mò cci vò 2!!!!!
by Parlo parlo e non faccio un cazzo....2 Sunday, Nov. 12, 2006 at 3:51 PM mail:

3)Per cominciare ad attirare un pò di attenzione, è necessario dimostarre agli studenti che si lavora per gli interessi comuni, e non che si sta solo perdendo tempo. Si devono focalizzare i bisogni fondamentali (programmi didattici scadenti, numero chiuso alle specialistiche, professori specifici tesat di cazzo e baroni), in modo da dimostrare la propria serietà, altrimenti nessuno capirà il perché di tutto. Questo è un inizio, per farsi un "nome", poi ovviamente, ci si può permettere di andare avanti ed affrontare qualcosa di meno "corporativo"(numero chiuso come idea, maggiore europeizzazione dell'università, promozione di interscambio sociale e culturale tra studenti anche di diverse facoltà (o magari univeristà)).

4)Bisogna organizzarsi bene con le forze alleate. Ad esempio. MI SPIEGATE PERCHE' RESISTENZA STUDENTESCA, AULA ZENITH E FILOROSSO NON CO-OPERANO MAI INSIEME??? Sembrate Rifondazione e le sue scissioni. Tutto ciò è dannoso per il movimento, perché sembrate un'accozzaglia che tenta di dire qualcosa, non un movimento di protesta organico. Per favore riogranizzatevi, non è bello passare per il ponte e vedere la zenith semichiusa, il filorosso che pubblica giornali di 4 pagine a colori(???) che dicono solo gli orari dei pullman e poche cose (e tralatro a pagamento), tutto ciò danneggia la reputazione del movimento, perché gli studenti penseranno "ma perché cazzo hanno fatto x se poi resta tutto lì?"

5)Dovete ben spiegare agli studenti perché ascoltare voi e non le associazioni. Se c'è del non marcio lì raccoglietelo nelle vostre file. Non intendo dire estirpatelo da là, dico solo di co-operare con la parte pulita un pò di più. Denunciate cosa non và nella rappresentanza, dite nomi cognomi e perché (ovviamente deve essere tutto documentato). Non è facile, ma bisogna dare agli studenti una chiara identità di sé stessi.

ESEMPIO
Vi ricordate quando il rettore minacciò di tagliare i fondi alle associazioni? ebbene esse fecero un casino esagerato, volantineggiarono tutto, mettendo in evidenza il fatto che ciò si sarebbe tradotto in un loro indebolimento, e quindi in un indebolimento della rappresantanza degli studenti, e quindi in un decremento della democrazia all'interno dell'unical (che peraltro è già sottozero). Con questo aritficio raccolsero consenso a sufficienza da far fare marcia indietro al rettore (almeno questo è ciò che ho capito) ed i loro soldi non furono toccati.
CHE PECCATO CHE QUANDO TUTTE LE FACOLTA' DECISO APPLICARE IL NUMERO CHIUSO ALLE SPECIALISTICHE solo la S.g. si mosse, mettendo qualche volantino sgangherato per promuovere una petizione.
Alla loro assemblea c'erano quattro gatti, solo uno ebbe il coraggio di dere in faccia: "bisogna tornare alla lotta perché i professori non ci ascolteranno e gli studenti si accorgeranno di ciò solo quando è tardi".
RISULTATO:
Non ho mai visto quelo foglio delle petizioni girare tra le aule, e tutt'ora non so che fine abbia fatto la petizione, quindi i gerarchi hanno vinto e gli studenti hanno un altro cazzo nel culo.

Tutto ciò nessuno lo ha mai fatto notare alla comunità, per cui ho ragione di credere che epiodi del genere si ripeteranno all'infinito nella nostra università.

Scusate la logorrea, ma ho cercato di raccogliere le idee comuni dei miei colleghi nella speranza di aiutarvi a fare breccia.

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