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AI DEMOCRATICI ANCHE LA MAGGIRANZA AL SENATO
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rivoluzionario/Stalinista Thursday, Nov. 09, 2006 at 7:23 AM |
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Quella che nelle prime ore sembrava una vittoria di misura, si trasforma in autentico trionfo dei Democratici, che alle elezioni di Medio Termine hanno conquistato il controllo di entrambe le Camere del Congresso, Camera e Senato.
Dopo avere strappato ai Repubblicani la Camera, con un margine ampio, i Democratici hanno ottenuto anche il controllo del Senato vincendo in Virginia il 51esimo seggio, necessario per potersi garantire la maggioranza.
In Virginia lo sfidante democratico James Webb si è imposto sul senatore repubblicano George Allen solo per una manciata di voti. Anche se la Virginia non è stata ancora ufficialmente assegnata a Webb le operazioni di conto indicano un vantaggio per il democratico di almeno settemila voti (su un totale di oltre 2,3 milioni): un margine esiguo ma sufficiente a decretare la vittoria del democratico e a regalare ai democratici anche il controllo del Senato.
Il senatore Allen avrebbe deciso di fare oggi una dichiarazione pubblica prendendo atto del risultato ed evitando di trascinare la battaglia elettorale in Virginia ad una serie infinita di conti e riconti, riferiscono i media americani.
La vittoria dei democratici sia alla Camera che al Senato ribalta dopo dodici anni l'assetto del Congresso, trasferendo il centro del potere dai Repubblicani ai Democratici, conferendo così dimensioni sensazionali al successo del partito di opposizione.
Per il partito repubblicano del presidente George W. Bush si tratta di una sconfitta storica destinata a segnare profondamente i due ultimi anni di permanenza di Bush alla Casa Bianca. In discussione soprattutto la strategia in Iraq, dopo le dimissioni del ministro della difesa Donald Rumsfeld, considerato l'architetto dell'intervento a Baghdad, sostituito con l'ex-capo della Cia Robert Gates.
http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=65225
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per fortuna il lavaggio del cervello degli americani non è totale
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rotfl Thursday, Nov. 09, 2006 at 9:06 AM |
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che i democratici abbiano la maggioranza conta meno di zero, come si vedrà da qui al 2008, quello che conta è che la campagna di terrorismo antiislamico e di neopuritanesimo maschilista repubblicano non ha fatto presa nel popolo americano, che vuole le donne al potere e soprattutto per la prima volta nella storia ha mandato un deputato islamico alla camera. Questa à la + grande vittoria, il resto non conta visto che quel maiale di Lieberman ha vinto le elezioni nel suo stato e quindi vanificherà al senato qualsiasi decisione in merito di Iraq vogliano prendere i democratici.
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I democratici hanno vinto anche in Florida
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rivoluzionario/Stalinista Thursday, Nov. 09, 2006 at 9:49 AM |
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In primo luogo la maggioranza al Senato è reale poichè:
-i Repubblicani hanno 49 + 1 voto del Vice Presidente capo del Senato + 1 eventuale del senatore indipendente Libermann fuoriuscito dai democratici; dunque i Repubblicani hanno al massimo 51 voti in Senato poichè Libermann, seppure abbia appoggiato all'inizio la guerra in Iraq e difende una linea piuttosto di destra, ha dichiarato che appoggierà i democratici.
-i Democratici hanno 51 + 1 voto del senatore Socialista del Vermont dunque 52 voti sicuri.
