La Civil Society Indaba abbandona il Forum delle NGO filogovernativo
La Civil Society Indaba esce dal forum delle NGO del WSSD! Johannesburg 19 marzo 2002
Al meeting organizzato da SANGOCO per formalizzare il nuovo gruppo di ONG capitanate dal COSATU, la delegazione della Civil Society Indaba ha abbandonato la riunione.
SANGOCO ha riferito di un processo di mediazione portato a termine per i gruppi del Primo Popolo, delle comunita' rurali e delle comunita' urbane. L'Environmental Justice Network, il Ceasefire, le province della Civil Society Indaba, il Rural Development Services Network e la Tshwaranang Youth Organisation erano anche esse presenti
L'incontro ha rifiutato il processo di mediazione cosi' come condotto dalla leadership della SANGOCO in quanto illegittimo e non democratice, dato che la SANGOCO non aveva alcun mandato di mediare per contro della Civil Society Indaba. L'incontro ha deciso che la marginalizzazione attuale di diversi gruppi e' stata originata da manovre politiche piu' che da principi di inclusivita'.
L'incontro ha quindi deciso di rifiutare il Forum guidato dalla COSATU in seguito ai seguenti fatti: - la mediazione facilitata dalla SACC e' stata compromessa dal fatto che SACC era una delle parti in causa. - l'esclusione di diversi gruppi principali non era accettabile in seguito alla contraddizione con l'affermazione che la Civil Society Indaba non e' un orgaismo rappresentativo. La nuova struttura invece ha solo 7 gruppi principali, mentre la Civil Society Indaba ne annovera almeno 10. - La CS Indaba ha notato che l'attuale rappresentanza di questo forum e' partigiano rispetto a qualsiasi organizzazione allineata con l'ANC. - La CS Indaba ha inoltre notato che l'accordo con la JOWSCO, un corpo governativo, e' parte di una stratefia di controllo e silenziamento della societa' civile pe rportare il processo del WSSD sotto controllo governativo. - la debacle sulle questioni di gestione e' stata usata come esca per giustificare una presa di potere da parte di Cosatu e altri gruppi affini. - l'attuale sospensione del CEO non e' accettabile dato che una simile decisione grave appena prima il summit mondiale dovrebbe essere presa solo dopo la consultazione degli altri principali gruppi coinvolti.
La Civil Society Indaba ha decido che non si dissolvera' ma portera' avanti un processo all'interno della societa' civile indipendente dal goberno e radicata nei lavoratori. Abbiamo deciso altresi' che il nostro processo sara' indipendente anche dai vari processi delle nazioni unite che si stanno preparando parallelamente alle questioni critiche di GEAR, NEPAD, GLOBALIZZAZIONE e AMBIENTE. Saremmo attivamente impegnati con i movimenti sociali mondiali e chiediamo sostegno alle organizzazioni solidali sia localmente che internazionalmente per un processo che rispetti l'integrita' della societa' civile.
Comunicato sostenuto da: National Urban Communities, National Rural Communities, First People, Rural Development Services Network (RDSN), Environmental Justice Network Forum (EJNF), Ceasfire, Tswaranang Youth Organisation e CS Indaba provinces.
www.globalindaba.org.za/htm/press0319.htm
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