Stivali e bretelle, addìo. I nuovi fascisti vestono Aquascutum!

E' proprio così!
Una volta c'era il bomber nero Alpha Ind., oggi c'è il cappotto Stone Island.
Una volta c'erano gli anfibioni Dr Marten's o Cult, oggi Adidas Stan Smith o Sergio Tacchini bianche.
Una volta c'era il berretto con toppe e simboli neonazisti, oggi c'è il Burberry's.

Sono i cosiddetti CASUALS.
E, badate bene, non stiamo parlando del pariolame fascioboro, ahinoi, né dei fighetti che gironzolano via Condotti il sabato pomeriggio. L'estrazione sociale è tutto meno che borghese, ma i nuovi abiti costano, e anche caro!

La scelta di questo genere alternativo la possiamo far risalire ai primi anni '80, guardacaso sempre in Inghilterra (e come te sbagli? sempre là stiamo), quando gli hooligans delle "crew" si resero conto che vestirsi come se si dovesse andare in guerra non giovava a null'altro che non fosse il farsi arrestare "sulla fiducia" durante i tafferugli.
E dalla guerra si preferì passare alla guerriglia.
Gli scontri non erano più quelli di una volta, forse divennero peggiori. A colpi di abiti inglesi e perfino italiani ci si affrontava meglio, e sempre con molto stile: Tacchini, Fila, Umbro, Ellesse, Prada, Kappa, Le Coq Sportif, Aquascutum, Burberry's con qualche sbilanciamento verso Marina Yatching, Ben Sherman e Fred Perry che però erano ancora appannaggio degli Skins.
I "bobbies", in effetti, non sapevano che pesci pigliare: mica puoi arrestare uno vestito così, col rischio che fosse pure il figlio di un potente avvocato.
Questi erano i primi "Soccer Casuals", di cui non abbiamo quasi bisogno di ricordare le tifoserie più infoltite di allora, l'ICF (InterCity Firm) e l'ASC (Aberdeen Soccer Casuals).
Oggi in Inghilterra è la stragrande maggioranza dei gruppi facinorosi ad adottare questa linea, che non a caso ritroviamo facilmente nelle terraces dei nazi inglesi (vedi solo il West Ham United).
Un film che analizza benone il fenomeno è il recente "The Football Factory" di Nick Love.

Ma torniamo a noi.
Gli stadi italiani di oggi, ebbri della nuova ondata di stile anglofilo, non potevano certo perdersi la novità.
E quali curve italiane se non quelle neofasciste - dal profuso "english pure style" - abbandonati i tamburi e i coriandoli di pochi anni fa, non avrebbero risposto positivamente a questa Renaissance del vestiario?

Ma non è alle curve che il mio sproloquio intende fare riferimento, quanto alle strade.
Quella dei moderni Casuals, seriamente, sta prendendo piede fra i giovani come una nuova sottocultura da strada. Sembra strano ma è proprio così.

E non soltanto nella capitale, ma in molte altre città, questo genere di abbigliamento si è diffuso a macchia d'olio emulando per certi aspetti il fenomeno di diffusione degli skinheads negli anni '80-'90 sempre in Italia.
In Inghilterra magari è un conto, ma adesso non venitemi a dire che in Italia i gruppi di skins di quel periodo nascevano come movimenti apolitici...

E se ci aggiungiamo che dai fascisti in curva ai fascisti in strada il passo è breve...

Quindi, d'ora innanzi, occhi aperti quando ve ne trovate uno sull'autobus.
Non è più facile come prima individuarne uno, i nuovi nazi non amano indossare simboli che non siano le griffe sopracitate.
Magari spiccano davanti ai comuni ragazzini, quelli che girano col capello a cazzo e la maglietta De Puta Madre, per l'eccesso di stile, che nelle città italiane è come se vestissero da testimoni di geova a un rave-party.
Ma la diffusione è capillare, potremmo non fare in tempo ad accorgercene.

E, temo, potrebbe non passare molto prima di sentir parlare i giornali dei "nazi-casuals".

