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mandiamo anche noi un aereo spia negli stati uniti
by tizio rosso Saturday, Mar. 12, 2005 at 9:26 PM mail:

Ecco perchè la Cina non ha paura degli usa:La Cina ha in mano i segreti del Pentagono:ora Washington trema.Dopo il rilascio dell'equipaggio,Pechino scopre che a bordo dell'aereo spia c'erano i più sofisticati congegni per la 'guerra elettronica'.

La Cina ha in mano i segreti del Pentagono: ora Washington trema
Dopo il rilascio dell'equipaggio, Pechino scopre che a bordo dell'aereo spia c'erano i più sofisticati congegni per la 'guerra elettronica'. Antenne in grado di ascoltare ogni comunicazione e apparati di altissimo livello per spiare il 'nemico': danni enormi per la sicurezza Usa

TREMA BU$H A TREMARE SE GIA' NON LO FAI TU E TUTTI I TUOI NEO CON XCHE' LA CINA E' FORTE E ORMAI A VOI SI AVVICINA, PER SUPERARVI OVVIAMENTE !!!!!!!!!!!



ROMA, 12 APRILE 2001 - L'EP-3E Aries II (airborne reconnaissance integrated electronic system II), ormai ridotto ad una fusoliera privata dei segreti per la sicurezza nazionale Usa, probabilmente diventerà un cimelio in qualche museo cinese. Per rimetterlo in condizioni di volo ci vorrebbe una lunga trattativa diplomatica e l'invio di specialisti Usa a Lingshui.


Intanto si profila per l'equipaggio americano un delicato interrogatorio di psicologi ed esperti della Cia e della intelligence della Navy. Perché non è chiaro quali segreti i cinesi possano aver appreso dall'equipaggio, comandato dal tenente di vascello Shane Osborne, e soprattutto che cosa è stato distrutto del preziosissimo software e dei sistemi di bordo.


La maggiore preoccupazione (l'EP-3 di base a Whidbey, nello Stato di Washington, era uno degli undici aerei di questo tipo ammodernati con i più sofisticati sistemi per la raccolta e l'analisi di segnali elettronici) della National security agency riguarda quanto materiale è caduto intatto in mani cinesi, perché l'equipaggio non ha gettato in mare le sacche con i documenti e i dischetti, e soprattutto quante antenne sono già state smontate e studiate dai militari di Pechino.

Una in particolare, quella lunga sopra la fusoliera, ha una tecnologia raffinatissima per raccogliere una incredibile quantità di emissioni a grande distanza dal territorio avversario. Il Pentagono teme che i cinesi, smontandola, siano in grado di risalire alle frequenze intercettabili, scoprendo che cosa stesse esattamente facendo l'aereo in quei cieli, e realizzando quindi le contromisure idonee a neutralizzarla. Il danno è enorme non solo per gli Usa, se si pensa che sull'aereo era installato un nuovissimo sistema di comunicazioni criptate 'Link 16' utilizzato dai jet da combattimento. Si vedrà nei cieli iracheni in quanto tempo i cinesi riusciranno a costruire un sistema di decifrazione.

Un altro apparato segretissimo ormai in possesso di Pechino è l'Arc 187 per le comunicazioni riservate tra gli alleati. Ma c'è anche un altro gioiello: un analizzatore di segnali in grado di 'leggere' i cambi delle bande radio anche se queste vengono captate per una frazione di secondo. Un apparato in grado di realizzare una sorta di libreria con tutte le frequenze nemiche, paragonabile ad una raccolta di impronte digitali. Che adesso i cinesi possono aggirare progettando speciali contro-apparati.


Sotto l'aspetto della sicurezza il problema è molto serio: occorrono anni per progettare, testare e produrre apparati da centinaia di milioni di dollari. Si apre un difficile capitolo per il Pentagono e le agenzie per la sicurezza, costrette a progettare nuovi sistemi, ma anche a decidere come proseguire l'attività di intelligence ai confini cinesi. Esclusa la scorta di caccia (per evitare guai più seri), forse la palla passerà alle navi. Più grandi e meglio protette, anche se verrà meno il vantaggio di captare dall'alto i segnali più sensibili.

http://qn.quotidiano.net/art/2001/04/11/2043785

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