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Palestina: repressione in carcere
by ilnonsubire Wednesday, Aug. 20, 2003 at 4:15 PM mail:

majito, territori occupati. carcere israeliano vicino jenin.

palestina repressione in cacere

majito, territori occupati.
carcere israeliano vicino jenin.

gas lacrimogeni, bombe sonore e fuoco: soldati israeliani sono
da oltre mezz'ora entrati dentro il carcere. con una telefonata
da un palestinese arrestato e ora detenuto scopriamo quello che succede...
qualcosa che difficilmente verra' detto dai media internazionali.
nella road map non sta scritto, o forse si.
ma questo conta poco... i 13 punti aggiunti da israele per la firma del trattato
permettono di sconvolgerlo in ogni momento.
ed oggi, mentre in questi giorni un enorme sciopero della fame di
oltre 6000 detenuti doveva iniziare in tutte le carceri israeliane,
l'esercito irrompe.

voci concitate, urla.
"trenta minuti fa il primo assalto. abbiamo provato a rispondere e a
difenderci con quello che avevamo: sassi, carta, coperte. ora sono di nuovo
pronti ad entrare"

il motivo ufficiale e' figlio di un ennesima umiliazione. trasferire
migliaia di detenuti dalle carceri piu' "accettabili" in carceri in mezzo al
deserto, a cielo aperto (delle vere e proprie gabbie), con due obiettivi:
dividere i carcerati per zone (ennesimo atto di ghettizzazione, come il
muro stesso) e allontanare ancora di piu' i prigionieri da
un possibile contatto con la popolazione, i familiari, gli amici
ed i compagni.

"e' la piu' grande azione contro i prigionieri che si sia mai vista in
carceri di questo tipo, qui nei territori".

le notizie sono frammentarie, aspettiamo aggiornamenti e speriamo chela
notizia circoli.

intanto alcune informazioni sul perche' di uno sciopero della fane dei
prigionieri palestinesi.
ad oggi sono quasi 7 mila i detenuti politici palestinesi nelle carceri israeliane,
molti di piu' contando anche i comuni. Le condizioni di vita nelle carceri denunciate
dai detenuti sono allucinanti: violenze, torture, cibo scaduto (quando arriva)...
ma soprattutto ingiustizia e oppressione. moltissimi prigionieri sono stati
arrestati senza un capo di accusa o un sospetto formulato. sei mesi di "detenzione
preventiva amministrativa" come inizio.... poi la parola alla corte,
spesso pero' la sola seduta di inizio viene rimandata di mese in mese.
alla stragrande maggioranza dei prigionieri non e' permesso di vedere
nessuno per almeno il primo anno di detenzione poi giusto i genitori (o i
parenti, alcuni, oltre i 35 anni), a volte i figli (sotto i 13 anni).
tutto contornato da torture prolungate nel tempo, settimane o mesi a volte,
durante il periodo definito "di investigazione"... ovvero i
cosidetti interrogatori... chile docet.

lo sciopero della fame per la prima volta e' unitario e dovrebbe comprendere
quasi 7 mila prigionieri, e gia' si parla di una durata minima di almeno 40
giorni. a presto per aggiornamenti.

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