Questa moda del cazzo ha talmente preso piede tra i cervelli vuoti che ormai le guardie anche fuori gli stadi vanno in cerca dei cappelli a quadri, è una divisa più questa di quello che indossavano prima, ma non riconduciamo la questione solo ai fasci, ci sono pure parecchi sedicenti compagni lingua a lingua coi fasci (ambigui del cazzo) che sono stati contagiati da questa moda e che a maggior ragione andrebbero fatti ragionare. A parte che sembrano diventati tutti delle belle fiche, tutti concentrati sugli abbinamenti cromatici, la camicietta stirata e il cappellino giusto, che banda di rammolliti culi mosci.

Quello che dici è in parte vero, almeno per quello che riguarda i compagni ambigui.

Quanto ai rammolliti, ti dico, lascia perdere: come dicevo nel post, sembrano tanto fri-fri, poi però girano con le lame in caccia di altri casuals, vestiti come loro, fascisti come loro...
Consiglio: lasciamo che si ammazzino tra di loro!

lo stile casual nasce in italia. gli inglesi hanno solo preso spunto dal modo di vestire dei giovani in riviera romagnola anni '80..

guardate che nn ci sono solo ambigui o nazi che vestono casuals...anche molti compagni hanno abbracciato questo stile.
Quindi,invece di dire occhio ai cappelli a quadri(cosa che per altro io ho)etc etc capite che in una società piena di guardie,di ambigui e di fasci,nn ci si distingue per una maglietta o un cappello,ma per un ideale.

l' accessorio IMMANCABILE nel secolo in corso sono i laser da almeno 200mW, del colore preferito

(lunghezza d' onda per chi ci arriva e frequenza per chi ne ha voglia)

cazzo!
o smetto di essere compagno
o smetto di vestire casual.

si vesto come tutti li pischelli "cojoni" piu' o meno.
però me sento il reggae
non mi perdo un corteo di compagni
faccio volantinaggio spesso
riunioni
vado al bar o in mezzo alla strada
qualche volta allo stadio
conosco una marea di pesone (alcuni fasci ma solo che ci si dichiarano e non hanno mai fatto attività e nemmeno ne hanno voja, e quando ce parlo "ao ciai raggione ma a me nun me ne frega gnente")

che devo avere delle crisi di coscenza?

oppure sono una persona che veste nel modo che gli piace
che sente la musica che gli comunica qualcosa
che la pensa politicamente come je par (comunista per l'autonomia)
che freequenta le zone "non compagne"?

se uno è un compagno non deve dimostrare nullla
sente quello che vuole
veste come je pare
frequenta chi vuole


..nulla da dimostrare
nulla da ostentare....

fare tutto secondo il proprio stile (per forza) è da bambini in cerca di personalità.

sfigati.

è vero che i fasci nostrani/romani si stanno sistematicamente appropriando di stili e modalità espressive che tutto sono tranne che *fasciste* (dall'abbigliamento mod alle azioni "futurardite" delle Osa copiate pari pari dai CSOA), ma da qui a emanare una fatwa sull'abbigliamento british-style ce ne vuole.
tra l'altro così facendo si commette lo stesso identico errore fatto nelle curve, consegnate ai fasci semplicemente per "sottrazione" (l'ultrà è fascista, lasciamo che i fascisti si appropriano di tutti gli ultrà. i fascisti sentitamente ringraziano).
In base al tuo discorso chi veste in un certo modo è fascio e quindi finisci per regalare le perle ai porci, e ai fasci il monopolio di uno stile e di una cultura che primo non gli appartiene secondo non merita di finire addosso a cotanta merda. Terzo, ed è una polemica puramente stilistica da uno che ha sempre amato lo stile inglese: se permetti preferisco mettere una Ben Sherman e un giubbetto North Sails e un look curato fino all'ultimo dettaglio, invece di fare il punkabbestia bonghista... ma questa è una polemica vecchia.
Parentesi: a Londra negli anni Ottanta una frangia gay radicale aveva adottato lo stile naziskin come atto di guerriglia stilistica, col risultato che i nazi non ci hanno capito più un cazzo e la loro "identità" è stata seriamente messa in crisi.
La Three Stroke è l'unica marca "politica" notoriamente legata a Forza Nuova, ma ricordatevi che l'abbigliamento mod/skin non ha *necessariamente* connotazioni politiche.
Certo che pensare al fascioproletario con il Burberry me vie' da ride, costa bene che te va 850 euro.

Comunque in questi casi rimpiango ancora di più la scomparsa di Valerio Marchi. Credo che davvero ne sentiremo a lungo le conseguenze.

