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La conferenza di palermo sara l'entrata del ddl fini
by infodrug Wednesday, Nov. 30, 2005 at 6:45 PM mail:

dal 5-7 a palermo

Conferenza di Palermo: stavolta a dire no sono le Regioni
articolo - italia - Aduc - - War on Drugs all'italiana - [19/10/05]

Lo stralcio al ddl Fini sulle tossicodipendenze "non sara' legge prima della Conferenza nazionale di Palermo": il ministro Carlo Giovanardi, che ha la delega alle tossicodipendenze, lo ha ribadito oggi in un incontro con gli assessori regionali alle politiche sociali.

Alle Regioni Giovanardi ha confermato il suo impegno a fare in modo che il provvedimento possa essere modificato in base agli esiti della Conferenza nazionale.

Ma a Palermo la Conferenza delle Regioni ha deciso di non partecipare, garantendo soltanto una "presenza istituzionale" per "portare la posizione di criticita'" delle autonomie. Nel corso dell'incontro, Giovanardi aveva chiesto alle Regioni di partecipare da subito ai lavori preparatori della Conferenza, inviando rappresentanti nei gruppi di lavoro che fanno capo alla Consulta che sta organizzando l'appuntamento. Il ministro ha anche invitato le Regioni a mandare a Palermo 15 esperti per ogni regione.
Il rappresentante istituzionale a Palermo sara' Antonio De Poli, coordinatore degli assessori alle politiche sociali, il quale spiega che le Regioni hanno deciso di non partecipare "innanzitutto perche' non sono state coinvolte sin dall'inizio nella preparazione della Conferenza nazionale". In secondo luogo, non condividono la decisione, confermata stamani da Giovanardi nell'incontro, di portare in Parlamento uno stralcio del ddl Fini sulle tossicodipendenze: "su questo abbiamo deciso di chiedere un'audizione al Senato, perche' vogliamo capire bene di cosa si tratta". Il "cappello", poi, secondo De Poli, e' stato "il taglio al Fondo nazionale per le politiche sociali 2005" di cui oggi si e' parlato nell'incontro tra Governo, Regioni ed enti locali.

Quanto alle critiche del cartello "Non incarcerate il nostro crescere", che nei giorni scorsi ha annunciato che non partecipera' alla Conferenza proprio a causa dello stralcio, il ministro ha sottolineato che "i Sert, come pure altre organizzazioni che fanno parte del cartello, hanno confermato invece la loro presenza". La conferenza, ha sottolineato Giovanardi, e' prevista per legge: "la Consulta nazionale sulle tossicodipendenze mi ha chiesto di farla".

Il Cartello: a Roma il 7 Dicembre
Il Cartello "Non incarcerate il nostro crescere", nel decidere di non partecipare alla Conferenza del Governo prevista a Palermo, aveva annunciato già l'organizzazione di un incontro di riflessione e di proposta.
La giornata è fissata per il
7 Dicembre prossimo a Roma ed avrà come titolo:
UN DIRITTO NEGATO
Il cartello ed Itaca Italia fanno appello a tutti gli operatori, sia pubblici che privati, alle Regioni, agli Enti locali, ai sindacati, alle associazioni scientifiche, ai politici ad aderire a questo momento di vero confronto, per costruire il percorso e gli impegni per una vera agenda politica sulle droghe dei prossimi anni rispettosa della storia, delle competenze, delle diversità, delle innumerevoli esperienze e percorsi di vita delle persone, capace di proposte e confronti liberi che richiami tutti noi a quella responsabilità collettiva che un tema così delicato e difficile richiede.
Il CARTELLO
“ NON INCARCERATE IL NOSTRO CRESCERE”