NOTE:
SEGGI - Gli equilibri della Camera sono già definiti, con i democratici che hanno 228 seggi (erano 202) e i repubblicani 196 (erano 232) su un totale di 435 (c'era pure un indipendente), con la barra della maggioranza a 218. Restano da attribuire 11 seggi. I democratici hanno già sottratto ai repubblicani 28 seggi, molto più dei 15 necessari per rovesciare la maggioranza. Al Senato i repubblicani sono 49 (erano 55) e i democratici sono 51 (erano 44 più un indipendente), contando fra di loro i due eletti indipendenti, Joe Lieberman nel Connecticut e Bernard Sanders nel Vermont, che hanno già detto che faranno gruppo con i democratici. http://www.corriere.it/Speciali/Esteri/2006/elezioniUSA/articoli/index13.shtml
Senato, in Vermont eletto un socialista http://www.corriere.it/Speciali/Esteri/2006/elezioniUSA/articoli/index_11_eletti.shtml
Per quanto riguarda la vittoria dei democratici essa non è avvenuta, a parer mio, perchè gli americani non hanno subito un lavaggio del cervello; quella <aliquota> di persone <sveglie> è sempre una cosa che c'è stata negli USA; la vittoria è avvenuta poichè determinati ambienti hanno deciso di farla finita con questi pazzi invasati dei neo-con. La mia analisi è che si è verificato uno scontro per la sopravvivenza, tra i capitalisti della produzione materiale (democratici) che hanno fatto appello al popolo americano di appoggiarli e gli speculatori finanziari (neocon). E' così vero che dei poteri forti sono intervenuti che la cricca neocon non è ruscita a fare i brogli neanche in Florida; in più come dimenticare l'appello dei generali ancora in servizio a votare democratico? Come dire, si era ormai sul limite del colpo di Stato, i neocon erano finiti, i capitalisti americani della produzione materiale volevano a tutti i costi salvarsi dal baratro in cui i neocon legati all'industria petrolifera, delle armi e delle speculazioni finanziarie li stavano cacciando.
E' mio avviso che questo nuovo gruppo dirigente democratico sia espressione di quella parte di capitalisti democratici ed illuminati come Bill Gates, che è favorevole allo sviluppo del mondo MULTIPOLARE; il sito http://www.movisol.org del senatore democratico roosveltiano La Rouche è ricco di materiale che può spiegare le intenzioni e i programmi di questo gruppo di potere democratico.
Per questo penso che i democratici, questa volta, ci faranno vedere delle novità. Non sono dei bolscevichi, ma non spariranno nel nulla. Dovranno fare delle serie epurazioni.
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Un barlume di speranza...
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pattumiera usa Thursday, Nov. 09, 2006 at 10:13 AM |
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Allora, forse, c'e' un barlume di speranza ANCHE per quella pattumiera che sono gli usa:
"..quello che conta è che la campagna di terrorismo antiislamico e di neopuritanesimo maschilista repubblicano non ha fatto presa nel popolo americano, che vuole le donne al potere e soprattutto per la prima volta nella storia ha mandato un DEPUTATO ISLAMICO alla camera..".
Certo che e' UNO solo contro le schiere di ebrei onnipresenti e onnipotenti, ma e' pur sempre un segnale positivo.
Mi piacerebbe poter vedere la faccia di quell'idiota che si firma "americano" al momento del risveglio all'amara realta'...!!!
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mi spiace rivo' ma hai fatto male i conti
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antisionista Thursday, Nov. 09, 2006 at 3:10 PM |
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i senatori sono 100+Cheney che è repubblicano, i repubblicani sono 49+1, i democratici sono 51 (compreso il socialista), ergo la maggioranza è 51 a 49, ma con Lieberman che vota contro il ritiro dell'Iraq si è 50 a 50, e a questo punto il voto di Cheney fa vincere i repubblicani... non aver paura che i sionisti i loro conti li sanno fare bene, stanno attenti a piazzare i loro uomini in tutti e 2 i partiti per avere sempre la maggioranza dalla loro parte...
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x antisionista
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rivoluzionario/Stalinista Thursday, Nov. 09, 2006 at 4:12 PM |
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I democratici sono 51 + 1 voto del senatore Socialista del Vermont; quindi i voti sono 52 e se Libermann vota per i democratici i voti sono 53.
I repubblicani sono 49 + 1 voto del Vice Presidente + 1 il voto eventuale di Libermann; quindi i GOP arrivano massimo a 51.
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appunto rivo'
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antision Friday, Nov. 10, 2006 at 4:44 PM |
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sono 51 a 49 contando Lieberman e il socialista, ma se Lieberman vota contro sull'Iraq, diventano 50 a 50, e a quel punto vale il voto di Cheney che fa vincere il non al ritiro per 50 a 51. Accusare di guardare Fede o il neo-teoco-sion (in realtà da sempre coglion) Ferrara uno col mio nick non è davvero onesto... io sono il primo a volere il ritiro dall'Iraq in modo che Israele sia sempre + isolato e faccia la fine del topo, ma so che siamo ben lungi da tale risultato.
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