TERRORISMO:GIP, xxx PARTECIPO' ANCHE AD ATTENTATO AREZZO
(ANSA) - ROMA, 27-LUG-04 20:16 - ''E' stata accertata la sua partecipazione a un episodio per il quale procede l'ag di Arezzo, che si colloca, per le modalita' dell'azione, all' interno dell' agire propugnato dall' organizzazione anarco-insurrezionalista e documenta, insieme alle altre univoche risultanze processuale, l'appartenenza dello xxx al sodalizio eversivo''. Lo scrive il gip Muntoni di Sergio Maria Stefani. La contestazione fa riferimento all' episodio del ritrovamento, il 19 marzo 2004, di un rudimentale ordigno incendiario davanti la serranda di una macelleria di Arezzo. Nel corso di una intercettazione telefonica, ''il riferimento ai pacchi - scrive il gip - assume un preciso significato alla luce dei successivi risultati del servizio di intercettazione telefonica e del ruolo diretto dello xxx nel confezionamento dell'ordigno collocato nella macelleria di Arezzo, fatto che ha portato all'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dello stesso''. Secondo il giudice ''dalle comunicazioni telefoniche acquisite al procedimento e' sufficientemente provata la partecipazione dello xxx alla organizzazione anarco-insurrezionalista che ha ideato e realizzato gli attentati esplosivi con il confezionamento di ordigni rudimentali, composti da polvere pirica, verosimilmente estratta da grossi petardi, normalmente in libera vendita''. Nel corso delle conversazioni telefoniche intercettate, ''gli interlocutori - scrive il gip - facevano riferimento ad alcuni libri da acquistare i cui soldi raccolti andavano versati sul conto del coordinamento. Tra le pubblicazioni menzionate si ritiene che lo xxx, ancorche' indirettamente, abbia fatto esplicito riferimento all'opuscolo 'Ad ognuno il suo. 1000 modi per sabotare questo mondo'''.
TERRORISMO: ANARCHICI; QUEL 'CONTO APERTO' CON PG MARINI
(ANSA) - ROMA, 27-LUG-04 19:15 - ''Marini presto morto'': e' una delle piu' recenti minacce rivolte al magistrato Antonio Marini, apparsa nei giorni scorsi su un muro di una strada di Roma, via Valdossola, e attribuita all' area anarco-insurrezionalista. Di questa scritta e di altre simili sara' probabilmente anche chiesto conto dalla Procura di Roma agli anarchici arrestati all' alba di oggi, dal momento che proprio all' area insurrezionalista si attribuisce ''un conto aperto'' con Antonio Marini, pm storico tra quelli che hanno condotto la lotta al terrorismo. Il magistrato ha anche diretto le indagini culminate il 20 aprile scorso con la sentenza definitiva della Corte di Cassazione di condanna di 50 imputati, ritenuti per gran parte componenti proprio del gruppo storico dell' area anarco-insurrezionalista in Italia. Non e' un caso - secondo gli investigatori - che proprio in quei giorni comparve a Roma un'altra minaccia contro il magistrato: ''il processo Marini va avanti, la rivolta pure, le condanne arrivano, la vendetta pure''. Vendetta annunciata, dunque, con il passaggio successivo che potrebbe leggersi proprio nella piu' recente minaccia al magistrato ''presto morto''. Il sostituto procuratore generale Antonio Marini, che da anni vive blindato ed e' sottoposto a misure di protezione, ha detto: ''Intendono intimorirmi, ma non ci riusciranno. Io continuero' a fare il mio dovere fino in fondo''.
TERRORISMO: ANARCHICI; GIP, NON ESCLUDEVANO L'OMICIDIO RAPPORTI RETE ANARCO INSURREZIONALISTA CON GRUPPI SPAGNOLI
(ANSA) - 27-LUG-04 18:31 ROMA - Pericolo di reiterazione del reato e, in particolare, di ''micidiali attentati contro la persona con l'uso di ordigni''. Questa, per il gip Guglielmo Muntoni, l'esigenza che ha giustificato l'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere per i quattro anarchici coinvolti nell'inchiesta romana sui pacchi bomba, e non solo, di matrice anarchico-insurrezionalista. Nel provvedimento di 66 pagine si afferma che ''l'appartenenza degli indagati ad una associazione sovversiva che agisce con azioni terroristiche, la commissione da parte di essi di attentati che non escludevano o prevedevano l'assassinio, l'adesione di costoro ad un programma di attentati terroristici ancora in corso, la disponibilita' da parte dell'associazione e degli indagati di materiale esplosivo ed incendiario e di mezzi e istruzione per la confezione degli ordigni, l'esistenza di numerosi altri sodali in liberta' pronti ad offrire sostegno e solidarieta' agli indagati sono tutte circostanze che manifestamente rendono assolutamente necessaria la custodia in carcere in relazione al gravissimo pericolo di reiterazione del reato''.
