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sulla criminalizzazione dei mass media rispetto all'arresto di massimo | ||
by un compagno di roma Wednesday, Oct. 22, 2003 at 3:30 PM | mail: | |
articolo comparso martedì 21/10 sulla cronaca locale di viterbo e civitavecchia
Informazione |
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contro la repressione | ||
by EUROPPOSIZIONE Tuesday, Dec. 23, 2003 at 11:01 PM | mail: | |
CONTINUEREMO A GRIDARE CALABRESI ASSASSINO, LO STATO IL MANDANTE Sabato 13 dicembre nell’ambito delle mobilitazioni a livello nazionale promosse dai compagni di Europposizione due compagni sono stati fermati dalle guardie e identificati. L’accusa loro contestata è di avere uno striscione con scritto CALBRESI ASSASSINO DI STATO –EUROPPOSIZIONE. Oggi dopo soli 10 giorni già è stata consegnata la convalida del sequestro e la denuncia ai compagni in questione. C’era da aspettarselo, anche perché è da tempo che le cosiddette “forze dell’ordine” tentano di disegnare attorno ai compagni aderenti a Europposizione uno steccato, spesso sostenuto anche da altri, ricordiamo la campagna precedente il 4 ottobre, forse è un problema di “poca disponibilità al dialogo” che da sempre quest’area manifesta nei confronti dello Stato e dei suoi mercenari. L’avevamo notato anche sabato 13 dicembre che l’atteggiamento delle “forze dell’ordine”, davvero numerose per il presidio, era da subito improntato alla provocazione, non che fosse una novità. Il loro funzionario è stato da subito solerte nel cercare di impedire l’affissione degli striscioni e più volte gli sbirri hanno cercato di impedire che l’attività si svolgesse. Nel ribadire che lo striscione sequestrato ai compagni è da considerarsi nostro complessivamente, proprio per il contenuto che se lo Stato reputa offensivo, il movimento di classe non può che ritenerlo proprio, noi come parte di questo siamo e continuiamo ad essere convinti che Calabresi Luigi è stato l’assassino di Giuseppe Pinelli. La nostra memoria e il nostro impegno continuano a ricordarci che quello che accadde 3 giorni dopo la “Strage di Stato” nelle stanze della questura milanese supervisionato da Marcello Guida il questore di Milano, già direttore del confino fascista di Ventotene, fu un assassinio di Stato. Tentino pure lo Stato e i suoi mercenari di chiuderci la bocca, il loro lavoro sarà vano. Ad ogni attacco risponderemo con sempre più determinazione nella lotta. La vostra repressione non ci farà piegare la testa. Stato assassino e stragista Senza tregua contro il capitale Libertà per Marco (tombolino) e per tutto il proletariato prigioniero Europposizione |
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