MA QUALE AQUASCUTUM FORSE SIETE RIMASTI A 7 8 ANNI FA ORMAI QUELLA è ROBA è DA CHAW DA BORO DE PERIFERIA TIPO SCARPE NIKE ,ADIDAS TUTA, SOLO UN MAGLIONE STONE CON FELPA COL CAPPUCCIO SOTTO E CAPPELLO BURBERRY O AQUASCUTUM E SOLO CHI è CHICKY PORTA STA ROBA.FATEVELO DIRE DA CHI VIVE DA TANTI ANNI A BRICK LANE .CREDETEMI OGGI LO STILE è COMPLETAMENTE è DIFFICILE SPIEGARLO IN 2 PAROLE MA CMQ L ABBIGLIAMENTO è DA MONTAGNA BERGHAUS KATMANDU K2 ECC FATEVI UN GIRO QUI E VE NE ACCORGETE OVVIAMENTE A CHI INTERESSA.

so uscito stasera ed ho fatto tardi..domani lo pagherò data la sveglia alle 6.00...
prima de andà a dormì , siccome ho certe idee, penso..mo me faccio un giro su indymedia..e invece leggo ste fregnacce..
VADO A DORMIRE ..che è meglio.

mai sentita un'accozzaglia di stronzate più grossa...lo spettro del fascio si aggira sempre nelle menti bacate come quelle di indymedia...fatevi un'idea vostra del "Fenomeno Casual"(le virgolette non sono messe a caso)...e sinceramente se vedo uno in SI o in Tracktop Tacchini posso pensare tutto (soccer casual, normalissimo nostalgico degli 80's, fan dei vari dyer e love, persona che ama vestire bene) ma una cosa non mi attraversa il cervello...cioé l'appartenenza politica...Casualismo e Politica mi trovate il nesso please?

Saluti da Londra

Allora premetto che non ritengo questa la sede opportuna dove parlare su cosa sia "casual" e cosa non lo sia a livello di abbigliamento posso solo dire che il mio stile mi ha sempre permesso di andare dove voglio....di non avere nessuna etichetta e soprattutto di non dare punti di riferimento.

Siccome non voglio iniziare a darli ora dico solo che "casualmente" qualche fascistello in alcune circostanze si è fatto un pochino male.

Per il resto dite tutte le stronzate che volete e soprattutto chi dice che siamo degli ambigui che peste lo colga!

di come vestono i fasci non me ne frega un cazzo, bene o male a Roma i compagni almeno di vista, quelli attivi intendo, si riconoscono tra loro, qualunque altro stronzo che me guarda storto o è un fascio o uno in cerca de problemi, la cosa che non comprendo è come si fa ad essere compagni e spendere cifre assurde per vestirsi, mi sembra un controsenso, ma d'altronde se uno come Bertinotti è comunista allora va bene pure che il pischello compagno spenda uno stipendio in vestiti, vuol dire che la classe operaia, il proletariato sono morti, sono soltanto vaghi e lontani ricordi

Per l'idiota Ben Sherman,
Che su indymedia e'revisionista lo sapevo, ma che anche i compagni de strada ci venissero a millantare stronzate proprio non me lo aspettavo.

