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LA VERITA' SU GIULIANI NON E' MAI MORTA
by Child of the Light Wednesday, Nov. 29, 2006 at 7:29 PM mail:

N.B.- Mi scuso se mi ripeto anche qui ( ho solo corretto gli errori di battitura rispetto al commento pressoché identico e tolto il P.S. ), ma la faccenda è troppo importante !!!!!!!!! Un vero momento di svolta. Ha ragione la madre di Giuliani, Placanica va messo sotto scorta. Casini dimostra d'essere un irresponsabile se nega la necessità d'intervento dello Stato, per fortuna è all'opposizione. Un'opposizione così va a fare manifestazioni? Che si vergognino, cialtroni! Se Prodi non interviene in qualche modo, tuttavia, dimostra d'avere la coda di paglia anche lui. Lo faccia con equilibrio, pacatezza, ma si dia da fare. Altrimenti si sarà costretti a pensare che è come Clinton. Finora ha dimostrato d'essere un uomo serio, ma in questo caso deve fare almeno qualche passo. Capisco che è assai pericoloso per lui, la destra strumentalizzerà il caso come un tentativo di destabilizzare la nazione o frignacce del genere. Prodi però non può far cadere la cosa nel dimenticatoio, anche a costo di subire attentati in Libano a danno delle nostre truppe... Vada coi piedi di piombo, ma si muova.


