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Iran: manifestazione "scippata"
by robdinz Wednesday, Jul. 09, 2003 at 4:26 PM mail:

La manifestazione del 9 luglio a Roma è stata scippata a chi l'aveva pensata, voluta e organizzata. E i grandi media come al solito non hanno saputo raccontare la verità.

Alì Ghaderi, leader dell'"Organizzazione dei Fedaian del Popolo Iraniano"
nonché responsabile della politica estera della stessa Organizzazione
(http://www.fadaian.org) da oltre un mese aveva presentato richiesta alla questura
di Roma per sovolgere la manifestazione in appoggio a quella degli studenti,
agli operai tessili ed a quelli del settore petrolifero per il 9 luglio.

Quindi Ghaderi ha cercato con mille difficoltà di trovare i necessari
appoggi politici quì in Italia. Dopo settimane di incontri ha finalmente trovato sostegno in Rifondazione Comunista e i Cobas. I Ds si sono defilati, i verdi se la sono data a gambe con la sola
eccezione di Paolo Cento che ha aderito quindi personalmente. Una
situazione ancora una volta vergognosa.

Successivamente, ed esattamente venerdì 4 luglio scorso, mentre ero con lo
stesso Ghaderi nella sede della stampa estera a Roma insieme ad alcuni
colleghi corrispondenti di paesi arabi e palestinesi è arrivata la notizia
del lancio della manifestazione del Riformista di Polito.

Una evidente operazione di disturbo, dimostrata dall'adesione di personaggi
come Gianni De Michelis o gli "amici d'israele", organizzazione collaterale
al mossad israeliano.

Grazie a Rifondazione ed alle sue pressioni politiche finalmente è arrivata
l'autorizzazione della questura di Roma per la manifestazione dei
Guerriglieri Fedaian davanti all'ambasciata dell'Iran. Orario? dalle 10 alle
15.
Perchè, recita la spiegazione della questura, nel pomeriggio è prevista
un'altra manifestazione sullo stesso tema.
Spiegazione pretestuosa e provocatoria, avendo Ghaderi presentato la
richiesta di autorizzazione ben prima di quella del Riformista.

Sempre Rifondazione ha messo a disposizione nella sua sede nazionale di
Viale del Policlinico a Roma la "Sala Libertini" per ospitare un piccolo
centro stampa d'informzione su quanto accade in Iran e per convocare una
conferenza stampa domani giovedì 10 alle ore 11.30.

Quindi è sceso il silenzio sulle iniziative di Ghederi e della sua
organizzazione che, cosa davvero non secondaria vede migliaia di suoi
attivisti tra gli studenti e gli operai iraniani in sciopero ed in lotta in
queste settimane.

Non c'è stato verso di far uscire le posizioni di Ghaderi, improvviamente
schiacciate dall'uscita pubblica de Il Riformista. Ma chi sono coloro che
hanno lanciato l'appello sul quotidiano di Polito? Il bello è questo: non li
conosce nessuno e non rappresentano se non loro stessi. Senza alcun legame
con la popolazione che a Teheran come nel resto dell'Iran scende in piazza
da tempo.



Dopo due settimane di lavoro e di ricerca di "comunicazione" attraverso i media per arrivare ad
una esposizione ed una visbilità corretta ed appropriata sulla gravità della
situazione in Iran e sull'impegno di Alì Ghaderi, il Tg1, Tg2 ed il Tg3 di
oggi hanno dato la notizia della mobilitazione di Roma impastando in un
unica forma la manifestazione dei Guerriglieri Fedaian del Poolo Iraniano
con quella organizzata da Il Riformista. Per cui la notizia che è stata
diffusa è che Fausto Bertinotti ha aderito all'appello de Il Riformista ed
alle mobilitazioni da questi lanciate.
Un'altra occasione persa. Per tutti.

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