ASSOCIAZIONI, ORGANIZZAZIONI SCIENTIFICHE,
ENTI LOCALI,
SERVIZI TERRITORIALI, REGIONI, FORZE POLITICHE
CITTADINI

UN DIRITTO NEGATO

7 DICEMBRE
Sala TIRRENO
presso sede della Regione Lazio a ROMA

GIORNATA DI RIFLESSIONE, SCAMBIO, E APPROFONDIMENTO PER LA COSTRUZIONE PARTECIPATA DI UNA AGENDA
SUL TEMA DEI CONSUMI,
DEGLI ABUSI E DELLE DIPENDENZE
A PARTIRE DALLE PROPOSTE DI LEGGE SULLE DROGHE


IL SISTEMA DI INTERVENTO AD ALTA INTEGRAZIONE E LA SUA EVOLUZIONE TERRITORIALE IN RAPPORTO CON LE NUOVE FUNZIONI REGIONALI (ACCREDITAMENTI, DIPARTIMENTI, NUOVA EVOLUZIONE DEI SERVIZI)
NUOVI STILI DI CONSUMO, NUOVI BISOGNI ED EVOLUZIONE DELLE RISPOSTE
NORMALIZZAZIONE DEI CONSUMI E POLITICHE GIOVANILI
PERCORSI DI DEPENALIZZAZIONE DEI CONSUMI E RISPOSTA SOCIALE DI SUPPORTO VERSO NUOVE PROPOSTE LEGISLATIVE.


Sono stati invitati ed intervenire: rappresentanti delle organizzazioni aderenti al Cartello, amministratori regionali e locali, esperti, esponenti della società civile.
Per prenotare la partecipazione (anche cumulativa), è sufficiente inviare un messaggio di posta elettronica all’indirizzo: segreteria.coordinamento@cnca.it oppure undirittonegato@itacaitalia.it


La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:

ll Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, alle ore 10,15 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente, Silvio Berlusconi.

Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Gianni Letta.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un emendamento alla manovra finanziaria 2006, finalizzato a rimodulare gli strumenti di acquisizione di una quota delle entrate rispetto a quelli previsti in sede di predisposizione del DPEF.

Il Ministro per l’attuazione del programma di Governo, Caldoro, ha illustrato al Consiglio il nuovo programma informatico “Monitor”, finalizzato alla verifica in tempo reale dell’attività di Governo con riguardo al conseguimento dei relativi obiettivi. La sua applicazione consentirà un monitoraggio costante dell’attività svolta, al fine di implementare l’efficacia complessiva dell’azione di Governo e contribuire ad una maggiore efficienza della macchina amministrativa; in prospettiva essa rappresenterà anche un utile strumento di informazione dei cittadini.

Il Ministro Giovanardi, delegato anche alle politiche antidroga, ha illustrato al Consiglio l’organizzazione e il programma della Conferenza per le tossicodipendenze che si terrà a Palermo dal 5 al 7 dicembre 2005. Il Consiglio ha condiviso le linee indicate dal Ministro auspicando che l’evento si svolga in un clima di costruttiva collaborazione con le Regioni, gli Enti locali e tutti gli operatori pubblici e privati del settore. Il Consiglio ha altresì convenuto che lo stralcio del disegno di legge sulle tossicodipendenze, attualmente all’esame delle Commissioni riunite Giustizia e Sanità del Senato, debba essere oggetto di approfondimento durante i lavori della Conferenza di Palermo, prima della discussione in Aula.

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[Droghe] Conferenza di Palermo: rassegna stampa (1)
by nofiniday Monday, Dec. 05, 2005 at 6:58 PM mail:

Rassegna stampa aggiornata alle ore 14:00 di lunedì 05-12-05.

