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Blocco anti-tav e scontri con polizia
by no tav su repubblica Monday, Oct. 31, 2005 at 6:52 PM mail:

blocco totale della val susa e scontri con la polizia...

Tensioni tra la polizia che scortava i tecnici incaricati dei lavori
e il corteo guidato dai sindaci della zona. Tafferugli, un ferito
Proteste contro la Tav Torino-Lione
bloccati i sondaggi in Val di Susa
In mattinata è stata occupata anche la linea ferroviaria internazionale
da Torino a Modane. I manifestanti ricorrono alle vie legali


Gli scontri in val di Susa (Photonews/A. Contaldo)

SUSA (TORINO) - Protestano i "No Tav" della Val di Susa e riescono a fermare (almeno per oggi) i sondaggi sui terreni alle pendici del Roccia Melone propedeutici ai cantieri dell'alta velocità ferroviaria. Giornata campale e di tensione con gli abitanti della valle guidati da sindaci e assessori che fronteggiano per ore la polizia in assetto da guerriglia urbana.

Si comincia nella notte, con i primi blocchi e si continua in mattinata con lo stop ai treni sulla linea ferroviaria internazionale Torino-Modane: alcune decine di persone sui binari alla stazione di Bussoleno bastano a bloccare il tutto. Il primo treno ad essere fermato è stato il regionale 10010 Torino-Bardonecchia.

La manifestazione è proseguita per tutta la giornata con momenti di forte tensione verso mezzogiorno quando ci sono stati gli scontri con la polizia nella parte bassa di Mompantero, la località che dà accesso ai siti che oggi dovevano essere recintati in vista dei carotaggi. Nel corso dei tafferugli un giovane è rimasto ferito alla schiena ed è stato portato in ospedale.

La scintilla è scoccata quando l'imponente schieramento di forze dell'ordine ha tentato di rimuovere il blocco di manifestanti che stavano presidiando la zona per impedire l'accesso ai luoghi dei sondaggi.

Il presidio aveva preso il via alle prime luci dell'alba, ma già nella notte si erano verificati momenti di tensione tra la polizia e i manifestanti, capeggiati dai sindaci della valle, che hanno raggiunto le pendici del monte Roccia Melone passando anche attraverso i vecchi sentieri usati dai partigiani. Le tensioni anziché scoraggiare la protesta hanno fatto da richiamo, e con il passare dei minuti si è radunata una folla di oltre 500 persone.

Dopo le prime cariche dalla polizia, i manifestanti sono riusciti a rinserrare le fila e a fermare gli agenti che scortano la squadra di tecnici sul ponte del torrente Ganduia, l'accesso verso il Roccia Melone e verso i siti che dovrebbero essere monitorati. La polizia ha anche tentato di aggirare i blocchi, ma è stata respinta a valle e in tutta la giornata è riuscita a guadagnare soltanto 200 metri. Nel pomeriggio sono arrivati sul posto anche i vigili del fuoco e qualcuno tra i dimostranti teme che possano essere utilizzati gli idranti per disperderli.

I manifestanti tendono a far durare la protesta almeno fino al tramonto poiché i rilievi possono essere fatti soltanto con la luce del giorno. Intanto, il presidente del tribunale di Torino, Mario Barbuto, sta esaminando un ricorso con il quale si vuole bloccare l'accesso ai terreni in questione per le prime operazioni preliminari.
L'iniziativa giudiziaria è degli avvocati Roberto Lamacchia e Gian Paolo Zancan (senatore dei Verdi), secondo i quali ci sarebbero state delle irregolarità formali nelle comunicazioni ai proprietari dei terreni.
Il ricorso è stato inoltrato "in via di urgenza", e la decisione è attesa già per le prossime ore.

"Il clima è particolarmente pesante", conferma il presidente del Consiglio della Provincia di Torino, Sergio Vallero che, durante un tentativo di mediazione, sarebbe stato spintonato dalla polizia. "Sono cose che succedono in queste circostanze, non voglio esagerarle. Non c'è stata volontà da parte di alcuno", minimizza Vallero che puntualizza di essere presente alla manifestazione come consigliere e non come presidente del Consiglio provinciale, con l'intenzione di trovare un compromesso, evitare - dice - che la situazione degeneri. Ma aggiunge anche di essere stato colpito al volto con un manganello mentre cercava di difendere una manifestante caduta.

Secondo quanto riferiscono alcuni presenti, il sindaco di Condove, Barbara De Bernardi, ha avuto un malore mentre veniva schiacciata dallo scudo impugnato da un agente. Antonio Ferrentino, sindaco di Sant'Antonino e presidente della Comunità Montana Bassa Valsusa, è stato spintonato ed è caduto. Due persone, riferiscono i manifestanti, sarebbero state fermate.