Il Casual e il piu' proletario Chav sono due stili nati in inghilterra ed seguiti solo da persone bianche.
Il 99% dei Casual che incontri in giro per le citta' sono proletari o sottoproletari bianchi, moltissimi ex skinheads covertiti all'Hooliganismo.
L'Hooliganismo calcistico britannico, aldila' di stupidi pressapochismi da "L'Unita'" e' sfortunatamente molto vessato da pattume neonazi e da fascismo loyalista.
Una grandissima parte degli Hooligans inglesi, apparte le dovute eccezzioni, non e' politico ma simpatizza per movimenti di estrema destra come il BNP (che nelle borgate proletarie londinesi di Dagenham e Lewisham ha preso ben 11 seggi).
Per non parlare poi del Combat 18, andato sottoterra a causa delle bombe di Lone Wolf, ma ancora vivo e vegeto, con tantissimi "membri" (e'un organizzazione a compartimenti stagni) sia a Londra (Millwall, Chelsea, QPR etc etc) sia nelle citta' di provincia.
Sfortunatamente lo stile Causal e' legato a doppia mandata all'hooliganismo britannico di stampo neonazi, e ripeto, basta andare in qualsiasi pub di qualsiasi squadra per vedere hooligans sbronzi che fanno saluti romani, magari per provocazione o farsi una risata, ma certo non si puo' sostenere che siano "compagni".
Dettp cio', oltre al fatto che in inghilterra ma sopratutto a Londra la politica extraparlamentare praticamente non esiste se si escludono alcune rare realta' autogestite (qualche squat anarchico, qualche laboratorio) va' comunque detto che non e' certo coerente per un compagno seguire una moda che, oltre che assimilata in tutta inghilterra ai neonazi e ai rissaioli (in moltissimi pub e locali e' difatto espresso divieto entrare con vestiti casual come i berrettini a scacchi, proprio per paura di risse e incidenti), e' una moda di stampo assolutamente consumista e capitalista (solo il berrettino aquascutum costa ben 40 sterline/60 euro.....per non parlare della Stone Island..) che ovviamente ben poco si coniuga con la lotta di classe e al capitalismo.

Come ben sanno tutti a Londra, gli alfieri del Casualismo anni 80 fatto di Tacchini e Lacoste furono i Chelsea Headhunters di Chubby Chris Henderson , ex skinhead vocals dei Combat 84, tifoso del Fulham e creatore assiema a Charlie Seargent di Combat 18, che tra l'85 e il '98 diventera' la piu' grossa mafia-neonazi casual dell'Hooliganismo calcistico

caro 10 anni a londra,
sarà pure vero quello che dici tu, ma il discorso che faccio io è un altro: siccome stiamo in italia, e siccome un certo modo di vestire (chiamalo "casual") se vuoi è molto diffuso in ambienti di strada e non è direttamente legato a connotazioni politiche ma appunto di *moda* o di *stile*, (di cui puoi pensare quello che ti pare, ma non far finta che non conti un cazzo nelle dinamiche di gruppo delle sottoculture giovanili), mi sembra una cazzata enorme affibbiargli un etichetta precisa - che se c'è in inghilterra non vuol dire che vale da noi.

Me li ricordo i nazistelli di periferia del '93-'94 che sentivano reggae a manetta, e allora che dovevamo fa', pure il reggae era fascista allora?

E non pensi che se ci stanno compagni "casual" diventa difficile per i fasci riconoscersi e aggregarsi in base a simboli impolitici facili facili - una maglia un cappellino un giubbotto - in cui sguazzano come pesci nell'oceano?

vesto casual e sono un compagno... e allora? quale è il problema? Mi vesto come cazzo mi pare e mi comporto come cazzo mi pare, perchè casual non è solo abbigliamneto ma è uno stile di vita! Il casualismo nasce per confondere le guardie e gli avversari allo stadio, non per politica.Si utilizza il basso profilo per passare inosservati e agire nel momento opportuno e riscomparire tra la massa. Quando una marca viene etichettata come casual, si cambia (scegliendone un'altra, che abbia cmq stile-la maggior parte dei capi sono di fabbricazione italiana-)o si nasonde il logo (vedi la pezza stone island).Il fascismo o il comunismo non c'entrano nulla. Purtroppo Valerio Marchi non c'è più ma la libreria con parte dei libri c'è ancora. Andate lì e leggete qualcosa prima di sentenziare.

Casualmente Roma!

ME POSSO METTE LE ADIDAS E IL CAPPELLO A SCACCHI DELLA ROMA?e la ben sherman? MA VAFFANCULO.
APPOGGIO TOTALMENTE QUELLO CHE DICE CASUAL,SU TUTTO

Io sun fascio e nun me vesto per niente vado in giro nudo con la nerchia fuori che se mi vedono le zekke femmine si arrapano

basta ho deciso, da domani vado in giro vestito da frate, col saio, vojo vedè chi me riconosce, sò cazzi vostri, altro che casual. E per iniziative più pericolose me vesto da Papa!