Gasparri deplora gli assenti di Palermo
[05/12/05]

"E'deplorevole che alcuni settori politici e alcune realta' dell'associazionismo abbiano deciso di disertare la conferenza nazionale di Palermo sulle tossicodipendenze. Avrebbero fatto bene a partecipare e a confrontarsi invece di animare iniziative di stampo polemico". A dichiararlo e' l'on. Maurizio Gasparri dell'esecutivo nazionale di Alleanza Nazionale alla vigilia dell'apertura della conferenza governativa sulla droga. "Contestatori e boicottatori sappiano che le ragioni della vita e della lotta alla droga prevarranno nonostante la demagogia di troppi e addirittura le azioni violente che alcuni annunciano contro la conferenza di Palermo. La sinistra deve prendere atto che in Italia non sara' mai possibile imboccare la strada suicida della legalizzazione della droga, mentre e' necessario approvare in questa fase finale della legislatura la nuova legge che favorisce le politiche di prevenzione e di recupero, legittima e rafforza il ruolo delle comunita' e del volontariato, combatte con decisione lo spaccio delle droghe. Come coordinatore dell'intergruppo parlamentare della liberta' dalla droga mi confrontero' alla Conferenza di Palermo con il segretario Radicale Capezzone, per sottolineare l'importanza delle norme proposte dal centrodestra".
http://www.fuoriluogo.it/dettagli.php?ID=4322


Palermo: le associazioni nella conferenza "alternativa"
di Erasmo Palazzotto* (Liberazione 04-12-05)

Chi è il vero criminale?
È la scritta che da settimane in un manifesto ha invaso i muri di Palermo. L’alternativa è tra la faccia di un giovane che si fuma uno spinello e l’identikit di Bernardo Provenzano. La risposta che il governo propone attraverso la presentazione prima del ddl. Fini e adesso dello stralcio Giovanardi è ovvia: Il vero criminale è quel ragazzo! L’immagine di quel ragazzo è l’icona di un giovane Siciliano di Pantelleria, Giuseppe Ales, suicidatosi per la vergogna di essere stato arrestato e processato per direttissima solo perché in possesso di qualche germoglio di Marijuana autoprodotta e pertanto anche sottratta al mercato della mafia. Oggi gli introiti delle organizzazioni criminali sul traffico e lo spaccio di sostanze si aggira intorno ad una cifra tra il 3 ed il 5% del PIL mondiale, e l’aumento dei consumi dimostra come le strategie della War on Drugs all’americana abbiano fallito contribuendo soltanto alla crescita della produzione di droga. E’ oltremodo interessante guardare inoltre alla relazione che intercorre tra guerra e narcotraffico notando come l’avvento della guerra in Paesi come l’Afghanistan e il Kossovo determinino l’aumento della produzione e la trasformazione di intere aree in raffinerie per il mercato europeo. Di fronte a tutto questo la risposta che il governo propone è ancora una volta di tipo repressivo e sostanzialmente fallimentare; le politiche proibizioniste hanno fallito ogni proposito di contrasto alla diffusione di sostanze ottenendo invece l’effetto opposto e sottraendo risorse al contrasto del narcotraffico e delle organizzazioni criminali. L’impianto della proposta di legge del Governo è dogmatico infatti chi si ostina a sostenere che le sostanze psicoattive sono tutte uguali, mettendo insieme droghe “leggere” e “pesanti”, afferma principi ideologici in contrasto alle più accreditate ricerche scientifiche. Tutto ciò mentre i servizi pubblici vengono smantellati, cresce l’offerta e il consumo, si ignorano le pratiche europee più efficaci come la riduzione del danno, ed aumentano gli utili per le narcomafie. Le continue perquisizioni nelle scuole luoghi in cui è risaputo che si annidano pericolosi criminali, l’aumento dei provvedimenti negli ultimi anni a carico dei consumatori ha prodotto, come rivelano i dati dell’Osservatorio Europeo sulle Droghe, l’aumento dei consumi soprattutto tra i giovanissimi e il sovraffollamento delle carceri per reati connessi alla droga. In questo scenario si affaccia la conferenza governativa, che si terrà da domani al 7 nel capoluogo siciliano, che sarà soltanto una passerella per cinque ministri del governo Berlusconi, infatti sarà assente la stragrande maggioranza degli operatori e delle associazioni che si occupano di dipendenza. Non ci sarà, dunque, alcuna legittimità democratica sull’accelerazione che il governo sta imprimendo per approvare la nuova legge sulle droghe prima della scadenza del proprio mandato. In occasione della conferenza governativa sulle droghe, il cartello Diritti di strada(www. dirittidistrada. net), che raccoglie numerose organizzazioni sociali e associazioni, lunedi 5 e martedì 6 dicembre organizza una conferenza alternativa presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Palermo dove sarà approfondita una piattaforma alternativa nel corso di quattro workshop, imperniati su antiproibizionismo, depenalizzazione del consumo, rilancio dei servizi pubblici e su una politica internazionale contro il narcotraffico portavoce di “Diritti di strada”
http://www.liberazione.it/giornale/051204/pdf/XX_3-POL-1.pdf