I manifestanti, che possono contare anche sulla solidarietà di diverse fabbriche della zona, scese subito in sciopero per protesta, hanno già annunciato il presidio ad oltranza, ma altrettanto determinate appaiono le forze dell'ordine a far rispettare la data del 31 ottobre per recintare i terreni interessati ai lavori.

"Il ministro Pisanu e il prefetto sospendano immediatamente l'azione di polizia che si sta conducendo in quella zona - ha chiesto il segretario dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio - le opere pubbliche non si impongono con la forza e i manganelli. Pisanu blocchi immediatamente le cariche contro i manifestanti, i sindaci e i cittadini inermi contrari alla Tav".

(31 ottobre 2005)

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TORINO-LIONE: PROTESTA CONCLUSA; RICORSO "VERDI"
by .-. Monday, Oct. 31, 2005 at 7:31 PM mail:

Torino, 19:07

TORINO-LIONE: PROTESTA CONCLUSA; RICORSO "VERDI"
Si e' conclusa con il calar della sera la protesta di cittadini, sindaci e ambientalisti della Val di Susa, contro la realizzazione dell'Alta Velocita'. I manifestanti hanno lasciato, infatti, i presidi istituiti fin dalle prime ore del mattino, dopo aver conseguito l'obiettivo di impedire ai tecnici de sondaggi geologici di recintare i tre terreni interessati dai lavori per la Tav. Per il momento, dunque, tutto viene rinviato, da quanto si apprende, di almeno una settimana. Tra l'altro, al Tribunale di Torino e' gia' stato presentato un ricorso da parte dei "Verdi" per chiedere di bloccare l'accesso ai terreni interessati dai lavori per la Tav, per le prime operazioni preliminari. L'iniziativa e' stata presa dal senatore Gian Paolo Zancan e da Roberto Lamacchia, entrambi avvocati, secondo i quali ci sarebbero state delle irregolarita' formali nelle comunicazioni ai proprietari dei terreni n questione. Il ricorso e' stato inoltre "in via d'urgenza" al Presidente del Tribunale di Torio, Mario Barbuto, che potrebbe pronuncarsi in tempi assai brevi. Intanto, dalle Ferrovie si e' appreso in serata che la protesta in Val di Susa ha portato alla soppressone di 26 treni.

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siete nullità
by siete nullità Monday, Oct. 31, 2005 at 7:54 PM mail:

qualsiasi cosa facciate la TAV si farà. Il progetto andrà in porto, cosi come quello del ponte sullo stretto: le vostre seghe mentali servono solo a farvi sentire qualcuno ma, nella realtà, siete impotenti. L'Italia è nostra, di chi vuole il progresso, di chi vuole che i clandestini se ne stiano a casa loro e di chi ripudia l'illegalità da voi tutti supportata con devastazioni, occupazioni e richiesta di diritti senza obbligo di doveri. Non importa se il mio post verrà nascosto o se mi verrà detto di tornare a guardare il TG4 di Fede o se mi direte che sono fascista (sono immune ai complimenti): l'importante è che capiate che siete pochi e inutili.

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torna a guardare fede
by =o|o= Monday, Oct. 31, 2005 at 8:00 PM mail:

torna a guardare fede, che si è fatto tardi, e ai SERVI come te non è permesso perdere tempo.

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sbagliato mira
by sbagliato mira Monday, Oct. 31, 2005 at 8:05 PM mail:

hai sbagliato mira: io sono uno di quelli che comandano non uno di quelli che prendeno ordini

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per "siete nulità"
by a nulla serve la TAV Monday, Oct. 31, 2005 at 8:28 PM mail:

caro amico,
nonostante siamo pochi (non è vero) e nonostante siamo inutili (non è vero), siamo quelli che si battono (a volte anche illegalmente) per la giustizia anche per quelli come te. Quelli come te non riescono proprio a capire che il progresso non è bucare una montagna imbottita di amianto per 52 chilometri per collegare meglio due nazioni già egregiamente comunicanti, non è spendere 21 miliardi di Euri per un lavoro che sarà completato quando magari avranno già inventato il teletrasporto. Il progresso è cercare di capire, anche confrontandosi. Fai bene a scrivere e mettere in rete quello che pensi. Un consiglio però, caro amico, fai un pò più di attenzione quando le dici per strada queste cose, quei pochi e inutili di cui parli potrebbero prenderla meno democraticamente di me. Spero proprio che tu, caro amico, un giorno riuscirai a cambiare idea su di noi e sulle questioni che riguardano direttamente anche te, quello sarà un bell'esempio di progresso.
Ti saluto caramente e mi raccomando, scrivi, scrivi, scrivi sempre.

Detto ciò, stringo in un forte abbraccio i compagni piemontesi. Continuate così, non siamo inutili, non lo siamo stati a Scanzano e non lo saremo a Messina... per cui Hasta la Victoria Siempre e continuate nella Lotta in quanto essa paga!

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