credo che ridurre il discorso in questo modo non serva a niente.sono cresciuto nell'ambiente skinheads-rude boys-mods-punk e posso dire che nel tempo anche io ho subito diversi cambiamenti, a mio avviso, naturali.
dopo che le guardie ti fermano 3 volte al giorno, dopo che per il mio abbigliamento, un sacco di volte sono stato riconosciuto, be', allora faccio di tutto per passare inosservato.vesto casuals, magari non nascondo mai le mie spillette antifasciste, ma vesto casual, e non sono un nazista, nè un borghesotto, nè un fascistello house-modaiolo.vesto come cazzo mi pare...ma mi affisso con lo stile.èuna mia malattia, ho sempre cercato di comunicare con stile.quando avevo 13 anni il chiodo era cucito sulla mia pelle, poi il bomber, l'eskimo..e tutto il resto.
oggi come capita, magari il meno vistoso possibile..perchè dare sempre all'occhio non va bene...se vado allo stadio posso ben defilarmi o entrare in azione, negli stadi e nelle piazze, nelle strade, le nostre strade.
le strade delle nostre rivolte quotidiane, del nostro modo di comunicare e fare politica...
a piazza bologna, zona storicamente fascista, lo stile casual fiocca.è vero:un sacco di pischelli mettono gli stessi vestiti miei..cazzo..la camicia merc, l'harrinton, il jeans attillato ma curato..cazzo...io li vado a cercare ai mercatini dell'usato..sti cojoni chissa' quando ce spendono..mha!!!io co sta gente non ho niente a che spartire, e non ditemi che l'ambiguo so io.l'antifascismo per noi skinheads, post-skinheads, casual o come cazzo vi pare è una pratica quotidiana di lotta.
UNITI NELLA RASH

VALERIO:LA TUA STRADA LA NOSTRA STRADA!

ancora? ancora??? porcoddio!!!
la maggior parte de quelli che se vestono così, come pure gli skin, so' ammanicati coi nazi e su questo nun ce piove. siete ar punto in cui conta più come te vesti di quello che pensi, dell'ideale, della lotta stessa? benissimo, fate come cazzo ve pare. ma poi nun me venite a dì "so' compagno", no me dispiace. nun siete compagni, magari lo siete stati, adesso siete un fottuto sottoprodotto del pariolismo/fancazzismo/neofascismo da salotto (manco da strada, armeno il fascio da strada lo riconosci subito). manovalanza buona pe le partite de calcio, bravi polli.
siete ambigui der cazzo, e chi nun ce crede avrà conferma sulla propria pelle, personalmente ce so' passato e ho visto persone cambiare radicalmente, gente che dicevo esse compagni andarsene affanculo nei concerti fuori porta in dolce compagnia della peggio feccia nazi e poi nun avere manco le palle di dirmelo.
mo' ce stanno "i casuals" (me pare de vede' l'amiga che supera er commodore 64 e tutti se stupiscono), ma andatevene affanculo, quando conta più quello che indossi di tutto il resto già nun siete più dei compagni ma dei modaioli, vi hanno piegato, me dispiace, vi hanno omologato e mo' so' cazzi vostra.
c'ho abbastanza esperienza pe dirvelo, fra rash, sharp, mods, chavs, neocasuals, punkarrudeteddyfregna ve siete tutti bruciati!
ps- gli inglesi se vestono de merda! gli inglesi so tutti storicamente na merda naziconservatrice!
pps- so' sicuro che quelli che contano hanno capito chi cazzo sono, troppe vorte n'avemo parlato de persona de ste stronzate.

ME Vesto come cazzo me pare.....
ma forse non è che sei tu ad avere una divisa mentale perchè non guardi oltre l'abbigliamento?

ricorda che l'abito non ha mai fatto er monaco...

eppoi quando dite che semo ambigui de merda, visto che semo riconoscibili ai cortei venitecelo a di in faccia.

Meno male che esistono monitor e tastiere.

De tutte le stronzate che ho letto su indimedia questa è la più teribbile!

Concordo con gli altri commentatori..
me vesto come cazzo me pare e se c'hai da dimme qcs dimmela in faccia invece de scrive stronzate.

è vero l'unico casual sei te.. nel senso che scrivi proprio a caso.


AH I TIFOSI DEL WEST HAM.. NON SONO NAZISTI.. anzi..


informarsi è mejo

"AH I TIFOSI DEL WEST HAM.. NON SONO NAZISTI.. anzi.."

Ma che cazzo dici? Ci stanno falangi di boneheads di merda e mi vieni a dire non sono nazisti?????
Non tutti, vabbé, ma guarda che una delle più infoltite eh!!!