DROGA: MESSAGGIO CIAMPI A PALERMO, IMPEGNO DI TUTTI

"Il senso della comunita' e della solidarieta' al quale l'indirizzo a me rivolto fa riferimento deve essere diffuso e valorizzato, proprio perche' fa tutt'uno con il senso dell'unita' nazionale, valore consacrato nella nostra Costituzione repubblicana". Lo scrive il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel messaggio alla quarta Conferenza nazionale sui problemi commessi alla diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope e letto dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi in apertura dei lavori stamani a Palermo. "Considero percio' - continua Ciampi- di primaria importanza, come esplicazione concreta di questo comune sentire, i compiti che la legge assegna alla Conferenza, impegnata nell'approfondimento di una problematica, quella della diffusione della droga, che, per essere affrontata con efficacia, ha bisogno del concorso di tutti: dello Stato, degli enti territoriali, della famiglia, della scuola, delle associazioni di volontariato".
http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_n_1206107.html



Droga, la Conferenza della discordia
Scontro sul disegno di legge del governo: gli operatori disertano





Roma. Ci saranno governo, istituzioni, magistrati e parte delle comunità terapeutiche. Ma non verranno operatori dei servizi pubblici, altre comunità, forze di opposizione, sindacati, enti locali e molti esperti. In questo scenario si apre oggi, a Palermo, la quarta Conferenza nazionale sui problemi connessi alla diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope. Un evento, atteso da tre anni e dovuto per legge, che durerà tre giorni e sarà accompagnato dalle contromanifestazioni di coloro che hanno deciso di disertare.
La protesta, fondata su approccio completamente diverso al problema delle tossicodipendenze, ha trovato nelle decisioni del governo (prima di Gianfranco Fini poi del ministro Giovanardi al quale il vicepremier ha passato la delega in materia di politiche antidroga) la «miccia» finale. Soprattutto quel disegno di legge sulla lotta alle tossicodipendenze che, seppur ridotto da 106 a 22 articoli, a pare indigesto. I contrari alla proposta contestano l’unificazione delle tabelle delle sostanze, parametri che permetteranno a forze dell’ordine e magistratura di distinguere tra «consumo» e «spaccio»: mettendo sullo stesso piano eroina, cocaina e cannabis, afferma il fronte del «no», una persona sorpresa con più di 250 milligrammi di marijuana o hashish rischia la stessa pena da 6 a 20 anni di carcere, attualmente per la cannabis la pena minima è di 4 anni - di chi ad esempio detiene più di 500 milligrammi di cocaina.





