Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2005/08/856450.php Nascondi i commenti.

Apprendisti professionalizzanti uniamoci!
by Filippo Tronca Monday, Aug. 22, 2005 at 5:28 PM mail: filippotronca@tiscali.it

Alcune considerazioni in merito alla Delibera 583 approvato dalla Giunta di centro sinistra al gran completo.

1) La nuova disciplina dell’apprendistato professionalizzante, sostituisce il sistema progressivo di adeguamento salariale: il lavoratore/apprendista può essere infatti sottoinquadrato fino a due livelli rispetto a quello corrispondente alla qualifica che dovrà conseguire. L’apprendista cioè sarà pagato di meno ( centinaia di euro in meno) rispetto ai dipendenti che lavoreranno al suo fianco svolgendo la stessa identica mansione.

E’ questo il cuore strategico della Legge 30 e della Delibera Fabbiani che ne costituisce la solerte applicazione a livello regionale: creare nuove forme di lavoro flessibile e temporaneo sottopagate e perfettamente sovrapponibili ai contratti di lavoro a tempo indeterminato, la cui soppressione sembra essere il vero obiettivo del governo di centrodestra, della Confindustria e a quanto pare dei Comunisti Italiani che con il loro assessore hanno presentato e fatto approvare la Delibera 583. E dei sindacati che l’hanno incredibilmente sottoscritta.

2) Grazie dunque alle opportunità offerte dal contratto di apprendistato professionalizzante ( salari più bassi e lauti incentivi statali) le aziende cercheranno di disfarsi in tutti i modi di lavoratori con contratto a tempo indeterminato e di sostituirli (o riassumerli) come apprendisti o con altri contratti precarizzanti previste dalla legge 30. Per questa finalità l’apprendistato professionalizzante è anzi più efficace del contratto a progetto, in quanto ha un’estensione temporale molto più ampia ( da due a sei anni) e mette al riparo da eventuali obblighi di assunzione definitiva. E’ quello che sta accadendo ad esempio presso la Telecontact dove molti lavoratori rischiano di essere riassunti con contratto di apprendistato. Per imparare dal padrone-tutor un mestiere che conoscono a memoria e che svolgono da anni...

3) Al termine del periodo di tirocinio l’azienda può licenziare l’apprendista. La normativa non prevede infatti nessun obbligo di assunzione definitiva come sarebbe invece ragionevole.
L’azienda anzi, c’è da scommetterci, troverà di gran lunga più conveniente assumere a buon mercato altri giovani apprendisti. E il lavoratore oramai edotto ai segreti della professione, sfruttato e pagato meno di quello che gli spettava in anni di tirocinio, dovrà probabilmente cercarsi un nuovo lavoro forse ancora più precario e in un mercato sempre più selvaggio ed auto-referenziale.

4) “L'impegno formativo dell'apprendista è determinato, per l'apprendistato professionalizzante in un monte di formazione interna o esterna all'azienda di almeno 120 ore per anno.” Questo è stabilito dalla Delibera 583 ( art.9 allegato A)
Il contratto di apprendistato può dunque costituire una forma di lavoro part-time. A quanto ammonterà dunque la retribuzione reale? Sicuramente sarà di sotto della soglia di povertà. Sicuramente sarà insufficiente a farsi una vita autonoma staccandosi dal nucleo familiare e contribuire con i consumi a evitare il collasso in atto del mercato interno ( e vorrei vedere..). sarà come tutto il lavoro precario, un non-lavoro,buono solo per gonfiare i dati Istat sull’occupazione.

5) Gli orari, si legge nel contratto, saranno decisi dall’azienda a seconda delle proprie esigenze e in concomitanza di eventuali picchi produttivi. L’azienda potrà inoltre assumere più di un apprendista ( fino un numero pari al doppio quello delle maestranze specializzate). Ciò consentirà dunque alle aziende di disporre di lavoratori a basso costo e fortemente ricattabili che potranno, opportunamente organizzati in turni di lavoro, coprire quasi interamente il fabbisogno di manodopera. Questa precarizzazione ed erosione salariale sarà per giunta incoraggiata da lauti incentivi statali.
Il contratto di apprendistato assomiglia molto da questo punto di vista al contratto di job on call (lavoro a chiamata) una delle novità più odiose introdotte dalla legge 30.