Nella stessa ordinanza si rileva come le azioni contestate dalla procura si collochino all' ''interno di una struttura organizzativa, presente ed operativa su un ampio fronte territoriale. In essa appaiono senz'altro introdotti xxx, xxx, xxx e xxx. Si tratta di un sistema 'informale' ed 'orizzontale' che suo complesso costituisce la rete anarco-insurrezionalista nazionale, con significativi collegamenti transnazionali, in particolare spagnoli, basati prevalentemente sulla comune lotta anticarceraria''. Lo stesso gip sottolinea inoltre che dalle indagini e' emerso lo ''stanziamento a Viterbo e nel vicino centro di Soriano nel Cimino, di un sodalizio costituito da soggetti uniti dalla comune ideologia anarchica e dalla radicale avversione verso le istituzioni, contro le quali sono disponibili e pronti anche alla lotta violenta, soprattutto quando tali istituzioni in un qualsiasi modo colpiscono questo sodalizio o qualcuno dei suoi componenti (arresto di Massimo Leonardi ndr)''.
TERRORISMO: ANARCHICI; MINACCIA INTERNA NUMERO UNO SENZA STRUTTURA GERARCHICA, OLTRE 70 ATTENTATI IN 5 ANNI (ANSA) - ROMA, 27-LUG-04 17:48 - Dopo che le nuove Brigate Rosse sono state quasi completamente smantellate, la galassia anarco-insurrezionalista rappresenta la maggiore minaccia dell'eversione nazionale secondo le analisi dei servizi segreti e dell' Antiterrorismo. Negli ambienti della sicurezza si registra quindi grande soddisfazione per l' operazione di oggi che ha portato ad alcuni arresti in diverse citta' italiane nell'ambito di un' inchiesta della procura di Roma. FORMAZIONE SENZA STRUTTURA GERARCHICA - Il ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu, che per diverse volte ha svolto informative alla Camera sugli anarchici, commentando l' operazione di oggi, ha sottolineato che ''le forze dell' ordine stanno penetrando in maniera sempre piu' incisiva nel mondo che fino a un anno fa sembrava impenetrabile e misterioso degli anarco-insurrezionalisti''. Rispetto alla rigida compartimentazione e struttura gerarchica che caratterizzano il brigatismo, gli anarco-insurrezionalisti sono infatti privi di un' organizzazione verticistica, non producono documenti sulla linea politica da seguire e preferiscono agire in una sorta di ''spontaneismo coordinato'', attraverso unita' autonome composte da pochi militanti, che hanno spesso un doppio livello: uno palese (in genere ai margini della legalita') ed uno occulto (in cui si progettano e si attuano le azioni eversive). Si tratta di unita' autogestite, che nascono in relazione a particolari situazioni e si mobilitano per l'attacco, comunicando attraverso canali telematici. Di qui le difficolta' degli inquirenti a fare luce in questa complessa e poco permeabile realta' eversiva. Sardegna e Lazio sono le regioni in cui sembrano essere piu' attivi i militanti. VOCAZIONE INTERNAZIONALISTA - Il movimento e' caratterizzato da una spiccata vocazione internazionalista: legami sono accertati tra esponenti italiani e spagnoli, greci, svizzeri, francesi e tedeschi. Da tempo l' insurrezionalismo coltiva il disegno di costituire una struttura internazionale di raccordo tra soggetti e movimenti di piu' Paesi, chiamata 'Internazionale antiautoritaria insurrezionalista' (Iai). Il progetto e' stato rilanciato nel '99, dopo l' intensificarsi di contatti con militanti d' area spagnoli e greci. La prova dei collegamenti con la Spagna sono gli ordigni del giugno e dicembre 2000 a Milano. I due episodi furono rivendicati con volantini firmati 'Solidarieta' internazioanle', in cui si fa riferimento alla lotta contro il regime carcerario spagnolo 'Fies', applicato anche nei confronti degli anarco-insurrezionalisti XXX, XXX e XXX, detenuti in Spagna. Ulteriore conferma sono stati i plichi esplosivi del dicembre 2002 rivendicati dal gruppo delle cinque C inviati a El Pais e alla sedi Iberia di Roma, Milano Malpensa, Fiumicino e alla Rai, nonche' l' attentato all' istituto scolastico spagnolo Cervantes di Roma, il 17 giugno del 2003. OLTRE 70 ATTENTATI IN 5 ANNI - Negli ultimi 5 anni si contano oltre 70 attentati attribuibili agli anarco-insurrezionalisti. In un dossier recentemente consegnato alla Camera dal ministro Pisanu, vengono elencati gli attentati veri e propri, plichi esplosivi, azioni contro servizi di pubblica utilita'. Gli ultimi episodi rilevanti risalgono al 29 marzo scorso (attentato dinamitardo al commissariato di polizia di Sturla, Genova), all'1 aprile (spedizione di due videocassette esplosive al Dap) e 12 giugno (attentato contro la sede di Forza Italia di Quartu Sant'Elena, Cagliari).