La quantità, fanno notare tra l’altro, si riferisce ai principi attivi, ma chi e in grado di valutare quanta sostanza pura c’è nelle dosi che gli vengono vendute? Altra norma dello stralcio che non piace a molti operatori e l’equiparazione tra le strutture del privato sociale (le comunità) e i servizi pubblici che, affermano, rischia di sottrarre al controllo pubblico il problema delle tossicodipendenze. E solleva perplessità la misura del maggiore accesso alle misure alternative al carcere per le persone tossicodipendenti che hanno commesso reati: una norma di per sè buona, ma che rischia, dicono, di riempire le comunità di detenuti con tutte le difficoltà di gestione che ne conseguono.
Ma ciò che più di tutto ha convinto molti operatori a disertare la Conferenza nazionale è stata la decisione del governo di avviare l’iter parlamentare del disegno di legge prima dell’appuntamento di Palermo. «Il ministro ci aveva garantito», ha fatto notare la Federserd, federazione degli operatori dei Sert, «che avrebbe portato la legge in Parlamento solo dopo la Conferenza, in modo da discuterne prima tutti insieme». E dalle stesse forze politiche dell’Unione - che hanno predisposto un disegno di legge alternativo a quello del governo - arriva l’accusa all’esecutivo di aver convocato la Conferenza nazionale solo per lanciare un disegno di legge che «già puzza di fiducia». Ieri Gasparri (An) ha ribadito che il disegno deve diventare legge entro la fine della legislatura e ha polemizzato con coloro che hanno deciso di disertare la Conferenza accusandoli di demagogia. E sul tema droga è intervenuto ieri anche Fini: «Non ci può essere la libertà di drogarsi, di fare del male a se o agli altri».
http://www.bresciaoggi.it/storico/20051205/nazionale/Daa.htm




Droga, Giovanardi: 7 milioni di euro per le comunità

di Stefano Arduini (s.arduini@vita.it)

05/12/2005



Il ministro delegato da Palermo ha annunciato "la liquidazione di 65 semestralità relative agli anni 2000-2001-2002"



PALERMO- Il ministro delegato Carlo Giovanardi nella relazione introduttiva ha annunciato entro gennaio liquiderà alle comunità 65 semestralità relative al triennio 2000/2002. "Sappiamo di essere in ritardo, ma questo è un primo risultato concreto di questa gestione delle politiche antidroga", ha commentato il ministro, che ha comunque denunciato "la scarsità delle risorse a disposizione del Dipartimento".

Giovanardi ha anche annunciato i capisaldi della sua stragegia antidroga. Tre le parole d'ordine: prevenire, reprimere e recuperare. "Ben inteso", ha detto il ministro, "la repressione, durissima, è da intendersi nei confronti dei trafficanti e negli spacciatori di morte". Quanto ai prossimi impegni economici, viene confermato che le risorse a disposizione contano su "16 milioni di euro, 11 dei quali saranno utilizzati nel progetto carcere, altri 4 in porgetti a sostegno della famiglia e della scuola, il resto, poco meno di un milione, per la costituzione 18 unità operative anticocaina".

http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=62429

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LETTERA ANTIPROIBIZIONISTA APERTA
by Brigate Verdi Monday, Dec. 05, 2005 at 7:11 PM mail:



Siamo un gruppo multiculturale ed assolutamente pacifico, costituitosi senza
scopo di lucro, al fine di denunciare le aberrazioni del sistema per quanto
riguarda PROIBIZIONISMO, controllo sociale, ecologia, utilizzo del proprio
corpo, diritti civili....

Dovrebbe essere vergognoso ed inconcepibile per dei popoli civili, quali si
credono quelli occidentali, dichiarare guerra a delle povere piante, tentare
con ogni mezzo di estinguerle, distruggere interi ecosistemi e culture
millenarie, ammazzare gente innocente, contribuire a creare una cultura
intollerante ed imperialista, diffondere fesserie spacciandole per scienza.
Sono i nuovi inquisitori, che bruciano sul rogo oppio, coca e marijuana,
rendendo a molta gente la vita impossibile, togliendo il diritto di
usufruire del nostro corpo come piu' ci aggrada, arrivando a negare che esso
ci appartenga.

Si, siamo dei consumatori di sostanze psicoattive ora illegali!
Dalle relazioni ministeriali e' emerso che siamo in centinaia di migliaia
solo in Italia.
Perche' si e' stabilito che alcune sostanze si possano usare ed altre no?
Possiamo bere fino a morirne, possiamo schiantarci con mezzi da duecento
all'ora, possiamo imbottirci di psicofarmaci perfettamente legali, come
fanno sempre piu' persone, forse senza rendersi conto che certe sostanze
vendute legalmente causano molte piu' morti di tutte le "droghe" messe
insieme.