6) Buona parte del testo della Delibera è dedicato ad enfatizzare la natura formativa di questo rapporto di lavoro e a definirne minuziosamente i termini e le regole, Saccheggiando impropriamente il gergo della pedagogica.
Si legge tra le altre cose che la figura del tutor potrà essere svolta dallo stesso datore di lavoro. Il padrone assurgerà così a figura di Maestro, che avrà dunque l’ultima parola nella valutazione finale del dipendente-allievo. E dunque un arma di ricatto e sottomissione in più. L’aula sarà costiuita dal capannone aziendale. Il banco dalla postazione di lavoro. Il lavoratore, che di fatto lavorerà come tutti gli altri ma per molti meno sodi , si chiamerà apprendista.
I padroni sono tali, si diceva un tempo perchè conoscono più parole degli operai. Vero, ma parziale: sanno usare a loro piacimento cambiandone il significato. Chiamano ad esempio tirocinio lo sfruttamento di giovani maestranze.

7) I contenuti e le competenze tecnico-professionali da conseguire mediante esperienza di lavoro sono così espresse nell' art. 9 dell’allegato A :
“Conoscere i prodotti e servizi di settore e contesto aziendale, conoscere e saper applicare le basi tecniche e scientifiche della professionalità, conoscere e saper utilizzare tecniche e metodi di lavoro, conoscere e saper utilizzare strumenti e tecnologie di lavoro (attrezzature, macchinari e strumenti di lavoro), conoscere ed utilizzare misure di sicurezza individuale e tutela ambientale, conoscere le innovazioni di prodotto, di processo e di contesto.”

A pensarci bene ciò è esattamente quello che ciascun dipendente apprende dopo pochi mesi di lavoro in azienda e che anzi è nell’interesse delle aziende (quelle serie) far conoscere bene ai proprio addetti. Una buona formazione viene svolta anche in due tre mesi.

E allora, se sono questi i contenuti formativi, come si giustifica un periodo di apprendistato cosi’ lungo, dai due ai sei anni come stabilisce la Delibera Fabbiani?

Sei anni per imparare ad impastare il cemento? O avvitare bulloni in una catena di montaggio? O a cucire magliette in una piccola azienda manifatturiera?
Occorrono davvero sei anni di tirocinio per imparare la professione del banconista, del cassiere di supermercato, di panettiere, di commesso, di magazziniere, di operaio di ultimo livello?
Evidentemente il mercato globale, a cui si prona anche il centrosinistra, oltre a considerare noi lavoratori come merce usa e getta, comincia a considerarci anche un pò tonti e duri di comprendonio...

8) Io personalmente, tra i tanti lavori ho fatto anche il muratore (ovviamente in nero). Ma dopo soli tre mesi sapevo fare quasi tutto, tanto che il padrone mi ha proposto un’assunzione in piena regola. Per inciso quest’ultima ipotesi sarà, grazie alla Delibera Fabbiani, un’evenienza più che remota, anzi scoraggiata dalla legge...

Ps
Non essendo un esperto in questioni di diritto del lavoro non è escluso che in questo mio intervento abbia scritto cose inesatte. Confido nel dibattito on line per eventuali correzioni ed approfondimenti.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

???
by Filippo Monday, Aug. 22, 2005 at 6:47 PM mail:

Ps
Non essendo un esperto in questioni di diritto del lavoro non è escluso che in questo mio intervento abbia scritto cose inesatte. Confido nel dibattito on line per eventuali correzioni ed approfondimenti

ECCO BRAVO CARO FILIPPO.
PRIMA DI SPARARE SENTENZA CERCA DI INFORMARTI ...

http://www.form-azione.it/apprendistato/apprendistato

http://www.apprendiveneto.it

sindacalista da quattro soldi ...