Ma di che vi fate, di aspirina C???????

Noooo, nel West Ham non ci sono nazi, peccato che fino a 6 anni fa' c'era la West Ham NF proprio allo stadio, peccato che la anti paki league e' nata proprio tra i tifosi del West Ham, peccato che lo stesso Pennant che e' di colore dice che gli skins del West Ham erano fan degli Skrewdriver...
Noooo, i Casuals non sono nazi, sono loro che hanno rubato lo stile ai veri casuals italiani che sono antirazzisti e antifascisti, proprio come gli skins nazi del 1981 londinesi hanno rubato lo stile ai veri skins rash che sono anti qua e anti la (peccato che gli skins gia' dall'estate del 69 gonfiavano di calci i jamaicani e i pakistani...)
Noooo, lo stile Causual e' proprio coerente per un compagno,proletario da lotta de classe....

Concordo con quello sopra...skins, nazi, rash, sharp, casuals, punk, annatevene affanculo, semo nel 2006 d.C. porcoiddio

"Sei RASH??..."
"No, so' apolitico.....AIUTOOO!!"

CHE RISATE...
RICORDO UN PO' DI ANNI FA SONO ANDATO A SAN LORENZO IN UN PUB...A QUEI TEMPI ASCOLTAVO LO SKA E AVEVO VISTO DA FUORI UNA SERA CHE IN QUEL PUB METTEVANO MOLTI PEZZI...

ARRIVIAMO IN 8 UNPO DI AMICI NESSUN MILITANTE...MA TUTTI AMBIGUI CAPPELLI DEGLI IRRIDUCIBILI E DI TRADIZIONE IO AVEVO UN PARKA VERDE CON LA SPILLETTA DEI MOODS...
E QUESTI SI INCAZZANO DI BRUTTO...

CI FANNO USCIRE DAL PUB E SI SCHIERANO IL NUMERO ERA PARI 8 VS 8 DIMOSTRANDO LEALTà SPORTIVA...

UN RAGAZZOTTO SULLA 20INA MI VIENE VICINO E MI CHIEDE SE FACCIO PARTE DEI CAPRANICA...

IO MANGIO LA FOGLIA E CAPISCO...
GLI ALTRI INGENUAMENTE ANCORA NON HANNO CAPITO ...MA NON VI HO DETTO UNA COSA...UNO DEI MIEI MIGLIORI AMICI PRIMA DI ENTRARE NEL PUB SI ERA CHIUSO UNA MANO NELL SPORTELLO DELLLA MACHINA...E NON CONTENTO CONTINUAVA A CHIEDERE GHIACCIO MOSTRANDO LA MANO VISIBILMENTE GONFIA ...

IN POCHE PAROLE IL FESTIVAL DEGLI EQUIVOCI...

DEVO DIRE CHE UNO DEI REDSKIN FUORI HA PLACATO GLI ANIMI QUANDO A CAPITO CHE C'ERA UN GROSSO EQUIVOCO NOI ANCHE SE ALL'APPARENZA SEMBRAVAMO TUTTI FASCISTELLI ALLA FINE DI NON C'ENERA NESSUNO E NON VOLEVAMO SCONTRARCI...

QUESTE CAZZATE SI CREANO PERCHE CI SONO COGLIONI CHE PARLANO DI MODA E POLITICA...
LA SCARPA NAZI IL MAGLIONE DA ZECCA....
E BLA BLA

LA MORALE è CHE ALLLA FINE SE ERAVAMO COME OGGI SIAMO DEI FASCISTI VERI NON CI PASSEREBBE MINIMAMENTE L'IDEA DI ENTRARE IN UN PUB A SAN LORENZO A 20 METRI DAL CSOA E SCATENARE UN BORDELLO...

L'ABITO NON FA IL MONACO...

so per certo che ci sono dei fasci che bazzicano san lorenzo molto spesso...
alcuni li conosco di vista perche' era a scuola mia...
apparte i Boys che la fanno quello che gli pare (e tu sei proprio un gran ambiguo del cazzo se te ne vai in giro colla spilla Tradizione Distinzione che sono tutti NAZI)
ce sta pure un pubbetto gestito da un fascio e se sei di san lollo sai quale'.

basta chiacchere, provocatore laziale dei miei coglioni!