Prendendo in considerazione la Cannabis ad esempio:
i Governi, con qualche eccezione, le multinazionali e le narcomafie non
vorrebbero farcelo sapere, ma la marijuana dovrebbe essere considerata un
farmaco miracoloso: al pari della penicillina e' poco costosa (tolta la
"tassa" della proibizione) e si e' rivelata utile ed efficace per svariati
disturbi e malattie al posto di farmaci meno efficaci e piu' dannosi (nella
cura di nevralgie, emicranie, tic douloureux, come agente di ritiro da
assuefazioni da narcotici e alcool, ipotensivo intraoculare, antiepilettico,
antispasmodico, antidepressivo, tranquillante, stimolante dell'appetito,
analgesico, antiasmatico,
broncodilatatore, antiinfiammatorio, anestetico topico, ipotermogenico,
antidolorifico, antinausea da chemioterapici, ossitocico, anti-tosse,
antibiotico). Praticamente assenti effetti collaterali che caratterizzano
sempre i farmaci e non si e' mai registrato, un caso di
morte per l'assunzione di questa sostanza. Nessun altro farmaco puo' vantare
un tale indice di innocuita', come dimostrato da queste cifre riguardanti le
cause di morte annuali negli Stati Uniti riportate da diverse pubblicazioni
scientifiche:

Tabacco: 430700
Alcool: 110640
Reazioni avverse alla somministrazione di farmaci in ospedale: 32000
Farmaci (legali) e droghe (illegali): 16926
Farmaci antiinfiammatori come l'aspirina: 7600
Marijuana: 0

Anche l'indice di mortalita' da ecstasy e' minore di
quello da aspirina (pur calcolando la percentuale sulle stime del numero di
consumatori).
Inoltre dalla canapa e possibile ricavare tessuti, carta, corde, sacchi,
plastica biodegradabile, tavole, olio e semi altamente energetici, cosmetici
ed anche combustibili ecologici.
Vediamo come incoerenza pura spacciare il proibizionismo per "amorevole
difesa della salute" e poi considerare legali sostanze che dal punto di
vista medico si sono dimostrate piu' pericolose: sono decine di migliaia i
morti per alcoolismo e tabagismo solo in Italia. Si rispetta cosi' il
principio che ogni cittadino e' libero di decidere su cio' che e' dannoso o
meno per se' stesso.
Non vediamo perche' la stessa liberta' non debba essere riconosciuta ai
consumatori di altre sostanze.
Negare ai tabagisti la possibilita' di acquistare legalmente le loro
sigarette vi sembrerebbe cosa sensata?
Se vi proibissero di acquistare birra al supermercato non vi sentireste
violati nei vostri diritti?
Pensate inoltre che misure del genere farebbero diminuire i consumi di
alcool e sigarette?
O pensate piuttosto che servirebbero a far ingrossare i profitti di
trafficanti e contrabbandieri?
L'esempio storico del proibizionismo U.S.A. dovrebbe far riflettere in
proposito.

Liberalizzare la Cannabis, aprire centri per la somministrazione controllata
di eroina (ricordatevi che la maggior parte dei "danni da eroina" sono
invece danni da proibizionismo sulla stessa: questa sostanza di per se non
causa danni all'organismo, diverso e' il caso se, come nell'attuale regime
proibizionista essa viene venduta a prezzo alto aumentando il tasso di
criminalita' fra i consumatori abituali, senza controlli qualitativi ne'
garanzie igeniche, tagliata con sostanze che possono dare reazioni
allergiche o danneggiare la salute, con quantita' di principio attivo
variabile dall'1 all'80% aumentando a dismisura il rischio di overdose...),
instaurare una seria politica di riduzione del danno,
significherebbe utilizzare risorse, attualmente impegnate nella repressione
dei consumatori, in settori piu' utili per la societa'.
Il proibizionismo oltre a essere ingiusto e inutile e' estremamente
costoso.