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
filippo ci ha preso
by blob Tuesday, Aug. 23, 2005 at 3:59 PM mail:

la regione abruzzo ha la stessa legge precarizzante e classista del vento guidato dal centrodestra...schifo assoluto

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
edo
by quello che bisognava dire è stato detto Wednesday, Aug. 24, 2005 at 3:23 PM mail:

Filippo non è un sindacalista come nessuno di noi.
Ma dopo l'intervento di Nicola Iannarelli, quelli dei Comitati di Base Studenti Libertari e quest'ultimo di Filippo penso che quello che bisognava dire è stato detto.

E' stato anche chiesto agli "esperti" di pronunciarsi ma nessuno lo ha fatto.
E se non lo sapete sull'ultimo bollettino nazionale gli "esperti" stessi elogiano in coro Fabbiani e la sua geniale intuizione.

Non c'è prorpio bisogno di continuare ad offendere (e per lo più in forma anonima) chi continua a denunciare quanto avverrà a breve in Abruzzo grazie ai "progressisti" dell'Unione.

Come ho già scritto, è evidente che la possibilità di gestire per quattro anni una buona fetta del mercato del lavoro legato alla formazione professionale fa gola a tutti, compreso i progressisti dell'Unione i sindicati di stato.

Che dire a questi signori?
Buon appetito!

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
don't forget
by riot2 Wednesday, Aug. 24, 2005 at 3:34 PM mail:

Rifondazione Comunista:

Bertinotti Fausto - Assente
Boghetta Ugo - Favorevole
Bonato Francesco – Favorevole
Cangemi Luca – Assente
De Cesaris Walter – Favorevole
Giordano Francesco – Favorevole
Lenti Maria – Favorevole
Malavenda Mara – Assente
Malentacchi Giorgio – Favorevole
Mantovani Ramon – Favorevole
Nardini Maria Celeste – Favorevole
Pisapia Giuliano – Favorevole
Rossi Edo – Favorevole
Santoli Emiliana – Assente
Valpiana Tiziana – Favorevole
Vendola Nichi – Favorevole

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
al signor ???
by Filippo Tuesday, Aug. 30, 2005 at 3:45 PM mail:

Gentile signor ???

Io nel mio intervento ho semplicemente cercato di rendere pubbliche le mie opinioni e convinzioni in merito alla delibera, scaturite da una lettura per quanto piu’ possibile attenta di essa. Ho deciso di renderle di dominio pubblico proprio per fare ulteriormente chiarezza sulla questione con assoluta umiltà. E non per atteggiarmi a sindacalista da strapazzo.

Comunque ho dunque letto su suo consiglio il sito della Regione Veneto, dove l’apprendistato professionalizzante esiste già.
Ecco un copia-incolla di quello che ho trovato e, in calce, mie brevi considerazioni:


“Secondo i dati nazionali ISTAT, tra il 1997 e il 2000 si è registrato un incremento dei contratti di apprendistato pari al 72%. Anche nel Veneto, la grande maggioranza dei giovani tra i 15 e i 17 anni e circa un terzo di chi ha tra i 18 e i 24 anni hanno avuto accesso al mondo del lavoro e acquisito qualifiche professionali attraverso l'apprendistato.”
> Cioè: l’apprendistato disincentiva l’utilizzo di altre forme di contratti e introduce nuove forme di precarietà. Ha avuto inoltre il merito di aver reintrodotto in pompa magna il lavoro minorile legalizzato in Italia .

“Le aziende che assumono apprendisti hanno alcuni vantaggi importanti, legati principalmente alla possibilità di usufruire di forti agevolazioni contributive e di inserire nuovo personale da formare a costi ridotti.”
> Brevemente: secondo me far pagare meno tasse alle aziende ( che costituiscono tra l’altro il grosso degli evasori totali) e dargli una mano con la precarizzazione e abbattimento del costo del lavoro, creando cittadini sempre piu’ poveri ed insicuri, e’ una politica economica fallimentare. Anzi: è già fallita. E’ una politica inoltre che dà benefici solo ad una minoranza di privilegiati, e per poco tempo, perchè prima o poi il terreno gli franerà sotto i piedi.