TERRORISMO: ARRESTI ANARCHICI, IN 100 SOTTOPOSTI A INDAGINI
(ANSA) - ROMA, 27-LUG-04 13:40 - L'operazione, denominata ''Cervantes'' (dal nome dell'Istituto scolastico spagnolo colpito da un attentato nel giugno del 2003), e' durata oltre un anno. Cento le persone sottoposte a indagini di cui 34 indagate formalmente per i reati di associazione sovversiva e associazione con finalita' di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico. Nel corso della notte i carabinieri hanno eseguito 34 perquisizioni, quattro delle quali ad altrettanti centri sociali di Roma (Torre Maura e Cistostanza T.V.B.), Acilia (Ateneo Occupato) e Montecucco, in provincia di Cesena (Il Confino). Secondo il comandante della sezione anticrimine dei Ros di Roma, il tenente colonnello Luigi Arnaldo Cieri, l'operazione non puo' ancora dirsi terminata. Il voluminoso rapporto finale sull'attivita' investigativa e' stato consegnato ai magistrati il 23 aprile scorso e conterrebbe, per diverse delle persone denunciate, ''elementi che proverebbero non solo la loro appartenenza all'area anarchico-insurrezionalista, ma anche il materiale coinvolgimento in atti di violenza con finalita' di terrorismo'', ha detto il colonnello Cieri. Quelle dei carabinieri e della Digos sono due indagini distinte, riunite in una un'unica ordinanza dalla procura della repubblica di Roma. Nelle indagini del Ros sono entrati anche i pacchi bomba spediti a Natale 2003 al presidente della Commissione Europea Romano Prodi, agli uffici di Europol, Eurojust e di diversi rappresentanti del Parlamento Europeo. I risultati dell'operazione sono stati illustrati in una conferenza cui hanno partecipato anche il comandante provinciale dei carabinieri di Roma, generale Umberto Pinotti, e il comandante del reparto territoriale di Roma, colonnello Salvatore Luongo. ''In questa indagine c'era un particolare nostro dovere morale - ha detto Pinotti - legato all'attentato al maresciallo Sindona, vittima di un attacco vile. Ora sta bene, si sta riprendendo e presto rientrera' in servizio fra noi''. Dall'indagine e' emerso che quelli indagati sono gruppi di 4/5 persone, collegati con gruppi analoghi su tutto il territorio nazionale e nel resto d'Europa, in particolare in Spagna, sotto il cappello della Fai la Federazione Anarchica Informale. L'uso di diverse sigle nelle rivendicazioni degli attentati -e' stato fatto notare- non significa che esistano altrettanti gruppi, ma sembra piu' legato ad esigenze di propaganda e di mimetizzazione. 'Ogni gruppo - ha detto il colonnello Luongo - e' autore di azioni nell'ambito di un piu' ampio programma eversivo''. Secondo il colonnello Cieri, quella indagata ''e' l'ala estrema del movimento anarchico che si esprime nell' insurrezionalismo e nell'antagonismo estremo. Sono piu' pericolosi delle BR perche' sono polverizzati sul territorio e non hanno una struttura di comando. Le loro caratteristiche sono lo spontaneismo, l'imprevedibilita' e l'immediatezza''. Avviata dopo l'attentato all'Istituto spagnolo Cervantes di Roma, l'indagine ha esaminato altri reati analoghi per modalita' e matrice in Italia e all'estero fra cui quelli dinamitardi del 2 ottobre 2003 alla stazione dei carabinieri di Stampace (Cagliari) e, a Roma, agli uffici del Ministero del Lavoro e della Regione Sardegna, l'attentato a Roma alla stazione dei carabinieri di viale Libia con il ferimento del maresciallo Sindona (4 novembre 2003) e lo stesso giorno alla questura di Viterbo, l'attentato ai danni del giornalista del ''Corriere di Viterbo'' Gianluigi Basilietti (10 novembre 2003) e quello incendiario alla macelleria Alfredo di Arezzo (19 marzo 2004). Per uno degli arrestati, XXX, sono state accertate le responsabilita' in tutti e due gli attentati del 4 novembre 2003. ''XXX - ha detto il colonnello Cieri - e' un personaggio di vertice del comitato antagonista di Viterbo che ha partecipato alle manifestazioni romane degli ultimi anni. La zona di Viterbo costituisce lo zoccolo duro dell'anarchia insurrezionalista ed e' quella che ha i contatti piu' forti con la realta' anarchica piemontese, di Rovereto, sarda e toscana''. L'altro arrestato, XXX, e' stato trovato in possesso di diverse copie del manuale ''Ad ognuno il suo. 1000 modi per sabotare questo mondo'', con le linee organizzative e il programma d'azione dell'organizzazione anarchico insurrezionalista.