I tribunali si vedrebbero liberati del peso di migliaia di processi che
rallentano il corso della giustizia e anche il sovraffollamento delle
carceri, e i suoi costi per la societa' si ridurrebbero (circa 500 mila lire
giornaliere per detenuto.). I dati delle relazioni ministeriali dicono da
diversi anni che una cifra intorno al 30% dei circa 50.000 detenuti nelle
carceri italiane e' tossicodipendente: una meta' entra direttamente per
violazione della cosiddetta legge "antidroga" e un'altra meta' per reati
diversi, ma pur sempre legati alla necessita' di procurarsi il denaro per
l'acquisto clandestino delle sostanze.
E' dunque prioritario "decriminalizzare" la figura del consumatore,
superando normativa e l'ottica della proibizione.

La storia ci insegna che l'uomo ha sempre fatto uso di sostanze che alterano
lo stato di coscienza.
Accettare questa realta', significa sforzarsi per cercare di ridurre il
danno, che puo' essere causato dal consumo di queste sostanze (come di altre
oggi legali).
Le politiche proibizioniste, accanendosi contro i consumatori, hanno
generato danni sociali e individuali di gran lunga maggiori di quelli che,
presumibilmente, avrebbero voluto evitare.
Il diritto penale deve progressivamente ritrarsi dalla questione "droghe",
riducendo i rischi della marginalita' e dell'esclusione sociale per i
consumatori, eliminando qualsiasi forma di sanzione per il consumo di tutte
le sostanze e liberalizzando Cannabis e derivati.

Avremo anche potuto tacere e farci gli affari nostri, pero', noi siamo
interessati a costruirci un futuro piu' sereno senza imposizioni che
limitano la liberta' individuale a meno che non intralci quella altrui.

Siamo stufi di essere trattati come minorenni minorati, ci costringete al
crimine, e ci arrestate se lo commettiamo, ci emarginate e vorreste un mondo
senza di noi...
Pero' noi ci siamo!
E vogliamo denunciare le intolleranze egli abusi perpetuati.
L'opinione pubblica e' condizionata e facilmente manipolata in un epoca in
cui le guerre imperialiste si spacciano per umanitarie e sono sostenute
moralmente dalla maggior parte della popolazione plagiata dai media.
Vogliamo un'informazione chiara, corretta, onesta e realmente scientifica!
Basta persecuzioni!
Basta intrighi e leggi per coprire interessi politici ed economici. Vogliamo
giustizia!

Chiediamo:
- Depenalizzazione dell'uso di qualsiasi sostanza.
- Cancellazione dalle tabelle della 309/90 della cannabis e dei suoi
derivati (con conseguente liberalizzazione del consumo, produzione e vendita
degli stessi)
- Depenalizzazione dei reati connessi all'uso di sostanze.
- Decarcerizzazione dei tossicodipendenti detenuti per reati connessi
all'uso di sostanze.
- Nuove e piu efficaci politiche di riduzione del danno, seguendo gli esempi
di Svizzera, Olanda, Germania (liberta' e possibilita' di cura per i
tossicodipendenti, realizzazione di interventi a bassa soglia,
realizzazione di locali per la somministrazione di eroina)...
- L'inizio di una sperimentazione di somministrazione controllata di eroina.
- L'inizio di una sperimentazione per l'uso medico della canapa, giusto
riconoscimento alle proprieta' della pianta, mentre al tempo stesso siamo
molto dubbiosi riguardo l'utilizzo dei suoi derivati (semi)sintetici che
permetterebbero alle aziende farmaceutiche di lucrare sulla salute dei
pazienti.

BrigateVerdi

(per informazioni http://www.ecn.org/brigateverdi )

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