“Gli apprendisti ricevono una retribuzione ridotta in termini percentuali rispetto a quella ricevuta dagli altri lavoratori adibiti alle stesse mansioni. La riduzione è definita dai C.C.N.L.; in mancanza di queste specifiche può essere stabilita dalla contrattazione individuale tra datore di lavoro e apprendista.”
> E’ questo appunto la principale ragione di critica contro la normativa: il salario ridotto ed un’ulteriore precarizzazione del rapporto di lavoro con conseguente contrazione dei diritti.


“L'apprendistato è un contratto a tempo determinato, la cui durata può variare da un minimo di 18 mesi fino a un massimo di 4 anni. Per le aziende del settore artigiano la durata massima può arrivare a 5 anni. In base alla nuova disciplina (C.M.L. 40/04 e DL. 276/03), la durata dell'apprendistato può variare in base al tipo di percorso e all'obiettivo formativo. Ad esempio, l'apprendistato professionalizzante può andare da un minimo di 2 a un massimo di 6 anni”.
> Trovo francamente assurdo un corso di formazione che dura sei anni o anche quattro comer accadeva fin ora in Veneto.

“Con l'applicazione della nuova disciplina(D.L.276/03) l'istituto dell'apprendistato potrà essere applicato per assumere giovani tra i 15 e i 29 anni, secondo nuove modalità:da 15 a 18 anni non compiuti per i percorsi di apprendistato in diritto dovere di istruzione e formazione; da 18 a 29 anni per i percorsi di apprendistato professionalizzante”

>Qui rimando al bell’ intervento di Edoardo relativo al rapporto tra istruzione e legge 30.


“Gli apprendisti non possono svolgere mansioni di bassa manovalanza e di produzione in serie, non attinenti al lavoro per cui sono stati assunti o che prevedono uno sforzo fisico superiore alle loro forze.”
>A me sembra una prescrizione un po’ vaga, e facilmente eludibile. Anzi che non ci sono dubbi che sarà elusa. L’apprendistato in una piccola azienda tessile significherà cucire pantaloni tutto il giorno per un salario minore.
Questo è quello che avviene in Veneto oggi. L’apprendistato è solo un espediente per assumere un lavoratore godendo di agevolazioni e pagandolo di meno.

Insomma, gentile signor ???, sarò duro di comprendonio, ma non ho trovato nei testi che mi ha consigliato di leggere, argomenti o ulteriori informazioni che possano farmi recede dalle mie convinzioni.

Attendo dunque che sia direttamente lei, signor ???, a spiegarmele e farmi capire dove sbaglio nel considerare la normativa in questione l’ennesima truffa a danno dei lavoratori. Le prometto che sono sempre disposto a cambiare le mie idee se le sue argomentazioni risulteranno essere convincenti. E a chiedere scusa a tutti.


Ricordo infine che nonostante la legge 30, i contratti di apprendistato, la demonizzazione delle garanzie sindacali, i condoni fiscali, anche il mitico e stakanovista Veneto sta entrando in una crisi economica devastante. Che si aggiunge alla già galoppante crisi della qualità della vita e ambientale. Allora mi sembra chiaro che il problema non è il costo del lavoro o le troppe tasse alle aziende ( se vengono versate). Per dirla tutta il problema vero è il capitalismo, ma non vorrei dilungarmi….
Filippo

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
inoltre...!
by preoccupato Sunday, Sep. 04, 2005 at 2:44 PM mail:

...inoltre, c'è un'altra cosa che davvero preoccupa. In base a quali criteri un'agenzia rispetto ad un'altra otterrà la qualifica di "formativa"?
Meriti o bustarelle?

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.