TERRORISMO: ARRESTI ANARCHICI; PISANU, UNA BELLA NOTIZIA STIAMO VENENDO A CAPO ANCHE DELLE REALTA' PIU' INSIDIOSE
(ANSA)27-LUG-04 13:54 - MOSCA, 27 LUG - Il ministro dell'interno, Giuseppe Pisanu, ha definito oggi ''una bella notizia'' l'operazione condotta dalle forze dell' ordine nelle ultime ore in diverse citta' italiane nell'area anarco-insurrezionalista. ''Dopo aver sgominato la colonna tosco-laziale delle Brigate rosse, le forze dell'ordine stanno penetrando in maniera sempre piu' incisiva nel mondo che fino a un anno fa sembrava impenetrabile e misterioso degli anarco-insurrezionalisti'', ha detto Pisanu ai giornalisti, parlando a margine di una visita di lavoro di due giorni a Mosca. Questo - ha proseguito - significa che ''contro il terrorismo interno stiamo facendo bene, stiamo venendo a capo anche delle realta' piu' pericolose''.
TERRORISMO: ARRESTI ANARCHICI; FERMATO ANCHE IL QUARTO (ANSA) - ROMA, 27-LUG-04 12:06 - E' stato arrestato, nel napoletano, dai carabinieri del Ros anche la quarta persona ricercata nell'ambito dell'operazione di questa mattina contro il gruppo anarchico insurrezionalista. Si tratta di XXX, gia' condannato ad un anno di reclusione per gli scontri del 4 ottobre scorso a Roma nel corso della conferenza intergovernativa. TERRORISMO: ARRESTI ANARCHICI; FERMATO ANCHE IL QUARTO
(ANSA) - ROMA, 27-LUG-04 13:20 - XXX, 25 anni, e' ritenuto fra i responsabili dell'attentato che, il 4 novembre 2003, provoco' il ferimento grave del maresciallo dei carabinieri Stefano Sindona. XXX - nato a Viterbo e residente a Soriano del Cimino - e' stato arrestato dai carabinieri in una stazione ferroviaria nei pressi di Torre del Greco. Per lui l'accusa e' di associazione sovversiva, associazione con finalita' di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico e di strage. A XXX i carabinieri della sezione anticrimine del Ros di Roma avrebbero attribuito dei documenti manoscritti autografi con le rivendicazioni dell'attentato al maresciallo Sindona, con riferimenti specifici a ''mani mozze''. L'attentato ai carabinieri di viale Libia sarebbe stato compiuto per via dell'attivita' condotta dai militari sul mondo anarchico. TERRORISMO: ARRESTI IN AREA ANARCO-INSURREZIONALISTA NUMEROSE PERQUISIZIONI DI POLIZIA E CARABINIERI
(ANSA) - ROMA,27-LUG-04 07:11 - Alcune ordinanze di custodia cautelare e numerose perquisizioni sono state eseguite, e sono tuttora in corso, sia a Roma sia in altre citta' nell'ambito di una operazione congiunta di polizia e carabinieri nell'area anarco-insurrezionalista. I carabinieri del Ros, gli uomini dell'Arma del comando provinciale di Roma e gli investigatori della Digos della questura della capitale sono arrivati all'organizzazione eversiva attraverso una serie di indagini incrociate. Le accuse ipotizzate nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Roma sono quelle di associazione sovversiva con finalita' di terrorismo e attentati. A firmare le ordinanze di custodia cautelare il Gip, Guglielmo Muntoni su richiesta del Pm, Salvatore Vitello. Le richieste di arresto sono state supervisionate anche dal responsabile del pool terrorismo della Procura di Roma, Franco Ionta. L'organizzazione eversiva, si e' appreso, era strutturata in ambito nazionale e aveva collegamenti anche a livello internazionale.
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