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comunicati e adesioni per il 19 e 20 dicembre in Argentina
by imc italy Tuesday, Dec. 17, 2002 at 10:34 PM mail:

D19 Y 20.

post riassuntivo degli appelli e delle adesioni per il 19 e 20 dicembre in Argentina

appello di brukman e zanon

bloque piquetero

manifestazioni a Rosario.Santa Fe

spezzone di tamburi di candombe

asamblea popular di corrientes y medrano

lavoratori dell'AFIP

convocatoria GLTTTB

motoqueros del SIMECA

MST nella Izquierda Unida

MTD resistir y vencer

MTD Anibal Veron

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Solidarietàcon il popolo Argentino
by Silgus Thursday, Dec. 19, 2002 at 7:46 PM mail:

SOLIDARIETA’ CON IL POPOLO ARGENTINO
Il regime sociale d’accumulazione del capitale instaurato dalla dittatura civico-militare nel
1976 e radicalizzato dal Menemismo durante gli anni’90, ha portato alla bancarotta
dell’Argentina capitalista. In questo paese, abbiamo assistito ad una versione esemplare delle
tendenze attuali del sistema mondiale, nel quale la crescita dei guadagni dei capitali è
indipendente dall’espansione dei mercati e delle regole di consumo popolare.
Il mercato interno è stato messo in ginocchio dalle grandi privatizzazioni affidate a imprese
trasnazionali che gestiscono tutti i servizi primari del paese: luce, gas, telecomunicazioni,
trasporti, a dei prezzi elevatissimi rispetto al salario medio (per permettere ad esempio che in
Europa il costo di una chiamata locale sia bassissimo, Telecom in Latinoamerica offre
chiamate urbane al prezzo di una internazionale: a Buenos Aires chiamare in città costa più di
una nostra conversazione in Australia!).
Queste imprese, insieme alle banche, hanno favorito la fuga di capitali verso l’estero,
provocando l’anno scorso il fenomeno del “corralito”: con la caduta della fittizia parità della
moneta nazionale con il dollaro i grandi capitali depositati nelle banche sono “emigrati”
rubando letteralmente i risparmi depositati dei lavoratori argentini, che ancor oggi aspettano
un risarcimento. La rivolta di piazza spontanea della popolazione a questa grave crisi
culminata il 19 e 20 dicembre 2001 è stata repressa duramente dalle forze dell’ordine,
provocando 33 morti.
In Argentina, un paese con il 50% di dissocupazione, le esperienze di autogestione più varie
(club del baratto, recupero delle risorse e appropriazione di metodologie di produzione a
basso costo, assemblee popolari…) insieme alle fabbriche occupate mostrano che c’è una via
di scampo davanti alla crisi del capitalismo Argentino. Rìo Turbio, Brukman, Zanòn e decine
di fabbriche messe in funzionamento dai lavoratori dimostrano coi fatti che sono i padroni a
distruggere le fonti di lavoro e che gli unici interessati a creare lavoro genuino e produrre
sono gli stessi lavoratori.
L’Argentina è solo uno dei tasselli di una crisi più generale che comincia a corrodere in
profondità anche i paesi imperialisti, come osserviamo nei fallimenti dei colossi Enron e
Worldcom degli USA e, in Italia, con il crollo della più grande impresa industriale, la FIAT,
in procinto di vendere il “settore auto” e con un piano di ristrutturazione che prevede la
sospensione e il licenziamento di decine di migliaia di lavoratori e la chiusura dei sui
maggiori alcuni stabilimenti (Arese, Termini Imerese) insieme al massiccio
ridimensionamento di molti altri.

CESSAZIONE DEL PAGAMENTO DEL DEBITO ESTERO
NAZIONALIZZAZIONE DELLA BANCA
LAVORO DIGNITOSO PER TUTTI
21 DICEMBRE A PARTIRE DALLE ORE 16
TUTTI DAVANTI ALL’AMBASCIATA ARGENTINA
PIAZZA ESQUILINO - ROMA

COMITATO SPONTANEO ARGENTINI IN ITALIA

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D21: contro la guerra, contro il razzismo 21 dicembre 2002
by Disobbedienti-Campania Sunday, Dec. 29, 2002 at 8:03 PM mail:

D21: contro la guerra, contro il razzismo 21 dicembre 2002

Un anno fa in Argentina iniziava una lunga stagione di lotte, picchetti e cacerolazo contro il governo, "suddito" del neoliberismo globale e delle regole dettate dalla Banca Mondiale e dal FMI. Quelle regole che hanno inginocchiato un popolo, ma che è stato in grado di non piegarsi e conservare la dignità per difendere la propria esistenza. A livello globale l'Argentina ha contaminato le forme e le pratiche del movimento dei movimenti e le azioni contro il mercato finanziario e il neoliberismo che si diffondono in tutto il pianeta. Il 21 dicembre è stata una giornata di azione Globale nella quale sono stati liberati spazi di agibilità politica per cospirare insieme all'Argentina. E oggi ad un anno da quegli avvenimenti, per sottolineare quel filo comune che lega la lotta argentina alla disobbedienza messa in pratica dal movimento, la Campania si è mobilitata contro la guerra e contro il razzismo.
Benevento, Caserta e Napoli hanno visto sfilare per le strade il movimento disobbediente e no-global, ad urlare ancora una volta a voce alta che non ci sta.
Non ci sta a questa ennesima guerra per il petrolio e per il controllo dell´area mediorientale da parte degli alleati occidentali. La guerra "preventiva" serve solo a togliere dignità ad un popolo, questa volta sarà quello iracheno. Non sarebbero bastati altre quindicimila pagine di dossier sulle armi chimiche e altri 60 ispettori dell´ONU per fermare la guerra. Gli USA ne hanno bisogno e con loro chi non vuole restare a mani vuote.
A Benevento un corteo e l´intervento di una donna irachena, che ha spiegato la reale crudeltà dell´embargo che subisce il popolo iracheno, ha detto di no alla guerra globale.
In questo quadro mondiale di guerra, in Italia altri oggi si trovano a combattere una guerra: gli immigrati, che dall´entrata in vigore della legge Bossi-Fini sono vittime di un´operazione squadrista quanto razzista. L´operazione "strade pulite" volta alla repressione degli immigrati senza permesso di soggiorno. Su questo tema si è mobilitato il movimento a Caserta e Napoli e si sono urlate le ragioni della libera circolazione delle persone.
Il Duomo di Caserta è stato occupato dal "Movimento degli Immigrati in Sciopero della Fame" che chiede asilo alla chiesa e chiede al Governo:
1) Che ritiri l'operazione "Strade Pulite";
2)La riapertura della sanatoria;
3) L'estensione della sanatoria ai lavoratori autonomi e ai lavoratori
irregolari;
4) Che tutti i permessi di soggiorno rilasciati grazie alle vertenze di
lavoro diventino definitivi;
5) La chiusura dei campi-lager per migranti;
A Napoli un corteo di migliaia di persone al quale hanno preso parte moltissimi immigrati ha sfilato per la città sino a giungere sotto la Provincia, in Piazza Plebiscito, dove si è manifestata la piena solidarietà agli occupanti a Caserta e si è chiesto di considerare l´immigrato non alla stregua di un contratto di lavoro, ma come persona e in quanto tale libera di circolare.
...intanto continua l´occupazione del Duomo di Caserta da parte del Movimento degli Immigrati. Per domani 22/12 è prevista una Conferenza stampa nel Duomo occupato alle ore 10.30

Movimento delle/dei disobbedienti della Campania

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