Cari amici, quello che io avevo sempre sostenuto alla fine è venuto fuori. E' chiaro che Placanica ha parlato solo dopo aver riflettuto sull'attentato di cui è stato oggetto. Per paura evidentemente che la verità se ne andasse via con lui. Così invece potrà stare un po' più tranquillo, a meno di ritorsioni. Speriamo di no!
Dov'è quel vanesio di Franti? Che si faccia avanti adesso lo sbruffone coi suoi argomento pseudo-tecnici! A parte il fatto che io non ho mai creduto nella buonafede delle sue argomentazioni.
Sull'11 settembre tanti insulti, poi alla fine è venuta fuori la verità. Esattamente come l'avevo sostenuta io fin dapprincipio, ossia è stata confermata la tesi delle implosioni programmate. E quanto stupidaggini ho dovuto sentire in tutto il tempo che è seguito a quell'evento. Poi la tesi di Giuliani. Ricorderò di avere scritto fondamentalmente tre articoli al riguardo: LETTERA APERTA AI NO-GLOBAL SUL CASO GIULIANI ( 27-07-02, 5 comm. ),ANCORA SUI MISTERI DI PIAZZA ALIMONDA ( 2-01-03, 6 comm. ), CARLO GIULIANI, DON VITALIANO E LA MISERICORDIa ( 27-07-03, 12 Comm. ), CHI VERAMENTE HA UCCISO GIULIANI? (31-07-03, 105 comm. ). Quest'ultimo è stato il mio art. più commentato da sempre fra tutti i 256 che ho scritto qui sul sito con vari nick.
Perché mai un giovane carabiniere, che non apparteneva neanche all'Arma, avrebbe dovuto fare ciò di cui lo si accusava? Ho sempre sostenuto l'innocenza di Placanica e sono lieto che finalmente abbia parlato. L'unico rimprovero: doveva farlo prima! Anche se capisco che le pressioni fatte sicuramente su di lui debbono averlo molto intimorito.
Circa il mio costrutto di allora ricordo che non mi sono spacciato per quello che non ero. Non ho mai detto di essere un no-global presente a Genova. Ho anche affermato di avere idee del tutto opposte a quelle del povero Giuliani. Ma in compenso non ho mancato mai di dire che quell'orribile delitto, che non riguardava i no-global esclusivamente ma l'intera nazione ( anzi persino di più ), costituiva il primo atto della finta Guerra al Terrore. Una guerra che cominciava a quel modo per tacitare ogni forma di contestazione su quello che stava per accadere. Vi ricordate quando si disse che ci sarebbe stato un autunno caldo? E noi ( altri ed io ), facemmo persino dell'ironia sul fatto che la Nato avrebbe fatto in modo da renderlo tale? Bene, quello era il segno che l'11 Settembre era in progetto. Come la vicenda di Marc Bastien può provare, ma c'è qualcuno che sa chi è codesto ambasciatore canadese e perché lo cito? Il progetto era insomma: l'inizio della Terza Guerra Mondiale.
Un inizio rimandato fin dagli Anni Sessanta, da quando Kennedy si rifiutò di far suonare le trombe contro Cuba ( erano in programma attentati locali in varie città statunitensi per comprovare lo stato d'allerta )e per questo fu ordito contro di lui il tragico complotto di Dallas, col doppio attentato ( Oswald a far da paravento e altri dalla collinetta erbosa a compiere quello vero ).
A Genova c'era bisogno d'un morto, non si poteva aspettare che succedesse per caso. Così fu organizzata tutta la faccenda dei 'Black Bloc', con le vetrine sfasciate e la possibilità da parte di speciali truppe d'intervenire nella Diaz. Cose spaventose. Non è escluso che vi siano stati altri morti dei quali non abbiamo saputo nulla. In particolare ricordo che uno dei presenti testimoniava d'una ragazza caduta in seguito forse ad una carica da parte d'una camionetta e lasciata in condizioni molto brutte.
La mia impressione dall'esterno, dato che ho sempre fatto presente di non essere mai stato un no-global, fu allora che le forze dell'ordine fossero state "drogate" con slogan ed altro. Apprendo ora da Indy il racconto di Placanica, cioè dello spavento degli agenti nel sentire che sangue infetto avrebbe potuto esser gettato loro addosso e di atti terroristici possibili. Dunque capisco come quegli uomini spaventati siano poi stati aizzati dai loro superiori ( evidentemente già alleratati prima ) contro i manifestanti, con la scusa dei B.B. Era evidente che dietro c'era un disegno non ben compreso dal singolo agente, che si limitava a fare quanto gli chiedevano. Brutture come quelle di Bolzaneto ed altre forse precedenti o a seguire non potevano che far parte di un disegno prestabilito. Ora Placanica con le sue affermazioni viene a svelare la verità.
Ma chi ha sparato? Nemmeno Placanica lo sa. Dunque 'Le Monde', cui mi ero ispirato, aveva visto giusto. Il falso giornalista con pettorina gialla fu lui a sparare? Se sì, era di certo un tiratore scelto. ( La tattica usata contro i bisonti dai visi pallidi... ) Un momento, non sto dicendo che era straniero! Non lo so, come si può sapere chi fosse? E' già difficile credere che uno così vestito abbia emesso un colpo. FigurateVi a saperne il nome! Si può solo immaginare chi fosse, questo non è difficile da diagnosticare. I particolari dell'attentato ( avete un altro nome con cui designare l'evento? ), però, dovremmo domandarli a quel giornalista italo-francese che ebbe modo di assistere alla drammatica vicenda . Non ricordo bene, ma l'ho menzionato in uno o più dei miei articoli sopra citati. Mi pare fosse un certo Abile, se non vado errato.
A questo punto Giuliani sarà fatto "eroe nazionale", ucciso da ignoti come le vittime di Ustica o le altre della Strage della Stazione di Bologna? In proposito veder l'art. ultimo del mio blog. Oppure si dirà che il secondo proiettile magico della storia contemporanea in realtà era partito da chissadove. E, dopo aver vagato per tutta Genova, aveva spaccato la testa al poveretto, costringendo peraltro i poliziotti a colpire con pietre la testa al malcapitato per occultare la prova che il proiettile veniva da chissadove. Oppure si troverà che la colpa dell'accaduto era tutta di quel superiore ora deceduto e si archivierà il caso?
Di baggianate ne abbiamo sentite tante sulla Diaz e su tutta la triste faccenda di Genova, ben presto messa nel dimenticatoio. Speriamo non si ripetano. Ora si faccia avanti chi di dovere, un delitto di stato non è più una faccenda no-global!

( Da parte mia non ho mai pensato, per la verità, che fosse tale. Evidentemente anche questa volta ho avutto ragione. )

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Le mie fonti
by Child Wednesday, Nov. 29, 2006 at 8:36 PM mail:

A scanso d'equivoci, confesso d'aver appreso la notizia della confessione di Placanica qui nel sito, da questi due post di seguito uno al'altro:
http://italy.indymedia.org/news/2006/11/1190119.php http://italy.indymedia.org/news/2006/11/1190179.php
Mi sono limitato a commentarla in modo più ampio, difendendo una tesi che mi aveva visto parzialmente soccombere, nonostante le mie perplessità di fondo riguardo la tesi sostenuta dai miei oppositori. Cioè che Placanica fosse colpevole.
Ora ho avuto la mia rivincita e non è la prima. La mia ricostruzione, seppure un po' farraginosa nei dettagli, aveva tuttavia un pregio. Era basata sul buonsenso e sulla logica, elementi che non sono mai da scartare nelle ricostruzioni dei fatti. Spesso infatti siamo portati a credere a cose inverosimili, se ci spronano in tanti a farcele credere. Alla fine però la verità salta sempre fuori, prima o poi, perché non dipende dagli individui.

Chi nega la verità nega Sé stesso.

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